
Danimarca punta alle auto elettriche. Parafrasando la famosa frase con cui inizia l'Amleto per introdurre l'argomento e-car. Essendo la maggior parte delle organizzazioni di stampa internazionali state sventrate, il New York Times si trova solo negli Stati Uniti come unico giornale ancora impegnato nel dare le notizie di stampa internazionali: e in questi giorni ha reso notizia un fatto accaduto in Danimarca e che riguarda le auto ecologiche.
Le auto elettriche e la Danimarca
In questi ultimi giorni, secondo il Times in Danimarcail governo sarebbe pronto a far partire un progetto che ha come scopo quello di fornire una notevole spinta al mercato delle auto elettriche: si starebbe infatti avviando un programma di lavori per permettere un accesso migliore alle stazioni di ricarica della batteria dell'auto elettrica. Non è un caso che sia la Danimarca ad imprimere in Europa un forte accelerazione alla promozione delle e-car dal momento che il paese del Nord Europa è già leader mondiale per quel che riguarda il settore delle fonti energetiche alternative. Il presupposto da cui si parte è questo: le
Per stimolare le vendite delle auto ecologiche, il governo danese offre una pausa di imposta pari a 400,000 dollari su ogni auto elettrica acquistata. E' una grande scommessa, ma a Copenhagen alzano la posta in palio. “C'è una barriera psicologica per i consumatori quando la loro macchina è dipendente da una stazione della batteria", ha avvertito Henrik Lund, professore di pianificazione energetica a Aalborg University. "E 'rischioso."
La più grande azienda danese del settore sta lavorando con una startup della Silicon Valley per sviluppare la potenza e la ricarica delle infrastrutture necessarie per rendere le automobili elettriche più pratiche e di conseguenza più accessibili. Better Place (Palo Alto, California), sostiene di essere leader a livello mondiale come fornitore di servizi di e-cars. La collaborazione della società danese Dong Energy dovrebbe costare circa $ 100 milioni. L'esperimento ha altre implicazioni oltre i confini di questa nazione scandinava di 5,5 milioni di euro. Questo perché la Danimarca sta cercando di fare di più che semplicemente allontanarsi dal motore a combustione interna.
La Danimarca avrà una rete di infrastrutture per e-car in grado di funzionare per il 20% con energia eolica: con Better Place e le reti intelligenti che lavorano insieme, le auto si caricano di notte quando la domanda di energia è più basso utilizzando i venti.Lo stesso tipo di progetto è portato avanti da Better Place in Israele e nel caso questo avesse successo, potrebbe fornire una tabella di marcia per il potenziamento delle infrastrutture per le e-car.
In aggiunta ai punti di carico, Better Place richiede una rete di stazioni in cui un dispositivo robotizzato potrebbe sostituire la batteria in meno tempo di quanto necessario per riempire un serbatoio di gas.
Queste stazioni di commutazione sono necessarie in quanto le batterie della auto elettriche hanno una gamma limitata di circa 100 miglia, e ricaricandosi completamente in cinque ore, la sostituire delle batterie in viaggio sarebbe l'ideale fare lunghi viaggi rendendoli convenienti.

L’auto elettrica può essere un vantaggio dal punto di vista ecologico, economico, ecc. Perché non si dovrebbe più produrre con i materiali fossili quel carburante che serve alle nostre auto per camminare, e che producono un inquinamento non indifferente. Il fatto delle stazioni di ricarica pero mi fa nascere delle perplessità, le batterie per ricaricarsi hanno bisogno si della spina, ma soprattutto si ricaricano dopo un pó di tempo, e non credo che una persona che va a lavorare aspetti una mezzoretta sotto la stazione di ricarica, che la batteria della propria auto si ricarichi, o sbaglio!?!?
