C’è una grande menzogna che riguarda l’energia gratuita, e noi vi sveleremo di cosa si tratta... siete pronti? Partiamo dal presupposto che l’energia si trova tutta intorno a noi e sarebbe gratuita, non è uno scherzo. L’unico problema è che qualcuno ricava grossi interessi nel farcela pagare, e a caro prezzo per giunta. Siete curiosi di saperne di più? In questo articolo vi spiegheremo le vicende reali che stanno dietro la questione dell’energia gratuita, e come ci hanno convinto che invece dobbiamo pagarla. Continuando a leggere potrete aprire gli occhi e vedere cose che ora non immaginate nemmeno.
Energia gratuita: come fare soldi dal nulla
Sembra assurdo a dirsi, ma in realtà basterebbe:
- Costruire enormi dighe idroelettriche che producano elettricità dall’energia (gratuita) dell’acqua che scorre o che cade
- Costruire stazioni fotovoltaiche per accumulare l’energia del sole
- Raccogliere l’energia del vento utilizzando turbine eoliche
- Utilizzare la fissione nucleare per generare elettricità
- Provare a creare dei generatori overunity
Semplice no? Peccato tutto ciò abbia dei costi davvero elevati, ma i soldi necessari vengono dalle tasse, quelle tasse che paghiamo ogni mese e che il governo dovrebbe spendere per migliorare la nostra qualità della vita. In teoria, visto che il denaro derivante dalle tasse finisce sempre a coprire la voce “debito pubblico”. Di conseguenza, al fine di ottenere fondi sufficienti per finanziare progetti di grande portata, come appunto centrali idroelettriche o quant’altro menzionato nella lista di sopra, i governi sono costretti a chiedere prestiti alle banche private. La maggior parte di questi prestiti non vengono ripagati e gli interessi diventano ben presto ingestibili, così le risorse attivate grazie ad essi diventano proprietà delle banche.
Energia gratuita possibile se si usassero diversamente tutti quei soldi
Immaginiamo per un attimo se quel denaro (quello delle tasse) venisse investito per realizzare stazioni fotovoltaiche o turbine eoliche; certo non sarebbe possibile fornire a tutti energia gratuita e pulita immediatamente, ma una volta ingranato il meccanismo, allora sì, sarebbe possibile ottenere elettricità a costo zero, per tutti.
Tuttavia si dovrebbero impiegare dei soldi per la manutenzione degli impianti, per il pagamento di chi ci lavora e così via. Ma c’è una cosa che manda all’aria tutto il piano, ovvero il profitto, quel guadagno che sembra dovuto, quando invece deriva da soldi che i cittadini hanno pagato (con le tasse) per costruire le infrastrutture, e dall’energia del sole e del vento, che sappiamo essere gratuite, fino a prova contraria!
Come cambierebbe la nostra vita con l’energia gratuita
Pagando meno soldi per le bollette, li potremmo investire per migliorare la nostra qualità della vita, si abbasserebbero i prezzi per il cibo e i beni di prima necessità e si alzerebbero i salari, perché le aziende avrebbero meno spese. Il circolo virtuoso ci porterebbe nel tempo a migliorare la condizione nel pianeta ed, eventualmente, aiutare le popolazioni più in difficoltà fino a permettere loro di ottenere energia gratuita.
La visione è quella di un mondo 100% verde, pulito e giusto.
Utopia.
In realtà ci sono persone avide, il cui intento è quello di accumulare più ricchezza possibile, senza pensare alle conseguenze. Utilizzano i nostri soldi per realizzare centrali energetiche, e ci costringono a pagare per l’erogazione di quella stessa energia gratuita che noi abbiamo contribuito ad ottenere. Queste persone ci tengono in schiavitù, perché, oltre a farci pagare la nostra stessa energia, provocano un aumento dei prezzi su tutti gli altri beni e servizi. Così siamo costretti a lavorare senza sosta per pagare debiti o per riuscire a non contrarli, riducendo o perdendo di fatto il nostro tempo libero, il piacere di vivere, di avere delle passioni, degli hobby.
Voi cosa pensate della possibilità di ottenere energia gratuita? C'è davvero un complotto, ci hanno fatto credere che è giusto pagare l'energia, oppure il sistema è molto più complesso di quanto sembra e necessita di continue erogazioni di denaro?
Article courtesy of Electroschematics
È utopia perché lei ha semplicemente distorto in maniera enorme la realtà delle cose, mettendo nell’articolo cose assolutamente non vere: l’energia gratuita e 100% “green” non esiste o comunque non siamo capaci di usarla (inoltre dovremmo rimettere il discussione il secondo principio della termodinamica). Inoltre i pannelli fotovoltaici, come la fissione nucleare ecc., creano materiale di scarto che va ad inquinare; alzo le mani sulla questione economica, letteralmente un aborto per una rivista che ho apprezzato sino ad ora! Più che aprire la mente questo articolo fa esattamente l’opposto, contribuendo alla propaganda di frame errati che inibiscono la nostra capacità critica e ci allontanano dalla realtà effettiva delle cose.
Caro lettore Gimiki,
come puoi leggere in fondo al post, questo articolo è una traduzione di un articolo inglese che abbiamo deciso di pubblicare per avviare un dibattito sula questione.
Più che inesattezze, nell’articolo ci sono delle forzature che, a mio avviso, sono necessarie per far comprendere ai più che effettivamente l’energia potrebbe essere a costo (quasi) zero.
Basta pensare all’energy harvesting o alle case autosufficienti. Il problema è che non si vuole fare per interessi economici.
Se conosci un po’ di storia, pensa alla vita e soprattutto alle opere di Tesla e di Edison. Il primo si è prodigato per trovare soluzioni alla generazione di energia, il secondo invece ha pensato solo a sfruttare economicamente l’energia.
D’accordissimo con gimiki. Questo articolo è così sbagliato che ho seri dubbi sul continuare a leggere la rivista. Sembrava di livello, ma se evidentemente pubblicate pure questa robaccia non sono più così convinto del livello degli altri articoli.
Caro Lelesquiz,
questo articolo non fa parte della “rivista” EOS-Book (che tra l’altro tu non potresti leggere perché non risulti abbonato) ma è un articolo tratto da una traduzione, pubblicato proprio per far nascer il dibattito sulla questione (come ho spigato sopra).
Se poi invece di discutere nel merito, commentate solo con aggettivi, allora ho paura che l’intento stia fallendo….
Beh il fatto di aver tradotto un articolo-bufala pieno di forzature, sinceramente, come giustificazione lascia a desiderare. Continuate con i vostri articoli tecnici seri e non con titoloni da collezionisti di click
Anche io ho avuto il sentore di grossa utopia leggendo l’articolo (neanche di Edi ma una semplice traduzione di un articolo inglese, come diceva Emanuele), ma da qui a decidere ,per questo, di non leggere più la rivista dà la misura di quello che ti aspetti da una rivista di elettronica. In rete c’è tanta di quella monnezza spacciata per divulgazione, gente che scrive di cose che non conosce, sbaglia le formule, sbaglia i concetti…EOS mi sembra su un altro registro. Poi fai come credi, ognuno può leggere quello che gli pare, c’è chi legge Shakespeare e chi i Peanuts.
