
Le famiglie di microcontrollori Kinetis vanno da un livello base ad uno altamente integrato e includono una vasta selezione di connettività, di interfacce uomo-macchina e di funzioni di sicurezza. Con Kinetis, il valore non è semplicemente confinato al microcontrollore. Una potente suite di attivazione del software viene fornita come standard da Freescale.
Insomma il portafoglio Kinetis si dimostra flessibile e di valore, adatto ai progettisti e per i prodotti dedicati ai consumatori finali.
Microcontrollori Kinetis: l'approccio della piattaforma offre un certo numero di benefici per i progettisti interni
Vediamo quali sono i vantaggi offerti dalla piattaforma:
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- Fa corrispondere le capacità del microcontrollore ha i requisiti dell'applicazione: seleziona le caratteristiche necessarie sapendo che ci sono percorsi per un'espansione futura o per la riduzione dei costi.
- Riutilizza l'hardware e il software attraverso prodotti finali diversi: minimizza i costi di sviluppo, le curve di apprendimento e riduce il tempo di rilascio sul mercato.
- Adatta rapidamente al mercato i cambiamenti nei requisiti delle feature: crea prodotti super-set o sub-set con un singolo portafoglio di microcontrollori.
Incontra i bisogni dei designer: una vasta selezione di microcontrollori scalabili da un fornitore
La prima fase del portafoglio di microcontrollori Kinetis contiene cinque famiglie di microcontrollori compatibili. Sono disponibili cinque opzioni di performance, che vanno da 50 a 150 MHz con la memoria flash che parte da 32 kB fino ad arrivare ad 1 MB. Le comuni periferiche, le mappe di memoria e i pacchetti sia all'interno che attraverso le famiglie di microcontrollori, permettono una migrazione semplice verso una funzionalità ed una memoria sia più grandi che inferiori.
Capacità del segnale misto per il condizionamento, la conversione e l'analisi del segnale
I microcontrollori Kinetis presentano delle elevate capacità per quanto riguarda il segnale misto. Le caratteristiche includono ADC a 16 bit e a 12 bit ad alta velocità e ad alta precisione, comparatori ad alta velocità e amplificatori programmabili. Con l'integrazione analogica che a questo livello di solito richiede una soluzione multi-chip, i microcontrollori Kinetis offrono i benefici aggiunti di un ridotto costo di sistema e di un ridotto sforzo di integrazione.
Prestazioni ad alto risparmio energetico per un'estesa durata della batteria
I microcontrollori Kinetis presentano le migliori innovazioni per quanto riguarda il basso consumo, incluse dieci modalità flessibili di operatività a basso consumo per l'ottimizzazione del profilo energetico, del clock gating, della programmazione flash e dell'operazione periferica analogica abbassata fino a 1.71 V. Una maggiore flessibilità una viene aggiunta grazie ad un RTC a basso consumo e ad una unità di wake up low-leakage, mentre un timer a basso consumo attiva una continua operatività del sistema in uno stato di alimentazione ridotta.
FlexMemory: EEPROM on-chip veloce, flessibile e ad alta resistenza
La nuova tecnologia FlexMemory di Freescale offre una soluzione potente ed estremamente versatile per i progettisti che fanno uso di EEPROM on-chip e di memoria flash di dati o dei programmi aggiuntiva. Semplice e veloce come la SRAM, non richiede alcun intervento dell'utente o del sistema per completare la programmazione e le funzioni di eliminazione quando viene utilizzata come EEPROM bytewrite/
byte-erase ad alta resistenza.

La diffusione dei pc ha reso familiare termini come quelli microprocessori o CPU
ecco la concorrenza alla st…
tecnologia a 90 nm rispetto ai 130 mn della st… Kinetis è uno degli Mcu basati sul processore Arm Cortex-M4, a segnale misto e a basso consumo energetico, più scalabili dell’intero settore…
Secondo me dall’articolo bisogna memorizzare queste informzioni: il basso condumo, ADC a 16 bit e la possibilità di un clock a 150Mhz, sono sicuramente dei microcontrollori di fascia alta inoltre i sistemi integrati per la gestione del basso consumo ne fanno davvero un prodotto eccezionale. Bisognerebbe provarlo prima di dare un giudizio…lo so’ magari in una Reviev4U Emanuele mette in palio un kit.
