La famiglia Arduino conta talmente tanti esponenti che è difficile tenerli a mente tutti. Ciascuno di essi dimostra le proprie specificità, in termini di dimensioni, caratteristiche, prestazioni ed anche applicazioni preferenziali. E questo non è un caso: avere l'imbarazzo della scelta può essere davvero molto utile quando bisogna dimensionare un progetto. Ma può essere anche dispersivo ed è proprio per questo motivo che oggi le vediamo tutte insieme e cerchiamo di farci un'idea più chiara su quale scheda Arduino scegliere e perché, anche in funzione della specifica applicazione. Buona lettura.
Arduino è un nome di grandissimo successo che oggi, per tantissimi, significa "creatività", "possibilità" e tanto altro ancora. Ma per chi ne sa poco, o per chi non conosce tutte le possibilità offerte dalla famiglia Arduino, oggi affrontiamo un tema piuttosto importante ovvero la scelta della giusta scheda.
Quando si decide di creare un sistema, qualsiasi sia il suo scopo, la cosa fondamentale è che si deve essere in grado di scegliere da subito il sistema migliore, dimensionato nel migliore dei modi ed ottimizzato per la specifica applicazione.
Vediamo, dunque, adesso le schede Arduino distinte per caratteristiche, prestazioni, specifiche e soprattutto applicazioni preferenziali.
Arduino UNO
È la prima e più popolare incarnazione di questa famiglia: UNO è probabilmente la più conosciuta ed è stata talmente utilizzata, studiata e perfezionata da essere arrivata addirittura alla terza edizione (revisione). Basata su un microcontrollore ATmega328 di Atmel, è dotata di 14 pin di I/O digitali, 6 dei quali possono essere utilizzati per uscite PWM.
È dotato di un risuonatore ceramico a 16 MHz, connessione USB, connettore per alimentazione ed header ICSP.
Una delle caratteristiche più utili e più apprezzate dagli utenti è il pulsante di RESET. Durante il funzionamento capita spesso di doverlo utilizzare per riavviare la scheda.
Questa scheda non utilizza il classico chip driver FTDI per la conversione USB-to-serial ma un ATmega16U2 (ovvero un ATmega8U2 fino alla R2) programmato a questo scopo.
Arrivato alla sua terza versione, la revisione 3 (R3), le caratteristiche aggiunte lo hanno reso incredibilmente più completo e funzionale. Sono stati aggiunti, infatti, i pin SCL ed SDA, insieme con AREF. Accanto al Reset, inoltre, ora alloggiano nuovi pin, IOREF, per esempio, il quale consente ad un'eventuale shield connesso alla scheda di adattare il valore di tensione di funzionamento a quello fornito dalla stessa.
Cosa ci potete fare? Praticamente tutto. Premesso che le sue dimensioni non sono l'ideale per applicazioni ad alto grado di integrazione, è comunque possibile creare sistemi comandati tramite etere oppure connessione ad Internet via cavo.
La sua struttura modulare le consente di poter essere dotata di qualunque chip o sensore o trasduttore o feature e così di poter interagire col resto del mondo.
Parlando di questo, vale la pena di notare che, un po' per praticità un po' per diffusione, tutta una serie di schede che si propongono come alternative ad Arduino si sono dotate di header e pinout ad essa compatibili. Questo significa che potete pensare di creare uno shield per Arduino, perfezionarlo e modificarlo fino a quando non raggiunge esattamente le prestazioni e lo scopo che avete in mente e poi utilizzarlo cambiando la scheda.
Potete, quindi, pensare Arduino UNO come una sorta di laboratorio di test.
Arduino Leonardo
Relativamente una nuova uscita, la scheda Leonardo funziona basandosi sull'impiego di un ATmega32U4. Questa scheda offre all'utente 20 I/O digitali, dei quali 7 possono essere utilizzati per uscite PWM e 12 possono essere programmate per fungere da ingressi analogici.
Anche qui troviamo un oscillatore da 16 MHz, una connessione USB, questa volta di tipo micro, l'alimentazione, l'header ICSP ed il pulsante di Reset.
