Il mercato dei telefoni cellulari è in continua evoluzione. Modelli, caratteristiche, specifiche, ma soprattutto prezzi cambiano ad una velocità incredibile. Nel corso degli ultimi tre anni sono nate fasce di prezzo che prima non esistevano, in maniera tale da offrire ai clienti una sempre più ampia scelta sulla base delle potenzialità delle loro tasche. Ma stanno davvero tutti facendo questa scelta? E soprattutto, come risponde il mercato?
Come dicevamo in apertura, uno dei fattori sulla base dei quali gli utenti scelgono il loro modello di telefono cellulare è il prezzo. Ed è proprio questo il parametro che era rimasto più in discussione fino all'avvento degli esponenti dell'ultima generazione. Sembra quasi che questi dispositivi abbiano seguito una di quelle fastidiose, sotterranee ma sempre presenti, leggi di mercato per cui se i prezzi di un solo bene sono troppo alti, allora tutti seguono questo trend fino a quando tutti i prezzi si livellano a quella quotazione.
Lo abbiamo visto succedere con le tariffe telefoniche, specie quelle degli operatori per telefonia mobile. In realtà lo vediamo tutti i giorni anche solo quando andiamo a fare la spesa.
Molti di noi sono partiti con l'idea che "l'iPhone costa troppo!" per poi approdare alla conclusione che "tutti i cellulari costano troppo". In questo passaggio è successo che i produttori di telefoni cellulari si sono "adattati" a questo standard.
Tuttavia, molti di essi non avevano un nome "spendibile" come la Apple, e stavano anche perdendo terreno (un esempio su tutti: Nokia) ed allora ecco che hanno cominciato a creare più dispositivi, farne uscire uno nuovo più spesso ma soprattutto differenziare i loro telefoni sulla base delle caratteristiche, delle prestazioni e soprattutto del prezzo.
Così sono nati i cellulari "sotto i 100 €", quelli "tra 100 e 200" e così via scaglioni fino addirittura a poco meno di 1000 €.
A questo punto è il caso di fare una riflessione: la logica del duopolio Apple vs Samsung, iOS vs Android, non funziona più perché il mercato ora si divide in tre con Nokia (ed altri, tra cui HTC e Huawei) che, allo scopo di rimanere competitiva, firma con Microsoft per distribuire Windows Mobile. E poichè gli utenti che seguono il sistema operativo di Google sono ogni giorno di più, resta da chiedersi a chi effettivamente stiano togliendo "pubblico".
Alcuni dispositivi disponibili sul mercato oggi hanno segnato record di vendite da capogiro, in testa a tutti il Samsung Galaxy S3 (il cui record di vendite è di 30 milioni).
Quest'ultimo, infatti, al di là delle lamentele riguardo la durata della batteria (che alcuni utenti stimano non più longeva di sei ore), è considerato, da molti, il più valido contendente di iPhone.
Ma, come dicevamo prima, molte sono le fasce di prezzo ed Android dimostra di essere capace di adattarsi anche ad hardware che non si basi su processori dual core, per esempio.
Qualche giorno fa, e qui proviamo a raccordare quello che vi abbiamo raccontato fino a questo momento, ha stupito la dichiarazione di Stephane Richard, CEO di France Telecom, secondo il quale l'erosione della quota di mercato di Apple sarebbe legata al suo prezzo. In particolare, esso sarebbe troppo alto per le reali disponibilità che tutti gli utenti sperimentano, mediamente s'intenda.
Il melafonino, dunque, non sarebbe più così competitivo secondo lui per via della concorrenza spietata che si fa sul prezzo.
Qualche tempo fa ci siamo occupati di analizzare quanto costa l'iPhone alla Apple ed abbiamo scoperto che effettivamente il suo prezzo non è tutto esattamente frutto della dotazione del telefono.
Di un'azienda come la Apple si paga il marketing, e questo, tutto sommato, gli utenti più appassionati lo sanno e lo accettano di buon grado. Ciò nondimeno, secondo Richard, la mossa migliore che la casa di Cupertino potrebbe compiere in questo momento per recuperare terreno sarebbe quella di produrre un iPhone low cost, da affiancare a quelli già disponibili in maniera tale da intercettare più pubblico.
Personalmente, e non me ne vogliano gli utenti Apple, io non sono d'accordo con queste dichiarazioni. Non credo che sarebbe una cosa utile perché la verità è che gli utenti appassionati della mela sono, in realtà, almeno per quelle che sono le mie conoscenze dirette, disposti a fare diversi tipi di sacrifici pur di non rinunciare alla loro gadget preferito ed ha i suoi "aggiornamenti".
Anche perché la politica di incentivi, peraltro ben allestita insieme con la catena Gamestop, qualche effetto lo sortisce eccome.
E voi, cosa ne pensate? Vi interesserebbe un iPhone low cost? Lo comprereste?
E ancora: quanti dispositivi Apple avete avuto finora? Li avete "aggiornati" in maniera costante?
Ma soprattutto: per curiosità, qualcuno di voi era utente Apple e poi ha scelto di non esserlo più? Se sì, perché?
Se l’effetto fosse quello di invertire il trend di cui si parla nell’articolo, ovvero spingere i prezzi al ribasso, sicuramente si!
Però non lo so onestamente se questo sarebbe il risultato che verrebbe ottenuto… Voi pensate davvero che la Apple sia una società che spingerebbe il mercato nella direzione per la quale si abbassano i prezzi?
finalmente qualcuno se n’è accorto!
