
Più traffico più energia. Produrre energia elettrica mentre si guida utilizzando i materiali piezoelettrici.
Vai al lavoro in autostrada e produci elettricità
Realizzare elettricità con il traffico cittadino è possibile semplicemente usando i materiali piezoelettrici posti sotto le strade che percorriamo ogni giorno. La proprietà qui descritta è esattamente conosciuta come piezoelettricità e non si tratta altro che della capacità di produrre la corrente elettrica in risposta alla sollecitazione dello stress meccanico applicato, ed in questo caso questo stress è il movimento dei veicoli sulla strada. Il concetto è stato originariamente sviluppato dalla Innowattech ed ora la compagnia sta costruendo una sorta di strada di prova in Israele. Si tratta di una soluzione alla crisi energetica ed ambiente globale? Potrebbe essere una soluzione niente male.
Dalla Innowattech energia verde con i materiali piezoelettrici
Secondo la Innowattech (società che sarà molto presto famosa) l’ammontare complessivo di energia meccanica va praticamente sprecata quando milioni di veicoli si spostano sulle strade di tutto il mondo. I generatori piezoelettrici raccolgono energia e la accumulano in batterie ai bordi delle strade che possono essere usate dalle persone, abitazioni, uffici etc. Questo processo è anche conosciuto con il nome di raccolta parassitaria dell’energia.
Sotto il primo strato di asfalto viene installato uno strato di cristalli piezoelettrici che producono elettricità quando vengono schiacciati.
Basta una strada, una pista di atterraggio una ferrovia per produrre energia verde
Secondo quelli della Innowattech il generatore elettrico Piezo (l'IPEG) dovrebbe essere in grado di produrre 200KWh, mentre una strada pubblica di quattro corsie produce all’incirca 1MWh di elettricità, per chilometro, abbastanza da fornire elettricità a 2500 famiglie. Considerato che Israele ha circa 250 chilometri di carreggiate sfruttabili per questo tipo di tecnologia, e considerando i volumi di traffico e la massa dei veicoli che ogni giorno attraversa le sue strade, si può perfettamente immaginare quanta elettricità può produrre.
La stessa tecnologia può essere perfezionata sulle piste degli aeroporti e sulle strade ferrate delle ferrovie. Il sistema ha anche la capacità di fornire i dati in tempo reale sul peso, sulla frequenza e sulla velocità dei veicoli che transitano così come la distanza tra veicoli.
Nessuna infrastruttura o impianto di produzione: l’energia arriva dalla strada
Sebbene questa non sia una notizia completamente nuova in quanto rivelata per la prima volta lo scorso anno, si tratta di uno di quei progetti realmente entusiasmanti e le più grandi corporazioni per l’energia verde e le stesse organizzazioni ambientali stanno esaminando e valutano passo passo tutti i progressi fatti da questo tipo di tecnologia. Ciò che più stupisce è che non è richiesta alcun tipo di infrastruttura. Non c’è bisogno di costruire pali per la produzione di energia eolica né i costosi pannelli solari o utilizzare enormi aree. Bisogna semplicemente deve utilizzare le strade che ci sono già.
"La tecnologia è basata sui materiali piezoelettrici che abilitano la conversione di energia meccanica esercitata dal peso del passaggio dei veicoli direttamente in energia elettrica. Per quanto i conducenti possano essere preoccupati in realtà la strada è la stessa " secondo la Dott.sa Lucy Edery-Azulay, la direttrice del progetto.
Insomma, produrre energia utilizzando qualcosa che già c’è e sfruttando l’energia meccanica che altrimenti sarebbe praticamente inutilizzata… bhe non è affatto male!

Non lo so, chi frena lo sviluppo delle energie alternative, probabilmente “poteri forti” che hanno fatto “investimenti forti”.
Ad esempio, nel settore automotive, le prime macchine ibride, prodotte in serie, stanno apparendo solo ora nel mercato. Ma sono progetti nati piu di venti anni fa (come dice sempre Beppe Grillo) perchè solo ora “si inizia a fare qualcosa”?
La prima cosa che mi viene in mente è che le grandi aziende automobilistiche hanno investito miliardi nelle catene di produzione tradizionali ed un cambiamento del genere avrebbe vanificato gli investimenti prima degli ammortamenti (o dei guadagni sperati)
Fantastico! Però….(visto che che l’universo è regolato da leggi del tipo “nulla si crea e nulla si distrugge, dobbiamo fare i conti con l’Entropia,attenti ai danni collaterali ecc. ecc.) mi piacerebbe avere qualche risposta alle domande: da dove sottraiamo energia? dall’auto che accelera o frena,dalla pressione sull’asfalto…. come la convertiamo, con quale rendimento,quale è il ciclo di vita dei materiali piezo usati, quanto costano, come possiamo riconvertirli dopo, e così via.
E’lo stesso discorso che vale per le celle solari, servono se sono usate nel
modo più opportuno.
Se ad esempio coprissi una serra che ha bisogno di calore, per ricavare energia
per poterla riscaldare e illuminare elettricamente, non solo farei un pessimo affare per lo scarso rendimento delle celle, ma priverei le piante del livello
energetico necessario alla funzione clorofilliana.E gli effetti collaterali?
Come smaltire o rigenerare economicamente il silicio drogato?
Il mio non è pessimismo, ma un incitamento ad approfondire l’uso delle nuove
tecnologie con la conoscenza dei rischi che comportano.
Sapere dove si nasconde il nemico ti aiuta a sconfiggerlo.