Sulla carta, dunque, pare essere semplicemente una UNO con qualche uscita in più. In verità già guardandola ci si rende conto che sarebbe ancora possibile diminuirle le dimensioni ma la compatibilità dell'header per gli shield in questo caso viene preservata.
Una volta collegata tramite cavo USB, grazie alle funzionalità integrate nell'ATmega32U4, in termini di connettività e comunicazioni USB, si è subito operativi, ovvero non serve un processore secondario.
Arduino DUE
I nostri lettori sanno bene che riteniamo che la versione DUE sia la più naturale evoluzione da seguire nello studio delle schede di prototipazione qualora si sia deciso di aumentare il proprio livello di competenza e la complessità dei propri progetti rimanendo fedele alla famiglia delle schede Arduino.
Questa versione, sicuramente molto meno "popolare" della sua precedente, è basata su un SAM3X8E ARM Cortex-M3, un processore davvero di rilievo.
Ci attrae molto di questa scheda non soltanto la prospettiva di poter passare da un microcontrollore ad 8 bit ad un'architettura a 32 ma il fatto che questa versione ha 54 pin I/O digitali, dei quali ben 12 possono essere utilizzati come uscite PWM, 12 possono essere gli ingressi analogici, sono disponibili addirittura 4 UART, 2 TWI e 2 DAC.
Sono presenti anche header JTAG ed SPI, un pulsante di reset ed uno di cancellazione, oltre alla connettività USB OTG.
A differenza di altre schede della stessa famiglia, come abbiamo segnalato, questa scheda funziona con una tensione operativa pari a 3.3 V. È necessario, dunque, lavorare con un convertitore in maniera tale da non fornire una tensione superiore onde evitare di danneggiare la scheda.
Se il vostro progetto, dunque, richiede di più, ed in particolare ha bisogno di un'architettura a 32 bit, lavorare con la famiglia Arduino è ancora possibile grazie a questa scheda.
Arduino Yún
Se da un lato è vero che la famiglia Arduino consente l'espandibilità tramite l'utilizzo di diversi moduli, è anche vero che per aggiungere qualunque funzionalità è necessario utilizzare un modulo.
Ecco per quale motivo una scheda che fosse, per esempio, già dotata della possibilità di connettersi ad Internet, magari sfruttando proprio un'interfaccia wireless, sarebbe certamente la benvenuta. Ecco per quale motivo accogliamo con grande entusiasmo Arduino Yún, la quale, basata su Atmel ATmega32U4, implementa il chip Atheros AR9331 per le comunicazioni wireless.
Questa supporta una distribuzione Linux basata su OpenWR che è conosciuta con il nome di Linino.
La scheda, come avete visto nell'immagine, prevede il pieno supporto di interfaccia Ethernet e Wi-Fi, la connettività tramite una porta USB di tipo A, uno slot per schede micro-SD posto sul retro della scheda (il che è un altro grande vantaggio perché per poter aggiungere la memorizzazione su scheda sarebbe stato comunque necessario utilizzare un nuovo shield).
Yún è anche ben in grado di gestire espansioni poiché è dotata di 20 pin di I/O, dei quali 7 PWM e 12 ingressi analogici.
Anche qui abbiamo un oscillatore da 16 MHz, connessione micro USB, header ICSP e 3 pulsanti.
Non c'è molto di più da dire: subito pronta all'uso e subito connessa ad Internet, la scheda vi regalerà le stesse possibilità delle altre. Una base di partenza estremamente comoda.
Arduino Micro
Sviluppata in collaborazione con Adafruit, che siamo sicuri tutti conoscerete, Arduino Micro è basata su un processore ATmega32U4.
La scheda è dotata di 20 pin I/O digitali, anche in questo caso 7 PWM e 12 ingressi analogici, e delle "solite" caratteristiche.
Il modulo include tutto ciò che serve per il supporto del microcontrollore che può essere con semplicità connesso al computer e subito reso operativo.
La sua caratteristica principale, come il nome suggerisce, è il fattore di forma, tanto è vero che le sue dimensioni sono estremamente contenute.