Amico mio incazzato so benissimo chi sono Edison e Tesla, era una battuta la mia. Edison vende lampadine e Tesla le macchine fiche. Chiarito il dubbio, torniamo all’articolo complottaro in cui si sostiene che le infrastrutture sono pagate con le tasse ma “In realtà ci sono persone avide, il cui intento è quello di accumulare più ricchezza possibile” che ci fanno ripagare ciò che abbiamo già pagato e non ci fanno costruire i generatori overunity etc. etc. Mi ripeteresti cortesemente che non si tratta di spazzatura dopo averlo riletto? Grazie
Tutto questo disastro nell’articolo non lo vedo…è un bell’argomento da discutere seriamente condividendo idee. E’ difficile pensare ad un mondo al 100% green, ma perchè non provarci. Bisogna investire. Forse il problema non è tecnologico…Mi piacerebbe, per esempio, ottenere energia elettrica anche da tutta quella energia (raggi cosmici) che proviene dall’universo (energia che definirei “di nessuno”) oltre al sole…immaginate di ricaricare il cellulare attraverso un sensore che raccolga l’energia elettrica necessaria dai segnali dell’universo, non dovremmo ricaricare più il cellulare..fantascienza ?!?
Condivido.
Vedo che si continua a criticare solo con aggettivi ma non si entra nel merito….
Apprezzo sempre i commenti critici, anche quelli più feroci, ma se sono ben argomentati, altrimenti non hanno senso. Sono inutili, e le cose inutili fanno solo perdere tempo a tutti. Invece le critiche costruttive fanno “crescere” sia chi le fa che chi le riceve perché alimentano dibattiti e sani scambi di idee ed opinioni.
@gimiki @lelesquiz @SimoneZecca
non credete che sia possibile avere energia gratis? non “vedete” che l’energia è disponibile intorno a noi? Conoscete la storia di Tesla e di Edison (dove forse lo sfruttamento dell’energia è iniziato)?
Tela? Edison? Boh? Chi diavolo sarebbero?
Tutte le forme di generazione proposte hanno costi enormi, persino i generatori over unity di alta potenza che andrebbero prima inventati e semmai sfruttati.
Scusa ma perché, visto che è così furbo, dovremmo limitarci all’energia?! Medicine, pane, pasta, farina e pomodori gratis per tutti!
Studiati Tesla ed Edison, poi semmai ne riparliamo 😉
Bravo, 7+
Tu si che sei sveglio…la prossima volta ti aiuto con i sorrisini
Te lo dico sinceramente, Tesla ed Edison sono molto importanti per capire l’energia, sia livello tecnico che economico. Non conoscerli è sicuramente una lacuna tecnologicamente parlando. Lo dico per te.
(Ho tirato fuori tutto lo Gianni Morandi che è in me)
Dai sei un troll vero? XD
Non sai chi sono Edison e Tesla? Nell’era di Google l’ignoranza non è una condizione, ma una scelta, complimenti!!!!!
No li conosci soltanto tu. La prossima volta, ripeto, metto i sorrisini così cogli la battuta anche tu. Continua a sognare generatori over unity che ti danno l’energia aggratissi e a leggere le guide su come usare google, bacioni
Emanuele e Fedelng te l’hanno detto in maniera piuttosto soft ma il fatto è che, per essere una persona interessata all’elettronica, oltre che piuttosto maleducato, sei anche di un’ignoranza ABISSALE!
Questo articolo mi ha lasciato spiazzato! E’ talmente pieno di argomentazioni campate in aria. E’ vero, c’è energia intorno a noi ma per sfruttarla serve il lavoro di qualcuno (il costruttore della diga piuttosto che il costruttore del pannello solare); e il lavoro di questa persona va pagato. Diverso è invece il discorso del prezzo dell’energia: nel nostro paese l’energia è MOLTO cara ma se si analizza per bene la bolletta si può notare che oltre il 50% (!!!) del prezzo è fatto di tasse e accise; e su questo si innesca un discorso che esula, secondo me, dagli scopi di questa splendida rivista. Saluti
Anche le centrali a carbone, a gas, quelle nucleari vanno costruite e pagare chi le costruisce e chi gli fa manutenzione!!
A breve invierò un articolo che possa analizzare da un punto di vista tecnologico questa problematica, si parlerà di tesla, edison…spero che si possa fare chiarezza perchè è qualcosa da non sottovalutare…la tecnologia che c’è dietro, c’è!
Secondo me bisogna interprerare bene il senso dell’articolo 🙂
Non si tratta di un’articolo scientifico/tecnologico, ma uno spunto di riflessione e discussione.
Detto ciò, l’articolo parla di uno scenario utopistico, nel quale si punti a sviluppare un’energia a costo minimo.
Tecnologicamente parlando, bisognerebbe rivoluzionare soprattutto il nostro modo di costruire case, rendendole il più isolate possibile dallo scambio di calore con l’esterno ed impiantare dei pannelli solari per ridurne il consumo energico.
Secondo me il punto cruciale è nello storaggio dell’energia, perchè il problema delle energie rinnovabili è che non sono in grado di garantire una certa erogazione in base alla necessità. L’ideale sarebbe riuscire ad immagazzinare tutta l’energia prodotta in eccesso durante l’estate ed utilizzarla d’inverno che è il periodo di massimo utilizzo.
Culturalmente parlando, il nostro sistema economico è viziato, siamo obbligati a pagare un debito pubblico impagabile e questo limita le nostre possibilità. Questo è probabilmente l’aspetto più utopico della cosa, bisognerebbe cambiare completamente il sistema economico per riuscire a far fronte alle grandi opere pubbliche che ci migliorerebbero la vita e l’ambiente.
Per rendere l’idea, è assurdo che spesso per le opere pubbliche si hanno i materiali, si ha il personale, ma non si hanno i soldi per realizzarle, quando le persone ed i materiali esistono fisicamente, il denaro non esiste realmente, è un’invenzione dell’uomo.
Ciao a tutti, sono l’autrice della traduzione! Come già anticipato da Emanuele, lo scopo della pubblicazione di questo articolo era quello di aprire un dibattito sull’energia pulita e su cosa ne ostacola la diffusione. Tra i vari temi, c’è quello della possibilità di avere energia gratuita illimitata:; Tesla era uno strenuo sostenitore di questa tesi e sarebbe bello aprire un dibattito costruttivo in questo senso..
Purtroppo ho letto molti commenti superficiali che il primo pensiero è che ci meritiamo di pagare anche le cose gratuite, proprio perché tendiamo ad essere superficiali. Ma non tutti siamo così, per fortuna! Ho generalizzato, lo so, perdonatemi 🙂
Nell’articolo è scritto che un mondo dove l’energia è gratuita è possibile, perché viviamo in un mondo pieno di energia, ma è allo stesso tempo un’utopia. C’è anche scritto che ci sono ovviamente dei costi iniziali ma che possono essere facilmente abbattuti con le tasse appunto che paghiamo comunque annualmente.
Faccio un paio di esempi molto semplici:
finora abbiamo costruito le case con il tetto normale, i termosifoni classici etc. etc. senza mai porci il problema dell’ecosostenibilità. Ma con una spesa del resto sostenuta ed ammortizzabile in poco tempo sarebbe stato possibile costruire in modo più responsabile, a partire dall’esposizione.
Discorso molto simile nelle autovetture. sembra assurdo ma è solo da pochi anni che le auto a batteria iniziano a vedersi in strada, eppure per caricare la batteria ed ottimizzare l’energia ci sono tanti modi, come ad esempio recuperare l’energia dalla frenata e dagli ammortizzatori (ad ogni buca la batteria si ricarica) oppure lo start/stop. Tutti questi “accorgimenti” hanno veramente costi irrisori in fase di progettazione. Il punto è che non ci siamo mai posti il problema finora, noi come cittadini, mentre chi avrebbe diruto realizzare impianti non lo ha fatto perché aveva già investito nei motori…. quanto sarebbe costato riconvertire tutte le fabbriche automotive ?
