Nel settore dell’ingegneria aerospaziale, la comunicazione gioca un ruolo fondamentale. Il controllo della componentistica e dei sistemi aeronautici viene garantito attraverso il continuo monitoraggio di migliaia di dati ad altissima frequenza, ciò comporta la necessità di adottare tecnologie di comunicazione all’avanguardia. Questo spiega il motivo per cui le tecnologie delle radiofrequenze, in particolare delle microonde, occupano il primo posto nel settore delle tecnologie delle comunicazioni nell’ingegneria aerospaziale. Attualmente la componentistica basata sull’impiego delle microonde, sia nel settore militare che civile commerciale, viene realizzata con ottima qualità ed è largamente impiegata. Occorre però fare delle importanti precisazioni a proposito del settore di utilizzazione; infatti in aviazione il ruolo della componentistica a microonde è molto delicato in quanto le variabili ambientali in gioco sono molteplici e di conseguenza sono richieste tecnologie molto avanzate nel settore delle microonde nel range di frequenze dai gigahertz ai terahertz.
Introduzione
Prima di andare a trattare l’argomento sulla componentistica a microonde occorre fare una premessa sui principi di base delle tecnologie delle radiofrequenze impiegate nel settore aerospaziale. In marina e aeronautica i sistemi di comunicazione wireless largamente diffusi impiegano le ormai consolidate dal punto di vista tecnologico-realizzativo, le alte frequenze MF, HF, VHF e UHF (per i corrispondenti campi di frequenza vedi le tabelle 1, 2 e 3). La tecnologia delle altissime frequenze EHF e dello spettro della luce, dai 30 gigahertz fino ai 300 gigahertz, nonché la trasmissione dati ad altissima velocità fino a 3 terabytes, sono attualmente allo stato dell’arte e fanno parte del settore delle nuove tecnologie. Nell’impiego delle tecnologie delle microonde ad altissima frequenza nel settore dell’ingegneria aerospaziale vi sono aspetti molto importanti da tenere in considerazione: ha un ruolo fondamentale la tecnologia dei materiali impiegati, dai ceramici ai superconduttori, nonché la considerazione da parte degli ingegneri progettisti delle larghezze di banda nel progetto dei dispositivi elettronici ad alta frequenza.
La classificazione delle frequenze radio
Considerando che lungo tutto l’articolo saranno trattati argomenti inerenti componenti funzionanti nel campo delle radio frequenze, in particolar modo delle microonde, per una maggiore comprensione della rilevanza tecnologica costruttiva dei materiali con cui sono realizzati i dispositivi elettronici a radiofrequenza, è opportuno descrivere e classificare le bande di frequenza dello spettro elettromagnetico. Prima di procedere alla classificazione delle frequenze bisogna dire che vi sono tre tipologie di classificazione ufficiali di frequenze radio che in alcuni casi si sovrappongono nella definizione terminologica degli intervalli o bande di frequenza: lo standard IEEE (Institute for Electrical and Electronic Engineers), l’ EU-NATO-US (European Union, NATO, United States) e lo standard ITU (International Telecommunications Union). L’istituto di ingegneria elettrica ed elettronica ha definito uno standard di bande di frequenza che vengono utilizzate nei settori radio e radar. La classificazione IEEE trova fondamentalmente utilizzo nella definizione delle bande di frequenza di funzionamento di sistemi radar in campo civile. Nel campo della guerra elettronica, ossia nel settore militare (EW), trova maggiormente impiego la classificazione definita dall’ EU-NATO-US la quale ben si presta nella variegata tipologia di bande di frequenza operative dei sistemi radar militari. La classificazione ITU viene riconosciuta come una più comune nei sistemi di comunicazioni e quindi più facilmente utilizzabile nel settore delle basse frequenze, delle radio comunicazioni e nei sistemi radar civili, ma relativamente alle bassissime frequenze il sistema di classificazione ITU viene utilizzato anche nel settore militare nei sistemi di comunicazione a bassa velocità di trasmissione dati impiegati nei sottomarini. Dunque l’interrogativo è: quale classificazione di bande di frequenza dobbiamo considerare come riferimento quando incontriamo un dispositivo la cui frequenza di funzionamento deve essere identificata all’interno di una certa banda di frequenze ? Per evitare confusione ne possiamo uscire utilizzando le varie classificazioni in base alla tipologia e al campo di impiego dei sistemi e componenti. Di seguito nelle tabelle 1,2 e 3 rilevate dai rispettivi istituti di classificazione, vengono riportate le terminologie riferite alle bande di frequenza per ognuno dei tre standard succitati.