Per tutte le applicazioni, dunque, che richiedono una miniaturizzazione più "spinta", sicuramente questa scheda potrà fare al caso vostro.
Arduino Robot
Si tratta della prima scheda della famiglia dotata di ruote. Un vero e proprio robot, con due processori.
La scheda nasce per il controllo motore mentre la parte di controllo ha lo scopo di effettuare la lettura dei sensori disponibili e determinare eventuali azioni correttive oppure operazioni.
Ciascuna delle schede è basata, ancora una volta, su ATmega32u4 e possono essere programmate sempre utilizzando lo stesso ambiente, ovvero l'IDE che tutti noi ben conosciamo.
Più specificatamente, programmare il robot prevede un procedimento simile a quanto accade nell'utilizzo della Leonardo, dal momento che entrambi i microcontrollori gestiscono le comunicazioni USB in maniera integrata.
Anche soltanto dall'immagine siamo sicuri che vi sarete resi conto che questa scheda fa davvero la gioia di tutti gli appassionati, soprattutto perché subito operativa.
Arduino Esplora
Su queste pagine abbiamo parlato più volte e per tanto tempo della scheda Arduino Esplora perché uno dei nostri autori più affezionati, adrirobot, ci ha lavorato parecchio. Presentandola, innanzitutto, e poi mettendola al lavoro facendo diversi esperimenti.
Anche questa è basata su ATmega32u4 ed è in qualche modo derivata dalla Leonardo.
La sua forma, molto diversa dalle altre, la fa assomigliare ad un gamepad ma più che un gioco si tratta di una scheda veramente completa di diversi sensori, tra cui temperatura, livello di intensità sonora e luminosa. L'accelerometro, il joystick e tanto altro ancora completano la dotazione di una scheda pensata per essere già autonoma e pronta per l'interconnessione con altri moduli esterni.
Può essere, naturalmente, espansa, come da migliore tradizione della famiglia Arduino e pertanto consente a chi la usa di liberare la fantasia.
Arduino Mega (2560)
Arduino Mega è basato su Atmel ATmega2560 ed è dotato di un numero di pin simile a quanto abbiamo visto con la versione DUE. Le similitudini non si fermano qui, ma valgono anche per le altre interfacce.
Va segnalato che è compatibile con la maggior parte degli shield progettati per le versioni Duemilanove e Diecimila.
Arduino Mini
Originariamente basato su ATmega168, ed oggi, invece, equipaggiato con ATmega328, la versione Mini è estremamente essenziale ed è pensata per l'utilizzo su breadboard e più in generale per progetti in cui di spazio ce n'è veramente poco a disposizione.
14 pin I/O digitali, dei quali 6 PWM, 8 pin di ingresso analogici, oscillatore da 16 MHz, connessione tramite adattatore USB-Serial oppure USB o anche RS232.
Sebbene sia estremamente semplice, non sottovalutatela.
Arduino LilyPad
LilyPad è una scheda Arduino basata su ATmega168V, la versione low-power dell'ATmega168, nata per uno scopo specifico e pensata per un particolare tipo di applicazioni: il wearable.
Questa specifica branca della scienza, oggi in fase di sviluppo sia dal punto di vista dei progetti in corso sia per quanto riguarda la lavabilità dei tessuti, ha richiesto fin da subito una scheda in grado di essere facilmente integrabile, di piccole dimensioni ma nel contempo anche molto versatile.
Il risultato di questo lavoro è una soluzione che può essere facilmente alimentata e che ha la possibilità di essere connessa a diversi sensori ed attuatori.
Arduino Nano
Le dimensioni continuano a scendere e la famiglia Arduino propone Nano.
Ha più o meno le stesse funzionalità della Arduino Duemilanove ma ha evidentemente dimensioni completamente diverse.
L'unica cosa che manca è il jack di alimentazione e può funzionare soltanto tramite connessione USB.