Non è certamente il primo modello di macchina elettrica, ma almeno qualcosa ancora si continua a fare e la ricerca continua a progredire per mettere sul mercato modelli di autovetture elettriche sempre più performanti e con sempre meno limiti in termini di accumulo e approviggionamento dell’energia…la Daniamrca sembra muoversi nel giusto verso, e noi?? Ovviamente in Italia certe cose ce le possiamo anche dimenticare…tutto estero e tutto di importazione. Non riusciamo proprio ad essere un paese autoctono, dobbiamo sempre dipendere dagli altri stati…
Ecco, finalmente si parla di sostituzione di batterie, piuttosto che ricarica! Fare il pieno di energia elettrica a una vettura elettrica o ibrida è un processo che dura diverse ore, e consente di avere poca autonomia. Se si riuscisse a standardizzare la dimensione del pacco batterie, sarebbe possibile iniziare un ciclo economico simile a quello che c’è per il gpl nelle bombole: uno porta la bombola vuota indietro e si prende quella piena. Ovviamente ci saranno problemi anche con questo sistema, ma mi sembra ben gestibile, e molto più pratico della ricarica… Una sola nota: mi sembra un pò eccessiva la stima che il 20% di energia di una stazione di rifornimento possa provenire dall’eolico, a meno che si utilizzino molte pale nei pressi del distributore. In ogni caso non si tratta di cose di semplice realizzazione. È come ricominciare da zero in tutta l’industria delle automobili… Pensiamo anche al metano, che è senza dubbio molto comodo, ed economico, ma non lo usa quasi nessuno e le stazioni di rifornimento che lo erogano sono davvero poche…
Altro problema è che i pacchi batterie delle auto (almeno in quelle ibride) per riuscire ad assicurare un’autonomia accettabile della macchina, possono pesare oltre 500kg! non è poco, e potrebbe non essere adatto a tutti gli usi…
Altro problema ancora è la produzione di energia elettrica. Se continuiamo a produrla col carbone e col petrolio nelle centrali termoelettriche non abbiamo risolto niente, e produrla col solare è molto svantaggioso, come ho evidenziato in un post di ieri… (poi lo linko)
Cosa ci vuoi fare, in Italia non abbiamo materie prime, ma solo manodopera, e anche quella sta scomparendo perché o ci fregano il posto gli extracomunitari, o le aziende portano le fabbriche all’estero.
eccolo http://it.emcelettronica.com/germania-vuole-abbandonare-nucleare#comment-13189
verso la metà del messaggio faccio due conti molto approssimati di quanta energia ci vuole per poter alimentare elettricamente i veicoli che si muovono sulle autostrade italiane.
Il conto riguardandolo ora, mi viene da pensare che sia sbagliato perchè penso di aver dimenticato di dividere per i giorni dell’anno. verrebbero 115km², da raddoppiare almeno, considerando tutte le perdite che ci sono dal produttore al motore delle auto. Anche se sembra buona come cosa, è frutto di molte approssimazioni al caso migliore, quindi è poco indicativo come conto. ci tengo comunque a precisare che si tratta _solo_ del traffico autostradale. Non ho potuto includere le strade urbane perchè non sono riuscito a trovare dati riguardo il traffico in città.
il principio di sostituzione della batteria è vecchio quanto le stazioni di cambio dei cavalli che usavano i romani nelle loro infinite reti di strade 🙂 ..come non pensarci prima per le batterie ! comunque il problema non è tanto la velocità di ricarica, ma tutti quelli che tu hai gia elencato
ecco, un’altra soluzione al problema della mobilità sono i cavalli! I romani ci si muovevano in giro per l’impero, non vedo perchè noi non possiamo 😀 Dev’essere un’esperienza bellissima fare il pendolare e percorrere due volte al giorno 150km a cavallo! passiamo da trenitalia a cavallitalia! che ne dici, si può fare?
ma sei matto producono metano! hahha
rettifico, mi sa che ho detto una caz_ata, le mucche si però..
Basterebbe anche solo migliorare i mezzi pubblici, senza per forza dover tornare ai cavalli che rimangono sempre meglio di trenitalia specialmente per chi è pendolare e studente.
Macchine elettriche ne sento parlare da una vita, ma chissà perché non se ne vedono in strada..
Le macchine elettriche rappresentano sicuramente un passo verso un futuro energetico sostenibile, non credo siano un arrivo perchè il processi di ricarica o le batterie come unica forma di “generatore” non mi sembra convincente. credo molto nei sistemi ibridi per adesso Benzina/Elettrico (prius etc) domani magari idrogeno o magari in un futuro magari prossimo un tipo di batterie dai tempi di ricarica più brevi ed una durata maggiore.
La macchina elettrica per il momento non risulta conveniente utilizzarla in Italia, sia per il peso eccessivo delle batterie occorrenti per avere svariati chilomentri di percorrenza, senza contare che dovrebbero essere create delle stazioni di ricarica, e sinceramente posteggiare l’automobile per cinque ore è comunque eccessivo. Invece, alcune case costruttrici, per lo più tedesche hanno messo a punto delle auto ibride, dove il propulsore è elettrico, mentre il gruppo generatore viene alimentato a benzina, ciò comporta minore inquinamento atmosferico e una maggior resa complessiva del veicolo.
Credo che la qualità di cavallitalia sarebbe migliore di questo schifo di servizio ferroviario che ci troviamo.
Oggi mentre attraversavo un sottopasso ho visto ancora una locomotiva a vapore. Avete presente quelle inglese del 1800? Uguale, nera con vagoni pieni di ruggine e che ha sbuffato fuori un casino di fumo nero che è rimasto a svolazzare nell’aria per un bel pò.