Mi scuso ma non avevo notato la nota in fondo, ma da come è stata posta la questione non mi ha dato affatto l’impressione di voler costruire un dibattito sull’argomento ma mi è sembrato solo una cosa “buttata lì”.
Sono incuriosito dall’articolo che pubblicherà Emanuele perché sinceramente ho sempre avuto forti dubbi su quello che può essere l’energia “pulita” e sopratutto gratis. Io credo che vada fatta un’analisi diversa perché batterie, sistemi di recupero dell’energia, pannelli solari, pale eoliche sono candidati validissimi per avere un’energia “pulita” ma è davvero così pulita? Io personalmente non sono d’accordo e far passare il messaggio che esista effettivamente un’energia utilizzabile e 100% pulita, per il momento senza nessuna base dietro, mi sembra socorretto. Felice di essere contraddetto ovviamente!
Ad esempio tempo fa mi sono documentato sui generatori a magneti permanenti, spinto dalla curiosità. Il risultato è stato insoddisfacente e mi ha solo allontanato dal fascino che poteva avere inizialmente l’energia “pulita”: ho trovato solo video ma nessuno che riportasse uno schema del progetto, qualche risultato, niente. Inoltre ritorna sempre la questione di quanto sia effettivamente pulita quest’energia: il processo utilizzato attualmente non è affatto a energia ” pulita” ma ovviamente potrebbe diventare molto più efficiente (non completamente “pulito”) se si utilizzassero a monte fonti “rinnovabili”.
Poi vorrei fare un’appunto sulla questione tasse/debito pubblico che è una questione per me molto delicata di questi tempi e che emerge da un messaggio distorto che proviene dai media: parlate di investimenti in ricerca e sviluppo su questi campo ma i soldi chi li dovrebbe mettere?? Lo stato in un’economia sana dovrebbe fare debito e fa debito proprio per contribuire allo sviluppo industriale ed economico del paese, in base ai propri obiettivi (e quindi quelli dei cittadini). Ma non collegate il debito e le tasse spese male con i problemi dei vari stati europei perché è la cosa più sbagliata che potreste fare: come indicato prima c’è google, il problema sta nel trovare le informazioni tra le maree di menzogne!
*processo per la realizzazione dei magneti permanenti
gimiki riguardo i magneti permanenti sto iniziando a cercare di realizzare un sistema spinto proprio dai video che circolano in rete…poichè vorrei che rientrasse anche nella tesi di laurea quando avrò dei risultati (positivi o negativi che siano) li manderò alla rivista e se per loro sarà un’articolo soddisfacente e lo pubblicheranno allora ne riparliamo.
se hai del materiale e lo vorresti condividere con me potremmo anche scambiarci idee 😉
scusate se non centra con la discussione
buongiorno a tutti, mi sono iscritto da poco alla vostra rivista, però ho avuto modo di leggere e verificare di persona molte cose che avete scritto.
Detto ciò passo a commentare questo articolo tradotto da edi82:
inizio con lo specificare che in Italia già si utilizzano le fonti energia rinnovabili, e che purtroppo non hanno un rendimento così alto (se pensate come viene citato nell’articolo di costruire grandi dighe, in italia non abbiamo molte possibilità di crearne, ad esempio nella mia regione (la puglia) è molto difficile, però possiamo sfruttare l’energia eolica e pannelli fotovoltaici entrambi (entrambi con rapporti di conversione bassi) però anche qui ci sono gli ambientalisti che reclamano poichè si va “guastare” il tipico paesaggio della murgia ed inoltre le pale eoliche creano inquinamento acustico che va a “danneggiare” gli animali.
visto che avrei da ridire su tutto quello che c’è scritto in quell’ articolo vi dico come l’ho visto io: al posto di prendere un problema frontale così come voleva l’autrice, guardate il problema da un’ottica diversa, cioè, conoscete fonti di energia che vi permettono di averla GRATIS? sareste capaci di creare energia GRATIS per voi? e poi come ciliegina sulla torta CONDIVIDERESTE QUESTA SCOPERTA CON IL MONDO INTERO RENDENDOLO LIBERO DAGLI ENTI CHE PRODUCONO ENERGIA E QUINDI REALIZZANDO IL SOGNO DI TESLA?
secondo me il nocciolo dell’articolo è questo.
Salve Peppe,
il punto è che non c’è proprio niente da scoprire, infatti l’articolo spiega che l’energia è presente intorno a noi, basta solo catturarla e per catturarla sono necessari dei costi iniziali ma poi diventerebbe gratuita. I costi iniziali, in un mondo ideale, dovrebbero essere sostenuti dal governo, pagati con le tasse.
Leggi questi post che abbiamo pubblicato anni fa e scoprirai vari modi di recuperare questa energia che ci circonda:
http://it.emcelettronica.com/tag/energy-harvesting
Comunque negli ultimi anni sembra ci sia un’attenzione maggiore al problema, speriamo arrivino anche gli investimenti.
Salve, da poco mi sono iscritto sebbene e da stamani che volevo farlo…
Le fonti rinnovabili sono spesso utilizzate per risparmiare soldi non per fare del bene, ad esempio l’idea di non pagare la bolletta vale piu dell’inquinamento prodotto dallo smaltimento dei pannelli fotovoltaici, oppure dell’inquinamento acustico prodotto dall’eolico, oppure del problema dello smaltimento degli accumilatori, quindi credo che bisognerebbe prima parlare ed analizare di ciascuna fonte rinnovabile, facendo bene attenzione a chi paga il conto finale.
Pensavo si parlasse del famoso ‘palo’ piantato in terra in qualunque parte del mondo per far accendere una lampadina al suo capo (grande Tesla) Invece… Ma non sono del tutto dispiaciuto della ‘disputa’, trasformate la rabbia in qualcosa di produttivo. Perfezionate il motore Stirling, o il famoso e quasi impossibile Perendev ecc. Un saluto e complimenti per la Rivista.
Francamente è un utopia per i seguenti motivi:
per produrre centrali idroelettriche enormi servirebbero enormi quantità di materiali, cemento, metalli vari come per fare una quantità esagerata di torri eoliche di di stazioni fotovoltaiche ma queste non hanno durata infinita devono essere mantenute, riparate e gestite quindi l’investimento su di loro sarebbe infinito così come il costo.
Quindi tanta energia a buon mercato sì , energia gratuita infinita no!
Inoltre manca tutta una analisi sulla distribuzione di questa energia, dato che non tutti posti sono adatti a costruire centrali bisognerebbe costruire linee, trasformatori, elevatori, sezionatori e tante al tre strutture che non danno alcun ritorno economico, ma che sono costosi da mantenere.
Con le giuste economie di scala e il giusto carico fiscale l’energia potrebbe costare meno ma assolutamente non potrebbe essere gratuita.
Ricordatevi che Tesla, da qualcuno definito un pazzo visionario, ha inventato l’alternatore… quello che ci consente di distribuire energia a enormi distanze da dove viene generata…
Se fosse stato per Edison, saremmo ancora rimasti alla dinamo….