Arduino Pro Mini
Anche questa versione è basata su ATmega328, ed è dotata di 14 pin di I/O digitali, dei quali 6 PWM, 8 ingressi analogici, un pulsante di reset ed un header a 6 pin che può essere connesso ad un cavo FTDI per consentire le comunicazioni seriali attraverso USB.
Naturalmente non possiamo che consigliare questa scheda a chi abbia, ancora una volta, estreme esigenze in termini di riduzione delle dimensioni del sistema complessivo.
Arduino Fio
Fio (V3) è una scheda microcontrollore basata su Atmel ATmega32U4 con 14 pin di I/O digitali, dei quali anche questa volta 6 sono PWM, ed ancora 8 ingressi analogici.
La differenza con le altre sta nell'alimentazione, visto che questa volta è prevista una batteria agli ioni di litio ed un circuito di caricamento che funziona tramite USB.
Il focus della scheda sono le applicazioni wireless e può essere utilizzata per comunicazioni USB-to-XBee, anche grazie ad adattatori.
Arduino Zero
Uscita non molto tempo fa, il team Arduino ha dato vita alla scheda di sviluppo Zero; semplice, essenziale, elegante ma con un cuore a 32 bit. Si tratta dell'evoluzione della versione UNO e di fatto ne aumenta in maniera considerevole le potenzialità.
Arduino Zero a bordo ha una microcontrollore differente, un SAMD21 MCU, basato su Cortex M0+. Stiamo parlando, quindi, di un altro livello, decisamente successivo.
Specifiche ulteriori parlano di 256 kB di Flash, 32 kB di SRAM, il tutto in package TQFP.
È garantita la compatibilità con gli shield Arduino alimentati con una tensione pari a 3.3V e layout UNO R3.
Perché è interessante? Sicuramente per le periferiche, per esempio l'Embedded Debugger (EDBG) che facilita il lavoro di debug su processore senza la necessità di hardware ulteriore.
Arduino Gemma
Ultima, ma di certo non ultima, Gemma, simile alla scheda di Adafruit, è un'altra soluzione compatibile con il wearable e basata su ATtiny85. La scheda può essere programmata ancora una volta utilizzando il ben noto IDE tramite una connessione USB.
Anche questa opera ad una tensione pari a 3.3V, lavora con 3 pin di I/O digitali, due canali PWM ed un ingresso analogico.
Funziona alla frequenza operativa di 8 MHz ed è dotata di 8 kB di memoria Flash.
Date le dimensioni e le caratteristiche, riteniamo di poterla consigliare per qualunque progetto che abbia a che fare con il wearable, soprattutto se si pensa all'integrazione di LED pixels ma non solo: anche questa scheda, infatti può essere di aiuto a chi voglia realizzare progetti di diversa natura e di dimensioni contenute.
Conclusioni
Come vi avevamo accennato all'inizio, non esiste "la scheda perfetta". Così come non esiste il progetto "definitivo". Esigenze, specifiche, caratteristiche, differenze, peculiarità e prestazioni rendono ciascun progetto diverso da qualunque altro.
Ad esempio, il numero di ingressi analogici ed il numero di uscite digitali disponibili può essere determinante ma se nel progetto sono presenti motori oppure altre soluzioni da comandare in PWM, allora il numero di uscite disponibili sulla board può facilmente diventare IL parametro guida, ed il più importante da osservare e rispettare. E concordemente, la piattaforma di prototipazione che dovrete utilizzare dovrà essere necessariamente quella più giusta per la vostra specifica applicazione.
E se per tutte le tecnologie indossabili la scelta pare quasi che sia obbligata, non altrettanto si può dire per tutti gli altri differenti campi applicativi ai quali si possa pensare.
E anche una volta che avrete valutato tutto questo, sappiate che l'esperienza è certamente il parametro più importante di tutto per cui, l'unico vero consiglio sempre valido che possiamo darvi è: sperimentate quanto più potete.
E buon divertimento.
scusa una domanda su Arduino UNO, ma l’oscillatore da 16MHz non è basatao su un quarzo di cristallo?
l’articolo riporta che la scheda utilizza un ceramico ..
