
Utilizzare il telefono cellulare potrebbe davvero essere pericoloso, ma questa volta non per il cervello, quanto piuttosto per la fertilità. Sembra infatti che uno studio italiano pubblicato su Journal of Andrology abbia scoperto una stretta connessione tra le radiazioni elettromagnetiche emesse dai cellulari e la diminuzione nella produzione e nella qualità dello sperma. Benché non ancora conclusa, la ricerca si focalizza su diversi studi, eseguiti sullo sperma di esseri umani e di animali. Per i primi, l’esposizione degli spermatozoi alle radiazioni elettromagnetiche prodotte ne diminuisce la concentrazione, la motilità (capacità di muoversi verso un ovulo), la morfologia (dimensione e forma) e la vitalità. Un risultato simile è stato ottenuto con gli esperimenti sui topi in laboratorio.
Tutti i cellulari producono effetti negativi sugli spermatozoi?
Il dottor Joel Moskowitz, direttore del Centro per la salute della famiglia e della comunità, ritiene che ci sia una situazione piuttosto complessa che richiede di essere ulteriormente approfondita. Per esempio, non è al momento chiaro quali tipi di telefoni cellulari o servizi telefonici, come il GSM o il CDMA, potrebbero essere causa di un impatto negativo. Lo stesso Mosckowitz afferma che è necessario andare avanti nella ricerca ed ottenere dei risultati più solidi, così da poter mettere gli stessi acquirenti nella condizione di scegliere, sapendo ciò che è realmente nocivo per loro. Ci potrebbero infatti essere telefoni cellulari e servizi che presentano un impatto molto blando sui tessuti e sullo sperma.
Come l’utilizzo di telefoni cellulari influenza gli spermatozoi
Nonostante non sia ancora chiaro come le radiazioni elettromagnetiche prodotte dalle radiofrequenze producano il loro effetto negativo sullo sperma, è stata elaborata una teoria: quando i telefoni cellulari sono tenuti in tasca per molto tempo, essi tendono a generare calore che danneggia gli spermatozoi presenti nello scroto (di solito necessitano di rimanere a circa quattro gradi in meno rispetto alla temperatura dell’organismo). Altri suggeriscono, però, che le radiazioni emesse dai cellulari penetrino i tessuti ed interferiscano con la frequenza elettromagnetica propria dell’organismo a livello cellulare. Il risultato, ancora una volta, consisterebbe in anomalie nello sperma. Per il momento non esistono delle certezze, ma gli esperti consigliano ai bambini (nel caso sfortunato li possedessero), agli adolescenti, ai giovani e alle donne incinte di mantenere per precauzione i telefoni cellulari lontano dai propri organi riproduttivi.
John Walls, il vice presidente per gli affari pubblici presso il CTIA, l’associazione internazionale per le telecomunicazioni wireless, non ha commentato in modo diretto gli studi sull’influenza delle radiazioni dei cellulari sugli spermatozoi, ma, in una e-mail a CNET, ha chiesto cautela nel diffondere tali notizie perché organizzazioni come Cancer Society, il National Cancer Institute, il World Health Organization, la U.S. Food and Drug Administration sono tutte concordi nel definire i dispositivi senza fili non pericolosi per la salute pubblica.
Conclusioni
Lo scenario che riguardo la pericolosità dell’utilizzo dei telefoni cellulari per la salute si arricchisce sempre di più, con nuove ricerche e studi. Il problema insormontabile, ad oggi, è l’impossibilità di mostrare sia la tesi che vede le radiazioni elettromagnetiche innocue, sia la tesi che invece le considera pericolose. Per gettare ancora benzina sul fuoco potremmo aggiungere che le case produttrici di dispositivi wireless sono terribilmente preoccupate da questa escalation di allarmi e quindi rientrerebbe nei loro interessi promuovere delle ricerche finalizzate a dimostrare l’inconsistenza dei rischi legati all’utilizzo prolungato dei telefoni cellulari. Avete così a cuore i vostri spermatozoi da rinunciare al telefonino se i risultati dello studio di cui abbiamo appena parlato venissero confermati?

Bè, 4 °C…o kelvin visto che, siccome si parla di differenze di gradi, è la stessa cosa 🙂 credo non sia una differenza difficile da misurare anzi, credo sia anche troppo “grossolana” per gli strumenti di misura che si hanno al giorno d’oggi. Per esempio i termometri ad infrarosso usati per la misurazione della temperatura corporea e che si vendono nelle comuni farmacie, riescono ad avere la precisione di mezzo grado, quindi credo che misurare la differenza di 4° C non sia una cosa difficile.
