
La storia della matematica in un percorso a tappe che ripercorre tutti i maggiori successi ottenuti in questo campo. I personaggi fondamentali che hanno contribuito a creare e sviluppare questa disciplina. dal 3200 a.C. fino ai giorni nostri le principali scoperte matematiche.
La matematica ha da sempre un ruolo fondamentale in ogni cultura partendo dagli Egizi fino ad arrivare ai giorni nostri. Fin dall'antichità l'uomo ha dimostrato un forte interesse verso questa disciplina, un pò per soddisfare i propri bisogni e le esigenze del suo popolo, un pò per l'enorme fascino che la matematica è in grado di suscitare. Nell'arco dei secoli le tecniche matematiche si sono evolute portando l'uomo a conoscerne i segreti e sviluppando applicazioni sempre nuove e di fondamentale importanza per l'essere umano. Seguiamo quindi l'evoluzione della matematica nelle sue tappe fondamentali fino ad arrivare ai tempi moderni.
Vediamo insieme quali sono stati i personaggi che più di tutti hanno inciso in ambito matematico contribuendo a creare questa disciplina per come la conosciamo oggi.
Storia della matematica: 3200 a.C - 1000 a.C.
Le prime testimonianze matematiche ci giungono sottoforma di papiri egizi e tavolozze di terracotta da parte dei popoli che hanno abitato terre come la Cina e l'India in tempi antichi oltre che dagli Egizi e dalle popolazioni mesopotamiche. La scarsa conservazione di questi manoscritti ha tuttavia compromesso gran parte delle informazioni contenute.
Ciò nonostante si può affermare che le principali nozioni matematiche erano già presenti e ben radicate nelle civiltà di quei tempi: in questo periodo erano conosciute le operazioni quali l'addizione, la sottrazione, la moltiplicazione e la divisione.
Anche la geometria viene presa in considerazione dai popoli antichi, i quali conoscevano già la maggior parte delle figure geometriche oltre ad essere perfettamente in grado di calcolarne l'area. Inoltre erano già noti sia il numero Pi greco che le frazioni.
Storia della matematica: 1400 a.C - 500 a.C.
In questo periodo vedono la luce i processi matematici che stanno alla base di questa disciplina: l'astrazione e la dimostrazione. Ad introdurli sono i Greci, un popolo che sarà destinato a dare molto alla matematica in termini di novità e scoperte.
Tra tutti ricordiamo Talete, il quale stabilisce alcuni importanti teoremi di geometria. La leggenda narra che misurò l'altezza della piramide di Cheope, nella piana di Giza (Egitto) grazie alla similitudine dei triangoli, calcolando il rapporto tra la loro ombra e quella del nostro corpo nel momento della giornata in cui la nostra ombra ha la stessa lunghezza della nostra altezza.
Storia della matematica: 500 a.C.al - 400 a.C.
Questo è senza dubbio il periodo di Pitagora e della sua scuola, fondata all'incirca nel 530 a.C nella Magna Grecia più precisamente a Crotone. Tra le più importanti novità introdotte da Pitagora e la sua scuola figurano naturalmente il teorema sui triangoli rettangoli (detto appunto teorema di Pitagora) e la scoperta dei numeri irrazionali.
Storia della matematica: 400 a.C. - 300 a.C.
Da questo periodo storico deriva il trattato di geometria "Elementi" frutto del lavoro di Ippocrate, matematico greco che ha il merito di utilizzare per primo le lettere dell'alfabeto per descrivere le figure geometriche.
Storia della matematica: 300 a.C. - 100 a.C.
Il greco Euclide scrive "Gli Elementi", opera considerata tra le più grandi in ambito matematico. Nasce la trigonomia per mano del greco Ipparco.
Archimede, matematico, astronomo e inventore greco nato a Siracusa introduce nuovi elementi anticipando la legge esponenziale e il calcolo logaritmico . Archimede è considerato uno dei più grandi i scienziati di tutti i tempi.
Storia della matematica: 100 a.C. - 300 d.C.
Il greco Claudio Tolomeo introduce l'utilizzo dei gradi, dei minuti e dei secondi nella misurazione degli angoli. In Cina si inizia ad utilizzare il sistema di numerazione decimale. Il greco Diofanto, matematico greco antico noto come il padre dell’algebra introduce i simboli algebrici e le regole per risolvere le equazioni di primo e di secondo grado.