Mi auguro che un giorno a Tesla
siano fatti seriamente gli Onori
che meriterebbe
Personalmente ritengo che un’ottima scelta sia il risparmio, mettersi un maglioncino d’inverno invece del termostato a 25 gradi aiuta, evitare di usare a capocchia il condizionatore, usare i mezzi pubblici, evitare di usare l’auto quando puoi fare una passeggiata.. poi ci sono tecnologie che permettono con investimenti minimi di avere energia quasi gratuita Paradossalmente i Sassi di Matera erano un’esempio in questo senso.. MI faccio meraviglia di come nell’articolo si menzionino veri e propri ecomostri mentre si trascurano e.g. la geotermia, i pannelli solari (che oltretutto tengono fresca la casa) anche i generatori azionati dal moto delle maree sarebbero una forma abbastanza pulita, anche se purtroppo ricadiamo come avete giustamente commentato in un bagno di sangue per quanto riguarda i costi di realizzazione e manutenzione. per quanto riguarda Tesla è un personaggio veramente affascinante eclettico fino ad apparire bizzarro, uno degli inventori che ha cambiato il mondo. spero venga rivalutato. l’energia orgonica? mah.. forse come tutti i frutti del suo genio siamo troppo indietro per capire anche se ovviamente qualche dubbio serpeggia…
Chiaramente l’articolo è provocatorio. Il tema dell’energia come bene privato gestito dal pubblico è interessante, ma garantirebbe effettivamente il livello di investimenti e di innovazione necessari per uno sviluppo sostenibile? Inoltre l’abbandono dei combustibili fossili dipenderà in gran parte dal prezzo di questi ultimi, che attualmente è addirittura sceso incentivandone il consumo. Le scelte politiche spesso sono influenzate da analisi costi e benefici e probabilmente in questo momento conviene ancora sfruttare forme di energia tradizionali. Sono d’accordo sul fatto che se a livello globale i governi decidessero di produrre energia pulita per tutti a costi ridotti finanziandola con le tasse (magari una sorta di Carbon Tax) gli abitanti del pianeta avrebbero a disposizione una parte di reddito in più che prima destinavano alla propria spesa energetica.
D’accordo, questi articoli non meritano di apparire in una rivista scientifica seria. Se è stato un test per
(mi è scappato l’invio) se, continuo, è stato un test per capire il livello di preparazione dei lettori, la loro conoscenza della fisica di base e dell’economia direi che, a giudicare dalle risposte, i lettori stanno facendo un’ottima figura.
Ecco un interessante approfondimento sul tema:
http://it.emcelettronica.com/tesla-e-lenergia-libera-che-ci-circonda
Mi sembra che la rivista abbia un discreto livello, quando parla di elettronica. Di gente che tratta fuffa è pieno il web. Non cadeteci anche voi. Forse il vostro intento era diverso, ma leggendo l’articolo mi sono cadute le braccia… Se volete mettervi a parlare di economia, politica e filosofia ditelo chiaramente e discutetene seriamente. Iniziare una discussione seria con le teorie complottiste la ritengo una pessima scelta.
Salve gvf,
come detto sopra, questo articolo NON fa parte di EOS-Book ma è solo un articolo/traduzione pubblicato con l’intento di porre attenzione al problema e discutere della cosa.
I commenti sono a tua disposizione per discuterne, appunto, seriamente, come stanno facendo alcuni (vedi commenti sopra)
@gvf
Ti consiglierei di leggere http://it.emcelettronica.com/tesla-e-lenergia-libera-che-ci-circonda condividendo idee e opinioni.
Ritengo improprio confondere le cose reali con quelle utopiche: l’Admin sottolineava che la strumentazione di Tesla poteva trasmettere l’energia a distanza senza “costose linee elettriche”.
Questo è certamente vero ma proprio nel link che ha pubblicato si specifica che con la sua enorme bobina da 20 MV poteva accendere tre lampadine alla distanza di 30 metri, un risultato adatto forse ad un laboratorio, non certo alla vita reale.
Mi pare che tra articoli e commenti nessuno abbia citato quello che rende l’idea di Tesla utopica: la dispersione ! Per capirci meglio facciamo un esempio concreto con la luce.
Mano a mano che ci allontaniamo da una sorgente di luce, la quantità di energia diminuisce con il quadrato della distanza, questo significa che se la quantità di luce misurata a 1 metro di distanza è pari a diciamo 100 Lux, basta raddoppiare la distanza perchè questa diventi non la metà ma appena ad un quarto: 1/(d al quadrato) dove d rappresenta la distanza. Qundi a 2 metri avremo solo 25 lux un quarto della quantità iniziale, a tre metri siamo ad 1/(3×3) poco più di 11. Questo rende la trasmissione di energia “senza fili” plausibile solo per distanze molto brevi.
Per caso avete dimenticato che per ricevere il segnale di una radio che trasmette con una potenza di migliaia di watt servono antenne adatte e che comunque all’entrata del sintonizzatore ci troviamo lo stesso con tensione dell’ordine dei millesimi di volt ???
Infine una considerazione di ordine “salutistica”: ci lamentiamo continuamente delgli effetti deleteri dell’elettro smog, di come sia a rischio chi vive vicino a impianti trasmittenti o elettrodotti e poi immaginate trasmettere a distanza l’enegia sufficente a mandare avanti una casa ??? 😉
Secondo me l’energia al 100% gratis non è possibile ottenerla, almeno con le conoscenze tecnologiche attuali. I panneli solari hanno una resa molto bassa, quanti panneli bisognerebbe installare per fornire energia a tutti. Stesso discorso per l’energa eolica. L’energia nucleare è molto pericolosa e molto inquinante. Io invece punterei prima sul risparmio, a casa mio ho ridotto di molto la bolletta della luce riducendo i consumi: ho montato uno scaldabagno da 30 litri al posto del precedente di 80 litri e ho ridotto al minimo la temperatura (Il clima della mia città me lo permette); ho cambiato le lampadine a incandescenza con quelle a basso consumo; ogni giorno vado spegnendo le luci che i miei lasciano accese inutilmente, il prossimo obbiettivo sarà di illuminare tutta la casa con le lampadine a led, purtroppo ancora hanno un costo elevato. Ne ho comprata una ad un costo inferiore, ma montandola ho notata che la parte dove c’è il circuito alimentatore riscalda molto, ciò significa che il circuito elettronico assorbe tanta energia per stabilizzarla, di conseguenza la lampadina fa meno luce di quanto dovrebbe e la durata sarà molto breve, anche se i led hanno una durata di 20 anni, il circuito non durerà più di 1 anno da quanto riscalda. Ma il vero problema è che noi viviamo in una società basata sul consumo. Pensate, sei le lampadine a led durerebbero in media 20 anni chi li produce resterebbe senza lavoro, invece vengono progettate in modo da farle durare molto di meno, cosi si comprano molto più di frequente, ciò vale per tutti i prodotti in vendita. Secondo me il nostro futuro è nell’open source, vedi arduino, stampante 3D, ecc…, con questi strumenti potremo autocostruirci tanti strumenti utili e molto efficienti da farci ridurre di molto il costo della vita.
Ciao a tutti
Perchè tutto stò accanimento contro la free energy e contro i complottisti????
E’ vero che chi ragiona fuori dalla massa è considerato strano dalla maggioranza che segue una linea, ma è anche vero che la storia ha dimostrato incofutabilmente che nn sempre la linea è quella giusta, e sensa gli scenziati eretitici (spesso demoliti dalla linea di condotta allora in voga) saremmo ancora all’età della pietra.