Forse Piero si riferiva ad alcune vecchie versioni di Arduino che montavano il risuonatore ceramico, come del resto ancora segnalato sul sito ufficiale di Arduino: “…a 16 MHz ceramic resonator”
La R3 monta il quarzo, confermo.
La differenza principale tra i due è la stabilità in temperatura, il quarzo è più preciso, ma anche più costoso. Il risonatore invece, oltre ad essere di conseguenza più economico, è anche vantaggioso in termini di spazio, alcune versioni includono anche i condensatori, in genere 15 o 22 pF.
Confermo la stabilità dei quarzi in temperatura che è a dir poco eccezionale. Stiamo nell’ordine delle 50ppm (parti per milione) in un range di temperatura tipico tra i -20°C e i +70°C.
Ottimo articolo, ti ringrazio per le citazioni riguardo alla scheda Esplora.
Per quanto riguarda Arduino Nano si può vedere un’esempio di utilizzazione nel mio robot Littlebot, che è stato oggetto di vari articoli.
http://it.emcelettronica.com/presentazione-del-robot-littlebot
La citazione? Doverosa direi 🙂
Il minimo omaggio cui si possa pensare, vista la tua competenza ed il tuo spessore come autore.
Ciao Piero,
scusate l’intromissione.
Purtroppo mastico poco di elettronica, e non riesco ad identificare bene, quale scheda Arduino acquistare: devo realizzare un progetto che richiede il pilotaggio di motori passo passo (tipo quelli da modellismo, o comunque simili) e luci Led, con sequenze da programmare. Quale scheda è più idonea? Grazie mille
Provo a rispondere io per Piero. Per le tue applicazioni qualunque modello di scheda Arduino va bene, a partire dalla Arduino UNO. Per la gestione del motore passo-passo dovrai utilizzare una scheda specifica in quanto la corrente d’uscita non è sufficiente per il pilotaggio dei motori.
Anche per pilotare i led dovrai eventualmente inserire degli stadi d’interfaccia per non sovraccaricare le porte d’uscita.
Potrei utilizzare degli shield già pronti, oppure realizzarne uno ad hoc.
Grazie mille Adri, molto gentile
Una bella panoramica su una famiglia che credevo più…piccola e invece sono saltate fuori soluzioni che non conoscevo. Ottimo articolo.
Ennesimo grande articolo da parte di Piero, una guida del genere é tanta manna per chi vuole avvicinarsi alla prototipizzazione e muovere i primi passi per “Pasticciare” con le board… Bene cosí! =)
Farete dei concorsi per vincere arduino mega?
Ho appena provato la scheda Arduino UNO R3 smd, ricevuta come premio.
Provando a programmarla mi ha dato il famigerato errore “avrdude: stk500_getsync(): not in sync: resp=0x00”, mentre su un’altra scheda (non SMD) la programmazione è andata a buon fine.
Volevo chiedere alla comunità, vi è per caso successo? Avete una soluzione semplice?
prova a vedere in gestione dispositivi sul pc in quale porta com è collegato l’arduino e nell editor di programmazione inserisci la stessa porta com.
Si non è quello il problema, il PC ha riconosciuto il dispositivo, e caricato il relativo driver.
Che poi è lo stesso delle altre schede (credo!) considera che ho una schede Arduino, una Arduino UNO R3 non SMD, un’Arduino 2009, una Yun, una Arduino Due, una Explorer, un’ Arduino Nano, un’Arduino Micro, più ancora dei compatibili. per cui ho già una certa esperienza di configurazione.
Ah scusami
No, nessun problema! Grazie per i consigli tuoi e di Fabrizio!
Comunque come si è verificato, lo strano problema così si è risolto.
Ho tirato fuori dagli scaffali 4 schede Arduino diverse, tre davano problemi, l’ultima invece si è programmata senza problemi.
Così forse magicamente ha “tolto la ruggine” e adesso tutte funzionano nuovamente. Va a capire dove stava il problema! Fatto sta che mi ha fatto perdere qualche ora di lavoro.