550 - 750:
Sempre in Cina si iniziano ad utilizzare l'estrazione della radice quadrata e le equazioni cubiche.
750 - 850
Si diffonde la numerazione posizionale appresa dagli Arabi insieme al numero zero.
1150 - 1250
Leonardo Fibonacci scrive la sua opera: Liber Abaci. Fibonacci è considerato il promotore della numerazione araba in Europa.
1250 - 1400
Il personaggio fondamentale di questo periodo è senza dubbio il francese Nicola Oresme, conosciuto anche come Nicolas d'Oresme. I suoi maggiori contributi in ambito matematico furono la teoria delle quantità irrazionali e la teoria delle funzioni. Tra le sue eredità troviamo il manoscritto intitolato "Tractatus de configuratione qualitatum et motuum".
1500 - 1600
Eccoci a Niccolò Fontana, un matematico italiano conoscito anche con il soprannome "Tartaglia". Niccolò nel 1546 introduce il sistema di soluzione delle equazioni cubiche ridotte. Celebre fu anche il "Triangolo di Tartaglia" ovvero la famosa disposizione geometrica a forma di triangolo dei coefficienti binomiali.
1600 - 1700
Vedo la luce i primi logaritmi, logos (ragione) e arithmòs (numero), introdotti da John Napier e Jost Bürgi.
Pierre de Fermat, famoso soprattutto per il "teorema di Fermat" introduce i principi di geometria analitica.
Pubblicata da parte di René Descartes l'opera intitolata la "Géometrie", nella quali si trovano i fondamenti della geometria analitica.
Blaise Pascal matematico parigino crea le basi della geometria proiettiva e del calcolo delle probabilità (collaborando con Fermat).
Isaac Newton famosissimo matematico e fisico inglese introduce il calcolo delle flussioni e il calcolo differenziale. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo "Philosophiae Naturalis Principia Mathematica" nel 1687 dove compare per la prima volta la legge di gravitazione universale.
Lo svizzero Jakob Bernoulli espone il calcolo delle probabilità.
1800 - 1900
Karl Friedrich Gauss: matematico, astronomo e fisico tedesco dimostrò con la sua tesi di dottorato "Una nuova dimostrazione del teorema per il quale ogni funzione algebrica integrale di una variabile può essere risolta in fattori di primo o secondo grado" espone il teorema fondamentale dell'algebra. Introdude anche il concetto di spazio curvo e di geometria iperbolica evitando di prendere in considerazione il V postulato di Euclide, da qui le prime geometrie non euclidee.
Nasce la geometria proiettiva per mano di Jean-Victor Poncelet.
Viene pubblicato dal russo Nikolaj lvanovié Lobacévskij i "Nuovi fondamenti della geometria" dove si definisce la geometria iperbolica.
1900 - 1950:
Nasce il il calcolo differenziale assoluto (Gregorio Ricci-Curbastro e Tullio Levi-Civita) che sta alla base della teoria della relatività di Einstein.
Vito Volterra fonda il calcolo funzionale.
In questo articolo sono riassunti i principali eventi che hanno segnato la storia della matematica, per motivi di tempo e spazio mi sono limitato a quelli più significativi tralasciandone alcuni. Sicuramente sono numerosi i matematici che meriterebbero una citazione in un percorso a tappe riguardante questa disciplina.
Per la stesura mi sono appoggiato al sito Math.it e ovviamete a Wikipedia, se volete maggiori informazioni vi consiglio di visitare il sito sopracitato ove è presente una lista sicuramente più dettagliata.

grandi italiani, dalla magna grecia a oggi, hanno giocato un ruolo fondamentale …
ci sono molte scoperte che non sono divulgate nei canali ufficiali forse per non sconvolgere gli equilibri a cui siamo abituati. Ripescando da alcune scoperte di archeleogia secondo me conviene anticipare le datazioni e personalmente partirei non tanto dagli egiziani ma dai sumeri nel 4000 a.c. i quali conoscevano i sistemi metrici non decimali come il sessagesimale.
I sumeri notoriamente erano degli esperti astronomi e ottimi misuratori di archi e conoscitori della misurazione del tempo con i calcoli in sessantesimi.