Range di frequenza | Lunghezza d'onda |
IEEE band |
30-300 MHz | da 10 meters a 1 meter | VHF |
300 MHz -3 GHz* | da 1 meter a 10 cm | UHF |
1-2 GHz | da 30 cm a 15 cm | L band |
2-4 GHz | da 15 cm a 5 cm | S band |
4-8 GHz | da 5 cm a 3.75 cm | C band |
8-12 GHz | da 3.75 cm a 2.5 cm | X band |
12-18 GHz | da 2.5 cm a 1.6 cm | Ku band |
18-26 GHz | da 1.6 cm a 1.2 cm | K band |
26-40 GHz | da 1.2 cm a 7.50 mm | Ka band |
40-75 GHz | da 7.50 mm a 4.0 mm | V band |
75 to 111 GHz | da 4.0 mm a 2.8mm | W band |
Superiore a 111 GHz | "millimeter wave" |
Tabella 1: Bande di frequenza IEEE
Range di frequenza |
Lunghezza d'onda |
EU/NATO/US ECM band |
fino a 250 MHz | fino a 1.2 m | A band |
250-500 MHz | da 1.2 m a 60 cm | B band |
500 MHz-1 GHz | da 60 cm a 30 cm | C band |
1-2 GHz | da 30 cm a 15 cm | D band |
2-3 GHz | da 15 cm a 10 cm | E band |
3-4 GHz | da 10 cm a 7.5 cm | F band |
4-6 GHz | da 7.5 cm a 5 cm | G band |
6-8 GHz | da 5 cm a 3.75 cm | H band |
8-10 GHz | da 3.75 cm a 3 cm | I band |
10-20 GHz | da 3 cm a 1.5 cm | J band |
20-40 GHz | da 1.5 cm a 7.50 mm | K band |
40-60 GHz | da 7.50 mm a 5.00mm | L band |
60-100 GHz | da 5.00 mm a 3.00mm | M band |
Tabella 2: Bande di frequenza EU-NATO-US
Range di frequenza |
ITU band |
3-30 Hz | ELF (Extremely Low Frequency) |
30Hz to 300Hz | SLF (Super Low Frequency) |
300Hz to 3000Hz | ULF (Ultra Low Frequency) |
3kHz to 30kHz | VLF (Very Low Frequency) |
30-300 KHz | LF (Low Frequency; "longwave") |
300KHz-3 MHz | MF (Medium Frequency; "medium wave") |
3-30 MHz | HF (High Frequency; "shortwave") |
30-300 MHz | VHF (Very High Frequency) |
300 MHz -3 GHz | UHF (Ultra High Frequency) |
3-30 GHz | SHF (Super High Frequency) |
30-300 GHz | EHF (Extremely High Frequency) |
Tabella 3: Bande di frequenza ITU
Lo stato dell’arte delle comunicazioni nell’ingegneria aerospaziale
La tecnologia delle comunicazioni radio basate sulle microonde presenta delle limitazioni dovute alla bassa frequenza di trasferimento dati. Le comunicazioni fra ricevitore e trasmettitore in [...]
ATTENZIONE: quello che hai appena letto è solo un estratto, l'Articolo Tecnico completo è composto da ben 2239 parole ed è riservato agli ABBONATI. Con l'Abbonamento avrai anche accesso a tutti gli altri Articoli Tecnici che potrai leggere in formato PDF per un anno. ABBONATI ORA, è semplice e sicuro.
Il settore delle microonde è molto complesso, l’ingegneria dei materiali ne costituisce una scienza molto importante in questi campi viste anche le lunghezze d’onda in gioco. Tra questi c’è il GaN che offre, rispetto ad altri materiali, una maggiore densità di potenza alle frequenze richieste.
Se c’è già un brevetto allora non posso esercitare
Ovviamentp
Segnalo che nelle due tabelle delle frequenze, riportate nell’articolo, ci sono alcuni refusi tipografici.
A partira dalla banda Ka e K nelle mancano i punti dopo la prima cifra.
Grazie della segnalazione Qianni, l’errore è stato corretto. Può capitare a vollte che per mostrare una globale rappresentazione possano crearsi questi problemi, comunque confermo la correttezza delle frequenze.
Grazie per la segnalazione. Corretto.