
Proseguiamo il Tutorial alla Marcatura CE (Marchio CE) con alcuni consigli pratici sulla sicurezza elettrica ed un esempio di Dichiarazione di Conformità.
3. COLLEGAMENTO A TERRA
Una appropriata messa a terra può risolvere molti problemi di interferenze, pertanto è conveniente già in fase di progetto studiare il modo migliore di mettere a terra un circuito. Esistono due "terre" :
1. terra di sicurezza (per il telaio, l'involucro ecc.)
2. terra di segnale (per le correnti di segnale)
La terra di segnale rappresenta il potenziale di riferimento per i segnali in gioco e deve esser a più bassa impedenza possibile (idealmente zero), in modo da mantenere fisso il potenziale di riferimento per tutti i circuiti ad essa collegati.
Il collegamento a terra dei circuiti può essere fatto come segue:
- Collegando le singole terre ad un unico punto.
- Collegando le singole terre fra loro in sequenza e poi in un singolo punto.
- Collegando le singole terre in più punti (ad esempio in più punti di un piano diffuso).
I modi a), b) sono di semplice realizzazione ma a causa della lunghezza dei conduttori sono validi a frequenze basse (fino a circa 1 MHz).
Il modo a) è migliore perché¨ non c'è accoppiamento fra le singole terre.
Il modo c) è valido ad alte frequenze perché¨ i singoli collegamenti effettuati su un piano di massa diffuso sono molto corti e pertanto a bassissima induttanza.
In un circuito stampato è bene che circuiti diversi abbiano terre separate che poi confluiranno in un punto comune in prossimità dei connettori di collegamento delle linee.
I circuiti diversi sono quelli a basso segnale da quelli di potenza, quelli analogici da quelli digitali, ecc...
Lo schermo dei cavi, se impiegato a basse frequenze, va collegato a terra in solo punto allo scopo di ridurre le interferenze magnetiche e per non far scorrere sullo schermo correnti a 50 Hz. Ad alte frequenze lo schermo va collegato a terra ad entrambi i lati.
4. SOMMARIO DELLE TECNICHE DI PROTEZIONE
4.1 LIMITAZIONE DELLE INTERFERENZE EMESSE DAL CIRCUITO
- Racchiudere le sorgenti di rumore in una zona schermata
- Filtrare i conduttori che escono dal circuito
- Limitare i tempi di salita dei segnali
- Equipaggiare le bobine dei relè e dei contatti in genere con dispositivi smorzanti
- Schermare e/o intrecciare (twistare) i conduttori di segnale
- Mettere a terra lo schermo dei cavi
4.3 LIMITAZIONE DELLE EMISSIONI NEI CIRCUITI DIGITALI
- Ridurre al minimo l'induttanza di terra utilizzando un piano o, meglio, una griglia estesi
- Installare vicino a ciascun integrato un condensatore di disaccoppiamento
- Ridurre al minimo le maglie (loop) dei circuiti di clock
- I driver di I/O (ingresso/uscita) devono essere installati il più vicino possibile ai connettori di uscita
- Usare clock veloci quanto basta
- Tenere i circuiti di clock lontani da drivers e connettori di uscita
4.2 LIMITAZIONE DELLE INTERFERENZE INDOTTE SUL CIRCUITO
- Intrecciare e schermare i conduttori di segnale
- Mettere a terra ad una sola estremità lo schermo dei conduttori di segnale deboli a bassa frequenza
- Quando i conduttori di segnali deboli ed i conduttori rumorosi sono nello stesso connettore, separarli interponendo tra essi i conduttori di terra
- Portare lo schermo dei conduttori di segnale attraverso i connettori su un piedino separato
- Evitare i conduttori di terra comuni tra le apparecchiature ad alto livello e quelle a basso livello
- Tenere separata la terra dei circuiti elettrici dalla terra delle strutture metalliche
- Tenere i conduttori di terra i più corti possibile
- Mantenere la sorgente ed il carico bilanciati verso terra
- Racchiudere i circuiti sensibili in zone schermate
- Filtrare o disaccoppiare i conduttori che entrano nei contenitori schermati
- Mantenere più corti possibile i conduttori di terminazione degli schermi dei cavi
- Evitare le maglie di terra riducendone al minino l'area.
FAQ
Perché occorre la marcatura CE ?
Perché esistono direttive CEE che , recepite in Italia con decreti legislativi ed altri atti, lo impongono. Ciò allo scopo di uniformare la sicurezza dei prodotti che possono essere utilizzati nei paesi della Comunità Europea.