Questo si che si chiama risparmio energetico e soprattutto rispetto dell’ambiente!! =(
Che tristezza dai…
A parte questo credo davvero che i cavalli sarebbero meglio delle nostre ferrovie. E Baffo, ti dirò di più. I loro escrementi si possono sempre usare per centrale di biomasse 😉
Sono convinto che in questa iniziativa della danimarca c’è di mezzo anche qualche progetto privato. Oppure qualche governatore ambientalista.
Sono fiero e felice che, comunque, qualche paese si dia da fare in questo settore.
E si dia da fare sul serio, senza sprecate tante parole senza mai concretizzare nulla =)
ultimamente qui a pisa hanno messo un sacco di parcheggi appositi riservati alle macchine elettriche, e qualcuna in giro l’ho vista, quelle che ho visto io sono tipo quelle mini car che usano i ragazzini di oggi, col motore dei cinquantini 🙂 …il fatto dei parcheggi è un incentivo grosso, visto che sono introvabili (poi mi sembra, ma non son sicuro, il parcheggio non lo pagano) altra cosa quei parcheggi hanno anche le prese per ricaricare..
ah dimenticavo, molti dei mezzi pubblici e dei mezzi della nettezza urbana, soprattutto quelli che girano per il centro, sono elettrici….
secondo me l’utilizzo di questi mezzi è più che adatto in città dato che si può entrare anche in ztl e ti puoi muovere bene, ma per le lunghe percorrenze conviene ancora una macchina convenzionale, anche se gia da parecchio sempre qua a pisa girano parecchi taxi ibridi, e non sono male a quanto mi hanno detto.. poi non so, io sono fiducioso, la ricerca va avanti, ben vengano gli incentivi, tra 20 anni come sarà?
Anche quì a Napoli hanno messo parecchie colonnine per le macchine che vanno ad energia alternative. L’altro giorno ho visto una Delorean da cui è sceso un busso signore dai capelli grigi che raccoglieva alcune “sacchette” di spazzature per fare il pieno. Mi dispiace per il resto del mondo ma quì siamo avanti….
penso che tutti gli esseri con un apparato digerente producano metano…
se può interessarti l’approfondimento di questo argomento ti rimando qua
http://it.wikipedia.org/wiki/Flatulenza
molto interessante la citazione dantesca all’inizio dell’articolo
In ogni caso le emissioni di metano bisognerebbe trovare un modo per recuperarle! possiamo utilizzarle per muovere le nostre vetture e accendere i nostri fornelli
Di macchine elettriche se ne parla da oltre un secolo! ai primi del 900 erano più le macchine elettriche che quelle a benzina, poi la differenza di prestazioni è andata aumentando, e le auto elettriche sono praticamente sparite. L’estate scorsa (agosto 2010) il giornale Le Scienze ha festeggiato 500 numeri, e per festeggiare ha venduto a 15€ un doppio DVD contenente tutti i numeri del giornale, dal primo all’ultimo. Nel primo giornale risalente al 68-69 uno degli argomenti trattati erano i veicoli elettrici con tutti i loro pregi e difetti, le varie tipologie di batterie ecc.
È da sempre che il limite più grosso delle auto elettriche sono le batterie
credo che ci stiano gia studiando da un .. d’altronde l’equazione parla chiaro:
cacca = energia …avevo letto di un industria in america (strano?!?) in california mi pare che presentò tempo fa il progetto di raccogliere escrementi bovini e trasformare in biogas da immettere direttamente in rete e con cui alimentare una centrale elettrica.. è in tutto e per tutto una risorsa rinnovabile con benefici sia per le fattorie che per l’ambiente perchè il metano, invece di finire direttamente in atmosfera, va bruciato.
(se cerchi su internet ti escono proteste, diete a emissioni di metano ridotte riducendo il consumo di carne bovina…(prova a spiegarlo agli amanti della bistecca fiorentina) …inutili min__iate insomma)
…è vero comunque che il metano è un gas serra..
…questo progetto si chiama BioEnergy a quanto pare è più economico ed efficiente dei silos già usati in alcune aziende agricole.
Si raccoglieranno e si faranno fermentare le deiezioni di circa 11.000 bovini, il cui allevamento per la produzione di latte e carne contribuisce moltissimo nelle emissioni di metano in atmosfera…
http://www.allbioenergy.com/
http://www.pge.com/myhome/environment/whatyoucando/climatesmart/climatesmartabout/projects/dairymanuremethanecapture.shtml
non ho capito cosa vuoi dire… scusami.. forse che a napoli ci sono prima altri problemi più gravi da risolvere prima di mettere colonnine per macchine elettriche?
ps comunque la delorean a pisa c’è passata, quella elettrica che ha fatto il giro d’italia 🙂 io ho anche le foto, mi son avvicinato per vedere se c’era il flusso canalizzatore, ma purtroppo no.
