Ecco come un transceiver RS232 (nell'applicazione è usato un MAX202) è in grado di generare 30V positivi e negativi. Molto utile se dall'RS232 si vogliono realizzare alimentatori duali. Solo se servono pochi milliampere!
RS232 - Come ricavare ±30V dal transceiver
Con pochi componenti esterni è possibile innalzare la tensione di uscita del transceiver da 10V a 30V sia in positivo che in negativo, e quindi disporre di una tensione duale. Questa può successivamente essere regolata con il 7815 e il 7915 per avere una tensione duale perfetta per amplificatori operazionali duali. Inoltre può essere usata per il bias dei display LCD e dei sensori di gas, anch'essi hanno bisogno di tensioni negative.
Comunque la stabilità della tensione di 30V generata, è garantita dalla frequenza di funzionamento della pompa di carica, che è di 120KHz.
Da Maxim quindi la soluzione per generare 30V con un transceiver RS232.
Repost: 12 Ago 2009
è un’ottima applicazione del principio della pompa di corrente,
ma il suo unico limite è l’accordo rende possibile in uscita,
che sarà dell’ordine di qualche centinaio mA visto la piccola dimensione delle capacità,
ottima con applicazione si uno deve alimentare un operazionale.
cosa possa servire una tensione duale con una così piccola corrente.
Per alimentare piccoli carichi come amplificatori operazionali. Diciamo che il principio della pompa di carica ti evita di utilizzare degli induttori come serbatoi di energia, ma le correnti di uscita che se ne ottengono sono evidentemente più basse.
Interessante come approccio teorico… ma a livello pratico penso sia più semplice avere un alimentatore vero e proprio (senza i limiti di corrente). Inoltre l’RS232 dopo esser scomparsa dei portatili ora sta sparendo pure dai fissi.
In effetti l’RS232 sta scomparendo dal campo dei PC, ma credo che sia ancora un valido strumento per realizzare alimentatori di laboratorio elettronici!
No, non credo proprio! Magari rimane una valida interfaccia di comunicazione (anche se essendo seriale, come l’USB, è proprio destinata a sparire) per i dispositivi più semplici, ma non di certo come alimentatore da laboratorio!
nei dispositivi industriali al posto dell’ RS232 si usa mettere RS485 che permette di coprire maggiori distanze e anche la maxim fa un integrato MAX485, purtroppo nell’ambito hobbystico la rs232 è destinata a sparire per esigenze volute dal mercato.
Oddio, utilizzare un MAX232 (o simili) per realizzare alimentatori da laboratorio mi sembra un pò eccessivo. Tieni conto che questi integrati svolgono essenzialmente la funzione di traslatori di livello e in alcuni particolari contesti vengono utilizzati per alimentare piccole parti di un circuito o per generare dei riferimenti di tensione. Ciò non toglie che a questi si possa affiancare un amplificatore di corrente, ma nel momento in cui l’esigenza di carico supera qualche decina di mA è bene passare ad un alimentatore vero e proprio.
“The MAX200–MAX209/MAX211/MAX213 transceivers
are designed for RS-232 and V.28 communication interfaces
where 12V supplies are not available.”
Non si vuole realizzare un alimentatore da laboratorio, si vuole semplicemente rendere disponibile una alimentazione duale per la logica collegata all’interfaccia quando non sia disponibile nessun altra fonte di alimentazione.
Considerate che al massimo sono disponibili 15 mA.
Infatti la corrente disponibile e di 8mA tipici e 15mA massimi.
Sono comunque sufficienti per alimentare un’interfaccia collegata o un LCD come riportato nell’application note:
” This capability is useful in ±15V op-amp circuits that provide, for example, meter drive, LCD bias, and gas-detector bias.”
Ottimo ed utile.
Grazie, anche se bassa corrente, ma serve alle volte e poterlòo fare usando banalmente dalla seriale è ottima cosa. *_^