Cosa sono le direttive CEE ?
Sono documenti che fissano i requisiti essenziali dei prodotti e rinviano a norme specifiche, norme di prodotto, per tutte le altre caratteristiche che devono possedere.
Come individuare le direttive da applicare?
In base al tipo di prodotto o famiglia di prodotti da realizzare. Ci sono direttive riguardanti "i dispositivi medici", "i giocattoli", "le apparecchiature a gas", ecc.. Esistono direttive più generali quali ad esempio quella sulla "compatibilità elettromagnetica" la quale si applica a tutti i prodotti di tipo elettrico /elettronico. Altra direttiva di carattere generale è la "direttiva bassa tensione".
Come effettuare la marcatura CE ?
La marcatura CE apposta ad un prodotto presume che quel prodotto sia conforme alle direttive e norme applicabili. Pertanto l'apposizione della marcatura avviene come atto finale solo dopo aver provato la conformità .
Come provare la conformità ?
La conformità viene provata attraverso procedure che possono coinvolgere il solo produttore oppure un ente terzo a seconda che sia richiesta la DICHIARAZIONE oppure la CERTIFICAZIONE di conformità . Le procedure sono contenute in moduli (modulo A, B, C,.....H) scaturiti da una Decisione Comunitaria.
Cosa è la "dichiarazione di conformità"?
E' un atto con il quale il costruttore (o chi per lui) dichiara che quel prodotto è conforme alla direttiva ( o direttive ) e norme armonizzate applicabili.
Cosa sono le norme "armonizzate"?
Sono norme le quali , dopo pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della comunità Europea, vengono recepite dagli stati membri. La loro applicazione garantisce la presunzione di conformità del prodotto.
Come si applica la direttiva 89/336/CEE sulla compatibilità elettromagnetica?
La direttiva 89/336/CEE è fra quelle che ritengono sufficiente la dichiarazione di conformità . Pertanto il produttore deve (salvo alcune eccezioni):
- Progettare e costruire l'apparato affinché sia immune ai disturbi e non provochi disturbi agli altri prodotti.
- Eseguire prove e misure di compatibilità e.m. applicando le norme di prodotto armonizzate.
- Redigere e firmare la dichiarazione di conformità .
- Apporre la marcatura CE.
- Tenere a disposizione per eventuali controlli tutta la documentazione relativa al progetto e costruzione del prodotto, ai risultati delle prove ed alla loro modalità di esecuzione per un periodo di 10 anni.
Nota: Oltre alla direttiva sulla compatibilità elettromagnetica un prodotto elettrico/elettronico è soggetto almeno alla direttiva riguardante la sicurezza contro i rischi elettrici; è inteso che la marcatura CE deve coprire anche questa direttiva.
Come soddisfare la direttiva 89/336/CEE se per quell'apparato non esistono norme armonizzate?
In tal caso si applicano le norme armonizzate generiche, valide per tutti gli apparati.
Nella sezione Download potete scaricare un esempio di Dichiarazione di Conformità
Vedi anche: Marcatura CE - EMC direttive CEE e norme di prodotto (1/3) e Marcatura CE - dispositivi di protezione dai campi elettromagnetici (2/3)
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Serve la dichiarazione di conformità CE per apparecchiature alimentate da batteria a 12 volt?
L’apparecchiatura serve per attirare e catturare insetti. Quindi, se non dovesse servire la dichiarazione per l’alimentazione elettrica, servirà per garantire altri particolari costruttivi?
Se importate dei prodotti dalla Cina, anche se certificati dal produttore, devono essere marcati CE.
Quindi dovete rifare le prove tecniche e far apporre al produttore il marchio CE. Siete comunque voi i responsabili, visto che la vostra azienda li ha importati. Nel vostro caso leggo che il prodotto è ce, fate solo attenzione che non sia ChinaExport (leggi: http://it.emcelettronica.com/marcatura-ce-o-china-export) ma il CE della comunità europea, altrimenti potrebbe essere fermato in dogana.(La richiesta del fascicolo tecnico o test report è comunque consigliata)
La marcatura CE o marchio CE è il simbolo che si applica al prodotto in genere vicino l’etichetta di identificazione. E’ obbligatoria su tutti i prodotti, anche a 12V alimentati a batteria (certamente le prove saranno molto semplici)
Il Test Report è il fascicolo tecnico con tutte le prove di immunità ed emissione, ma anche di sicurezza se necessarie. E’ fondamentale ma NON indispensabile.Viene tenuto dalle aziende per “giustificare” la dichiarazione di conformità. In genere si mostra solo ai clienti che ne fanno richiesta.