Se poi saranno confermate le datazioni di alcuni reperti la storia sarà ulteriormente anticipata!
un paio di anni fa ho letto i libri “la rivoluzione dimenticata” di Lucio Russo e “Il codice perduto di archimede” (non ricordo l’autore).
Il primo è un bel mattoncino che rivaluta molto la scienza matematica che si sviluppò nel periodo ellenistico e in magna grecia, dando molto credito a tanti matematici generalmente sconosciuti.
Il secondo invece è un libro consigliatissimo. parla solo di un manoscritto attribuito ad archimede. Questo manoscritto era realizzato su pergamena, ed è arrivato fino a dei monaci che non capendo cosa ci fosse scritto lo hanno raschiato e riutilizzato per scrivere delle preghiere. Quando è stato ritrovato era in condizioni pessime, praticamente ridotto a brandelli e illeggibile. La fortuna è stata che l’inchiostro utilizzato per scrivere le trattazioni matematiche aveva un alto contenuto di ferro, che si è impregnato nelle fibre della pergamena, e per quanto non fosse visibile era rimasto sempre là.
Gli studiosi che si sono adoperati per leggere il manoscritto hanno dovuto servirsi di un ciclotrone, per fare una lastra al documento. Le parole di archimede erano diventare chiarissime. ed è stato così molto più facile capire i ragionamenti scritti lì sopra. Il libro riporta un paio di “giochi di prestigio” che archimede sviluppò. Senza nozioni di calcolo infinitesimale, archimede è riuscito a dimostrare che l’area di una sezione di parabola è 4/3 quella del triangolo inscritto, con un vertice coincidente al vertice della parabola e il lato opposto coincidente con la linea che taglia la parabola. Quando ho letto la dimostrazione mi sono quasi commosso: era una meraviglia della logica. Archimede pesava letteralmente con una leva ideale alcune parti della costruzione rapportando il peso in base al fulcro della leva… una cosa che lascia con la bocca aperta. Purtroppo il libro non era il mio, e ora non ce l’ho con me, ma questo capitolo lo avevo fotocopiato, e se trovo le fotocopie vi descrivo meglio l’esperienza di archimede.
Purtroppo noto nell’articolo la mancanza di un certo Riemann. Riemann fu uno dei più grandi matematici visionari dell’800. La sua vita è stata segnata dalla sua intelligenza e dalla sua timidezza. Era un figlio di un pastore, ed economicamente stava messo poco bene. Così per studiare decise di andare via di casa e guadagnarsi da vivere da solo. Finì per insegnare a Gottinga, insieme a Gauss, Dirichelet e Jacobi, tutti nomi importanti ancora oggi. I suoi studi erano incentrati principalmente sui numeri complessi, Riemann non pubblicava nulla sui suoi studi fino a quando non constatava la perfezione dei suoi scritti. Come dicevo prima era una persona molto timida e non sopportava di fare brutte figure in pubblico, così prima della pubblicazione di un articolo si chiudeva in casa per isolarsi dal mondo. A quel tempo lui era Privatdozent (credo che si scriva così), in pratica si guadagnava da vivere con le offerte che gli facevano i suoi alunni. Per “passare di ruolo” doveva pubblicare un lavoro che gli venisse richiesto da una commissione esaminatrice. in questa commissione c’era anche quel maledetto di Gauss, che nonostante conoscesse i problemi psicologici di Riemann lo incitava a studiare sempre di più. Insomma gli proposero di scrivere una dissertazione sulla geometria. In questo modo nacquero le geometrie curve di riemann, che sono la vera base della teoria della relatività generale. Riemann morì a 40 anni per problemi polmonari. Nell’ultima parte della sua vita faceva vai e vieni dall’italia, perchè pare che l’aria italiana gli facesse bene
A volte le scoperte non si pubblicano semplicemente perché voglio essere l’unico beneficiario di questa scoperta questo comportamento è molto noto nelle aziende ,
Le scoperte spesso volentieri migliorano i processi produttivi quindi aumentano il beneficio della ditta dando un vantaggio economico davanti i concorrenti .
Ma così si perde un po’ di sapere di fronte a tutta l’umanità ,
ma in questo mondo l’unico vero Dio è il denaro a discapito della conoscenza .
manca in questa lista il grande Eulero, che nel diciottesimo secolo ha scritto praticamente su tutte le discipline scientifiche dell’epoca!