si si, io stavo scherzando 🙂 comunque le locomotive a vapore le usano ancora ma per motivi turistici, non credo che la usino per viaggiare proprio… comunque le cose non è che siano cambiate di tanto da quando c’erano le locomotive a vapore qui in italia, vabè stiamo andando OT…
Confermo quanto detto da te, per motivi universitari sono un pendolare x ben 150km e ne vedo di tutti i colori!! Non sono certo poche le volte che a causa di guasti sui classici treni vengono impiegate soluzioni “all’inglese del 1800” XD
L’auto elettrica è certamente il sogno di tutti coloro che hanno a cuore la qualità dell’aria che si respira in città e dell’ambiente in cui viviamo(molti dimenticano che quando si compiono battaglie per salvaguardare l’ambiente non si combatte per qualcosa di astratto.. “l’ambiente” ma bensì per il “luogo” in cui noi stessi viviamo quindi di fatto per salvaguardare noi stessi!!)
Comunque vi posto una mia riflessione, nell’ambiente cittadino(per ora ragioniamo nel contesto di medio grandi città) che utilità ha possedere un auto propria?
Ammortizzato il costo iniziale l’auto è una tassa mensile in termini di benzina e annuale o semestrale in termini di assicurazione(che sta arrivando alle stelle!!)
Un auto nella giornata quotidiana serve o per recarsi sul posto di lavoro o per compiere “giri” “spese” in città, nell’extra-quotidiana per gite fuori porta scampagnate uscite e quant’altro.
Considerando i costi di un auto elettrica di proprietà… l’idea sarebbe di riempire letteralmente la città di stazioni di noleggio auto elettriche e non di ricarica o cambio batteria o meglio queste sarebbe comunque presenti al loro interno ma per ricaricare le auto da reimmettere nel “circuito”. In pratica sarebbe come andare alla fermata dell’autobus e prendere un piccolo bus elettrico dove il conducente siamo noi stessi!
Esempio: Esco di casa mi reco alla più vicina “stazione di noleggio” noleggio la mia minicar elettrica e vado al lavoro, dove li vicino ci sarà sicuramente un altra “stazione di noleggio” lascio l’auto(che verrà ricaricata e reimmessa nel “giro”). Finito il lavoro rinoleggio un auto, magari si potrebbe istituire una forma di biglietto giornaliero tipo metropolitana, e torno a casa! Stessa cosa se devo andar in giro per far compere! Sarebbe una specie di metropolitana personalizzata…!
Differenza dalla metrò: Realizzare una linea metrò costa un sacco di soldi e di tempo x “bucare” letteralmente il sottosuolo della città inoltre non è sempre possibile raggiungere tutti i luoghi viste le condizioni del sottosuolo! Mentre realizzare un parcheggio-scambio-ricarica-noleggio costerebbe meno “fatica” e i privati potrebbero immettersi in questo tipo di economia un pò come fanno con i supermercati, si aprono delle filiali private ecc
In questo modo aumenterebbero i parcheggi liberi, problemi da cui sono afflitte moltissime città, poichè la maggiorparte delle auto verrebbero posteggiate in queste “stazioni” che magari potrebbero sostituire le pompe di benzina 😀 Aumenterebbe la qualità dell’aria che respiriamo in città e le spese dei singoli cittadini. Se in un nucleo pseudo-classico familiare abbiamo: Il padre che va al lavoro la moglie in giro per le spese e il figlio che deve recarsi all’università occorrono 3 auto che non tutti possono permettersi.. con questo sistema basterebbero 3 “abbonamenti” a mezzi pubblici o auto elettriche!
Poi ci sarebbe la classica auto per gite fuori porta e altro. Questo dovrebbe essere un sistema di “passaggio” in modo tale da abituare la gente all’idea dell’auto elettrica e per il momento spostare la produzione di inquinamento fuori dai centri urbani, ridurlo e trasformarlo in parte con le rinnovabili!
Voi che ne pensate!?
direi che sarebbe la soluzione ideale, magari! chissa se tra un po di anni sarà così, io personalmente odio la tendenza degli ultimi anni (tendenza in controtendenza) a comprare SUV … quanto mi rompono..consumano un sacco con quei motoroni e poi occupano 2 parcheggi… ma questa è un’alrtra faccenda, comunque ti rispondo con una frase letta in da qualche parte in uno dei tanti commenti di questo contest: la gente non è abituata a cambiare le proprie abitudini.. comunque l’attenzione in generale si sposta sempre di più sulla tutela dell’ambiente e sulla qualita dalla vita in città che con la soluzione da te proposta migliorerebbe un casino, senza contare lo stress dei parcheggi 🙂
In alcune zone della città stanno inserendo colonnine di ricarica per bici elettriche, ma già molti si chiedono quanto dureranno, poichè da quanto ho appreso è una specie di affitto gratuito della bicicletta che devi riconsegnare il giorno successivo, considerando che purtroppo il bene comune spesso non viene considerato tale.
