Il Metaverso e la fusione tra uomo e robot

robotica

Il Metaverso è un concetto proposto come “uno spazio virtuale tridimensionale con servizi implementati su computer e reti informatiche". Lo sentiamo nominare sempre più spesso, con aziende globali che cambiano i nomi delle loro società in qualcosa che richiami il concetto. In questo articolo, cercheremo di fornire alcune conoscenze di background sul Metaverso, ma soprattutto cercheremo di introdurre una visione del futuro di questa tecnologia dal punto di vista dell'evoluzione tecnologica, in particolare nell'interazione uomo-macchina.

Introduzione

Una prospettiva da cui guardare l'evoluzione tecnologica è l'ipotetico asse che collega gli esseri umani e le macchine. Possiamo guardare la nostra storia, dal punto di vista degli esseri umani e delle macchine che acquisiscono le caratteristiche gli uni degli altri e si avvicinano tra loro su questo ideale asse di collegamento. L'industria tecnologica si è sempre sviluppata in modo da facilitare o la "meccanizzazione degli esseri umani" o la "umanizzazione delle macchine" (il termine "macchina" qui include non solo dispositivi meccanici alimentati, ma anche computer e robot intelligenti). Ad esempio, lo sviluppo di Internet e dei servizi di social networking, partendo dal telefono e dal telegrafo in passato, può essere inteso nell'ottica della “meccanizzazione degli esseri umani” nel senso che la comunicazione e le relazioni umane si sono spostate nel mondo digitale. D'altra parte, lo sviluppo dalla rivoluzione industriale fino all'Intelligenza Artificiale possiamo intenderlo come "umanizzazione delle macchine" nel senso che le macchine hanno acquisito il potere, l'intelligenza e altre capacità che gli esseri umani possiedono. Il Metaverso, come comunemente proposto, si inserisce nel filone della "meccanizzazione degli esseri umani" e accelera questo processo trasferendo la coscienza e l'esperienza umana nel mondo digitale. Pertanto, il Metaverso come parola d'ordine può essere inteso come l'ultimo concetto di “meccanizzazione degli esseri umani". D'altra parte, si possono intendere la robotica e la guida autonoma come l'ultimo concetto di "umanizzazione delle macchine".

Accoppiamento spaziale

Se continuiamo con il punto di vista di uomini e macchine che si avvicinano l'uno all'altro, l'elemento tecnologico essenziale sia per la “meccanizzazione umana” che per la "umanizzazione della macchina" è l'accoppiamento dello spazio umano e dello spazio macchina. La Figura 1 illustra graficamente l'idea appena descritta.

metaverso

Figura 1: Il Metaverso come integrazione di quello AR/VR e di quello robotico

Di seguito, vedremo come avviene l'accoppiamento dello spazio sia nella "meccanizzazione dell'essere umano" che nella “umanizzazione della macchina".

Accoppiamento spaziale nella "meccanizzazione dell'essere umano"

Fino ad ora, lo “spazio reale dove esistono gli esseri umani” e lo “spazio digitale dove le macchine elaborano” sono stati stabilmente separati. Ad esempio, l'immagine vista dal monitor di un videogioco e lo spazio reale della stanza in cui si sta giocando non sono correlati. Il Metaverso, d'altra parte, combina questi spazi che sono stati storicamente separati per accelerare la “meccanizzazione dell'uomo” attraverso la digitalizzazione delle esperienze di intrattenimento. Ad esempio, in un gioco  per computer basato sul Metaverso, attraverso un visore, il mondo in computer grafica del gioco esce dal monitor e offre un'esperienza che fagocita lo spazio reale della stanza in cui si svolge il gioco. Ciò consente all'utente di immergersi nella computer grafica e di guardare e muoversi nel mondo virtuale unitamente ai suoi movimenti nella stanza, dando all'utente la sensazione che lo spazio reale e lo spazio digitale siano connessi. In questo caso, è importante che lo spazio reale (lo spazio reale in cui gli esseri umani si muovono) e lo spazio digitale (lo spazio in computer grafica in cui le macchine elaborano le informazioni) siano sincronizzati in tempo reale; e un'esperienza utente altamente realistica è possibile solo con una tecnologia avanzata di accoppiamento tra i due spazi. Ad oggi, esistono due tipi di Metaverso: uno è chiamato realtà virtuale (VR), in cui lo spazio virtuale sovrascrive completamente lo spazio reale, e l'altro è chiamato realtà aumentata (AR), in cui lo spazio virtuale prevale sullo spazio reale mantenendo parzialmente lo spazio reale. Poiché AR e VR lavorano sullo stesso principio di accoppiamento spaziale, il Metaverso, comunemente proposto, si può definire come un "metaverso basato su AR/VR".