Visto cosí, sembrerebbe un errore di comunicazione tra computer e board…
Hai provato a resettare la board appena prima di caricare il codice? A volte é un escamotage che funziona, non penso che la board sia difettosa…
Questa é una di quelle “Croci e delizie” dell’elettronica… Adesso inspiegabilmente non funziona e tra dieci minuti, altrettanto inspiegabilmente… Funziona di nuovo =))).
Sono contento che tu abbia risolto Adri, in certe situazioni dove non si sa che pesci prendere, la fortuna é sempre ben accetta…
Confermo di aver avuto anche io lo stesso problema già sulla R2. Non c’è modo di capire cosa sia nè di risolverlo. Anche Arduino a volte, nel suo piccolo, fa i capricci.
Ottimo articolo soprattutto per scegliere a seconda delle esigenze…pure io tempo fa ho acuistato un leonardo e l’ho subito accantonato soprattutto per la difficolta nel programmarlo, addirittura non veniva visto dal pc.
Vi è capitato a qualcuno di voi ?
Saluti
Ciao Mikelin,
le cause per cui una board non viene vista dal PC possono essere molteplici…
Riusciresti ad essere più preciso? In che senso non viene visto dal pc? Lo rileva per qualche secondo? Non lo rileva proprio? Te lo rileva ma come “Unknown Device”?
Riprova a collegarlo e facci sapere =) Nel caso posta sul forum e senz’altro troverai informazioni preziose. Non so quanta esperienza tu abbia con le board, ma la prima cosa che mi viene da dirti, è di provare a reinstallare i driver e, successivamente, vedere come si comporta l’interfacciamento tra PC e Leonardo.
Con quella scheda dopo averla acquistata e dandomi problemi con i driver con w7 64 l’ho accantonata.. Per il resto ho fatto diverse esperienze con Arduino uno e con il mega.
Una cosa che non sono riuscito a fare con l’arduino è un uscita bistabile di durata t senza usare il ciclo di programmazione .. Se qualcuno ha qualche idea
Mikelin, penso che certe cose vadano discusse nel forum, o rischiamo di andare fuori tema… 🙂
Riguardo al Leonardo, io fossi in te non la accantonerei e ci andrei a fondo… É importante nella prototipizzazione riuscire ad affrontare e gestire determinate problematiche, anche quelle che apparentemente non hanno senso logico, come quella che ha affrontato Adri.
Accantonare qualcosa perché semplicemente “Non funziona”, é la cosa a mio avviso piú sbagliata che si possa fare nel nostro mondo. Hai comprato quella board, é una board diffusa e la usano tanti progettisti e pertanto DEVE funzionare. Se risulta difettosa te la fai sostituire, ma prima occorre fare tutti i tentativi del caso. 🙂
scusami se riapro questo post .. ma ho eseguito il tuo consiglio di non accantonare se non funziona e per questo ho riprovato a ricollegare leonardo al mio w7 x64 , ho fatto migliaia di prove , sostituzione dei driver , cambio porta da usb2 a usb3 ma come anche molti altre persone questo problema leggendo nei vari forum.
il software lo vede arduino leonardo poi dopo 5 sec si sente di nuovo il rumore dell’ attacco di un dispositivo usb e poi ‘Dispositivo sconosciuto ‘ e quindi non riesco a dialogarci
Qualcuno di voi ha avuto lo stesso problema , avete risolto ?
Grazie
ah dimenticavo leonardo Rev 3
Anch’io ho avuto problemi di riconoscimento con una scheda analoga, Arduino Micro.
Per risolvere ho utilizzati il programma Device cleanup, andando a cercare i driver della scheda ed eliminandoli tutti.
Ricollegando la scheda, e ricaricando i driver tutto si è risolto.
Un consiglio, inserisci la scheda sempre nella stessa porta USB, in quanto per ogni porta carica un driver diverso e questo credo generi gli errori.
Il programma lo trovi a questo link http://www.uwe-sieber.de/misc_tools_e.html
Fammi sapere se risolvi!
Fatto quanto mi avete consiliato . comunque mi fa questo la vede per un po , circa 5 secondi (arduino leonardo com 9 ) poi dispositivo sconosciuto ..
puo essere per caso il fatto dei driver certificati ?
