La conversione di hardware obsoleto in macchine creative è una delle tendenze più affascinanti del mondo dei makers. Con l’arrivo di Halloween, un case per PC ormai fuori uso è stato riconvertito in un distributore automatico capace di distribuire premi, generare effetti sonori e mostrare grafiche animate. L’idea, oltre a dimostrare l’ingegno dietro al riuso di materiali elettronici, indica come l’unione di componenti open source e dispositivi economici possa dare vita a soluzioni originali pensate per divertire e stupire.
L’utilizzo di un case per PC ormai datato come struttura di base per un progetto innovativo ha dimostrato come il riuso creativo di materiali elettronici possa trasformarsi in un’esperienza unica. Nel periodo di Halloween, quando la comunità dei makers concentra le proprie energie su progetti a tema, un vecchio chassis di computer è stato riconvertito in un distributore automatico capace di unire tecnologia e intrattenimento.
L’idea sviluppata ha sfruttato le caratteristiche meccaniche e la robustezza di un involucro metallico concepito originariamente per ospitare hardware informatico, che si è rivelato ideale per integrare componenti aggiuntivi e moduli elettronici.
Il cuore del sistema non è una tradizionale scheda madre ATX, ma un Asus Chromebox CN60 con Linux, la cui compattezza ha permesso di ricavare spazio per gli altri elementi funzionali. All’interno del case sono stati infatti installati un monitor, altoparlanti amplificati, alimentatori dedicati e soprattutto una scheda Arduino UNO Rev3 incaricata di gestire il meccanismo di distribuzione. L’interazione avviene attraverso un pulsante che attiva l’erogazione dei premi, simulati da palline colorate, accompagnata da effetti sonori e da animazioni proiettate sullo schermo.
La parte meccanica sfrutta una tramoggia posizionata nella parte superiore della struttura, da cui un motore a 12 V movimenta una ruota capace di rilasciare gli oggetti lungo uno scivolo fino al contenitore frontale. La precisione del sistema è garantita dall’integrazione di un fotoresistore e di un LED configurati come sensore ottico, in grado di rilevare il passaggio del premio e arrestare il motore in modo automatico. Qualora il sensore non registri alcun movimento, il software avvia una sequenza di timeout per evitare rotazioni inutili, interpretando l’assenza di oggetti come segnale di tramoggia vuota. La combinazione di hardware riciclato e programmazione open source ha reso possibile un progetto capace di attrarre i più giovani durante le serate di trick-or-treating, trasformando un vecchio computer in una macchina interattiva dal forte impatto scenico. Sebbene non si tratti di un’installazione pensata per spaventare, il risultato mette in evidenza il potenziale creativo della tecnologia low-cost e la versatilità degli strumenti elettronici moderni applicati al riuso.