Per quanto attiene ai mezzi pubblici, purtroppo, l’azienda municipalizzata dove vivo non riesce a mantenere i costi di trasporto ed è in deficit, così non rinnova il parco mezzi e i mezzi non sono mai puntuali rispetto agli orari previsti, vuoi per colpa degli autisti dei mezzi, vuoi per colpa dei automobilisti che parcheggiano in modo indiscriminato, vuoi per organi di vigilanza che spesso sono assenti e fanno le multe quando non disturbi nessuno solo per aumentare il loro budget sulle contravvenzioni.
Purtroppo da Roma in giù, a mio avviso, manca il senso dello Stato e del bene comune.
Per non parlare dei mezzi ferroviari e della gestione da parte di trenitalia, che spesso sopprime alcuni treni e ha addirittura tolto alcuni collegamenti perchè ritenuti onerosi dall’azienda, altre volte, per non incorrere in risarcimenti, fa si che il treno arrivi con 25 minuti di ritardo recuperando solo nell’ultima tratta entro il limite per il rimborso della mezz’ora, che rende difficoltoso farsi il biglietto poichè ha tolto il servizio delle biglietterie con l’operatore e affidando l’emissione ha biglietterie automatiche che spesso non funzionano o ti fregano il resto.
Per quanto riguarda trenitalia da quello ho sentito pare che le regioni abbiano tagliato i finanziamenti verso le aziende ferrotramviarie(o quantomeno nella mia regione, la puglia) perciò sono stato testimone di aumenti assurdi, per farti un esempio il mio abbonamento mensile è passato da 95 a 115€ con l’aggiunta di un netto peggioramento del servizio, corse soppresse, treni di scarsa qualità e quant’altro. Per non incorrere in rimborsi i furbi di trenitalia se hanno un eurostar in ritardo fermano tutti i “piccoli” regionali” facendolo passare avanti poichè nonostante sia stato istituito da poco il rimborso anche per i treni regionali in ritardo, esso scatta dopo un largo ritardo e nella stragrande maaggioranza dei casi è troppo esiguo per essere rimborsato, poichè se non si raggiunge una certa soglia che se non erro è intorno ai 5€, non scatta il rimborso. Perciò a farne le spese sono le corse regionali nonostante paghino esosi biglietti a fronte di uno scarsissimo servizio!
Nelle grandi città quello della mobilità è un problema non troppo pesante secondo me. Io capito spesso a Roma, e ho avuto l’impressione che si possa andare praticamente ovunque con i mezzi pubblici. forse è un’impressione sbagliata, ma ci sono centinaia di circolari in movimento sul suolo della capitale, e qualunque posto ho dovuto raggiungere negli ultimi anni, l’ho sempre trovato accessibile con i mezzi pubblici. È vero che un autobus consuma un sacco di carburante, ma di sicuro ne consuma meno di 100 automobili. Se viene fatto elettrico meglio ancora! (leggasi filobus). Nelle città più piccole non esistono reti pubbliche molto efficienti, e tocca spesso muoversi in auto, o comunque con un mezzo proprio.
Avere automobili a noleggio mi sembra poco praticabile, ci starebbe lo schifo dentro! Già non si può stare nelle circolari perchè la gente incivile attacca gomme da masticare sui sedili, c’è sporco ovunque, ecc. figuriamoci nelle auto, dove chi noleggia si troverebbe da solo, e senza dover temere che qualcuno lo guarda mentre fa qualcosa di scorretto (qualunque cosa). A Latina esiste un servizio gratuito di noleggio biciclette: si fa la richiesta al comune, e ti danno una chiave per poter usufruire delle bici. Ho provato a fare questa richiesta, ma mi è stato detto che avevano finito le chiavi! eppure le biciclette stanno sempre tutte parcheggiate! a volte capita anche di vederne qualcuna divelta dal suo supporto con la chiave! Su questo mondo ci stanno tante brave persone, ma ce ne stanno altrettante con poco sale in zucca. Un’altra cosa che stavo pensando è che nelle ore di punta tutte le auto noleggiabili sarebbero occupate, e il numero totale di auto “di proprietà” e noleggiabili sarebbe costante, quindi può sembrare una soluzione per chì ha bisogno dell’auto ma non può permettersela, ma non credo che porti altri benefici… Poi bisognerebbe predisporre tanti parcheggi adibiti alla ricarica di queste auto, e le cose si complicano ancora di più! poi se ci pensi, se un comune acquista (un numero a caso) mille automobili, e fa pagare il noleggio mettiamo 100€ al mese, si troverebbe a dover far durare il ciclo vitale delle auto molti anni! Poi tolte le spese di manutenzione (che di sicuro sarebbero consistenti, per via dei vandali che dicevo prima) ed assicurative, non resterebbe molto al comune, ed ecco un altro motivo per dover allungare il ciclo vitale. Il cittadino se ha una macchina sua, può comprarla pagando a rate, e spendendo un pò di più di 100€ al mese può avere un’auto tutta sua, senza rischiare di sedersi su una gomma masticata, o di ritrovarla attaccata dietro il volante. Prima ho dimenticato anche i costi dell’energia elettrica che avrebbe il comune! Fatti tutti questi conti bisognerebbe avere auto elettriche con un ciclo vitale di almeno 30 anni, oppure aumentare i costi dell’abbonamento. In ogni caso non conviene più ne al comune e ne al cittadino.