Vedo più difficile misurare/testare in che modo le radiazioni interferiscano con quelle “normali” delle cellule andando quindi a compromettere la creazione di nuove cellule o nuovi spermatozoi. Il discorso dell’innalzamento della temperatura corporea è sicuramente interessante ma credo che questo lo sia maggiormente perchè se si riesce a capire in che modo le onde elettromagnetiche interagiscono con il funzionamento delle cellule, è la chiave di volta per capire i veri effetti che queste hanno con le cellule.
Non mancheranno sicuramente chi cercherà di insabbiare queste informazioni ma sicuramente piano piano la verità verrà a galla e a quel punto non credo ce ci sarà tutto questo caos, si studieranno frequenze e metodi di trasmissione migliori ma si continuerà sempre a comunicare tramite le onde elettromagnetiche. Ci sarà sicuramente la corsa da parte delle compagnie telefoniche e dei produttori di telefoni per accaparrarsi per primi le nuove frequenze e le nuove tecnologie ma non è sicuramente un nostro problema 🙂 credo che sarà un po’ come è successo anni fa con l’amianto o con i vecchi telefonini e-tacs.
Già è ancora tutto da confermare… eppure ancora una volta..quest’articolo mi spaventa… 4°C (penso Celsius e non Kelvin giusto 🙂 non è specificato ) di differenza col corpo umano sono anche difficili da misurare..sarei curioso di vedere come hanno fatto i test..però certo non bisogna prendere niente alla leggera anzi..
Ad ogni modo articoli come questo sarebbe bene pubblicarli per informare sempre di pi le persone che si sta indagando su queste cose e per ora certo c è incertezza più che sicurezza..ma a questo p.to bisogna anche interrogarsi su cosa fare qualora questi studi venissero confermati..soprattutto a livello di potenza emessa dagli smartphone..sarebbe davvero un macello a mio avviso..
Cominceranno a lamentarsi tutte le case produttrici gl’enti normativi e i medici ovviamente..e penso che scoppierebbe un bel putiferio..visto che ogni standard di comunicazione prevede una determinata maschera in frequenza, con livelli di segnale limitati al dBm ..spero che vi rendiate conto del macello che potrebbe scoppiare…io purtroppo si e certo..penso ci sia anche chi tenterà di diffamare queste tipologie di ricerche proprio in “difesa” degli standard e degl’investimenti fatti per poter rispettarli e avviare la produzione degl’apparti telefonici…
siamo all’ennesima guerra tra bene e male..che forse in realtà è già iniziata..o forse è soltanto una mia paranoia mentale.. 🙂 che ne pensate?
si vabbè ma misurarla dove l’hanno misurata loro…(penso nello scroto..)..io in realtà non so come si fa..però diventa una misura forse…chirurgica?? penso che Boccadoro possa esaudire questo nostro dubbio :)…
Per quanto riguarda l’effetto delle onde EM con le cellule…boh nn ne so niente..ma penso sia importante scoprire sempre il più possibile dato che ormai ci investono da più di 60 anni in tutte le salse e in tutte le frequenze/ampiezze possibili e immaginabili..
Per quanto riguarda l’argomento problematiche annesse alle nuove tecnologie..diciamo che l’hai risolta molto facilmente.. 🙂 ..ma ti immagini..ammettiamo che si scopra che l’attuale valore del CEM limite.. ad esempio 10 V/m non so quanto sia il lim max…
sia troppo elevato.. tutte le specifiche in termini di amplificatori di trasmettiori e ricevitori cambiano…e non di poco, ma ciò dipendono dal limite che si imporrà sul CE max..ad esempio si porta al di sotto del 1 V/m .. si scala di circa un fattore 10 il voltaggio..quindi praticamente sapendo che la potenza va al quadrato della tensione, diminuisce di un fattore 100 bisogna la potenza…a questo p.to la prima cosa che mi viene in mente è il degrado dell SNR..perchè meno segnale spariamo e più l’SNR si abbassa a parità di Noise ovviamente…e questo ovviamente non comporta altro che un degrado delle prestazioni complessive del sistema che potrebbe garantire delle comunicazioni non più tanto cristalline… ;).. (scusa la visione prettamente da progettista analogico..ma oltre che un problema sia una vera e propria sfida da realizzare anche a livello tecnologico…ma come dici tu, fortunatamente è un problema di pochi 🙂 )
Ovviamente mettici pure poi il traffico dati su quello voice..bisognerà inventarsi non solo una modulazione super mega efficacie.. ma anche disporre di nuovi front end con altissimo SNR per segnali in ingresso meno potenti…(LNA per intenderci…)..