Grazie
Ragazzi buonasera sto realizzando un progetto con Arduino e sto avendo qualche problema con i moduli NRF24L01, qualcuno conosce qualche buona guida o può aiutarmi?
Scusate se pubblico qui, non sapevo dove farlo 😛
Ciao Antonio, ho preso anch’io questi moduli, ma non li ho ancora provati.
Ha sicuramente visto questo http://playground.arduino.cc/InterfacingWithHardware/Nrf24L01
Tra l’altro che tipo di problemi hai: riconoscimento, decodifica, ect?
Eh si, la libreria Mirf l’ho studiata anche da quel link. Il mio problema è che i due moduli non riescono a comunicare o almeno così sembra. Infatti uno dei due invia un messaggio ma l’altro non riceve nulla.
PS: ho semplicemente ricopiato il codice di esempio riportato in quella pagina che tu mi hai linkato, che poi è lo stesso esempio riportato nella libreria Mirf.
Ciao
Ci sono voluti un po’ di anni, ma finalmente è uscita la ZERO con la caratteristica di offrire un VERO DEBUG e non il solito Serial Monitor. In questo modo anche Atmel, nella sua famiglia di Arduini 🙂
si allinea agli altri produttori: demoboard low cost con microcontroller di debug integrato.
Forse il primo passo per far fare un salto di livello alla community di Arduino, riferendomi in particolare agli Ing. Elettronici ed a tutti quelli che la studiano (?) in facoltà…..
visto che è stata menzionata Arduino Zero (che sul sito dicono Coming Soon !!! 🙂 )
http://arduino.cc/en/Main/Products
nella lista manca Arduino Tre
http://arduino.cc/en/Main/ArduinoBoardTre
ciao
Bell’articolo sono nuovo del mondo arduino e non sapevo da quale board partire ora ho le idee più chiare!!! grazie mille
Ottimo articolo! Avrei una domanda: quindi per iniziare va bene la scheda arduino UNO?
Credo proprio che tra le schede Arduino, la UNO sia quella più semplice da utilizzare, in rete troverai un’infinità di esempi da cui trarre spunto. Tra l’altro puoi già trovare in Elettronica Open Source tanti progetti già pronti da utilizzare http://it.emcelettronica.com/category/arduino
Grazie per la risposta! Avrei un’altra domanda: le schede Arduino si programmano tutte in C o ci sono altri linguaggi di programmazione che permettono un funzionamento migliore del progetto? Se ci sono saresti così gentile da elencarmeli? Grazie mille in anticipo.
Lo puoi programmare come vuoi, anche in python o con matlab
Ok, grazie mille. Penso che continuerò ad usare il linguaggio C allora visto che a scuola ci fanno studiare il C++ che è molto simile… Grazie ancora per i consigli!
Sapete perché la pro mini non è più in vendita sullo store arduino?
La scheda pro mini è stata progettata e costruita dalla SparkFun, per cui la trovi ancora sul loro sito https://www.sparkfun.com/products/11113
Grazie per la risposta! Non sapevo che Arduino concedesse ad altri la progettazione delle sue schede
Non è la sola, sto scrivendo in questi giorni un’articolo che sarà pubblicato prossimamente sull’Arduino Micro che è stato sviluppato in collaborazione con Adafruit
http://www.adafruit.com/product/1086
Il nome è riportato nella parte inferiore della scheda
buonasera a tutti.
oggi mi si è bruciata la arduino uno ed ora non va più.
nel senso che si accendono i led però collegandolo al pc il pc non lo vede proprio.
inoltre se anche provo a premere il pulsante reset non va.
non va niente insomma.
quindi a malincuore ho deciso di prendermene un altra.
volevo chiedere se mi conveniva prendere un arduino uno oppure un arduino mega?
inoltre volevo chiedere se le shield per arduino uno sono compatibile anche con il mega e viceversa??
grazie per le risposte
Perché darla già per spacciata? Pensi che non si possa far più niente? Se non si è guastato il processore 16U2, l’ATmega 328 lo puoi cambiare.
