Quando si comincia a metter su un laboratorio per effettuare test o esperimenti in campo di progettazione elettronica uno degli strumenti che assolutamente non può mancare è l'oscilloscopio. Quale scegliere? Quale preferire? Come muoversi? Sono tutte domande alle quali bisogna imparare a rispondere. Quella di oggi è una breve panoramica su alcune delle possibilità offerte a chi comincia. Vediamoli insieme.
Di marche in giro per il mondo ce ne sono tantissime. Si tratta di aziende più o meno affermate e che cercano di guadagnare clienti offrendo loro esattamente, o quasi, quello che cercano.
Quando cercate un oscilloscopio digitale vi serve uno strumento che sia in grado di farvi fare analisi specialistica e specializzata su circuiti che possono anche non essere funzionanti. Quello che volete è riuscire a comprenderne anche il più piccolo dettaglio funzionale soprattutto per capire perché in quel momento non sta funzionando o non lo sta facendo come volete.
Una delle aziende che in questo settore prova ad offrire il massimo della soddisfazione ai propri clienti è Tektronix.
Il colosso degli strumenti di misura ha al suo attivo diverse serie delle quali una interessante è la TDS2000. Si tratta di una serie di strumenti, come vedremo, dal prezzo contenuto e di buon design che permettono di portarsi a casa prestazioni di tutto rispetto.
Si tratta di una serie i cui "primi" esponenti sono entry-level ed orientati anche al settore educational. Anche grazie a questi strumenti, infatti, studenti di Scuole ed Università hanno potuto fare esperienza e prendere confidenza con uno dei più indispensabili tool per appassionati e professionisti.
Qualora le vostre esigenze, però, fossero più professionali, non potrete accontentarvi di questi ma dovrete dare uno sguardo più approfondito al resto della gamma, ovviamente sempre nella serie TDS2000.
Le prestazioni via via migliori potranno certamente soddisfare le vostre necessità.
Sarà facile, non ne dubitiamo, prendere subito confidenza con l'oscilloscopio, con i suoi comandi, le sue funzioni, le sue diverse misure automatizzate, e così via dicendo anche grazie ad un utile artifizio: se siete stati utenti Tektronix su altre macchine vi accorgerete presto che l'interfaccia utente non cambia spostandosi su strumenti più performanti. Un espediente interessante per provare a creare quella fidelizzazione che porterà l'apprendista a diventare utilizzatore professionista ed affezionato cliente.
Gli esponenti: la serie conta i TDS2001C, TDS2002C, TDS2012C, TDS2004C, TDS2022C, 2014C ed il TDS2024C ed essi propongono, di base, queste caratteristiche:
- Oscilloscopio a 2 canali;
- banda 50 MHz;
- Sample Rate 500 MS/s;
- lunghezza di record: 2.5k punti (su tutti i canali);
- funzioni di trigger avanzata tra cui: Pulse Width Trigger e Line-selectable Video Trigger.
La banda analogica minima in grado di essere gestita da questi strumenti da parte da 50 MHz ed arriva sino a 200, ovvero quattro volte tanto, per i 202XC.
Anche il Sample Rate è sensibilmente maggiore, dal momento che si parte da 500 MS/s per arrivare fino ai 2 GS/s (ovviamente stiamo parlando di campionamento in tempo reale non in tempo equivalente).
La lunghezza del record, invece, è la stessa: si parla di 2500 punti ed anche il numero di canali è lo stesso, almeno per alcuni di questi esponenti. Infatti l'ultima lettera del codice varia ed i TDS2004C, TDS2014C e TDS2024C sono oscilloscopio digitali a 4canali e non già a 2. Una bella comodità quando il numero di segnali da analizzare diventa maggiore.
Tra le caratteristiche di base disponibili per queste serie ci sono diverse funzionalità interessanti, tra cui la connettività USB.
Prima parlavamo di campionamento in tempo reale, bene: l'azienda ha sviluppato una tecnologia proprietaria grazie alla quale è in grado di garantire il campionamento corretto dei segnali acquisiti e l'accuratezza con la quale vengono acquisiti è dovuta al fatto che viene effettuato un sovra campionamento (di un fattore almeno 10) per ciascun canale.
Inoltre, le prestazioni in termini di sample rate di cui vi abbiamo parlato sono relative al singolo canale e disponibili contemporaneamente per ognuno di essi.
