L'introduzione del primo veicolo a motore nel XIX sec. ha avviato un processo di trasformazione delle città cambiando per sempre il modo di muoversi dell'uomo. Nel corso degli anni, moltissime tecnologie sono state introdotte al fine di ottimizzare i mezzi a motore e l'impatto è stato più o meno ingente a seconda dei casi. La mobilità sta cambiando ancora e oggi ci troviamo di fronte a un vero e proprio cambio di paradigma: con l'introduzione del pilotaggio automatico dei veicoli si è dato il via a un mutamento radicale che cambierà non solo i mezzi e il modo che abbiamo di concepire il trasporto su strada, ma l'intera società, il suo aspetto e le sue regole: per adattare il panorama urbano alle automobili a guida autonoma sarà necessario rinnovare regolamenti e normative e adattare le infrastrutture ai nuovi mezzi.
Introduzione
Il settore dell'automotive, da sempre, si sofistica grazie al progresso tecnologico; dall'introduzione degli airbag alla diffusione dei modelli ibridi, ogni modifica ha comportato un cambiamento più o meno ingente. L'introduzione della guida autonoma presuppone grandi cambiamenti, non solo del mezzo, ma dell'intero apparato stradale e urbano e dello stesso modo di concepire il viaggio in automobile. Attualmente, la tecnologia della guida autonoma si trova in fase sperimentale. Questa fase potrebbe risultare più lunga e complessa di quella di altre tecnologie innovative: data la grande influenza che l’automobile ha sull’ambiente circostante (trasformazione del paesaggio urbano con strade, corsie, semafori, rotonde, parcheggi e introduzione di rischi come incidenti e ingorghi), gli standard di regolazione e sperimentazione sono molto più alti di quelli di altre tecnologie.
Come verrà influenzato il panorama urbano con l’introduzione dei veicoli a guida autonoma (Autonomous Vehicle)?
Come cambieranno le strade, i parcheggi e i servizi di trasporto pubblico?
Sono in molti a porsi tali domande e ad elaborare pronostici sul futuro prossimo con lo scopo di individuare le problematiche e i rischi, e di comprendere quale sia il modo più corretto di riorganizzare la società per poter beneficiare della nuova tecnologia. Alcune previsioni risultano più ottimistiche di altre, cerchiamo di seguito di riassumerne principali punti e riflessioni.
PRONOSTICI
I più ottimisti credono che il mercato delle macchine a guida autonoma si affermerà entro il 2030 apportando incredibili vantaggi. Altri sono più restii dal credere che l'affermazione di tale mercato avverrà così presto e in maniera lineare. Le predizioni ottimistiche appartengono di solito a figure dell'industria, persone che hanno degli interessi finanziari nell’ambito e che basano le loro affermazioni su esperienze tecnologiche precedenti, paragonando la tecnologia della guida autonoma ad altre innovazioni precedenti come il personal computer o lo smartphone. Il difetto di questo paragone sta nella mancata considerazione delle differenze esistenti tra i tipi tecnologici: l'automobile rappresenta una tecnologia molto più costosa di uno smartphone o di un televisore, dura di più e implica una maggiore manipolazione dell'ambiente circostante. Un nuovo portatile modifica l'assetto della scrivania di casa o dell'ufficio, un nuovo modello di automobile fortemente innovativo altera l'intero apparato stradale. Il PC può guastarsi, ma raramente creerà una situazione di pericolo; il rischio invece implicato dall'utilizzo delle automobili, si sa, è molto alto. L'alta percentuale di rischio, la capacità di trasformare profondamente le infrastrutture urbane e della società necessitano di analisi approfondite, test e fasi di sperimentazione, regolamentazioni e normative efficaci. I consumatori solitamente non acquistano un'automobile con la stessa facilità con cui acquistano altri dispositivi, perciò il paragone di sviluppo tra AV e altre tecnologie disruptive è forse un pò azzardato. Verosimilmente, tra limiti tecnici, aggiornamenti normativi e una scarsa fiducia iniziale del pubblico, le automobili a guida autonoma penetreranno il mercato in maniera piuttosto lenta. Non è ancora possibile identificare con certezza quali saranno vantaggi e svantaggi reali, in che modo muterà il viaggio, la città, le strade, quali costi si ridurranno e quali subentreranno; non vanno inoltre dimenticati i limiti tecnici e di performance tuttora da superare, per non parlare dell'iniziale sfiducia dei consumatori di fronte a un "salto tecnologico" di tale portata. In molti resteranno riluttanti nel pagare cifre maggiori per l'acquisto di un veicolo che potrebbe in certi casi non essere in grado di raggiungere la destinazione (eventi climatici come forte pioggia o neve, mancanza di mappatura e/o copertura wireless della zona, strade sterrate). Ci vorranno anni di test e approvazioni regolatorie, prima che il mondo AV si affermi definitivamente e se ne diffonda il commercio. I primi modelli sicuri e affidabili saranno disponibili sul mercato entro il 2030 in molte aree del mondo. Se la curva di sviluppo sarà analoga a quella creatasi con l’introduzione di precedenti miglioramenti tecnologici in ambito automotive (per esempio gli airbag, i sistemi di navigazione, i veicoli ibridi, i veicoli elettrici, ecc.) tra il 2030 e il 2040 i modelli disponibili sul mercato manterranno un costo elevato e risulteranno limitati nelle prestazioni (si riscontreranno inconvenienti, malfunzionamenti, e il bisogno dell'intervento umano). In questo periodo, le classi sociali medio-basse continueranno ad acquistare veicoli tradizionali ponendoci di fronte alla problematica di come gestire la compresenza su strada di entrambi i tipi.