Lo sò forse sono poco chiaro senza uno schema d’esempio e qualche formula alla mano.. ma mi viene in mente il solito schema del mixer per trasmissioni..poi penso alle specifiche che ci sono.. e allora ho tirato fuori queste conclusioni.. non credo siano troppo off topic… visto l’evolversi della discussione ho voluto specificare un pò meglio..
Il vero, più grande e sostanzioso problema è proprio su questo aspetto: le lobby economiche.
Non c’è dubbio che, per il sistema che abbiamo costruito, la politica abbia dei costi che solo il mondo economico può sostenere.
Ed è questa la pù grande delle preoccupazioni: il mondo economico ha tutto e solo l’interesse a restare in piedi, finanziando un pezzetto di quella politica che è funzionale al raggiungimento di questo scopo.
La politica, viceversa, dovrebbe poter essere in grado di riguardare tutti i cittadini, tutte le tematiche. Di occuparsi di qualunque cosa sia nell’interesse delle collettività.
Il punto è che quando l’intero mondo della comunicazione, l’intero concetto della comunità globale rischia di creare un danno per la collettività tutta sorge quello che in Italia sia fa tanta fatica a chiamare per nome: CONFLITTO DI INTERESSE!
È ovvio, in questo frangente, che il mondo economico ha tutta e sola l’intenzione di affossare, denigrare e screditare questi studi. Esattamente come dicevi tu.
E che si fa a questo punto?
Ci sono due possibilità: o rimaniamo a guardare, oppure rinunciamo a quel pochissimo di benessere che ci causano gli smartphone e decidiamo che “NOI CON COMPRIAMO PIÙ NULLA A SCATOLA CHIUSA”.
L’unica soluzione allo sfruttamento di noi utenti e società civile per trarre profitto dai nostri vizi o dalle nostre abitudini è che tutti iniziamo ad urgere spiegazioni nei confronti di chi vende.
Scusate se pare un discorso idealista.
Spero vi renderete conto che no si può parlare di questo tema senza fare un discorso politico.
Ma non per questo sto andando off-topic, mi sembra.
Se noi fossimo una generazione di utenti consapevoli, che sviluppano senso critico e non drogati dagli spot ma capaci di chiederci “che cos’è questo? come funziona? possibile che non ci faccia male?” saremmo certo meno esposti a danni.
Sapete quale credo sarebbe il modo giusto di relazionarci a questa cosa?
Se tutti noi dicessimo “sai che c’è? finchè non si fa luce su questo, noi il cellulare non lo usiamo più. O il mondo economico, visto che noi non possiamo sostenerne i costi, ci finanzia, in quanto studiosi, per svolgere ricerche, o fino a quel momento non li si commercializza più!”
Questo, a mio modestissimo avviso, è quello che dovremmo fare.
L’unica cosa che non ho per nulla capito del tuo commento è quale sia il dubbio tra 4 K o 4° C…
Si parla di un intervallo, di un range non del valore di 4 gradi e la scala è identica.
L’unica differenza tra Kelvin e Celsius è sul punto di zero perchè 0 K = -273° C.
Qual è il dubbio?
…del tuo intervento concorso abbastanza. Riprende del tutto, e con buona fedeltà, il meccanismo di auto-conservazione del sistema economico mondiale che abbiamo sempre osservato.
Sul fatto che non sia un nostro problema non sono affatto d’accordo.
Oggi noi abbiamo questi dubbi perchè, un pò, diciamocelo, ci sentiamo delle vacche da mungere.
Spendiamo un sacco di moneta per passare l’intera giornata facendo finta di avere una vita sociale, perchè possiamo stare su facebook anche in macchina o al lavoro, sviluppano una dipendenza (ormai gli studi lo dimostrato: internet classificato tra le dipendenze come le sostanze stupefacenti) e per farlo che cosa usiamo?
Dispositivi che scopriamo essere potenzialmente letali, su reti inefficienti perchè a stare tutti su internet perfino la dorsale appenninica per le telecomunicazioni comincia a non reggere più il traffico perché c’è troppa gente connessa, e alla fine? con che ci ritroviamo in mano?
Con una crescente incapacità a comunicare quando poi ci troviamo ad interagire nel mondo reale…
Infine, non so quanti ci abbiano riflettuto: ci siamo tanto lamentati che non si potevano reggere i costi per gli abbonamenti perchè il canone mensile era troppo alto; le compagnie telefoniche ci hanno accontentato introducendo i piani prepagati. E oggi come paghiamo noi? Con canone mensile per un dato servizio…
È paradossale! Ridicolo, direi.
Certo, di questo non me la voglio mia prendere con le compagnie che producono cellulari o le compagnie telefoniche.
