
Un interessante esperimento che tenta di rigenerare le normali pile alcaline. Il successo ottenuto, ancorchè parziale, incoraggia ulteriori tentativi, realizzando un semplice circuito che allunga la vita a questi generatori. Ecco, inoltre, consente di allontanare il momento del loro smaltimento, con benefici anche per l’ambiente.
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I risultati di questo esperimento sono interessanti.
Certamente un sistema da migliorare ma un buona idea. Bravo.
Ma con altre marche? Funziona?
Ma soprattutto, perchè dovrebbe cambiare?
La maggior parte delle prove da me effettuate hanno dato questo risultato.
Consiglio comunque di non arrivare mai ad un tensione di ricarica di 1,5 o 1,6 Volt.
Con max. 1,4 dovrebbe preservare meglio la vita della pila.
Giovanni
Ma c’è un massimo di ricariche?
Nell’articolo si dice 4-5.
Ora, non sono l’autore, non ho rifatto l’esperimento ma mi sembra logico pensare che questo processo non possa essere iterato all’infinito.
Chissà se gio22 può farci una stima più precisa 🙂
Man mano che le ricariche procedono, diminuisce logicamente la capacità di accumulare. Quindi la prima volta si può caricarla, diciamo, di un 60%, la seconda volta di un 45%, la terza di un 30%, finché non ne vale più la pena e allora si può gettare via.
E’ un po’ come il maglione…… più lo usi e più si deteriora.
Non conviene superare la tensione nominale di circa 1,45 V. Si rischia di far uscire il liquido, specialmente nelle batterie più…. scarse….
Giovanni