Sono d’accordo: i loro prodotti costano troppo!
Ma scusate qual è il problema? Io non capisco..
Chi lo può comprare lo compra, chi non lo può comprare ne comprerà un altro…
Non è che se c’è qualcuno che non ha la mela disegnata sul cellulare, allora è un povero idiota che bisogna raggiungere lo stesso a tutti i costi…
Magari non vuol eessere raggiunto…
Forse non è solo un fatto economico, non vi pare?
E comunque sulla campagna con Gamestop io vorrei dire una cosa: sicuramente funziona. Ma per raggiungere gli utenti gamestop… Ma dai 30 anni in sù ci si aspetta che la gente sia cresciuta e che abbia smesso di giocare ai videogiochi, no?
Ok ma…perchè?
Rispetto a quello che valgono?
Rispetto alal concorrenza?
In assoluto?
🙂
La politica di Apple é stata da sempre il prezzo alto.
Si deve, secondo me, fare un’analisi partendo da lontano, quando tutto é nato.
Sin dagli anni 80/90, Apple si é proposta al mercato con prodotti di alta innovazione, qualitá e marcatamente di nicchia; tutti elementi che giustificavano un prezzo molto elevato dei prodotti. Per onestá bisogna riconoscere che in principio queste caratteristiche esistevano realmente, e chi comprava Apple sapeva di avere il massimo che la tecnologia poteva offrire, soprattutto in termini di prestazioni e risultati. Detto questo, é doveroso anche ammettere che l’effettivo gap tecnico/prestazionale tra il mondo Apple e il piú generico mondo PC non é poi durato molti anni. Parlo di computer desktop perché negli anni ’90 era quello il terremoto tecnologico che stava scuotendo il mondo, ed é proprio sul lavoro e sui prodotti di quegli anni che la Apple ha costruito la sua immagine di azienda innovatrice che “inventa” tecnologia di altissima qualitá e giustamente la vende a caro prezzo.
Oggi, la Apple é sicuramente una azienda che fa buoni prodotti ma che non é molto diversa dalle sue concorrenti, non ha molto di piú, se non quella carta “immagine” che negli anni ha saputo giocarsi molto bene. Negli anni il lavoro sull’immagine é stato maggiore di quello sui prodotti, e con questo non dico che i prodotti non fossero buoni, ma solo che non si discostavano piú di tanto da quelli della concorrenza che costavano al pubblico la metá. Non dimentichiamoci che all’inizio degli anni 2000 la Apple ha attraversato una profonda crisi proprio perché non aveva piú nulla da offrire in piú rispetto alla concorrenza ed i loro prodotti erano troppo cari.. La progressione I-POD – I-PHONE – I-PAD li ha risollevati da una situazione aziendale molto difficile, hanno avuto inventiva, questo va loro riconosciuto, hanno dato il via ad una nuova era della telefonia, ad un grosso incentivo nello sviluppo di processori mobile sempre piú performanti e ad un nuovo modo di concepire il “mobile”… Ma attenzione, tutte queste cose non le hanno inventate loro, sono stati sicuramente parte della scintilla, no di piú; cio vuol dire che la storia si ripete, la tecnologia si evolve per conto suo grazie a migliaia di operatori interessati e loro puntano sul marketing, cercando di sfruttare al massimo le mode, le tendenze e creando degli “status symbols”.
Ecco perché non esisterá mai un i-phone a basso prezzo. Non hanno interesse a fare una Volks-Wagen, preferiscono far passare il messaggio che costruiscono Ferrari. Se una Ferrari costasse 10.000€, sarebbe ancora una Ferrari? No, il brand si svaluterebbe, passando da prodotto esclusivo a prodotto di massa. Questa non é la politica di Apple. Questo é solo il mio modesto parere… 🙂
Ciao
Sono d’accordo con te!
Al 100%!
A parte il fatto che “alal” non so proprio cosa voglia dire… 😉
Dai, onestamente… ma c’è bisogno di spiegarlo?
è vero che ognuno deve essere libero di spendere i suoi soldi come gli pare però… c’è un limite a tutto…
Perchè lo stesso pc lo devo pagare semplicemente il doppio?!
Dico, stesse specifiche tecniche…
Ti/Vi sembra giusto? Non dico normale ma almeno etico?
In tempi di crisi poi….
Suvvia 🙂
Detto ciò sono d’accordo con chi ritiene (ho letto un paio di articoli a riguardo) che non succederà mai. Gli utenti penserebbero che l’azienda è in flessione e gli investitori che non ci sono più idee buone su cui investire e allora la mela marcirebbe.
il problema è che qui si paga la mela.. se io spendo esempio 1300 euro di mac e spendo 1300 euro di pc,il pc a livello di prestazioni non lo caga neanche di striscio al mac,tutto questo perche paghiamo la mela punto e basta,possiamo anche fare l’esempio sulle app, quel gioco su android è gratis mentre su ios costa 1 euro per esempio, perche non si sa visto che è la stessa applicazione creata dalla stessa casa,che sia apple che chieda soldi alle case per sviluppare app? è l’unica cosa che mi viene in mente.
Il mio ruolo di moderatore mi impone di segnalare che il linguaggio qui dovrebbe essere certamente più consono.
Mi rammarcio di doverlo far notare ma pregherei tutti noi d’essere un po’ meno “lascivi” nell’esprimerci.
Grazie.
…però ha ragione!