Dico solo che il prezzo del nostro “benessere” oggigiorno mi pare che stia crescendo, forse un pò oltre misura…
PS: non mi ero accorto che avevi spiegato anche tu dei range di temperatura. Non volevo ripetermi ma io ho l’abitudine su questo sito di leggere i commenti e rispondere uno ad uno. Sorry.
si scusami sui K ho detto una caxxata ..
Ad ogni modo il tuo discorso si è molto idealista..e mi metto nei panni di tutti quelli che purtroppo non hanno il grado di informazione necessario per comprendere tutti i rischi..ho detto informazione e non Istruzione apposta..non vorrei offendere nessuno perchè di fronte a certe misure leggere una tabella lo si fà anche in terza media..spero!
Quindi credo che la soluzione, come spesso accade, possa essere nel mezzo..
Né troppo drastica, né troppo semplice..ma proporre alle persone di abbandonare completamente il telefono è qualcosa di troppo esagerato al giorno d’oggi..
Ma sinceramente non saprei cosa proporre..bisognerebbe aprire un tavolo tecnico e confrontare più situazioni…magari ci esce qualcosa di buono..
Rispondo velocemente solo alla prima parte perchè purtroppo ho solo due minuti.
Non mi ero accorto che mi avevi citato 😀
No, le misure di segnali basali (ovvero quelli che il nostro corpo “emette” naturalmente, e che si contrappongo ai segnali evocati, ovvero quelli prodotti dal nostro corpo dietro stimolo – avete presente l’esempio classico della prova dei riflessi col martelletto sul ginocchio?) nella stragrande maggioranza dei casi non sono assolutamente invasive.
Per un misura del genere possono tranquillamente essere impiegati strumenti ad infrarosso, che è l’interfaccia migliore per valutare la temperatura di un corpo.
Al resto del commento rispondo poi perchè sto davvero scappando. Scusate.
Guarda…io facevo due conti ragionando essenzialmente da progettista…ma da persona di buon senso..non posso certo dire che viene prima la qualità della telefonata a quella della vita..!
Quindi, ben vengano gli studi che dimostrino quanto più possibile la verità con misure effettive e accertate al limite che la statistica consente..perchè il punto è proprio questo bisogna fare una statistica veritiera e per essere tale deve avere un bel numero di “campioni” a mio avviso..e ritorniamo al discorso dei “campioni umani” vabbè ma non lo riapro…
Quindi concludo dicendo che anch’io la penso come te e che se ci fosse un limite nuovo da rispettare lancierebbe nel contempo una nuova sfida tecnologia per tutti i progettisti..
Perciò attendiamo i risultati dei vari test che ci presentavi..e ovviamente se sai qualcosa di più dettagliato facci sapere il prima possibile..almeno io sono curioso e penso anche gl’altri !!
ciao
Siccome ora ho un pò più di tempo rispetto a quanto ne avessi prima, ti rispondo a tutto il commento, o meglio, al resto del commento.
Per quanto riguarda l’effetto delle onde Elettromagnetiche sul materiale biologico, ormai s’è capito come al penso. Investire nella ricerca in questo campo io ritengo sia indispensabile, mica solo una scelta.
È interesse di tutti che si capisca e si arrivi alla conoscenza di tutto ciò che c’è da sapere su questo tema molto ma molto delicato.
Per quanto riguarda le nuove tecnologie, invece, voglio dirti che io la vedo così:
tu mi dici “ammettiamo che si scopra che l’attuale valore del CEM limite.. ad esempio 10 V/m non so quanto sia il lim max sia troppo elevato.. tutte le specifiche in termini di amplificatori di trasmettiori e ricevitori cambiano…e non di poco”
Io invece ti rispondo, ma davvero vogliamo far finta che non sia dovere di tutti cercare di risolvere ogni problema associato alla potenziale pericolosità delle cose che ci stano attorno? Cioè, solo perchè economicamente sarebbe difficile sostenere la dismissione di qualcosa che è davvero potenzialmente dannoso, noi vogliamo lasciarlo lì?
È stato fatto, non è che non sia stato fatto. Con l’amianto è successo questo, per ani. È stato fatto proprio questo ragionamento. Ed ora milioni di persone in tutto il mondo muoiono di tumore alla pleura o ai polmoni.
L’amianto oggi è il demonio ma negli anni 70 era una miniera d’oro.
E per giunta questo non ha causato il danno economico che tutti andavano paventando. Anzi, c’è stata maggiore concorrenza, maggiore liberalizzazione dei mercati, maggiore corsa all’accaparramento di nuove risorse.
Male non farebbe, insomma, dal mio punto di vista.
Per il resto, si, certo. i conti che fai sono a spanne ma funzionano. Il peggioramento dell’SNR che stimi è quello. ma il punto è che in uno scenario in cui vanno riviste le priorità, questo è trascurabile, secondo me