Il diagramma di eulero-venn è il metodo più intuitivo e più diffuso al giorno d’oggi per la rappresentazione di insiemi, figuriamoci che si insegna ai bambini delle scuole elementari!
la trave di eulero si studia ancora oggi nei corsi di meccanica dei solidi e scienze delle costruzioni, dato che rappresenta con un certo grado di approssimazione il comportamento di un’asta sufficientemente lunga e sottile con delle forze e dei vincoli agenti su di essa,
Le equazioni di Eulero Lagrange (grande matematico anche lui, era italiano, di preciso di Torino, e poi si è trasferito in Francia. il suo nome alla nascita era Giuseppe Luigi Lagrangia) hanno permesso di calcolare l’orbita delle comete, e sono state di largo uso anche nei secoli a venire!
Vogliamo parlare delle “formule di eulero”? e jx = cos(x) +jsin(x)
e di quelle inverse (comodissime per somme e prodotti di funzioni goniometriche)
cos(x) = ( e jx + e -jx )/2
sin(x) = ( e jx – e -jx )/2j
sfido qualunque ingegnere o aspirante tale a non averle mai usate
È stato eulero uno dei primi, se non proprio il primo a utilizzare la funzione esponenziale e i logaritmi. E non è una storia tanto vecchia. prima che venissero inventate le calcolatrici, era molto oneroso in termini di tempo fare moltiplicazioni di numeri molto grandi a mano. Fino a oltre la metà del ventesimo secolo, certe moltiplicazioni si facevano usando le tavole dei logaritmi. La proprietà che si usava era questa: a * b = e ln(a) * e ln(b) Ora tutti sappiamo che il prodotto di 2 potenze con base uguale ed esponente diverso è uguale alla stessa base con gli esponenti sommati. quindi a * b = e ln(a) + ln(b) . come controprova ln(a) +ln(b) = ln(ab). Erano dunque in uso le tavole dei logaritmi, dei libri pieni di numeri che permettevano la traduzione del numero nel suo logaritmo in maniera agevole. In questo modo le moltiplicazioni si riducevano a somme! E usando la tabella si poteva ricavare l’esponenziale del numero risultante senza intoppi.
Eulero introdusse anche il simbolo della sigma maiuscola della sommatoria, e si approcciò per primo a somme di infiniti termini, introducendo il concetto di serie numerica. non c’è da meravigliarsi di ciò, dato che l’esponenziale di e x è proprio la somma con i che va da 0 a infinito di x i / i!
Ha trovato uno dei metodi risolutivi dell’equazione di quarto grado
Ha anche inventato le equazioni delle superfici coniche e dei solidi di rotazione, croce e delizia degli studenti di geometria.
è stato il primo a introdurre la notazione f(x). e già questa affermazione da sola sarebbe sufficiente a far meritare a Eulero un posto in questa pagina
Davvero molto interessante questa sorta di “calendario” degli eventi riguardo la matematica è di notevole importanza rilevare la progressione nel tempo delle scoperte
Leggendo il commento su Eulero mi è saltato in mente subito il famoso teorema di Fermat (gia citato nella cronostoria) e naturalmente è doveroso menzionare uno dei piu grandi matematici viventi nonchè risolutore del suddetto teorema: Andrew John Wiles.
Il prof. Wiles insegna a Princeton ed è stato il primo a dimostrare il teorema di Fermat che ha resistito per 357 anni (dal 1637 al 1994) agli attacchi da parte schiere di illustri metematici (tra cui Eulero) che hanno cercato di trovare una dimostrazione alla famosa congettura (perchè onestamente non si sa ancora se Fermat avesse trovato una dimostrazione corretta).
Molto bello e interessante il libro di Simon Singh ‘L’ultimo teorema di Fermat’
Indubbiamente la matematica è una delle più importanti discipline esistenti… ma nonostante questo tutti sanno che non esiste il premio Nobel a lei dedicato. Come mai? Vi racconto una piccola curiosità raccontataci dal nostro professore durante una lezione…
La matematica non rientrava tra gli interessi primari di Alfred Nobel, più votato alle scienze con applicazioni pratiche (come la chimica) che a quelle di speculazione teorica. Sembra questa la motivazione di questa lacuna.