Qualche caprone affermava nei post di nn conoscere Tesla. Sappia che se può esprimere le sue cagate nei post è propio grazie a centinaia di brevetti del Tesla,
che hanno dato origine ai circuiti con cui posti e permettono alla corrente che usa di nascere nell’alternatore, viaggiare nella rete polifase di distribuzione e raggiungere il pc per alimentarlo. Un uso piu razionale della tecnologia equivale alla free energy perchè non si attua???? Allora i complottisti non sono i mostri che descrivete visto che dicono cose ovvie a tutti, ma forse i veri mostri sono quelli che accettano passivamente.
P.S. Lo sa nessuno che si può aumentare di tanto il rendimento di una pompa di calore per il riscaldamento semplicemente preriscaldando il lato freddo con un pannello solare termico? portando il cop fino a 10 sensa problemi? Bastano 7mqadri di pannelli ed una pompa di calore acqua-acqua che guarda caso costa 4 volte una aria-acqua di uso comune.
Salve a tutti,
Secondo mè l’articolo tradotto, vuole far semplicemente vedere le cose rompendo gli schemi che ci hanno abituato a vedere.
Se solo utilizzassimo in 20% di ciò che ha inventato tesla nella sua vita, ad ora saremmo qui a discutere come migliorare l’impatto negativo che creiamo al pianeta.
Poco tempo fa sono stato affascinato da un’invenzione di testa, considerata impossibile dal mondo scientifico. Parlo della corrente pulsata, un evoluzione della corrente alternata.
Oppure vogliamo parlare della Wardenclyffe Tower.
l’energia si trova effettivamente attorno a noi, dobbiamo solo imparare a capire come sfruttarla e non a escluderla solo perché la scienza ufficiale ci dice che è impossibile.
Purtroppo fino a che ci ostiniamo (come massa) a non vedere al di la del nostro naso, non ci sarà un reale cambiamento.
Avrei tanto da dire, mah credo sarei completamente scontato, qui in mezzo a voi.;-)
Naturalmente tu ci sai spiegare cosa sia una corrente pulsata o stai ripetendo a pappagallo le manfrine che girano su failbook ?
E ci sai naturalmente spiegare la motivazione fisica delle tue affermazioni perché se no fai prima ad andare a complottare altrove.
grazie.
Siti di complottisti è pieno il mondo non inzozzatene altre con i vostri deliri di scie chimiche, rettiliani e governi che nascondono le invenzioni di tesla…per cortesia…
http://3.bp.blogspot.com/-d9cDJ7ykE-o/ViIE2nEPHsI/AAAAAAAAKbo/0RtTnLZ0apY/s1600/tesladeliri.jpg
Prova a prendere un reattore da lampada neon, collegare un morsetto al meno di una batteria da 9v il più ad un pulsante e il ritorno del pulsante all’altro morsetto del reattore. Ai capi del pulsante collega un neon da 6w poi comincia a premere ripetutamente il pulsante. vedrai lampeggiare il neon e potresti prendere una schicchera. Questa e corrente cc pulsata.
Ps visto che sei tanto bravo a buttare concime bio sui complottisti perché ti mostri mascherato da robot e non ci metti la faccia? Un abbraccio Leo.
E’ una macchina fotografica…e ci sono io dietro…magari passa da un oculista…
a parte che non si capisce cosa vuoi fare perchè al descrizione è perlomeno carente
questa corrente pulsata è solo un segnale digitale con duty cicle molto basso quindi con qualche quarzo e qualche integrato risolviamo tutti i problemi di energia del mondo…interessante…
Tesla è stato un grandissimo scienziato immischiarlo in complottismi vari vuol dire solo usarlo per scopi bassi e meschini e dimenticare quello che ha fatto.
per cui fate una cosa andate altrove a scrivere fregnacce.
tanti saluti quando avrai dato qualche esame di elettrotecnica e magari una laurea torna con un prototipo e arricchisciti se ci riesci…
http://3.bp.blogspot.com/-d9cDJ7ykE-o/ViIE2nEPHsI/AAAAAAAAKbo/0RtTnLZ0apY/s1600/tesladeliri.jpg
In primis, mi spiace tu ti sia sentito preso in giro Andrea.Manna, nn era mia intenzione.
In secondo luogo io nn ho FB o sociale simili, solo g+ giusto x avere il meno peggio.
Ed in fine nn sn qui x spiegare nulla a nessuno, ne insegnare. Ho datò solo una mia interpretazione, in base alle mie conoscenze e esperienze.
Sn abituato ad offese gratuite, e nn ho voglia di certo a proseguire con qst discorsi.
Se vuoi cercare conferma di quello ke dico, naviga un po in internet o guarda documentari, e se proprio vuoi provare con mano, cerca nel deep web.
Le informazioni si trovano con molta pazienza, basta saper cercare,senza scetticismi.
Ciao
Naturalmente ci sn tanti libri, documenti e riferimenti a qualsiasi scoperta, scartata xk scomoda.
Poi chiunque è libero di pensarla cm vuole, il mondo è libero nel pensiero.
Io penso che le possibilità tecnologie per avere un giorno un’energia 100% Green e Gratuita ci siano veramente ma queste sconvolgerebbe l’economia mondiale basata sull’oro nero disposta a TUTTO pur di mantenere questo sistema, tutti i santi giorni ne abbiamo le conferme. Un mondo nuovo è possibile … https://www.youtube.com/watch?v=VZa3HoAP6B4
Il mio sogno e’ vedere ricaricare il cellulare con l’energia che ci circonda: dai raggi cosmici fino al recupero di altre fonti tipo rf. Fantascienza o non, fantapolitica o meno, bisogna investire e diffondere. Il solare e’ una semplice dimostrazione, cosi come altre tecnologie.
quindi se un filmato è su youtube è scienza ? Abbiate senso critico, quando sentite qualcosa in tv su youtube andate a controllare, verificate e se non siete in grado di capire chiedete…non si può prendere un video di youtube e credere cecamente a tutto quello che dice.
Per favore è una richiesta ragionevole fare un minimo di fact checking riguardo tutto quello che leggete è d’obbligo altrimenti la nostra società involverà a velocità superiori a quelle con cui si è evoluta.
Con tutto il rispetto che si può dare a youtube come fonte di intrattenimento potrà mai essere un network in cui si svelano i segreti dei complotti più nascosti dei poteri forti ?
E’ chiaro che bisogna dare il giusto peso ai link, video e altro. Saper giudicare in modo da fare le giuste scelte, su internet trovi di tutto.
INTRODUZIONE AL PROGETTO DI UN IMPIANTO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA
MECCANICA CHE HA COME APPORTO ENERGETICO SOLO ACQUA O ARIA A
TEMPERATURA AMBIENTE
Si vuole prima di tutto evidenziare le potenzialità del fluido acqua a temperatura ambiente. Ad
esempio, è possibile considerare una temperatura media annua intorno ai 20 °C se il liquido
riempie una vasca munita di opportuni assorbitori montati verso l’esterno.Ora un kg d’acqua a 20 °C può cedere all’impianto (il sistema ha all’interno come fluido vettore aria liquida a 130 Kelvin) 15 Kcalorie, (diminuizione di temperatura da 20 a 5 ° C ) che corrispondono grosso modo a 63 KJolul /sec, ed è come se un impianto Solare termodinamico concentrasse la bellezza di 63 specchi di 1,2 metri quadrati ognuno (per un totale di 63 kw) su un volume di 1 dm cubo, sapendo che il Sole irradia 1000 w / sec su un metro quadrato di superficie. In questo modo il ricevitore montato nella zona del fuoco parabolico fonderebbe nel giro di pochi secondi.
