Uno studio di registrazione a disposizione 24 ore su 24 è il sogno di tutti quelli che amano passare ore con il proprio strumento musicale o fare prove con il gruppo con cui suonano. Se pensiamo ai costi di affitto che verrebbero praticamente annullati e alla praticità di avere uno studio di registrazione sempre a portata di mano, potremo essere concordi sul fatto che uno studio di registrazione DIY rappresenti una valida idea. Seguiamo passo passo questo tutorial per costruircelo.
Materiali per la costruzione dello studio di registrazione DIY
- Un buon computer, che sia un PC o un Mac non fa differenza
- Un software audio per le registrazioni audio come Recordpad, Debut Video Recording Software, Audacity, Tempo Perfect e Pitch Perfect Guitar Tuning Software
- Un’interfaccia audio o una scheda sonora
- Casse stereo e un amplificatore, se possibile
- Un microfono
- Due cavi per la chitarra
- Una chitarra elettrica
Attacchiamo tutto
Prima di aprire il software audio (useremo Audacity) dobbiamo collegare i due cavi. Prendere il primo cavo e collegarlo all’uscita audio del computer, poi prendere l’altra estremità e collegarla all’uscita audio sull’amplificatore. Ovviamente assicurarsi che l’amplificatore sia già collegato. Ora prendere il secondo cavo e collegare un’uscita alla chitarra e l’altra all’amplificatore come si fa normalmente. Lo studio di registrazione è appena cominciato.
Audacity
Passiamo ora ad usare Audacity, il programma scaricabile da internet e in grado di fornire un’ottima qualità nelle registrazioni stereo. Aprire il programma, cliccare sul Tab “Modifica” e poi su “Preferenze”, ultima voce del menu. Al primo Tab, selezionare il dispositivo di registrazione che è stato collegato. Ce ne dovrebbe essere qualcuno, quindi se non si conosce quale sia, conviene testarli tutti fino a che non si arriva a quello giusto. A questo punto si è praticamente pronti a registrare.
Registrazione
Prima di testare lo studio di registrazione DIY, una avvertenza fondamentale: non settare il volume dell’amplificatore troppo alto perché potrebbe far saltare la scheda sonora del PC. Ora tutto ciò che bisogna fare e premere il pulsante record e cominciare a registrare. Se non è possibile ascoltare attraverso l’amplificatore, si può attivare “Software Playthrough” dal menu “Preferenze”e verrà abilitata la riproduzione di ciò che si sta registrando per mezzo delle speaker. C’è però la possibilità che questo avvenga con u po’ di ritardo.
Microfoni USB
Nel caso si usasse anche un microfono USB per le registrazioni nello studio DIY, bisogna prima impostare Audacity in modo che lo legga. Inserire il microfono prima di lanciare Audacity, quindi andare su “Modifica”, quindi su”Preferenze” e sotto “Registrazione”selezionare il microfono (dovrebbe apparire la voce “Microfono USB”). Un piccolo studio di registrazione DIY è stato creato; certo è molto semplice, ma comunque non difficile da creare, abbastanza economico, e soprattutto a portata di mano!Nel caso in cui si volesse impreziosire il lavoro svolto c’è sempre la possibilità di aggiungere dei pannelli acustici per insonorizzare lo studio e non avere problemi di un eventuale disturbo alla quiete pubblica!Nel caso in cui foste interessati ad adottare questa soluzione, ecco il link per costruire dei pannelli acustici fai da te.
ciao, riguardo la scheda sonora, con saltare volevo dire bruciare..alzando troppo il volume dell’amplificatore c’è in effetti questo rischio, come si dice anche qui
http://209.85.129.132/search?q=cache:tzr4f9JPRF4J:www.claudionegro.com/ita/swacustica/cavi/cavi.html
Ti quoto proprio la frase:”poi si regola il volume dell’ampli (prestate la massima attenzione, anche se usate un partitore, per non bruciare la scheda)”.
Sul contenuto poco esaustivo,questo DIY è stato ripreso da un progetto di instructables che in effetti dava molte cose per scontato. Ne farò un altro molto più dettagliato :P. Però non direi che è fuorviante, controllo sempre le informazioni che riporto. A volte può anche succedere che una cosa scappi, ma non mi sembra il caso della scheda sonora che hai indicato tu.
ciao 🙂
L’articolo NON è ne spicciolo ne impreciso, caro Anonimooo (addirittura hai aggiunto 2 “o” piuttosto che dare un nome), sarebbe opportuno inviare commenti utili alla community, relativi all’elettronica e non al fatto che “saltare” o “bruciare” o “sfasciarsi” o “rompersi” possa significare la stessa cosa.
Inoltre le foto, di cui parli, nei nostri articoli non mancano mai, almeno una è sempre presente, semmai la qualità delle foto a volte non è eccezionale, ma belle foto, originali, hanno un costo e ci teniamo a tenere il blog gratuito, dando la possibilità a tutti di fruire dei contenuti e delle “belle guide” gratuitamente.