Cosa stavi provando quando si sarebbe bruciato?
Ho bisogno di un consiglio. Sono alle prime armi con Arduino ma ho la volontà di realizzare un progetto.
Tra tutta questa miriade di schede sono spiazzato e non sò cosa scegliere!!!…
Se vi illustro il mio progetto potete consigliarmi al meglio?
Grazie in anticipo.
Progetto:
Ho una seconda casa al lago (Che ci mette 3 giorni minimo a scaldarsi con il riscaldamento)
vorrei potere controllare da casa mia la temperatura della casa al lago tramite Android, Tablet, Smartphone, PC Windows collegato WIFI ad Arduino e in caso sia troppo bassa vorrei potere accendere o spegnere il riscaldamento della seconda casa tramite il termostato che c’è già presente.
E’ realizzabile?
Cosa mi serve?
Io pensavo a 2 possibili soluzioni:
Arduino uno + un WIFI Shield economico come il cc3000
Oppure Arduino Yun
Ma ci sono due problemi…
Non conosco Linux, non sò nulla di Python e l’Arduino Yun mi sembra veramente impegnativo!
Secondo; come risolvo il fatto che la mia seconda casa ha un router WIFI della Telecom che mi
da un IP dinamico?
Spero possiate aiutarmi e consigliarmi al meglio
Grazie Mille 😉
Mi é venuta in mente anche una possibile terza soluzione
Raspberry PI 2 B ma c’è sempre il problema che
Non conosco Linux, non sò nulla di Python e non sò da che parte iniziare a mettere le mani!
Le idee sono tante, tutte percorribili. Ma l’Hardware rappresenta solo, a mio parere, sono una piccola parte della soluzione. Senza il programma di gestione, nessuna scheda funziona..
Tra l’altro, l’utilizzo della gestione remota non è delle più semplice,
In commercio esistono delle schede già pronte che possono svolgere la funzione che ti interessa già dotate di programma.
Di solito sono dotate di scheda SIM, e vengono gestite tramite messaggi SMS.
Ho deciso di iniziare con Arduino uno è uno shield WiFi.
Per ora la temperatura riesco a leggerla solo dal monitor seriale… Non sono ancora riuscito a fare funzionare lo shield anche se comincio a capirci qualcosa. Comunque il mio progetto tempo permettendo piano piano va avanti 😉
Bellissimo articolo, ora che sono in pensione, moglie e figlio permettendo, nel mio tempo libero vorrei sperimentare circuiti e progetti vari con Arduino,.
Ho visto che c’è molto da imparare e la passione per l’elettronica c’è sempre, certo tutto è cambiato, io arrivo da sperimentazioni con radio a valvole, amplificatori audio a transistor o con integrati specifici, o di progetti realizzati con la rivista Nuova Elettronica,radiofrequenza, e con esperienza di assemblaggio pc dai primi 386 a oggi,
Insomma un po di tutto e questo nuova e stimolante esperienza spero mi dia molte soddisfazioni.
Molto utile per me questo articolo, non essendo ben informato, non sapevo l’esistenza di tutte queste schede Arduino, da un po’ avevo pensato di erudirmi in merito, questa sarà la volta buona di prendere possesso. Mi serve capire principalmente il modo di comunicare con PC per la programmazione, per il resto dovrebbe essere abbastanza intuitivo, (spero : )) )
Si accettano consigli grazie.
Vedo che questo articolo è ancora apprezzato.
Molte delle schede citate fanno parte della mia raccolta, e alcune era state oggetto di miei articoli proprio su Elettronica Open Source come la scheda Esplora e Nano (http://it.emcelettronica.com/presentazione-del-robot-littlebot) oppure la scheda Arduino micro ( https://it.emcelettronica.com/arduino-micro-e-bmp180-per-realizzare-una-weather-station).
Certamente occorrerebbe integrare la presentazione con le ultime uscite come per esempio la ARDUINO NANO 33 BLE SENSE, un piccolo concentrato di potenza con disponibilità di molti sensori già disponibili sulla scheda.