Siamo tornati e siamo di nuovo al lavoro. A pieno regime riprendono le pubblicazioni, gli impegni, le corrispondenze, le revisioni e tutte le nostre normali attività. Ma abbiamo ancora gli occhi strabuzzati per ciò che abbiamo visto alla Maker Faire a Roma. Se non ci siete stati, ecco cosa vi siete persi. Ripercorriamo insieme i momenti più significativi di questo grande evento.
Non è per farvi (come si suol dire) rosicare ma se vi siete persi la Maker Faire a Roma è un vero peccato!
È impossibile negarlo: la Maker Faire è un evento magico. Pieno di ogni genere di stimolo, ricco di idee e di entusiasmi. Raccoglie ogni tipo di creativo e di competenze, li mette insieme e ne consente l'esposizione al mondo.
L'edizione europea della fiera si tiene a Roma e questo è un fatto di grande rilevanza: l'Italia è uno dei Paesi più sviluppati ed industrializzati al mondo, la cui economia si basa sulla creatività e sulla capacità di adattamento. Siamo la piazza ideale per ospitare un evento così e lo abbiamo dimostrato.
In fiera c'era di tutto: scuole in visita, laboratori in mostra, aziende affermate, spin-off delle università, professori, hobbisti, ingegneri, tecnici e curiosi. Un vero e proprio crogiolo di entusiasmi e creatività.
Corre l'obbligo di ringraziare Massimo Banzi, il team Arduino e tutti gli organizzatori per aver dato vita a questo enorme e stupendo momento di confronto. Crediamo che sia indispensabile continuare a lavorare per far diventare questi incontri sempre più frequenti e sempre più interattivi.
Se avete seguito il nostro profilo su Facebook avrete certamente notato foto che testimoniano incontri, interviste e tanto altro ancora.
Un saluto in particolare al gruppo Open Biomedical, con il quale la collaborazione è soltanto all'inizio, e al team di JustMake. Entrambi li incontreremo nuovamente a Bari il prossimo 25 Ottobre in occasione del Makers' Meeting.
Ma la Maker Faire è stata anche un vero trionfo di schede ed applicazioni ed abbiamo ritrovato tante delle schede che sono state protagoniste qui da noi: c'era la Wunderbar, e abbiamo incontrato il team di Relayr.
C'era STMicroelectronics, ovviamente, che presentava la STM32 Nucleo, ormai diventata una famiglia di schede di sviluppo con i nuovi shield già disponibili per tutti.
C'era UDOO, con il suo team di ragazzi davvero in gamba a raccontare con entusiasmo di come la si possa usare unendo semplicità e potenza.
E ovviamente non poteva manca lei, Beaglebone Black, protagonista di diversi articoli qui sul nostro sito e sulla quale scriveremo ancora.
Insomma, ce n'è stato per tutti i gusti e non vediamo l'ora che arrivi l'edizione 2015.
E voi avete preso parte a questo incredibile evento? Raccontateci le vostre impressioni nei commenti!
Un saluto a voi!
Grazie per la vostra ospitalità presso lo stand (tanta gente, tanto fermento e tanti piccoli e grandi prodotti a cui ci avete introdotto grazie ai vari contest) e per il prossimo evento del 25 a Bari.
Come molti, anche noi abbiamo visto in modo un po’ “dispersivo” questa edizione della MF! La location dell’Auditorium è molto bella ma gli spazi ampi ed anche il caldo del weekend hanno remato un po’ contro .
Senz’altro siamo tutti più abituati al concetto di “fiera” in un luogo chiuso e più raccolto. E infatti il commento che abbiamo sentito più spesso è stato:” ma non si poteva organizzare alla Fiera di Roma?”.
Ma, almeno a mio avviso, anche questo fa parte di un certo modo “tradizionale” di vedere gli eventi. La MF, nata se non sbaglio a San Mateo in California, è da sempre un evento tenuto in spazi ampi ed aperti, e di certo il successo che riscuote è ogni anno notevole . Quindi se lì è un evento di successo, può esserlo anche qui.
Polemiche sui pregi/difetti dell’organizzazione ci saranno sempre, quindi personalmente dico: concentriamoci su tutto quello che questa fiera ha rappresentato, dunque la nostra irrefrenabile voglia di innovazione, tecnologia, DIY, elettronica e quant’altro.
È già il secondo anno di seguito che la MF European Edition si tiene in Italia. Gioiamo anche di questo 😉
Un saluto a tutti gli amici di EOS, maker e non!
delfino_curioso ed il team di JustMake
L’anno scorso ho visto la prima edizione della Maker Faire come visitatore e mi è piacuta tantissimo, quest’anno l’ho voluta vivere da protagonista esponendo al settore RUBRIK. Non sono neanche riuscito a vederla tutta, da quanta gente c’era ma devo dire che sono stati giorni veramente elettrizzanti: un posto dove sicuramente non ci si annoia. Si avvertiva nell’aria la voglia di fare, creare, innovare, scoprire e di conoscerci, di guardarci in faccia, di scambiare idee e opinioni, di fare gruppo. Si perché oggi da soli non si va da nessuna parte e se si vuole fare progetti di una certa rilevanza bisogna farli in gruppo e per formare i gruppi bisogna conoscersi. E le fiere servono anche a questo.
Ringrazio Riccardo e Massimo per aver organizzato questo evento e soprattutto di averlo fatto in Italia. Si poteva organizzare meglio, questo è certo, ma sicuramente va detto che organizzare un evento del genere non è per niente facile e richiede uno sforzo enorme. E siccome non bastava la MakerFaire è stata organizzata anche l’Innovation Week con una serie di conferenze fantastiche come Open Hardware Summit, il MeetIoT e lo SmartMoney.
Un’aspetto che non mi è piacuto e che sicuramente è da migliorare secondo me è l’eccessiva burocrazia che ha preceduto l’evento: non avete idea di quante mail mi sono arrivate con contratti da firmare, moduli da riempire, liberatorie, ecc. in questo si vede che stiamo in Italia, all’estero una spunta su un modulo web sarebbe bastata.
E adesso, mi alzo, prendo lo zaino e vado a presentare i miei progetti fatti con Arduino all’Internet Festival a Pisa. A presto.
Stefano
Io ci sono sono stato con piacere, ho visto di tutto e sono rimasto molto ammirato dalla sua struttura.
Non mi va di fare critiche di nessun genere e tipo perché sinceramente non sarei stato in grado di organizzare e soprattutto sono contento di aver visto molti stranieri perché è giusto che questa non sia solo una fiera italiana.
Non conosco bene Roma per cui non so se ci fosse una struttura più adeguata che se da un lato l’anno scorso sembrava in effetti più ordinato quest’anno abbiamo avuto il bel tempo, tanto verde e spazi dove trascorrere il pranzo comodamente.
Ho passato due giornate bellissime e non vedo l’ora di tornarci.