La nostra mente, purtroppo,abituata allo studio ed al funzionamento degli impianti a carbone, gas o petrolio mal interpreta un’idea che basa la sua teoria sull’uso dell’energia prodotta assorbendo energia termica ambiente. Vorrei fare un paragone adesso, tra un impianto a vapore ed un impianto ad aria liquida. Nel vapore il fluido vettore è appunto l’acqua che deve essere prima vaporizzata e poi surriscaldata ad una temperatura almeno di 400 ° C per renderla simile ad un gas. Per poter operare in questo modo sono necessari alti valori energetici prelevandoli dal carbone. Ora è vero che se scegliamo come fluido vettore l’acqua che ha una temperatura CRITICA di 374 ° C è necessario per forza usare carbone, mentre tutta questa energia potrebbe non essere necessaria se al posto dell’acqua venisse usata ARIA LIQUIDA. Quest’ultima infatti ha TEMPERATURA CRITICA pari a 132,7 Kelvin ( circa 140 °C sottozero) ed una eventuale passaggio di stato da liquido a gas potrebbe essere effettuato usando solo escusivamente energia termica ambiente (estraendola in questo caso dall’acqua o se si vuole anche dall’aria esterna).Il superamento della temperatura critica, renderebbe il fluido incomprimibile se racchiuso in uno spazio molto ristretto, (spazio precedentemente occupato allo stato liquido) sviluppando pressioni tali da rompere il contenitore metallico in cui è racchiuso, comportandosi come una bomba ad orologeria. L’esempio adesso descritto è del tutto simile ad un impianto Solare termodinamico ad alta concentrazione in cui l’energia radiante converge su un punto e cede energia al fluido all’interno del concentratore. Ma anche l’acqua (che ha assorbito energia dal Sole) cede energia al fluido criogenico, mettendolo in condizioni di sviluppare energia di pressione per centinaia di atmosfere.
Tornando allora all’acqua contenuta nella vasca è intuibile che la cessione di 15 kcal /sec ad un gas criogenico liquido, è una potenza rilevante se proporzionata al volume in cui è contenuta (volume di 1 kg di aria liquida = 1,14 dm cubi). Se poi, il ricevitore criogenico (che assorbe energia
scambiando con l’acqua esterna) dell’impianto è a 143 °C sottozero e la cui temperatura critica vale ad esempio 132,7 Kelvin, è possibile programmare lo sviluppo di una pressione intorno alle 60 – 300 Atm ( ma se si vuole se ne possono ottenere anche 600 senza alcuna spesa energetica), infatti lo sviluppo della pressione ad inizio del ciclo viene decisa in base al volume che il fluido occupa nello stato liquido quando ha già superato la barriera della valvola di non-ritorno) ed una espansione isobara, isotermica durante (a 293 Kelvin), ed infine adiabatica, con produzione di lavoro positivo (con energia assorbita dall’ambiente) superiore di ben 3 volte a tutta l’energia negativa necessaria affinchè il fluido vettore torni di nuovo allo stato liquido. Il progetto rispetta ampiamente il II° principio termodinamico in quanto ha un generatore di energia a temperatura ambiente ed un pozzo a circa 153° C sottozero perfettamente isolato in autosostenimento . Il gas infatti all’interno del pozzo assorbe prima l’energia di liquefazione (entalpia residua + energia ed attriti della compressione isotermica, come in un normale condensatore di vapore nelle centrali a vapore) essendo questo ad una temperatura iniziale di 120 Kelvin, e poi restituisce la quantità di calore all’aria, quando questa, essendo di nuovo entrata nel settore di inizio espansione, ha bisogno di energia per espandere ( sistema di autosostenimento brevettato). Il gas per fare questo, effettua prima una compressione adiabatica-isotermica fino ad una temperatura di 150 Kelvin CEDENDO UNA PARTE DELL’ENERGIA DI COMPRESSIONE ALL’ARIA LIQUIDA ed essendo questa ancora a 130
Kelvin (quindi più fredda) riprenderà tutto il calore ceduto nella liquefazione (sbalzo di temperatura tra i 150 K ed i 130 K dell’aria liquida). Il gas poi alla fine, effettuerà un’espansione adiabatica (espansione su una turbina adiabatica creando lavoro positivo e quindi un ulteriore raffreddamento del fluido) , restituendo parte dell’energia usata per la sua compressione, e terminerà con una temperatura di 2 / 3 Kelvin inferiore alla temperatura di partenza. E’ sempre e solo una questione di ENERGIA RADIANTE IN TRANSITO, se batte sulla sabbia del deserto è reirradiata quasi istantaneamente, se batte su un impianto fotovoltaico si trasforma in energia elettrica, mentre se batte sull’acqua può essere trasformata prima in energia di pressione e poi in energia meccanica con il movimento di una turbina. Il conto energetico andrà alla pari, quando l’energia fotovoltaica o quella meccanica si saranno trasformate di nuovo in energia termica ambiente che verrà espulsa verso gli strati più alti della nostra atmosfera. Le macchine elettriche, alimentate dall’impianto, cederanno energia termica all’ambiente e non faranno altro che cedere energia in ambiente al posto dell’acqua.
Per dare una proporzione tra potenza sviluppata e volume occupato è possibile fare un calcolo di massima : una stanza lunga 10 metri, alta 2 e larga 5 (ossia 100 metri cubi) può contenere un
impianto da 100 kw / ora elettrici. In sostanza vengono prodotti 1 kw elettrico per ogni metro cubo di volume occupato.
Quei numeri da dove vengono ? O meglio, potresti spiegare fisicamente e matematicamente il tuo ragionamento…?
