
L’internet delle cose apre un nuovo ecosistema di dispositivi elettronici connessi che possono comunicare tra loro per fornire funzionalità personalizzate. Le maggiori sfide risiedono nella sicurezza delle informazioni confidenziali da accessi non autorizzati. Questo richiede un grande sforzo della matematica e della microelettronica, con algoritmi crittografici integrati nei vari sistemi.
Introduzione
L'internet delle cose apre infinite possibilità per i dispositivi connessi e intelligenti che possono lavorare insieme per fornire capacità virtualmente illimitate e personalizzate. Gran parte del valore della IoT deriva dalla possibilità di personalizzare i propri prodotti e servizi, tenendo cura delle informazioni confidenziali da accessi non voluti. La protezione delle informazioni richiede uno sforzo enorme con algoritmi sempre più sofisticati che si integrano con la microelettronica dei dispositivi. L'internet delle cose (IoT) collega miliardi di dispositivi rappresentando, di fatto, un grande ecosistema multi-connesso con nuove opportunità per le imprese (IoT industriale). Tuttavia, questi nuovi dispositivi collegati offrono anche tante nuove opportunità per gli hacker per rubare la proprietà intellettuale (IP) e invadere la privacy di miliardi di utenti connessi (figura 1).

Figura 1: l'avvento dell'IoT dovrebbe portare ad oltre 30 miliardi di dispositivi connessi nel 2020 [Fonte: IHS]
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Quando si parla di IoT è lecito pensare a tutte le pratiche “burocratiche” per mettere in sicurezza i dispositivi, quando si parla di IIoT invece il discorso è un po’ più ampio tra safety e security. Il campo della crittografia a tal riguardo è molto vasto e complicato, rappresentando, di fatto, il core di ogni sistema che opera nell’IoT.