Ma c’è anche un retroscena un po’ pepato (e non confermato) che spiegherebbe in altro modo questa mancanza. Nobel avrebbe deciso di escludere la matematica dalle discipline premiate dopo aver scoperto che una sua amante lo aveva tradito con un famoso matematico svedese, Magnus Gustaf Mittag-Leffler. Se avesse istituito il riconoscimento per la matematica, l’Accademia Reale svedese avrebbe probabilmente assegnato proprio a Mittag-Leffler la prima edizione del premio per i suoi studi sulle funzioni analitiche, sul calcolo delle probabilità e sulle equazioni differenziali omogenee.
Eccovi svelato il segreto 🙂
Fino ad oggi il miglior riconoscimento per un matematico era il premio Fields: inventato nel 1924 dall’unione dei matematici.
Il premio Fields ogni quattro anni assegna una medaglia a quattro fra i migliori matematici……solo che le medaglie Fields sono premi “fra matematici” e rimangono sconosciute al grande pubblico.
L’unico italiano che abbia vinto il premio Fields è Enrico Bombelli nel 1974
E’ obbligo citare visto l’argomento le olimpiadi della matematica http://olimpiadi.ing.unipi.it/. La matematica alla fine ha plasmato il nostro presente e chissa’ quali sorprese ci riservera’ ancora per il futuro. Senza la matematica binaria, una delle piu’ semplici tra le altre cose, non avremmo sicuramente la possibilita’ di collegarci a questo sito e digitare all’impazzata su una tastiera.
Tick tack, on off ,accesso spento e ancora 1 e 0, ancora matematica binaria !!
Lo sapevate poi che la matematica binaria puo’ essere palindroma come i numeri binari?
Ad esempio 1001001 e’ un palindromo binario.
I numeri binari palindromi possono essere generati con funzioni simili a quelle usate per trovare i numeri decimali.
La funzione ePalindromo mostrata qui sotto ritorna vero se il numero e’ un palindromo binario quando base e’ 2.
int ePalindromo(unsigned char base,unsigned long long numero)
{
unsigned long long dritto = numero;
unsigned char decimale;
unsigned long long rovescio = 0;
while (number > 0)
{
decimale = numero % base;
rovescio = rovescio * base + decimale;
numero = numero / base;
}
return (dritto == rovescio);
}
Ci sono poi dei numeri che sono palindromi sia in base binaria che decimale ad esempio
101010111010000000010111010101=719848917
in base 8
1001001001 =0h1111
oppure in base 2, 8 e 10 !!
719848917 = 101010111010000000010111010101 = 0h5272002725
Buona ricerca a tutti di numeri palindromi!!
L’italia, la grecia hanno fatto la storia. Ma anche gli egizi con la loro numerazione.
Oggi la matematica è molto importante, a dispetto di tutti qulli studenti che non la apprezzano e non ci trovano applicazione pratica. E’ un pò alla base del mondo, dicono i matematici. Loro devono trovarla a forza in ogni cosa della natura, ma questa è un pò fantasia secondo me, non è più matematica.
La matematica vera è quella che permette a ciò che creiamo di funzionare, di esistere..ma la natura non può essere “matematizzata”, ricercando ad esempio il numero della sezione aurea in ogni elemento..maddai!
Non mi sembra che l’articolo focalizzi l’attenzione sui matetamtici Italiani e/o Greci …e se ho capito bene, nell’elenco mancano almeno (tra gli altri) due grandi matematici: Fourier (http://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Baptiste_Joseph_Fourier) e Ada “Lovelace” – http://it.wikipedia.org/wiki/Ada_Lovelace – da cui è nato l’omonimo linguaggio, l’ADA, in Francia diversi anni fa proprio per dare un tributo alla matemtica Inglese.
Bye 😎
Errata:
“…diversi anni fa proprio per dare un tributo alla matemtica Inglese.”
Corrige:
“L’ADA è nato su commissione degli USA per la creazione di un linguaggio adattao alle situazioni mission-critical. Vinsero i Francesi e diedero il nome ADA in onore della matematica bla blabla.”
Bye 😎
A suo tempo quando studiai matematica, la sua storia, rimasi sbalordito da come le scoperte simultanee matematiche scientifiche°/matematiche sembrassero avvalere il principio di sincronicità in Jung.
Jung ha esplorato seriamente il fenomeno, introducendo i concetti di “sincronicità” e “d’inconscio collettivo”.
