Infineon AUDO MAX SHE: vita dura per il tuning?

Infineon Technologies ha recentemente arricchito la propria famiglia di microcontrollori a 32-bit per impieghi automotive con un sistema di protezione hardware anti-manomissione. L'obiettivo dichiarato è quello di aumentare il grado di sicurezza e l'affidabilità delle centraline elettroniche, rendendo più difficile il furto e il riciclaggio di autovetture e la modifica dei parametri delle centraline stesse.

Il furto di auto ed il loro riciclaggio rappresenta oggi un business in grado di muovere un'enorme quantità di denaro, e il fenomeno, come è lecito attendersi, si amplifica sensibilmente nel settore delle auto di lusso, le cosiddette "supercar". A proposito, se avete mai visto il film "Fuori in 60 secondi" con Nicolas Cage e Angelina Jolie, potrete facilmente comprendere il contesto a cui ci stiamo riferendo. Se a questo aspetto si aggiunge la prassi, abbastanza diffusa e radicata anche nel nostro paese, di accedere al contenuto delle centraline motore (dette ECU, acronimo di Electronic Control Unit) allo scopo di modificare alcuni parametri di controllo, si ottiene un quadro non certo rassicurante per i produttori di autovetture, soprattutto quelle più prestigiose e ricercate dagli apassionati. Occorre infatti sottolineare come la manomissione di una ECU, sia per finalità di incremento delle prestazioni (la cosiddetta "rimappatura"), sia per scopi illeciti (riciclaggio di parti di ricambio, o alterazione del chilometraggio) espone direttamente la casa costruttrice, la quale viene spesso e volentieri chiamata in causa (è proprio il caso di dirlo!) con richieste di risarcimento da imputarsi a una mancata sicurezza o inviolabilità dei propri sistemi elettronici di bordo. Un esempio pratico di questa "vulnerabilità" lo si può trovare a questo link, in cui l'autorevole rivista di settore Quattroruote spiega passo-passo come sia possibile alterare il chilometraggio di un noto SUV di fascia alta, collegando un'opportuna strumentazione elettronica alla presa "diagnosi" della centralina.

La nuova serie di MCU offerta da Infineon permette ai costruttori di autovetture da un lato di garantire l'integrità delle proprie centraline elettroniche, e dall'altro offre loro una protezione migliore nei confronti di potenziali richieste di risarcimento danni. La serie di MCU AUDIO MAX rappresenta il fiore all'occhiello nel settore automotive del noto chipmaker tedesco. Si tratta fondamentalmente di controllori a 32-bit basati su un architettura TriCore, frequenza operativa fino a 270 MHz, e funzionalità avanzate per il calcolo in virgola mobile e l'elaborazione digitale dei segnali (DSP). Oltre a un modulo MultiCAN comprendente 4 nodi CAN e fino a 128 messaggi disponibili, le MCU di questa serie forniscono anche supporto per il protocollo FlexRay a 2 canali. Tra le principali applicazioni dei microcontrollori AUDO MAX rientrano le unità di controllo del motore e della trasmissione, l'iniezione diretta a gasolio, i veicoli elettrici e ibridi, i sistemi di controllo delle sospensioni e la guida servoassistita. Nell'immagine seguente è mostrato un esemplare della serie TriCore.

La nuova funzionalità introdotta sulla pre-esistente famiglia AUDIO MAX viene indicata con il termine SHE (acronimo di Secure Hardware Extension) perchè, come dice il nome stesso, aggiunge la funzionalità di sicurezza direttamente al livello più basso, cioè quello hardware.

La scelta compiuta da Infineon la pone al momento in una posizione privilegiata nel variegato mondo dei produttori di componenti elettronici per impieghi automotive, accogliendo in parte le richieste di sistemi elettronici di bordo a prova di manomissione e furto espresse dal gruppo di costruttori HIS (Herstellerinitiative Software). Il gruppo HIS, fondato dai costruttori di autoveicoli Audi, BMW, DaimlerChrysler, Porsche, e Volkswagen, si pone l'obiettivo di migliorare il grado di sicurezza dei sistemi di controllo automotive imponendo delle linee guide o introducendo degli standard da rispettare nella progettazione della componente software (o più precisamente, firmware). La considerazione di base è che l'innovazione presente nei moderni veicoli è realizzata in buona parte dal firmware presente sulle centraline di controllo, e pertanto è utile e conveniente per tutti unire i propri sforzi e le proprie competenze per garantire uno standard di qualità e sicurezza il più possibile elevato. Fino ad ora, tuttavia, le soluzioni per la sicurezza raccomandate dal consorzio HIS sono state relegate al puro livello software, oppure accoppiate con un hardware addizionale esterno, quindi facilmente aggirabili.

La soluzione proposta da Infineon, invece, porta la sicurezza a livello hardware, introducendo un meccanismo basato su una chiave protetta e sicura che non può essere letta senza autorizzazione (non può ad esempio essere letta nemmeno dai comuni tool di dianosi computerizzata). La serie di MCU AUDO MAX SHE comprende inoltre un modulo crittografico (engine per la crittografia) che cripta i codici di accesso fino a 128 bit.

Inoltre, tutto viene gestito internamente al chip, per cui si evita anche di correre il rischio che le informazioni sensibili vengano acquisite dall'esterno "sniffando" con opportuni strumenti diagnostici i segnali presenti sui bus di comunicazione. Utilizzando la tecnologia introdotta da Infineon, l'immagine del firmware presente sull'ECU non può essere letta o modificata illegalmente, e non è possibile riconoscere le ECU all'interno di una rete. Questi meccanismi offrono un'elevata protezione contro la manomisisone e il riciclaggio di componenti provenienti da furti di autovetture. Anche se una ECU venisse installata su un altro veicolo identico a quello originale di provenienza, le prestazioni ed i parametri di controllo del motore non potrebbero essere modificati: la chiave crittografica locale presente in ogni ECU deve infatti corrispondere (cioè essere compatibile con) le altre chiavi crittografiche presenti nelle altre ECU dello stesso veicolo, e tutte queste chiavi sono cablate (potremmo anche dire "scolpite"!) dentro i componenti della serie SHE. Oltre al meccanismo delle chiavi crittografate, la serie SHE implementa anche una funzionalità di boot sicuro: il bootloader è infatti progettato in modo tale da caricare e mandare in esecuzione soltanto la versione di firmware originale.

La famiglia di microcontrollori AUDO MAX SHE comprende attualmente tre prodotti, tutti equipaggiati con 4 Mb di memoria flash, ma differenti per frequenza di clock e package:

  • TC1798 - frequenza operativa: 300MHz - package: BGA-516
  • TC1793 - frequenza operativa: 270 MHz - package: BGA-416
  • TC1791 - frequenza operativa: 240 MHz - package: BGA-292

I futuri microcontrollori Infineon realizzati in tecnologia eFlash da 65 nm offriranno ed estenderanno significativamente la funzionalità SHE attraverso un modulo di sicurezza hardware denominato HSM (Hardware Security Module).

 

AUDO MAX SHE

I componenti Infineon sono disponibili in 24h da Farnell

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Una risposta

  1. Avatar photo Emanuele 27 Febbraio 2012

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