Buongiorno Maurizio e ti ringrazio per esserti interessato al mio progetto. Dunque, si dovrebbe rileggere bene la mia introduzione e abituare la mente alla possibilità che sia possibile produrre energia anche assorbendo energia termica ambiente con un sistema gas-liquido e liquido gas. Le pompe di calore ad esempio, assorbono 1 in energia elettrica e restituiscono 3,5 / 4 in energia termica con tutti gli attriti. Ora la mia domanda è questa : è possibile costruire un impianto (quindi una pompa di calore criogenica ) in cui i 4 kjoul di energia termica possano essere convertiti in 1,5/ 2 di energia elettrica, oppure esiste una legge particolare che vieta questa possibilità? No, a me non risulta. Affinchè il dispositivo funzioni è necessario che ci sia uno sbalzo di temperatura e di pressione affinche possa essere prodotto lavoro utile e non è necessario che il valore massimo di temperatura sia per forza sopra gli ZERO °C, MA CHE SIA UN VALORE DI TEMPERATURA SOPRA LO ZERO ASSOLUTO . Ora il punto è dimostrare, se il deposito criogenico in cui il fluido termina il suo ciclo, si autosostiene oppure no. Il deposito criogenico altro non è che un circuito ( circuito chiuso come d’altronde lo è anche l’altro, ossia quello che assorbe energia dall’acqua a 8 /10 ° C in alta pressione interno all’impianto principale ) in cui vengono scaricate le energie di liquefazione ( entalpia di liquf.) ed attriti contenute dal fluido (azoto) in uscita dopo l’ultima espansione adiabatica. Ora si è dimostrato ( concessione uff. brevetti UIBM n° 0001383773) che l’energia necessaria alla liquefazione è minore di quella guadagnata nell’espansione. L’impianto in sostanza ha 2 circuiti ( sempre con azoto ), quello in bassa pressione (sempre sottoforma di gas allo stato perfetto e la cui temperatura è la più bassa dell’intero impianto ) che assorbe l’energia termica di scarto dal circuito principale e l’altro circuito (sempre chiuso a più alta temperatura) che cede l’entalpia di liquefazione e gli attriti all’altro. Una volta liquefatto il fluido (azoto) può essere compresso da una pompa per liquidi e spinto nel circuito di vaporizzazione. Il lavoro negativo assorbito dalla pompa è molto più piccolo dell’intero guadagno positivo ottenuto proprio perchè spinge un liquido e non un gas ( stesso sistema già utilizzato da molti anni negli impianti a vapore ). Adesso la “zavorra” ( scarto di liquefazione) che è sulle spalle del circuito interno deve essere RESTITUITA al circuito esterno affinchè lo stesso ( ossia il circuito interno ) si autosostenga. Il sistema (brevettato) è quello di ricomprimenre ( ma non di molto , solo il necessario affinchè la temperatura di compressione superi di circa 20 Kelvin la temperatura dell’altra condotta ( impianto esterno) in modo tale che i 20 k si scarichino continuamente sul fluido liquido facendolo ritornare nello stato di gas. Ora l’espansione che ne consegue porta con se ( già prima del ritorno nello stato di gas) una pressione di circa 60 bar ( provenienti dalla pompa per liquidi) utili per l’espansione a temperature ambiente. Adesso il ritorno verso il PUNTO CRITICO ( circa 133 k per l’aria e l’azoto) creerà, una situazione di stasi del gas ad inizio espansione fin quando lo stesso non avrà riassorbito l’intera ENERGIA POTENZIALE che gli compete ( L’energia potenziale è da non confondere con l’entalpia di liquefazione, dipende dalla pressione di inizio evaporazione e varia appunto con la temperatura e con la pressione volute nell’impianto). LA SOMMA DELL’ENERGIA POTENZIALE E QUELLA DOVUTA ALL’ESPANSIONE DEL FLUIDO METTERANNO IN CONDIZIONI L’IMPIANTO INTERNO DI COMPRIMERE IL SUO FLUIDO (a circa 1,6 / 1,7 bar) CON UNA ISOTERMICA QUINDI CON T = COST IN QUANTO TUTTA L’ENERGIA VERRA’ ASSORBITA DALL’ALTRO FLUIDO IN ESPANSIONE. Tutto questo sarà necessario al fluido interno ( che guadagna in pressione ma non in temperatura) per espandere, restituire una parte di energia negativa assorbita nella compressione e finire la sua espansione con 1 / 2 Kelvin in meno rispetto al valore che aveva ad inizio ciclo. ( e questa è la condizione per autosostenersi).
Per adesso questo è tutto. In seguito se necessario ti darò anche tutte le equazioni per dimostrare quanto da me detto.
Tiberio, il tuo ragionamento contiene parecchie inesattezze: l’energia che si ricava nella fase di espansione e esattamente uguale a quella necessaria nella fase di compressione, non certo 3 volte di più, indipendentemente dal fluido impiegato. Quindi se il sistema fosse ideale e privo di qualsiasi attrito, perdita, dipersione etc non sarebbe in grado di produrre NESSUN lavoro utile ulteriore, ma poichè non esiste un sistema perfetto, la sola fase di compressione richiede un pò più dell’energia che si può recuperare dall’espansione e quindi siamo in perdita senza aver generato ancora niente di utile.
Inoltre mantenere il lato freddo a -143° costa energia, perchè non esistono isolamenti perfetti ne tantomeno un “pozzo in autosostenimento”
Cosa sarebbe il: “sistema di autosostenimento brevettato” ??? Il moto perpetuo ? Sei in grado di citare il numero del brevetto e presso quale ente sarebbe stato registrato ? Direi di no vero ? 😉
Per fortuna la fisica è una scienza esatta e quindi non c’è spazio per ragionamenti “fantasiosi”
Buongiorno Vale, dai non ti arrabbiare, la descrizione che ho fatto è solo un’introduzione a quello che se poi vorrai potrà essere un pò più chiaro. Porta un pò di pazienza e ti darò tutte le informazioni che riterrai necessarie. Nel frattempo alcuni chiarimenti li ho inseriti nella risposta che ho dato sopra. Per quello che riguarda i brevetti ne ho 2, non so quanto possa essere importante questo ma se proprio ci tieni e ti vuoi togliere questa curiosità te li posso anche dare.
Ciao a tutti. In realtà una pompa di calore può estrarre energia a bassa temperatura dall’ambiente: Se faccio espandere il gpl compresso a 15 bar esso si raffredda a quasi -40 gradi estraendo cosi energia da uno scambiatore a temp. ambiente in cui lo si incanala. Poi ricomprimendolo esso si riscalderà rilasciando come calore sia l’energia di compressione che quella assorbita durante l’espansione precedente, quindi si avrà effettivamente un rilascio di enercia tre volte spesso piu di quella necessaria alla compressione. Se il gas compresso che raggiunge circa 70 gradi di temperatura tramite uno scambiatore facesse bollire un liquido basso bollente come l’etere solforico che bolle a 40 gradi si alimentare una piccola turbina. Il rendimento totale al netto delle perdite sarebbe il doppio dell’energia necessaria alla compressione.
Una macchina siffatta sarebbe grossa quanto una lavatrice e permetterebbe di consumare 6Kw di energia elettrica pagandone 3 al gestore elettrico grazie ad un pannello solare termico di 4 mquadri. Logicamente la macchina chissa perchè non verra mai omologata….!
Il gas Gpl compresso a 15 bar non lo trovi in natura. Qualcuno lo ha compresso e ha speso energia di cui non stai tenendo conto nel tuo bilancio energetico…è come far girare una girante idroelettrica con acqua da pompaggio e dire che produce x senza contare gli y necessari per pompare l’acqua in quota.
dimenticavo per ricomprimerlo serve energia non lo si fa gratis, genererà calore ma sicuramente meno energia di quella che serve per comprimerla se no avremmo un moto perpetuo che per la fisica non esiste.
Ciao Andrea. Dunque andiamo per gradi. In un impianto a vapore l’acqua in partenza è liquida ed è intorno agli 80/ 90 °C. La pompa per liquidi che è posizionata nel punto più basso del condensatore di vapore aspira acqua e la invia nel generatore di vapore con una pressione un pò più alta della pressione massima sopportabile in turbina ( circa 245 bar e 520 °C). Ora il guadagno in turbina è di gran lunga più grande del lavoro effettuato dalla pompa dell’acqua proprio perchè questa spinge un liquido e non un gas e diversamente non sarebbe stato conveniente costruire l’intero impianto. E fino a quì ci siamo, non credo tu abbia per adesso obiezioni da fare. L’acqua per essere vaporizzata ha bisogno di molta energia e per essere considerata un gas deve addirittura superare i 374 °C ( 647 Kelvin) richiedendo nel generatore di vapore una combustione ed emissione di CO2 in atmosfera. Devi riconoscere però che ci sono altri fluidi la cui tensione di vapore è molto più bassa dell’H2O, come ad esempio l’ammoniaca e la stessa CO2. La vaporizzazione allora di alcuni fluidi richiede energia minore rispetto alla H2O , e la stessa cosa vale nel caso della gassificazione. Estendendo questo ragionamento verso fluidi che volatilizzano a pressione ordinaria ( 1 bar ) e temperature sempre più basse ( ben al di sotto degli 0°C) è intuibile che ci sia bisogno sempre di meno energia generata da una combustione (o comunque una concentrazione energetica superiore alla temperatura ambiente) per gassificare il fluido vettore. L’aria ad esempio (meglio però l’azoto) ha una temperatura critica di circa 132,7 Kelvin ( circa -170 °C) ed è ancora liquida se la sua pressione vale 38 bar. Adesso io sostengo
che ( ma bada bene, non voglio tediarti più di tanto su questi concetti alquanto ostili) è possibile dimostrare (come in effetti ho fatto) la funzionalità e fattibilità di un impianto in cui sia possibile assorbire energia termica esterna a temperatura ambiente e trasformarla in energia di pressione poi in energia meccanica e quindi in elettrica. Il sistema in sostanza, (ricollegandomi all’esempio fatto all’inizio) è del tutto simile ad un impianto a vapore (in cui ci sono naturalmente perdite meccaniche e dispersive ) dove una pompa meccanica assorbe energia dall’esterno ( e quindi negativa), dove gli attriti e le perdite di portata diminuiscono il guadagno netto ma che è comunque ben superiore ai costi necessari alla riliquefazione del fluido aria.