Jung rompendo con il suo maestro Freud, abbandonò i modelli newtoniani della psicanalisi e sviluppo molti concetti che sono in accordo con quelli della nuova fisica, molte delle differenze fra Freud e Jung sono parallele a quelle fra fisica classica e moderna, fra il paradigma meccanicistico e quello olistico quantistico. Jung fu in stretto contatto con molti fisici, ebbe ripetute conversazioni con Einstein sulle implicazioni psicologiche della relatività.
Spazio e tempo sarebbero concetti di natura psichica , quasi inesistenti per i primitivi e sviluppati nel corso dell’evoluzione culturale in archetipi inconsci per la descrizione del mondo fisico.
Jung giunse a considerare le conseguenze di tale ipotesi per il problema delle “coincidenze significative”.
Jung affiancò al principio di causalità il nuovo principio di “sincronicità”, che elaborò dapprima nella sua introduzione agli “I Ching” (Leibniz a suo tempo c’aveva ricavato la logica binaria) ,e poi nel libro “ l’ interpretazione della natura e la Psiche”, pubblicato nel 1955 col premio Nobel per la fisica Wolfang Pauli.
Fra l’altro è uscito anche il libro di questo sodalizio che se non sbaglio s’intitola “L’equazione dell’anima”
Diversamente dalla sincronia, che è una semplice coincidenza temporale di eventi, la sincronicità è definita come una coincidenza semantica di eventi (uno psichico e l’altro fisico) casualmente non collegati.
I due principi di causalità e di sincronicità sono dunque non contrapposti, ma complementari.
E ciascuno è applicabile solo in situazioni in cui l’altro on lo è. In particolare, il primo interessa principalmente gli eventi del mondo fisico, il secondo quelli del mondo psichico.
Sono molti i casi nei quali casuali eventi significativi si sono verificati quando un archetipo veniva attivato. Di queste cose sono talvolta gli artisti, i poeti e i mistici a parlarne considerati comunemente come ciarlatani.
Boole (1815 – 1864), padre della logica binaria disse un giorno a sua moglie Maria , che all’età di diciassette anni, durante una passeggiata campestre, gli era venuta a un tratto l’idea che l’uomo, oltre le conoscenze a cui arriva per mezzo dell’osservazione diretta, ne trae altre da qualche sorgente indefinibile e invisibile, che Maria definì “l’incosciente” .
Il matematico intuizionista Poincaré (1854 – 1912) espresse un’opinione analoga a proposito della genesi delle “ispirazioni matematiche” nello “spirito subcosciente “ indagando ancora nella psicologia della creazione matematica Poincaré aggiunse che per lo psicologo non doveva essere interessante in sé il teorema, ma l’ambiente in cui venne stabilito.Il lavoro di Einstein sul tempo e la definizione di simultaneità risentirono dei cambiamenti che stavano avvenendo in Svizzera?.
La diffusione delle ferrovie in Svizzera costrinse all’utilizzo di un’ora standard per tutta la nazione. Einstein venne portato verso la rivoluzione della fisica da un ambiente culturale che gli ha posto indirettamente alcuni problemi?
Nel 1902 i suoi studi sull’elettrodinamica non includevano un’indagine sulla natura del tempo.
Ma egli era circondato dal fascino della simultaneità coordinata elettricamente.
Einstein introdusse nella fisica i principi che lo circondavano: la simultaneità convenzionalizzata che sincronizzava le linee ferroviarie.
Trovo molto suggestivo notare come nella scienza avvengano spesso eventi sincronistici come per esempio il fiorire quasi contemporaneamente delle geometrie non euclidee (Gauss, Bolyai , Lobacevskij e Riemann). O della co-scoperta dell’evoluzionismo da parte di Darwin o anche di Wallace, ci sarebbero così tanti esempi da citare. Basti pensare a come il matematico indiano Ramanujan partendo dalle sinossi di Carr, libro di matematica privo di dimostrazioni, riscoprì quasi tutta la matematica occidentale.. Come fa notare l’articolo la dimostrazione, concetto introdotto da Talete, fu l’unica vera innovazione della matematica greca.
