
La Nanotecnologia è una scienza che si sta affacciando nel mercato da qualche anno a questa parte, ma che riserva ancora molte applicazioni in svariati campi, dalla medicina passando per l'automotive. Alcuni esempi appartengono al settore delle memorie con la nuova MRAM e lo sviluppo di tecnologie connesse con il mondo delle telecomunicazioni (smartphone, display). La ricerca e lo studio ci conducono verso una elettronica sempre più integrata a livello molecolare con una nuova fisica dei dispositivi. La fotonica vedrà i suoi effetti in termini di nanomateriali con la realizzazione dei computer quantistici. Un forte dibattito ha sollevato problemi riguardanti la tossicità e l'impatto ambientale dei nanomateriali, e dei loro effetti potenziali sull'economia globale. La Nanomedicina dovrebbe essere il settore che abbraccerà con ampio respiro la crescita del mercato: i pazienti potranno "bere" liquidi contenenti Nanorobot programmati per ricostruire la loro struttura molecolare, oppure rallentare il processo di invecchiamento ed eseguire interventi chirurgici.
La Nanotecnologia continuerà a diffondersi con nuovi materiali, nuove soluzioni e un deciso impatto sulle nostre vite. Non sappiamo quali saranno le conseguenze (sociali) nel lungo periodo, ma di certo le soluzioni proposte nel campo medico sembrano di notevole interesse. Come sarà il futuro con la nanotecnologia e quali mercati potranno beneficiare delle loro applicazioni?
Aspettiamo i Vostri commenti e considerazioni. I migliori saranno pubblicati sul prossimo numero della rivista Firmware.

Sarà bellissimo, una tecnologia nell’ordine dei nano, non sappiamo ancora renderci conto di quale potenzialità sia capace! Aggiungo la possibilità di applicare la nanotecnologia nel campo delle celle solari; in questo modo ogni superficie che ci circonda (dalle strade alle case, dalle navi agli aerei, in ogni parte di una città, i nostri vestiti e in tantissime altre superfici) potrà essere un accumulatore di energia solare: non ci sarà più bisogno delle centrali nucleari o comunque se ne potrà ridurre il numero di quelle attive, l’energia non ci mancherà sarà continuamente a nostra disposizione e soprattutto sarà gratis! Immaginate le nostre automobili, non ci sarà più il pensiero di dover mettere benzina, caleranno i costi e sarà tutto molto più piacevole. Ma se la nanotecnologia porterà vantaggi nel campo della medicina allora si che si comincia a fare sul serio, riuscire a prolungare la nostra vita rigenerando particolari superfici organiche del nostro corpo, esterne ma soprattutto interne, con dei nanorobot sarà proprio un traguardo di intensa importanza e di progresso. Mi viene da pensare ad una disciplina nuova come la “nanobiologia”!
Non me ne intendo molto di nanotecnologia, però leggendo il tuo commento aggiungerei: una nuova disciplina potrebbe essere la “nanoneurologia”. Proviamo ad immaginare la possibilità di agire sui singoli neuroni, ma su cluster di neuroni. Una tale possibilità potrebbe avere ricadute in campo medico, come ad esempio nella cura di svariate patologie, prime tra tutte il morbo di Alzheimer.
correggo: “Proviamo ad immaginare la possibilità di agire non sui singoli neuroni, ma su cluster di neuroni”
Settore molto interessante soprattutto per i potenziali sviluppi in campo medico, Vorrei non lasciare questa materia solo al mero aspetto di dibattito teorico ! Sarebbe sicuramente avvincente avere la possibilità di contribuire alla sperimentazione di qualche applicazione, magari in collaborazione con enti pubblici o privati mettendo a disposizione le nostre esperienze acquisite nel settore dell’elettronica teorica e applicata. Intanto parliamone e vediamo se riusciamo mettere in campo qualche idea…sono convinto che possiamo dire la nostra !
Un’ulteriore applicazione è quella sui materiali…. era stato osservato che la superficie delle foglie della pianta del loto era autopulente. Il microscopio elettronico ha rilevato che la superficie delle foglie non è liscia ma ruvida. I rilievi delle dimensioni nanometriche presenti sulla foglia impediscono ai liquidi e alla sporcizia di aderire alla superficie.
Da lì, dallo studio della struttura nanometrica di una foglia alla realizzazione di un tessuto per i nostri vestiti con strutture nanometriche equivalenti lo sviluppo è perlomeno interessante.
Io penso che, nonostante ci siano già diffusi studi e applicazioni pratiche ben funzionanti, il vero momento delle Nanotecnologie debba ancora arrivare. Non abbiamo ancora la minima idea di come esse possano cambiare il futuro dell’umanità e delle nuove realizzazioni che aspettano di venire al mondo. E’ quasi come paragonare le antiche valvole termoioniche ai micro-circuiti a integrazione estremamente spinta. Utilizzando le valvole, ad esempio, i telefoni cellulari non possono essere assolutamente concepiti, nemmeno con le conoscenze di oggi. Tale progresso è funzione, dunque, delle dimensioni fisiche dei componenti che permettono di superare limiti umanamente possibili e di raggiungere prestazioni, nel ramo della fisica, inimmaginabili, come la velocità, la frequenza, la capacità elettrica, ecc. Ritengo che l’applicazione delle Nanotecnologia interesserà qualsiasi settore, dalla medicina, all’elettronica, all’abbigliamento, all’ottica, all’informatica, ecc. Non ci sarà settore che non investirà ed utilizzerà tali tecnologie del futuro e sarà senza dubbio ribadito il concetto: “Il vino buono sta nella botte piccola”.