leggendo il portafoglio, mi son chiesto come mai non è citata la famiglia K50, che è studiata appositamente per applicazioni medicali e industriali. ha un sistema di misura integrato affidabile che insieme alle diverse opzioni di connettività e al basso consumo ben si presta al mercato medico…
poi c’è un’altra cosa da dire di questa famiglia… la freescale dice che la produzione è garantita per 15 anni minimo!!…
Mi sembra strano un periodo così lungo di produzione, soprattutto il fatto che fra cinque anni avranno prodotti tre volte più veloce e con 20 volte più memoria .
quei 15 anni non so si è necessario intenderli che si troveranno con componenti compatibili ad esempio in pin to pin e è con una retrocarica del componente,
ad esempio oggi progetto una macchina con un microcontrollori specifico ,
Fra cinque anni di garantisco che questo componente non esiste più ma che posso proporre questo nuovo componente mettendosi all’interno lo stesso software e saldandolo sulla scheda senza modificare nulla così da ottenere le stesse caratteristiche di quello di cinque anni prima naturalmente non usando le nuove risorse disponibili.
Come ad esempio PIC 16F628 , 16F84
Questi tre componenti sono pin to pin,
ad esempio volendo si può recuperareun programma scritto per 16F628,
E metterlo dentro 16F84 normalmente a livello funzionamento non ci dovrebbe essere differenze
ti sembrerà strano ma è proprio così!
la freescale assicura che alcuni prodotti come ad esempio quelli elettromedicali e automotive, siano disponibili per 15 anni mentre altri saranno disponibili per 10 anni
almeno la plitica dell’azienda è quella, poi se e è necassario fanno una riqualificazione, come dicevi tu, per dare forniture stabili ai clienti
vai sul sito –> http://www.freescale.com/webapp/sps/site/overview.jsp
code=PRDCT_LONGEVITY_HM&fsrch=1&sr=1
ci sono anche tutti i prodotti disponibili 🙂 ciao
L’obbietivo ambizioso rimane il compiuter quantistico nel quale il bit classico viene sostituito dal “qubit”, cioè al “quantum bit”, il “quanto di informazione quantistica” nel quale le basi del conteggio del compiuter classico sono “0” e “1” si manifestano in molti modi nellostesso momento amplificando eccezionalmente la capacità di elaborazione.
Mi mancavano questo tipo di microcontrollore, eppure sono un fanatico di memorie programmabili, sapevo dei PIC delle ST6 ma non sapevo dei microcontrollori Kinetis, a quanto vedo sono molto versatili e molto adatti a montare su circuiti alimentati a batteria visto che consumano poco, così da creare dei dispositivi portatili. Ma sono programmabili in Assembly o si devono programmare con una piattaforma adeguatamente studiata?, hanno porte di comunicazione come USB, Seriale, Ethernet?
Stiamo parlando di due mondi differenti, sia per quanto riguarda l’architettura dei micro, sia per le differenze sostanziali delle due case.
Microchip è molto diffusa in ambito hobbistico, antifurti, radiocomandi ed è leader del mercato ad 8bit. Appunto con i PIC16.
Freescale invece ha avuto successo in campo automotive, industriale e medicale.
La politica del Longevity Program è stata necessaria per applicazioni militari, dove Motorola Semiconductor (ora Freescale) è stata presente per molti anni.
Il Pic è un micro limitato, ma molto semplice e che probabilmnete tra 2 anni avrà un sostituto (pin-to-pin ovviamente, è uno dei punti forza di Microchip).
Mentre Kinetis è un prodotto potente, con core ARM e, veder garantita la produzione, magari di apparati radiologici, per 15 anni, ti assicuro è una necessità!
Sono stato breve, ma penso di aver reso l’idea.