P.S. Dedicato ad Andrea Manna Non ci vuole una laurea per usare il frigo, il condizionatore o una cella solare e la corrente continua pulsata nella comune industria è usata da anni per controllare ed alimentare motori brushless di altissimo rendimento.
E poi a chi dovremmo chiedere noi poveri scemi complottisti??? Ad uno come te che si rapporta al prossimo con educazione rispetto e savoir faire??? Ti senti quando parli?
Ci accusi di ripetere a pappagallo tutto quello che leggiamo nei forum o vediamo su you tube. Bene te non ripeti egualmente quello che il sistema indottrina?
Non ho una laurea ma sono diplomato con 58/60 perito elettrotecnico e lavoro con la corrente elettrica da 26 anni. Qualcosa avrò imparato a scuola e osservato sul campo?
L’effetto lenz è osservato da 150 anni da tutti e le industrie investono miliardi per costruire interruttori e teleruttori che non siano distrutti dalle extra correnti di chiusura e di apertura. Le misure hanno dimostrato che questi picchi portano nel circuito picchi di energia di origine sconosciuta.
Il fatto che non si sia ancora incanalata o sfruttata non vuol dire che non esiste. é li te ti fa una bella scintilla ogni volta accendi o spengi la luce.
Le onde gravitazionali teorizzate 100 anni fa da Einstein sono state osservate pochi giorni fa, ora secondo il tuo metro Einsein era un coglione visionario? Di tutta la relatività questo è il solo passo verificato in laboratorio, tutto il resto è speculazione matematica, eppure la teoria per centanni è stata accolta e idolatrata.
Ne convieni che qualcosa non torna? Con affetto Leonardo Corigliano.
io credo alla matematica e Einstein la ha portata a sostegno delle sue ipotesi…tu ad oggi hai portato la fuffa…dimostra matematicamente che il bilancio energetico è diverso se no meglio che cambi lavoro…oppure arricchisciti con questa scoperta .
In un circuito il bilancio energetico è noto se dimostri che tutta la gente che lo ha studiato ha sbagliato il prossimo anno ti vengo a trovare a Stoccolma.
Grandi affermazioni necessitano di grandi prove tu non ne hai portate tanti saluti…in
Buongiorno a tutti.
Mi chiamo Alessandro ed è la prima volta che intervengo.
Mi rendo conto che questa discussione risale a diversi mesi fa, ma intervengo alla luce di un progetto appena realizzato dall’Enea: un impianto per la sintetizzazione del metano a partire da anidride carbonica e idrogeno.
L’impianto realizzato sfrutta CO2 estratta dall’atmosfera, H2 che può essere preodotto dall’elettrolisi di H2O mediante l’uso di generatori fotovoltaici o eolici, o altri sistemi a basso impatto ambientale, e genera CH4 + H2O.
Non è energia a costo zero, ma permette di ottenere un bilancio di CO2 pari a zero, perchè la combustione del metano così ottenuto rilascia nell’atmosfera la CO2 usata per produrre la molecola di metano…
In più la reazione è moderatamenta esotermica, quindi il sistema si può autosostenere, dopo un modesto apporto iniziale di energia dall’esterno.
Tutto ciò per dire che le soluzioni per migliorare la disponibilità energetica ci sono, tutto sta a volerle sfruttare.
P.S. Al responsabile del progetto è stato chiesto perchè non si usi tale sistema e la risposta, data con mestizia, è stata ad ora è più conveniente (economicamente) estrarre il CH4 fossile.
Io mi sento di aggiungere un’osservazione: se avessimo nelle case impianti di tal fatta, come farebbe lo stato a farsi pagare le accise? E come farebbe a cotrollare le attività dei cittadini? E come potrebbe mantenerne il controllo? E…?
Ciò vale, naturalmente per tutte le fonti di energia, gratuite o a basso costo, che significano LIBERTA’!!!
Meditiamo gente, meditiamo…
Buonasera a tutti.
Sono quì di nuovo per proporre con un esempio teorico pratico la possibilità di produrre energia gratuita con un piccolo investimento al costo di circa 500 euro / kw.
Descriverò un esempio pratico-numerico in cui la parte pratica è predominante ed i cui risultati sono inattaccabili.
Si immagini una leva (leva di Archimede) di 2° genere, lunga 20 metri , con la quale sia possibile sviluppare energia meccanica attraverso una rotazione di 12 °. La leva è bloccata su una cerniera mentre all’altra estremità va caricato un grave di 10.000 kg posizionato ad un’altezza di 4 metri ( 12 ° di inclinazione danno un seno = 0,2 x 20 mt = 4 mt ). A metà lunghezza della leva (quindi ad una distanza di 10 metri) va montato un trasduttore meccanico che trasformi la spinta della leva in lavoro meccanico. Ora i 10.000 kg spingeranno la leva verso il basso ( per gravità ) e produrranno un momento flettente sul trasduttore pari a 10.000 kg x 10 metri = 100.000 kg . Questo valore non è altro che una forza peso amplificata dalla leva che si scaricherà sul trasduttore. Il trasduttore avrà un alternatore la cui forza controelettromotrice (momento flettente negativo) dovrà essere di poco inferiore ai 100.000 kg prodotti dalla leva (ad esempio 95.000 kg). Questa differenza darà modo alla leva di scendere verso il basso con una rotazione massima esterna uguale a 4 metri, mentre la rotazione assorbita dal trasduttore corrisponderà ad uno spostamento di soli 2 metri essendo questo montato circa a metà lunghezza leva (si tralascia il valore del coseno che vale 0,98).
Un conto è prelevare energia e reimmetterla nello stesso punto, ed un conto è prelevare energia sulla parte più esterna della leva e riprenderla nel punto ottimale con un momento flettente prodotto da una LUNGA leva (20 mt).
Essendo il lavoro positivo prodotto uguale alla Forza per lo Spostamento , allora il lavoro teorico generato dall’alternatore sarà uguale a 95.000 kg x 2 metri = 190.000 kgmt , mentre quello negativo assorbito per la risalita varrà solo 4 mt x 10.000 kg = – 40.000 kgmt (teorico).
I guadagni sono sempre positivi ( e quindi in overunit) con leve sopra ai 4 metri e sempre negativi con lunghezze inferiori.