Presentiamo, in questo articolo, un semplicissimo cavalletto di legno su cui appoggiare i quadri durante la loro pittura oppure per una definitiva esposizione nella casa. Essi possono essere utilizzati, ovviamente, durante l'esposizione in una mostra. La fantasia non detta regole: il suo uso può ritornare utile anche per presentare il menù al ristorante, per pubblicizzare un determinato evento come, ad esempio, un torneo o un concerto. La facilità di realizzazione è assicurata a patto, però, di essere precisi nelle operazioni di misura, taglio ed incollaggio.
Introduzione
Quando realizzo oggetti in legno, di qualunque complessità e utilità, pongo costantemente in primo piano la seguente regola: "Chi misura due volte, taglia una volta sola". E' una sacrosanta verità che dobbiamo rammentare sempre durante i nostri lavori del fai da te. E' meglio, infatti, perdere un po' più di tempo a misurare un determinato pezzo di legno che poi pentirsi di aver tagliato male e ricominciare daccapo tutto il lavoro. Si risparmiano, in questo modo, anche dei quattrini.
L'idea del cavalletto che presento in questo articolo non è nata per caso e risali a parecchi anni orsono. Tempo fa frequentai un breve corso di pittura, peraltro molto istruttivo e interessante, nel quale mi furono insegnate le tecniche basilari. Devo dire che esso mi è stato molto utile e, degli unici due quadri da me prodotti fino ad ora, ne vado molto fiero.
La maestra del corso, ovviamente, non disponeva di decine di cavalletti da mettere a disposizione di tutti, esortò dunque i partecipanti a portarsene uno da casa. Pensando di acquistarlo, girai un po' per i negozi del settore e mi accorsi subito che i prezzi, a volte, erano alquanto esagerati: esistevano decine di modelli diversi, alcuni dei quali anche molto professionali ma, in ogni caso, il costo usciva decisamente dal mio budget, così decisi di costruirmelo da me, in modo da adattarlo alle mie misure e alle personali esigenze. Dopo qualche giorno di lavoro nacque, dunque, un semplice ed utile cavalletto, che vado a presentare in questo articolo.
La realizzazione doveva presentare, per quanto più possibile, le seguenti caratteristiche:
- Risultare semplice nella costruzione;
- Avere un costo relativamente basso;
- Essere leggero e maneggevole da trasportare;
- Essere possibilmente chiudibile;
- Risultare simile ai modelli da esposizione o da schizzo;
- Possedere una buona stabilità;
- Essere capace di sopportare il peso del quadro.
Tutte le caratteristiche sono state pienamente rispettate. Per la semplicità della costruzione, l'altezza della mensola non è regolabile, ma ho risolto il problema utilizzando alcuni "spessori" di legno sotto il quadro, all'occorrenza, per alzarlo di livello il giusto necessario. Passiamo adesso alla descrizione pratica dell'oggetto, che mi ha regalato un'impagabile soddisfazione e divertimento nella sua semplice realizzazione.
Materiale occorrente
Il materiale occorrente è ridotto veramente all'osso e il 90% di esso è costituito da assicelle di legno (di pino o di abete) di opportuna misura. Ecco, nel dettaglio, cosa serve (vedi figura 1), tenendo conto che la realizzazione finale corrisponderà al mio prototipo di cavalletto. Per diverse misure si scelgano, ovviamente, parametri alternativi:
- 4 listelli di abete di 150 cm. x 1,8 cm. x 1,8 cm. (oppure 2 di 150 cm. x 3,6 cm. x 1,8 cm), per la struttura portante (A);
- 1 listello di abete di 45 cm. x 3,6 cm. x 1,8 cm. per la mensola (B);
- 1 listello di abete di 126 cm. x 6 cm. x 1,8 cm. per il piedistallo (C);
- 2 listelli di abete di 18 cm. x 6 cm. x 1,8 cm. per il fissaggio della cerniera (D);
- 1 piccola catenina in ottone, o comunque dorata (E);
- 1 cerniera di ottone per porte (F);
- 3 feltrini (G).
Si tratta, come si vede, di materiale dal costo irrisorio. Se la lavorazione segue un buon grado di fattura e di professionalità, il risultato finale ripagherà sicuramente degli sforzi del lavoro [...]
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Un simpatico fai-da-te per gli amanti della pittura! 🙂
Articolo molto interessante per chi come me è un pittore nato. Faccio quadri ad olio sin da bambino e continuerò a farne. L’arte sappiamo che si collega con molte discipline tra cui la matematica. Ma come possiamo collegarla con l’elettronica?
O meglio come possiamo associare il progetto di un cavalletto con l’elettronica?
Non sei il primo che lo chiede e, sinceramente, mi aspettavo queste domande 🙂
Vi spiego il ragionamento che c’è dietro questo tipo di articoli (si, ne seguiranno altri se lo vorrete).
Con l’acquisizione di Firmware abbiamo convogliato tutta l’elettronica professionale su questa rivista, “liberando” EOS-Book dall’ingegneria elettronica (anche se molti ing. elettronici continuano e continueranno a leggerla per evidenti motivi pratici) ed indirizzandola verso l’elettronica hobbistica, i makers e quindi i fablab ed il diy.
In un contesto maker e fablab appunto, la realizzazione di un cavalletto (“open source”) è un esercizio di realizzazione pratica che può essere utile in molte attività fai da te.
Ovviamente la strada che prenderà EOS-Book solo voi lettori potrete deciderla, con il vostro consenso o il vostro disappunto sui vari articoli.
Si potrebbe pensare di far diventare il cavalletto (o qualsiasi altro oggetto), un “Thing” per IoT, ad esempio. Nel caso specificio si potrebbe regolare l’altezza della mensola col cellulare, o installare una lampada per illuminare il quadro e regolare l’intensità della luce, sempre da remoto. Aspettatevi cose grandiose con l’IoT…..