Comunque quello che tu descrivi in qualche maniera già esiste, e si chiama car sharing
http://it.wikipedia.org/wiki/Car_sharing
solo che in questo caso sono soprattutto ditte private che verificano che l’auto l’hai trattata bene, perchè hanno tutto l’interesse di far pagare il vandalo per i danni recati. a livello pubblico sono sicuro che le cose non potrebbero durare…
Da noi (nel lazio) i trasporti pubblici vengono molto incentivati dalla regione che opera finanziamenti anche importanti a compagnie come trenitalia o compagnie di trasporto pubblico in generale. Inoltre nelle politiche regionali da pochi anni esiste anche un sussidio per i lavoratori e gli studenti pendolari fino ai 25 anni di età. Praticamente tramite il servizio siset si forniscono alla regione i dati del luogo di lavoro e della residenza, e se si è sotto un isee di 20’000€, la regione fornisce il trasporto gratis fino alla destinazione desiderata con i mezzi pubblici (autobus e treni). Inoltre tra lazio e campania (visto che la tratta roma-napoli copre tutte e due le regioni) sono state cambiate nell’ultimo anno quasi tutte le fodere di stoffa dei sedili e sono state sostituite con fodere di pelle. È stato un investimento eccezionale per i viaggiatori. Prima si trovavano delle carrozze in uno stato indecoroso! Sembrava che la gente se la facesse sotto mentre viaggiava!
Per quel che riguarda la precedenza che viene data agli intercity o categorie superiori ai regionali, credo che sia data per motivi di sicurezza soprattutto. Anche da noi fanno così, e mi scocciava questa cosa fino a quando mi sono messo un pò a pensare… Quando il treno deve fermarsi a una stazione non frena all’ultimo secondo, ma la frenata e lunga e lenta probabilmente perchè mentre frena il treno reimmette sulla rete elettrica dell’energia che recupera usando il motore della locomotiva come generatore. Forse se si fermasse tutto insieme, il sistema di recupero dell’energia potrebbe causare delle sovratensioni sulla linea (so quasi con certezza che operano delle misure di sicurezza in questo senso), oppure potrebbe diminuire l’energia recuperabile perchè in un certo regime potrebbe non essere massima l’efficienza del generatore.
Per quello che riguarda il servizio, i ritardi ovviamente sono all’ordine del giorno, anche se per fortuna difficilmente superano il quarto d’ora per i regionali. Mi viene un poco da ridere a pensare che un giorno alla stazione ho incontrato dei ragazzi che stavano conducendo un’indagine per trenitalia. Con il noro netbook compilavano un questionario con domande un pò particolari, ad esempio una domanda che mi ha fatto scoppiare a ridere è stata: “da 1 a 10 quanto ritieni tempestiva la segnalazione dei ritardi?”. Può sembrare una domanda normale, ma due punti mi hanno lasciato perplesso. Uno è che io come faccio a sapere se la segnalazione è tempestiva? Dovrei sapere dove sta il treno in ogni istante per sapere il ritardo vero e confrontarlo con quello dei tabelloni, ma la posizione me la dice il tabellone, quindi praticamente è esatto per definizione! La seconda cosa stupida di questa domanda è che non chiede tanto un giudizio sui ritardi dei treni, ma sulle segnalazioni!!! Ma stica* le segnalazioni! I clienti vogliono _i treni_ in orario, non i tabelloni! Un’altra domanda era “quanto giudichi utili le segnalazioni degli altoparlanti”. Avrei preferito in realtà rispondere alla domanda di quanto giudico fastidiosa la radio che mettono a tutto volume. Altre domande inutili erano tipo riguardanti i servizi presenti nei dintorni della stazione ecc. Insomma, un questionario inutile per dare ai clienti solo l’impressione che a loro importi qualcosa dei disagi che subiamo ogni giorno
Infatti io non parlavo di “livello pubblico” ma di privato, inoltre il noleggio auto esiste e se riporti l’auto danneggiata paghi! Quindi il problema della gente con poco sale in zucca è risolvibile in fin dei conti, la questione principale è spostar quantomeno la produzione di smog altrove (la corrente elettrica per queste auto comunque va prodotta) ed evitare di avere auto di proprietà laddove questo non è necessario!