Ma qual’è la differenza tra un microprocessore ed un microcontrollore? I due sono stretti parenti, come è facile intuire, tanto che alcuni microcontrollori sono derivati dai relativi microprocessori. La differenza sostanziale consiste nel fatto che i microcontrollori, oltre ad avere un nucleo operativo per eseguire le istruzioni di un determinato programma, integrano nello stesso chip anche una memoria nella quale tale programma viene caricato, una memoria RAM per i dati temporanei, nonchè tutti i dispositivi di interfaccia necessari a comunicare col mondo esterno. Ma non solo: le famiglie di microcontrollori più evolute integrano anche una serie di funzioni accessorie, quali timer, convertitori analogici e digitali, dispositivi per la comunicazione seriale e cosi via. In altre parole un microprocessore ha sempre bisogno di una serie di circuiti esterni per poter funzionare ed interfacciarsi con altri dispositivi , i micro controllori sono dispositivi che integrano tutte le risorsa neccessarie o quasi. Non c’è quindi da stupirsi se molti progetti basati su microcontrollori cono costituiti solo dal micro stesso
A prescindere del disponibilità a lungo termine del componente o no ,
Il miglior modo di evitare di perdere tutto in progetto o un prodotto il miglior modo,
È di creare una buona documentazione del funzionamento intero del sistema e con tutte le specifiche del progetto stesso ,
Se qualche problema venisse avendo tale informazione si può tranquillamente usare componenti disponibile facilmente senza compromettere tutto il progetto .
un microcontrollore è un dispositivo che “controlla” un processo agendo su delle variabili, esempio: vuoi che la temperatura della tua doccia sia TOT gradi, il microcontrollore tramite un sensore rileva la temperatura e agisce sulle variabili Acqua calda e Acqua fredda, miscelandole opportunamente per giungere al risultato desiderato.Il microprocessore invece è un dispositivo dotato di potenza di calcolo, adatto a gestire delle situazioni ben più complesse e comunque è a un livello concettuale superiore.Infatti basti paragonare i costi di un PIC contro quelli di un microprocessore..
Io avrei un altro approccio della differenza tra un microcontrollori un microprocessore,
Prima è necessario fare un po’ di storiaun,
Il sistema di elaborazione dei dati può essere rappresentato con il modello o architettura di von Neumann , Che comprende quattro parti fondamentali :
– CUP xhe è l’ unità di elaborazione dell’informazione .
– La memoria che comprende sia la memoria di programma ( RAM ) sia la memoria di lavoro ( ROM ) .
– Le interfacce I / O o detto anche unità input o output si permettono di dialogare con l’esterno .
– e un bus di comunicazione per gestire tutto questo .
Un microprocessore fondamentalmente è solo l’ unità di elaborazione dell’ informazione , non può funzionare da solo è necessario che sia accompagnato dalle tre altre unità ,
diversamente microcontrolloriè una macchina che fondamentalmente è autonoma possiede i quattro modi dell’architettura architettura di von Neumann , così da non necessitare nessun altro componente esterno per il suo funzionamento, naturalmente all’interno possiede anche lui un microprocessore , si permette di elaborare dati che provengono sia delle memorie sia l’interfaccia I / O ,
non c’entra assolutamente niente la potenza di calcolo ,
Alcuni microcontrolloripossiedono una elevatissima potenza di calcolo Con velocità dei ckokc che possono 400 MHz ,
esistono dei microprocessori che hanno di potenza di calcolo molto limitate ,
ma solo in microcontrollori è capace di gestire un sistema autonomamente .
hanno gia fatto un bel po di esperimenti .. anche in italia hanno fatto un “chip quantistico” ..è un chip ottico ottenuto “scolpendo” un pezzo di vetro trasparente del lato di 2,4 centimetri e dello spessore di un millimetro tramite laser che ha modificato le proprietà strutturali del vetro con impulsi della durata di pochi femtosecondi (10 alla -15), ossia milionesimi di miliardesimi di secondo. In questo modo è stato possibile realizzare una sorta di circuito all’interno del quale scorrono le particelle di luce (fotoni).
inoltre ricercatori americani hanno fatto un transistore fotonico con entrate e uscite sia elettriche che fotoniche… mentre prima avevamo solo ingresso di un tipo e uscita di altro tipo (laser e led con ingresso elettrico e uscita luce oppure foto-diodi con ingresso luce e uscita elettrica)
ti associo un paio di link:
http://www.pcprofessionale.it/2010/01/12/realizzato-in-australia-un-calcolatore-quantistico/
http://www.ilgiornale.it/techweb/il_computer_quantistico_avra_cuore_italiano/software-attualit-computer_quantistico_chip_ricerca/17-11-2010/articolo-id=487622-page=0-comments=1
http://www.theeestory.com/topics/5828
http://www.eetimes.com/electronics-news/4199337/Transistor-laser-Kirchhoff
Giusto ma il mio commento era molto terra terra per poi sviluppare un discorso un pò più specifico.Per chi è alle prime armi.