BENEFICI E SFIDE DELLA GUIDA AUTONOMA
I benefici della mobilità autonoma sono incredibili e numerosi. L'itinerario può essere ottimizzato per velocizzare i tempi di viaggio, il sistema di navigazione può optare per delle scorciatoie, oppure evitare strade trafficate per diminuire la probabilità di generare ingorghi. Lo stesso concetto di viaggio verrà rivoluzionato e plasmato in qualcosa di nuovo, eliminando la figura del guidatore che, fino prima, risultava centrale. Tra i benefici rientrano la diminuzione del nervosismo e l'aumento della produttività durante il viaggio: l'interno delle nuove automobili può cambiare ora che gli strumenti necessari alla guida risultano obsoleti; i veicoli potrebbero divenire dei mini studi dove lavorare o contenere un letto per riposare durante i viaggi lunghi. Anche queste possibilità vanno però ponderate con attenzione: gli occupanti dovrebbero comunque indossare delle cinture di sicurezza e ciò va a limitare le possibilità di modificare il design interno. Se da una parte lo stress potrebbe essere ridotto dall'eliminazione delle responsabilità (e della fatica) correlate alla guida tradizionale, d'altra parte, specialmente nei primi periodi, potrebbero crearsi situazioni di forte stress correlato a casi imprevisti e nuovi rischi, come le condizioni meteo sfavorevoli e l'impossibilità di raggiungere la destinazione, oppure, ancora più grave, errori e malfunzionamenti del sistema potrebbero causare incidenti ed eventi dannosi.
LA RIDUZIONE DEL TASSO DI INQUINAMENTO
L'introduzione dei mezzi elettrici può ridurre le emissioni nocive, ma non eliminarle: tralasciando il discorso inerente alle batterie e alla nocività dei loro costituenti che spesso non vengono appropriatamente riciclati, esistono altre cause di inquinamento che la sostituzione dei vecchi veicoli a combustibile non può esaurire:
- la stessa produzione di elettricità tuttora si basa per la maggioranza sui combustibili fossili, dunque le fasi di produzione del mezzo e dei suoi componenti e le fasi di ricarica molto spesso attingono al “vecchio petrolio”;
- le emissioni di particolato dovute dall’usura di pneumatici e freni non sono meno nocive delle emissioni di scarico, e rappresentano un pericolo non indifferente per la salute (soprattutto nelle zone di intensa attività urbana).
I veicoli elettrici e autonomi nella guida possono diminuire il tasso di inquinamento. Questo è certo. Il processo di decarbonizzazione del mondo però implica molti altri cambiamenti oltre alla sostituzione dei veicoli. La stessa metodologia di produzione deve cambiare e una transizione di tale portata non può avvenire in un breve lasso di tempo.
AUTONOMOUS VEHICLE, DAVVERO PIÙ ECONOMICO?
Se è vero che l'elettrificazione della mobilità eliminerà l'uso di combustibili fossili, è vero anche che i mezzi a guida autonoma si compongono di complessi sistemi meccanici, elettrici ed elettronici e necessitano di altrettanto complessi servizi di assistenza alla guida per poter funzionare. Il quesito che in molti si pongono è se sia davvero possibile ridurre i costi attraverso l'introduzione di questi nuovi modelli. L'introduzione iniziale nel mercato di nuove tecnologie implica solitamente prezzi elevati e performance limitate. Da un lato, il veicolo elettrico a guida autonoma permette la riduzione dei costi, che però incrementano lo stesso, data la presenza di nuovi fattori e nuove tecnologie. I sistemi delle automobili a guida autonoma comunicheranno con le altre vetture, con le infrastrutture stradali e cittadine, scambieranno informazioni con piattaforme web per la gestione di semafori, rotonde, gallerie, traffico ed eventuali imprevisti, ecc. La portata del cambiamento, come abbiamo già accennato, non si limita alla macchina, ma si estende allo spazio circostante. Almeno inizialmente, i costi non saranno abbattuti, basti considerare quante modifiche dovranno essere apportate agli apparati stradali e alle infrastrutture urbane. Per quel che riguarda la singola automobile, invece, vecchi costi spariranno o si ridurranno, ma ne subentreranno di nuovi: si elimineranno i costi relativi alla benzina e, se la guida autonoma dimostrerà effettivamente di ridurre il rischio di collisione, i prezzi assicurativi potrebbero dimezzarsi, ma subentreranno altre spese relative ai componenti tecnologici (complessi sistemi di sensori, telecamere, radar, lidar, localizzatori GPS, batterie, ecc.) e ai servizi utili (lane assist, assistenza alla navigazione, servizi di sicurezza). I software e i servizi di navigazione avranno bisogno di essere aggiornati con una certa frequenza (esisteranno sottoscrizioni e abbonamenti a cadenza regolare) e tutto ciò comporterà da una parte performance superiori (con una conseguente riduzione dei costi relativi a incidenti, tamponamenti e danni al suolo pubblico), dall'altra gli stessi componenti necessiteranno di manutenzione specifica e la loro presenza aumenterà i costi di riparazione del mezzo.
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