Hanno sottoposto anche me a questo “questionario” a cui accettai di sottopormi convinto di avere finalmente modo di dire a trenitalia cosa pensavo del loro servizio… ma al termine sono giunto al tua stessa considerazione, inutile!! Infatti questi questionari riguardano solo la stazione in cui vengono effettuati non il servizio in generale, le domande erano tutte mirate al servizio offerto dalla stazione: sottopassaggi, sala d’attesa, tabelloni, voce(annuncia ritardi) spazi nei dintorni della stazione, sicurezza ecc insomma nulla a che vedere con ritardi qualità dei treni e delle corse!
Un mio amico una volta giustamente disse : Ok tutti la sera torniamo a casa dal lavoro, te le immagini milioni di macchine attaccate contemporaneamente alla rete elettrica??????? Come non dargli torto, però forse alcune precisazioni si possono fare. Per esempio la notte il consumo di energia elettrica è nettamente inferiore rispetto al giorno e quindi diciamo che sarebbe controbilanciata la situazione. Ma la domanda è: quanto è la differenza tra consumi di giorno e notte? Quanto è la stima di consumo di tot macchine elettriche tutte collegate alla rete elettrica? E se in molti attaccano le loro auto durante il giorno, la nostra rete elettrica fino a che punto può sopportare?
Mettere in piedi una totale sostituzione delle auto a benzina con auto elettriche con l’attuale rete elettrica sarebbe impossibile! Dovrebbe adattarsi l’impianto e la produzione di energia elettrica (magari con rinnovabili). Se ci pensi il sistema non era stato pensato per “ricevere” energia dai clienti ed è stato modificato(e la modifica è ancora in atto) per ricevere energia dai possessori di pannelli e generatori eolici, perciò andrebbe tutto modificato 🙂 Ci vogliono dei cambiamenti, dinamicità! Perchè come dice il mio prof di automatica, la staticità è la morte! nella dinamica c’è la vita!! Quindi Yes We Change!
Si, questo è proprio un punto cruciale dell’elettricità come fonte di energia per i trasporti. Se ci pensi, le abitazioni hanno un abbonamento alla rete elettrica per un consumo di potenza massimo di 3kW, invece il motore di un’automobile utilitaria media eroga tra 40 e 60kW. Questo vorrebbe dire che se io porto la mia macchina per un’ora in città, consumando mediamente 30kW, avrebbe bisogno di stare attaccata alla presa di casa per 10 ore di seguito sfruttando tutta la potenza disponibile. se lo facessero tutti ci sarebbe un blackout totale! Questo aggrava ancora di più il problema delle fonti rinnovabili di tipo solare perchè l’energia dovrebbe essere presa di giorno e stipata per essere utilizzata la notte, cosa abbastanza complicata da fare!
Infine c’è da dire che già ora la situazione dei consumi energetici nelle ore di punta è critica, figuriamoci se anche le automobili andranno a energia elettrica cosa potrà essere… Ora ai treni spengono l’aria condizionata d’estate nelle ore di punta, accendendola solo di mattina presto e nel tardo pomeriggio (quando ce ne sarebbe meno bisogno), e probabilmente lo fanno perchè non è possibile sulla rete energia a sufficienza per azionare i condizionatori. A luglio e agosto è davvero improponibile viaggiare a ora di pranzo
Dico solo che a Napoli ci siamo portati avanti con delle “colonnine” di spazzature alte un paio di metri e lunghe anche 20. Credo che possiamo alimentare deloreanS per qualche secolo 😉
Dai un occhiata a questo video 🙂
http://www.youtube.com/user/thejackall?blend=2&ob=4#p/c/1E8E4655F540EAA5/6/QxLzPDKQCq0
Non si potrebbe produrre energia dalle scoreggie delle mucche 😀
Volevo fare qualche osservazione sulle automobili alimentate tramite energia elettrica.
Premetto che sono un ecologista e risparmiatore energetico (spengo tutte le luci!) ma vi rendete conto che con la schifosa produzione energetica che abbiamo è nella maggior parte dei casi basata su petrolio e carbone? Ora, che senso ha un’automobile elettrica usata con questa energia? Nessuno, perchè l’inquinamento non esce dallo scarico ma esce dalla centrale a combustibili fossili.
Inoltre, come dice l’utente Cosimo, sopporterebbe la nostra rete elettrica anche le automobili?
E poi, sostengo anche l’idea dell’utente Francesco: come può uno pensare di fare il “pieno” in un’ora? Forse una soluzione sarebbe quella di caricare tanti condensatori istantaneamente che poi, mano a mano, rilasciano la carica alla batteria (che è decisamente più lenta a caricarsi rispetto ai condensatori).