La connettività USB di cui parlavamo prevede l'utilizzo di una porta d'accesso frontale grazie alla quale sarà possibile effettuare il backup dei dati, intendendo per dati non soltanto le acquisizioni ma anche le impostazioni dell'oscilloscopio.
Il trasferimento dei dati è, infatti, una funzione molto flessibile dal momento che non sono soltanto le misure, o eventualmente gli screenshot, a poter essere salvati ma anche le impostazioni dello strumento, come per esempio la lingua. Tutto questo è possibile grazie ad una feature bult-in che permette il setup del oscilloscopio ed il salvataggio di tutti i dati, tra l'altro anche in un arco di 24 ore.
Su alcuni modelli, e questa è una feature interessante, è anche possibile selezionare esplicitamente l'opzione "infinito", per ottenere un monitoraggio continuo della forma d'onda. In particolare questa modalità potrebbe essere utile per salvare forme d'onda intere su un dispositivo di memorizzazione USB esterno.
Ottimo per chi impara anche il menu contestuale, un help facilmente richiamabile ed immediatamente disponibile grazie al quale si potranno risolvere "al volo" tutti i dubbi del caso.
Completano questa dotazione una serie di funzioni analitiche preregistrate e già disponibili sulle misure, tra cui anche elaborazioni più complesse come la FFT.
Per quanto riguarda i prezzi, com'è facile immaginare, per questa serie sono abbastanza variegati, a seconda delle prestazioni. Prendiamone due ad esempio: il TDS2001C ed il TDS2002C. Sono, nei fatti, alcuni tra gli esponenti meno "esosi" della famiglia. Il primo è disponibile a circa 650 € mentre il secondo ha un costo leggermente inferiore agli 800 €.
Niente male davvero, comunque, per due strumenti di questa caratura.
Ma se tutto questo non dovesse soddisfarvi ancora, certamente potrete consultare il fascicolo informativo dell'intera gamma proposta dall'azienda in maniera tale da farvi un'idea delle caratteristiche, delle specifiche e delle prestazioni di ciascuno degli esponenti di questa famiglia ed eventualmente scegliere quello migliore per voi.
Dal canto nostro, quel che possiamo dirvi è che consigliamo vivamente a tutti coloro che stiano iniziando di prendere confidenza con questi strumenti e di cominciare a lavorarci il prima possibile.
Un po' come pensiamo che possa essere un ottima idea prendere confidenza con la programmazione grazie a schede come Arduino, se avete bisogno di imparare ad utilizzare un oscilloscopio tra questi, ne siamo certi, troverete certamente il vostro strumento.
Questa è una buona segnalazione.
Conosco questi strumenti, anche se non sono un utente abituale, e mi sembrano davvero molto validi.
Ecco, questo è un articolo su un argomento che mancava, in effetti.
Non vi occupavate di oscilloscopi da un po’, se non mi sbaglio.
Ci sono altre marche che consigliereste oltre Tektronix?
Io ho questo:
http://goo.gl/NBPzi
😀
Bell’articolo. Utile per avere le prime idee su questo importante acquisto.
Sull’immagine leggo stampato RADIOMUSEUM…….. forse è ora di cambiarlo che dici?
Effettivamente ha l’aria un po’… vintage ;D
Forse forse… 🙂
Sono delle ottime proposte queste!
Bravo Emanuele 🙂
Bellissimo articolo!
Ho un amico a cui è davvero il caso che io lo faccia leggere!
Ma davvero è dell’85?!?!
Senti, ma giusto un dubbio: mi confermi che la scheda tecnica è questa?
http://diagramas.diagramasde.com/otros/HungChang_OS-620.pdf
Se sì, sai che ti dico? Forse questo articolo serve anche a te…
Questi qui mi sa che sono quello che ti serve, se vuoi che il tuo strumento si “evolva” 🙂
Ma funziona? 🙂
Ma anche le manopoline funzionano ancora?
Non è per portare sfiga, giuro, ma sono molto curioso… 😉
In realtà il mio è addirittura il 635 (!).
Eccolo in tutto il suo splendore 😛
Hung Chang OS-635
Speriamo possa essergli utile 🙂
Facci sapere.
Anzi, meglio, perchè non fai intervenire lui stesso qui? 🙂