Continuiamo la spiegazione di questo diy fotocamera a foro stenopeico. In prima parte abbiamo visto i materiali utili alla costruzione della fotocamera, come praticare il foro sul tappo e la preparazione del foro stenopeico.
Assemblare il foro stenopeico e il tappo della corpo della fotocamera
Torniamo dunque sul progetto con la seconda ed ultima parte.
Una volta raggiunta una soddisfacente forma del foro stenopeico, procedere ad attaccare la lamina con il nastro adesivo dietro il tappo, in corrispondenza del buco; cercare di far aderire il foro stenopeico il più possibile in modo da evitare di lasciare dello spazio per far infiltrare la luce. Per sicurezza è consigliato usare un evidenziatore nero intorno ai bordi della lamina in modo da bloccare la luce, nel caso riuscisse a trovare una via di fuga.
Testare il foro stenopeico
Il modo più semplice e veloce per testare la funzionalità del foro stenopeico è quello di montarlo su di una fotocamera e provare alcuni scatti; ma anche possibile testarlo facendo uso di un puntatore laser e osservando il modo in cui si sviluppa la diffrazione, che è molto sensibile alla forma del foro stenopeico e rende subito chiaro se appunto la sua forma rappresenta un problema.
Più precisamente, bisogna agire in questo modo: illuminare una superficie piatta (tipo un muro o un pezzo di carta, posti ad una distanza di circa 2 metri dalla fotocamera) con un puntatore laser attraverso il foro stenopeico. I laser di colore verde funzionano meglio perché tendono ad essere più luminosi, ma se ne può usare anche uno rosso senza problemi. Se il foro stenopeico è stato ritagliato in modo perfetto, l’effetto creato dalla diffrazione mostrerà una serie di cerchi intorno ad un punto centrale luminoso; per dare un’idea più chiara diciamo che un foro eseguito in maniera impeccabile produrrà tre o anche quattro cerchi continui (non rotti) intorno al punto centrale luminoso. Se invece il risultato dell’operazione dovesse essere un solo cerchio (o addirittura nessuno), allora è sicuramente il caso di ripetere la foratura.
Scattare le foto
Se tutti i passi precedenti sono andati a buon fine e state leggendo queste righe, vuol dire che potete provare a scattare delle foto con la fotocamera a foro stenopeico; come già accennato, ci troviamo di fronte ad un concetto di fotografia diverso da quello standard, anche se si possono ottenere lo stesso dei soddisfacenti effetti artistici. In ogni caso è divertente. Le immagini saranno sempre sfocate (comunque abbiate fatto il foro stenopeico) e necessitano di una lunga esposizione (si parla di circa 2 secondi in una stanza luminosa, di 0.5 secondi all’aperto, di giorno), ma l’effetto di un bagliore diffuso le rende davvero particolari. Buona fotografia!