Accoppiamento spaziale nella "umanizzazione delle macchine"

Lo stesso tipo di "accoppiamento tra spazio umano e spazio macchina" è essenziale nella “umanizzazione delle macchine” come la robotica e la guida autonoma. Ad esempio, nei videogiochi di corse automobilistiche, è facile per il computer simulare la guida. Questo, perché l'elaborazione delle informazioni nello spazio digitale è tutto ciò che serve per completare la simulazione. D'altra parte, diventa estremamente difficile per un computer guidare un'auto in un vero ambiente urbano. Nella guida autonoma ci sono due spazi, lo spazio digitale in cui il computer sta elaborando e lo spazio reale in cui l'auto sta guidando, ed è necessario collegare i due. In particolare, finché lo spazio digitale elaborato dal computer e le informazioni sullo spazio reale in cui l'auto è effettivamente in movimento non sono sincronizzate, non importa quanto sofisticata sia la simulazione di guida del computer, poiché non sarà in grado di rilevare le effettive condizioni di guida. L'accoppiamento spaziale è necessario non solo per le automobili, ma per qualsiasi tipo di robot che si muova in giro. Se un robot guida su una carreggiata, è un'auto autonoma; se si muove in una fabbrica o in un magazzino, è un robot di trasporto automatizzato; se si muove intorno a una struttura commerciale, è un robot di servizio; se vola nel cielo, è un drone. In questo articolo, ci riferiremo a tutti loro collettivamente come robot.

Due facce di una medaglia

Concentrandoci sull'accoppiamento spaziale, possiamo vedere che il Metaverso e la robotica sono concetti opposti. Il Metaverso è dove gli umani che vivono nello spazio reale entrano nello spazio digitale, mentre i robot elaborano lo spazio digitale e si muovono nello spazio reale. Metaverso e robotica sono due facce della stessa medaglia, proprio come lo sono la "meccanizzazione dell'essere umano" e la "umanizzazione della macchina". La coesione spaziale come tecnologia di base è l'interfaccia tra il reale e il digitale per entrambe le parti, e le posizioni di umani e macchine sono direttamente opposte nel Metaverso e nella robotica. Questo articolo, si concentra su questo punto ed espande il concetto di Metaverso proponendo un “Metaverso robotico” che corrisponda alla robotica così come il "Metaverso AR/VR" corrisponde all'essere umano. Il "Metaverso robotico" non è un concetto così comune come il "Metaverso AR/VR". Tuttavia, il "Metaverso robotico" sarà importante per sviluppare il Metaverso e integrare la "meccanizzazione degli esseri umani" e la "umanizzazione delle macchine”, attraverso l'integrazione  con il "Metaverso AR/VR" in futuro.

La percezione artificiale come tecnologia di base

Sia in un metaverso AR/VR che robotico, la tecnologia di base resta l'accoppiamento dello spazio reale e di quello digitale, tecnicamente chiamata percezione artificiale o SLAM. La percezione artificiale è una tecnologia che è la controparte dell'Intelligenza Artificiale: mentre l'Intelligenza Artificiale è responsabile del riconoscimento dei modelli, la percezione artificiale è responsabile del riconoscimento della posizione spaziale. SLAM (Simultaneous Localization and Mapping), invece, è una definizione più tecnica e specifica. Questa tecnologia crea uno spazio virtuale (una mappa digitale 3D, per essere precisi) che è sincronizzato con lo spazio reale e i movimenti che la macchina compie quando si muove nello spazio reale. Tutto ciò, somiglia molto alla capacità umana di percepire lo spazio. Quando le macchine saranno in grado di fare ciò, bene, come gli esseri umani, sarà allora possibile sincronizzare perfettamente lo spazio reale in cui esistono gli esseri umani con lo spazio digitale in cui elaborano le macchine.

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