La dichiarazione di conformità è l’autocertificazione del responsabile legale dell’azienda che attesta che il prodotto è a norma, quindi marcato CE.
E’ un documento pubblico.
Senza il relativo test report, è difficile dichiarare che un prodotto è a norma, ma ci possoo essere casi speciali.
non ha importanza il tipo di alimentazine, comunque sia, anche se (magari) non servono test riguardo la parte di alimentzione, comunque le emissioni irradiata o suscettibilità irradiate dovranno essere testate (come minimo , senza entrare nel merito delle caratteristiche dell’apparato in questione)!
come risposto anche all’altro utente, alcuni test che “dovrebbero” essere fatti esulano dal tipo di alimentazione dell’apparato.
dal 2004 la direttiva da seguire per quanto riguarda le EMC è la 2004/108/CE che sostituisce la 89/336/CEE
attento…il Test report FA PARTE del fascicolo tecnico ma NON è solo lui a comporlo.
il fascicolo tecnico è un po’ la storia dell’apparato quidni contiene pure progetti e modifiche, certificazioni degli eventuali preassemblati che vengono impiegati ecc ecc.
il Test report invece contiene gli esiti dei test che però non entrano nel merito di tutto ciò che compete la progettazione.
una cosa che volevo poi sottolineare è che uno stesso apparato può essere CE per un ambito e non per un altro, a seconda dei test che ha eseguito.
ci sono vari esempi, i più semplici riguardano apparecchiature domestiche che non sono automaticamente certificate CE anche per auto o nave ma devono eseguire test aggiuntivi o con differenti valori, questo perchè le norme a cui devono sottostare sono differenti sebbene seguano più o meno stessa linea.
Esatto!
Il Fascicolo Tecnico è il documento completo relativo al prodotto, all’interno del quale ci sono le prove tecniche effettuate (test report).
Sulla base di questo documento viene poi redatta la dichiarazione di conformità.
La dichiarazione di conformità sarà quindi un documento pubblico, mentre il fascicolo tecnico (con all’interno il test report) è un documento privato, da mostrarsi ai clienti che ne facessero richiesta o all’ente preposto ai controllo, PER GIUSTIFICARE la dichiarazione di conformità.
Grazie della precisazione 🙂
scusami , mi sento una petecchina a fare sempre precisazioni (guardacaso poi sempre ai tuoi post) …non lo faccio apposta e non lo faccio per accanirmi!!
🙂
ma ci terrei a fare chiarezza in questo nebbioso ambito!
buona domenica!
Guarda che hai fatto bene a precisare,
il problema è che spesso il fascicolo tecnico viene scambiato per test report perche gli schemi e tutta la documentazione di progetto vengono tenute da un’altra parte.
Infatti poi se un cliente ne fa richiesta viene fatto vedere solo il test report e non tutto il fascicolo, ma a volte, il test report è poi tutto il fascicolo… sbagliando.
Un esempio di fascicolo tecnico che visionai con ammirazione (già 15 anni fa!) era di una azienda israelinana costruttrice di sensori infrarossi. Spettacolare!
Completo di tutta la documentazione sul prodotto e suddiviso per livelli di visione.
(Fortunatamente riuscii ad ottenere quasi il livello massimo, quindi visionai quasi tutto il file)
Anche noi italiani siamo capaci a fare certe cose, ma spesso presi dalla troppa burocrazia (non tecnica) ce ne dimentichiamo (si mi sto giustificando :))
Si, il prodotto finito DEVE essere marcato CE.
Quindi devi fare i test che prevede la norma applicabile.
Vorrei comprare da produttore europeo componeti per un apparato radio wireless 802.11anh quindi scheda madre scheda wireless contenitore che comprende antenna o contenitore con antenna esterna
tutti i prodotti singoli sono marchiati CE
Da quello che ho capito se li assemblo li devo marchiare di nuovo CE in questo caso bisogna fare di nuovo i vari test?
Grazie
Salve la mia azienda produce, cavi elettrici in alluminio flessibile, non esiste una norma CEI, pertanto non possono, al momento essere certificati IMQ, posso apporre comunque il marchio CE? qual'è iter devo seguire?