Non sono per nulla d’accordo sulla “matematizzazione” della Natura, il problema e’ che ci mancano molte informazioni, ma in realta’ qualsiasi movimento, evento puo’ essere riportato ad una funzione matematica. Le invenzioni piu’ strabiliati sono state ricavate dalla natura e poi successivamente trasformate in formule, principi e relazioni.
L’intuizione di Newton arriva da una mela (cosi’ si dice), l’elicottero dalla caduta dei frutti dell’acero e queste sono solo un paio.
Il treno Nipponico prodotto in serie limitata (solo 500 esemplari) nasce osservando il piumaggio della civetta e osservando la forma del becco del Martin pescatore.La civetta possiede delle piume a “dente di sega” che producono dei piccoli vortici che a loro volta eliminano vortici maggiori e diminuiscono di conseguenza la resistenza all’aria.
Vernice Loto
I fiori di Loto ,grazie alla presenza della cera, sono permeabili all’acqua e alla cera, tale effetto e’ conosciuto come effetto Loto. Partendo da questa osservazione Il professore Wilhem Barthlott dell’universita’ Tedesca di Bonn, ha inventato la vernice Lotus permeabile allo sporco , all’acqua gesso e raggi UV. Usata sugli edifici permette di avere facciate pulite per decadi.
Speedo Fast Skin un costume per il nuoto agonistico nato osservando e studiando le scaglie degli squali. Si e’ scoperto che le velocita’ raggiunte dagli squali durante il nuoto non e’ che dovuto alla particolare forma delle loro scaglie. Copiando questa forma Speedo ha creato un costume integrale che,grazie alla riduzione dell’attrito con l’acqua, aumenta notevolmente la velocita’ degli atleti durante il nuoto.
Il nastro adesivo GEKO
Un nastro adesivo senza colla che sfrutta la forza di van der Waals.
Tale forza permette al geco di camminare su superfici lisce senza l’uso di secrezioni adesive (le estremità delle sue zampe sono ricoperte da milioni di peli che moltiplicano le deboli forze elettromagnetiche di interazione con la superficie).Da qui il nome Nastro geco.
Concept car Mercedes Bionic
Una macchina interamente creata a partire dalla forma del “pesce cofano o scatola” Questa macchina emette l’80% in meno di Co2 rispetto alle auto tradizionali. Anche i consumi sono abbattuti del 20% grazie alla sua particolare forma.
Il Velcro
Il Velcro e’ stato inventato Georges de Mestral agli inizi degli anni 50.
Mentre rincasava da una passeggiata si accorse di avere moltissimi fiori di bardana attaccati alla giacca. Preso dalla curiosita’ li analizzo al microscopio scoprendo che hanno sul calice dei piccolissimi uncini. La parola “Velcro” è un nome commerciale ed è un acronimo di VELours (velluto) e CROchet (gancio).
Turbine Eoliche
Le pale delle turbine devono le loro particolare forma alle pinne dorsali delle balene. Le balene, nonostante pesino dalle 25 alle 40 tonnellate, si efficientemente proprio grazie alle pinne dorsali. Anche in questo caso, le turbolenze generate dalle pinne permettono con un minimo sforzo una grande resa. Il Biomeccanico Frank Fish (il suo destino era gia’ segnato dal nome 🙂 ) ha modellato le pale delle sue turbine eoliche con la stessa forma delle pinne ottenendo cosi + energia e meno rumore a basse velocità rispetto alle pale con estremita’ smussata
Il tessuto inteligente
Fabbricato in UK, e’ stato modellato sulla base del meccanismo usato dalle pigne per proteggere i semi.Il tessuto permette l’apertura delle micro lamelle ad alte temperature mentre le chiude a quelle basse
Questi citati sono solo pochi esempi, di ognuno (o quasi) e’ stato creato un modello matematico per simularne il comportamento prima della produzione 😉
sicuramente faceva vai e vieni perchè in Italia non si era _integrato_ bene altrimenti sarebbe rimasto hahahah… :/
anche io sapevo che quel longuaggio lo aveva inventato la tipa 🙂 ora scopro invece questa cosa…
altra cosa da dirti, forse il fatto che si sia parlato di italiani, è dovuto al mio primo commento 🙂
Tutto ha avuto un’evoluzione…anche la matematica.
Basti pensare che cinquecento anni fa i segni delle quattro operazioni non erano ancora stati inventati!