Conclundo dicendo che la situazione energetica del nostro mondo è veramente in crisi e quindi prima di pensare a sviluppi futuri di apparecchi che richiedono energia, è bene prima riuscire a trovare nuovi fonti energetiche rinnovabili, visto che il solare consentirebbe di risolvere il problema energia solo in piccola parte. Forse il futuro è l’energia fotonica?
cosa intendi per energia fotonica?
Hai perfettamente ragione sul primo pensiero, cioè che non ha senso utilizzare automobili elettriche se l’elettricità proviene da fonti non rinnovabili. il caso ha voluto che ieri ho visto questo articolo
http://motori.corriere.it/motori/varie/11_aprile_04/EC20110404NAZ10_22_1706da3c-5eea-11e0-b025-06c58bf39633.shtml
a quanto pare un’auto che va a energia elettrica, indirettamente produce inquinamento come un’auto diesel, questo vorrebbe dire che è tutto inutile, se continuiamo a produrre energia elettrica come facciamo oggi.
La soluzione del pieno in un’ora al giorno d’oggi è impraticabile. Infatti le batterie sono molto lente ad essere caricate, ma attualmente sono l’unico mezzo disponibile sul mercato capace di immagazzinare abbastanza energia da alimentare un macchinario di potenza come può essere un’automobile. I condensatori, come dici sono molto veloci ad essere caricati e scaricati, e permettono un numero di cicli di carica e scarica ordini di volte superiori alle batterie. Proprio per questi motivi trovano ampio uso nelle applicazioni di recupero dell’energia cinetica, oppure per compiti simili effettuati a livello industriale. Per approfondire l’argomento prova a leggere questo documento
http://www.enea.it/attivita_ricerca/energia/sistema_elettrico/Tecnologie_elettriche/RSE47.pdf
che riguarda proprio l’uso dei condensatori per migliorare l’efficienza energetica complessiva di alcune categorie di industrie. Il problema dei condensatori è che possono immagazzinare solo una frazione dell’energia di una batteria, e se oggi il problema delle batterie è che non hanno abbastanza capacità da soddisfare un’automobile, figuriamoci se è possibile utilizzare condensatori.
L’idea dei condensatori che rilasciano carica alla batteria diciamo che non è errata come principio, ma non ha senso per le motivazioni che ti dicevo poc’anzi, pensaci bene…
Una sola cosa mi duole chiederti: cosa è l’energia fotonica?
Non puoi confrontare la Danimarca con Italia solo a livello popolazione sono solo 5 milioni è lui solo a Milano siamo più di 8 milioni ,
chiaramente da loro un’intervento ecologico rimane molto più facile visto che sono pochi .
Ciao Stefano,
per essere di parte intendi dire essere Italiano? 🙂
Anche nei cellulari esiste una azienda tutta Italiana, la NGM che vende molto all’estero ma in Italia non riesce a sfondare… perche?
Stesso discorso vale per la Omsa (Golden Lady) la fabbrica chiude e sposta la produzione al’estero. La domanda che mi pongo è: quante donne comprano le calze cinesi a 1 euro?
Poi non ci lamentiamo se le fabbriche per sopravvivere spostano la produzione nei paesi ‘poveri’. La risposta potrebbe essere: ma le calze italiane costano troppo….
SI, è vero ma PURTROPPO questa è la situazione attuale!
Pensiamo un attimo a quanti prodotti made in cina abbiamo in casa prima di lamentarci di non trovare lavoro o della crisi.
Certo sto generalizzando, ma sarebbe il caso di rivalutare il Made in Italy, non solo per il Bene dell’Italy ma soprattutto per la sopravvivenza dell’Italy.
Quindi la nostra 🙂
Ogni volta che compriamo un’auto tedesca, aumentiamo il famoso spread… ci avevate mai pensato?
Il tuo ragionamento non fa una piega. Quoto!
Nel campo automobilistico l’errore più grande è stato quello di svendere l’A.R. alla FIAT, benchè in crisi, poteva riprendersi in modo più decoroso riportando in auge il marchio e la sua storia. Quante auto blu, ormai sono straniere, persino le Forze dell’ordine hanno auto straniere, eppure le alfa erano macchine che hanno fatto la storia dell’automobile, spesse volte superiori alle BMW o alle Mercedes.
Per non parlare della Autobianchi che faceva concorrenza alla Mini Minor, oppure alle Lancia.
In mano ad un solo gruppo, si è ridotta sia la concorrenza che il prestigio di auto che come disse Ford: “When I see an Alfa Romeo go by, I tip my hat”
Oggi sono soltanto della FIAT modificate, benché Formigli sia stato accusato di aver denigrato l’immagine della Fiat.
In rete ho potuto vedere il servizio, ma non mi sembrava così denigratorio, quando dimostrava che una Mito su tracciato bagnato, faceva il percorso più lento di 2 secondi rispetto alla Mini.