Dopo aver parlato, nei due precedenti articoli, della trasformata di Fourier e della trasformata Z, non potevamo non occuparci di un'altra importantissima trasformata ampiamente utilizzata in ambito scientifico e tecnologico: quella di Laplace. Benché venga chiamata così in onore di Pierre Simon Laplace (in quanto la utilizzò nei suoi studi riguardanti la teoria della probabilità), essa in realtà venne sviluppata da Eulero. Tra le sue numerose applicazioni, vi sono: la risoluzione di equazioni integro-differenziali, l’analisi dei circuiti e l'elaborazione dei segnali. In questo articolo, mostreremo in che modo con la trasformata di Laplace sia possibile, ad esempio, studiare gli effetti dei carichi sulle travi e determinare il comportamento di un circuito elettrico. Vedremo inoltre come essa, grazie al software MATLAB, possa essere calcolata facilmente anche da chi non possiede elevate competenze matematiche.
1 Definizione
Sia f(t) una funzione a valori reali o complessi definita (almeno) sul semiasse reale non negativo (t ≥ 0). Si dice che f è trasformabile secondo Laplace (o L-trasformabile) se esiste un numero complesso s tale che la funzione (di t) e-stf(t) sia sommabile su [0, +∞), ossia tale che:
ovvero, se ci riferiamo all'integrabilità secondo Lebesgue, tale che: e-stf(t) ∈ L1([0, +∞)). In tal caso, l'integrale
è ben definito e prende il nome di integrale di Laplace. Se e-stf(t) è sommabile su [0, +∞) per un certo valore complesso s0, allora lo è per ogni s ∈ C tale che Re(s) > Re(s0); infatti:
|e-stf(t)| = |e-[Re(s) + iIm(s)]tf(t)| = |e-Re(s)t||e- iIm(s)t||f(t)| = e-Re(s)t|f(t)| ≤ e-Re(s0)t|f(t)| = |e-s0tf(t)|
e pertanto e-stf(t), essendo maggiorata in modulo da una funzione sommabile su [0, +∞), è anch'essa sommabile su [0, +∞).
Da ciò si evince che l'insieme dei valori di s che rendono sommabile e-stf(t) su [0, +∞), se non è vuoto, è costituito da tutti i numeri complessi la cui parte reale è maggiore di un valore che viene indicato con σ[f] e prende il nome di ascissa di convergenza di f. I punti corrispondenti a tali numeri complessi sono ovviamente quelli del semipiano destro individuato dalla retta x = σ[f], detti rispettivamente semipiano di convergenza e retta di convergenza.
L'integrale di Laplace di una funzione L-trasformabile f(t) è dunque una funzione definita in {s ∈ C | Re(s) > σ[f]}; essa viene chiamata trasformata di Laplace e si indica con
È evidente che la trasformata di Laplace rientra nella categoria delle trasformate integrali. Il suo nucleo integrale è ovviamente e-st.
1.1 La trasformata bilatera di Laplace
Se f(t) è definita su tutto R ed è tale che e-stf(t) ∈ L1(R) per certi valori di s, è possibile definire la trasformata bilatera di Laplace di f(t):
Per determinare il dominio di F(s) (ovvero il sottoinsieme di C che rende sommabile e-stf(t) su R), consideriamo le seguenti funzioni definite solo per t > 0:
e indichiamo con F+(s) e F-(s) le loro rispettive trasformate di Laplace (unilatere). Si ha:
Pertanto, il dominio di F(s) è l'intersezione dei domini di F+(s) e F-(-s):
{s ∈ C | Re(s) > σ[f+]}∩{s ∈ C | Re(-s) > σ[f-]} = {s ∈ C | Re(s) > σ[f+]}∩{s ∈ C | Re(s) < -σ[f-]} = {s ∈ C | σ[f+] < Re(s) < -σ[f-]}
e quindi la trasformata bilatera di f esiste soltanto se [...]
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Interessante!! Avrei fatto vedere più come risolvere i circuiti elettrici con Laplace e le relative simulazioni (matlab). Molto interessante sarebbe stato come valutare i transistor con Laplace.
La ringrazio. Le applicazioni della trasformata di Laplace sono talmente vaste che per illustrarle tutte in maniera esaustiva probabilmente andrebbe scritto un libro intero.
Questa è una delle cose alle quali stavamo pensando quando abbiamo parlato del concept di questo articolo 🙂
La trasformata di Laplace è un portento della matematica che è estremamente utilizzata per risolvere circuiti elettrici. Il solo circuito RC con Laplace diventa banale ed immediato, sia in termini di tempo che di frequenza. La trasformata di Laplace fu scoperta da Eulero, anche se porta il nome del Fisico Pierre Simon Laplace che la utilizzò per alcuni studi di probabilità.
…manca la domanda che volevo fare sull’ultimo commento (che poi hai scritto giustamente nel riassunto) 🙂 …Sai per quali studi Eulero sviluppò la Trasformata ? Le ipotesi di partenza e la relativa applicazione…
Leggiti questo articolo: http://www.electrical4u.com/laplace-transformation/. Sembra che, più precisamente, la trasformata di Laplace sia il frutto del completamento da parte di Laplace di un lavoro di ricerca di Eulero, inerente il calcolo integrale, lasciato incompiuto.