La sbarretta delle frazioni è invece già usata dagli arabi e da Fibonacci.
nel 1478 viene stampato a Treviso un libretto di aritmetica intitolato:” l’arte dell’abbaco, per la preparazione dei giovani che intendono darsi al commercio.”I segni delle operazioni non ci sono ancora e si usano questi termini:
et per la somma
de per togliere, sottrarre
fia o via ( volte ) per la moltiplicazione
intra (entra n volte ) per la divisione.
Progressivamente entrano in uso le parole: più, meno, per , diviso.
Ed è con i grandi algebristi del cinquecento compaiono alcune delle notazioni oggi in uso:
– I segni + e – sono introdotti alla fine del XV secolo da Johann Widman ( germania);
– l segno = dall’inglese Recorde verso la metà del XVI secolo;
– il x (simbolo del prodotto) è proposto da Oughtred ( 1574-1660);
– mentre Thomas Harriot introduce i segni < e >.
La virgola decimale,ovvero il punto nei paesi anglosassoni,è attribuita a Magini o da Clavio e a Napier (sul finire del 1500)
Eulero nel 1700 usò per primo i simboli:
– i ( unità immaginaria) e (numero di Nepero) e il pi-greco.
– l’uso di lettere minuscole a,b,c per indicare i lati di un triangolo e delle corrispondenti maiuscole A,B,C per i rispettivi vertici
– r, R , s per raggio cerchi inscritto, raggio cerchio circoscitto ad un triangolo e semiperimetro de triangolo stesso…
– oppure l’espressione lnx per indicare il logaritmo di x ,
– il simbolo di sommatoria attualmente utilizzato
– la notazione f(x) per indicare una funzione di x, ripreso poi da Lagrange
Il segno specifico ( : ) per la divisione è invece di acquisizione recente.
Gran bel riassuntino, è difficile ricordare i periodi dei vari matematici, a dire il vero è difficile anche ricordare i loro nomi, perché a volte usiamo i teoremi di qualcuno e non sappiamo di chi sono perché il suo nome non ci viene in mente. è importante da dire che per quanto riguarda gli egizi, non solo sono stati i primi ad usare la matematica, ma sono stati i primi a metterla in pratica con la costruzione delle famose piramidi, che sono delle vere e proprie costruzioni di ingegneria. I calcoli per il peso dei mattoni, per la forma dei mattoni per dare alla piramide una certa altezza, i calcoli per il meccanismo di chiusura della piramide, e sicuramente altre cose. A riguardo vorrei raccontare un aneddoto molto curioso sugli antichi egizi che ci riguarda da vicino: nei tempi antichi, gli egizi crearono un tempio dove poteva riposare in pace un faraone nella sua tomba, posizionata al centro di questo tempio. Il fatto più bello sta nel fatto che allo scadere di ogni anno, la tomba del faraone veniva illuminata dai primi raggi solari del nuovo anno che colpivano la terra d’Egitto. Il tempio era stato, inoltre costruito a bordo del fiume Nilo. Un giorno il Nilo stava straripando, e per non far distruggere il tempio gli ingegneri moderni lo fecero spostare più in su. Beh con i moderni calcoli matematici che hanno i nostri ingeneri, questi non sono stati più capaci di fare in modo che questo avvenga ogni scadere dei 365 giorni e 6 ore (l’anno solare), ma con il ritardo di 1 ora. Strano eh, che roba.
Noto con piacere che la matematica su EMC riscuote sempre molto successo… Sono consapevole di non aver citato tutti i matematici, ma si tratta di un riassunto in fin dei conti, ce ne sono molti che meriterebbero un posto in questa lista…
Sui gradi mi permetto di aggiungere una cosa: se non ricordo male, i gradi sessagesimali come li conosciamo oggi furono introdotti dagli arabi. Questi ne definirono 360 perchè secondo i loro calcoli un anno durava 360 giorni. Questa cosa mi è stata detta quando ero piccolo, quindi prendetela con le pinze, non posso assicurarvi che sia esatta
In realtà Giovanni il sistema in base 60 deriva dai babilonesi poiché le loro divinità erano appunto sessanta ed è anche opera loro l’equazione di risoluzione di un equazione di secondo grado.
ah ok, allora forse ricordavo male… forse era la cosa dei 360 gradi ad essere stata introdotta dagli arabi… In questo campo però ne sai sicuramente più di me 😉