
Ecco l'ultima parte del google I/O 2011 in italiano. Dopo Android e Google Music, si parla finalmente di Arduino!
Grazie! Hugo: Grazie, Paul.
È stato magnifico! Quindi Honeycomb 3.1, Ice Cream Sandwich, noleggiare film, musica!
Cosa ne pensate, ragazzi?
Oggi annunciamo i team, i partner che lavorano con goolge. Insieme creeremo nuovi guidelines per sapere come aggiornare velocemente i nostri dispositivi. Grazie!
I partner sono: Verizon, HTC, Samsung, Sprint, Sony Ericsson, LG, Tmobile, Vodafone, Motorola e AT&T.
I dispositivi di questi partner riveceranno gli ultimi aggiornamenti della piattaforma Android. E questo è solo l'inizio. Grazie!
Queste sono delle news meravigliose per gli utenti e per gli sviluppatori e per l'intera industria. Andiamo avanti.
Andiamo alla sezione more. Vogliamo che gli sviluppatori facciano di più con android, scrivere apps per le nuove classe di hw e perchè no, creare il proprio hw. Vi presento Matt Hershenson e Joe Britt dal team hw di Android. Loro vi presenterano i loro progetti cool.
Matt: Grazie, Hugo. Ci sono più di 300 dispositivi android,
Sappiamo che gli sviluppatori hw vogliono avere il modo per costruire accessori che possono funzionare su ogni dispositivo da ogni casa produttrice. Fino adesso è stato difficile, ma adesso sta per cambiare.
Oggi annunciamo Android open accessory.
Aggiungiamo una piattaforma di supporto per l'hw e una nuova API per parlare con loro. Così potrete lavorare con qualsiasi dispositivo android. Tutti utilizziamo il telefonino per sentire musica ma se il nostro dispositivo android potesse integrare di più non sarebbe meglio?!
Questo è un esercizio fatto con Life Fitness ed è compatibile con open accessory.
Anand ci aiuterà. Prima mette la sua benda e poi ci fa vedere il suo cel android. Guardate cosa succede quando attacca il cell nella bici. Riconosce l'accessorio, e mostra un'app. Se l'app non è stata istallata, la bici manderà l'utente all'app nell'Android Market per scaricarla. Anand lancerà CardioQuest. Come lui pedala più veloce, muove l'android gui all' insù, se pedala lentemente, l'android gui va giù. Ohhh, Whoa! Una caloria, una caloria!
Questa app funziona per Honeycomb e Gingerbread. Supporta USB e bluetooth nel futuro.
ADK è basato su arduino, e un'host usb. Incorpora circuiti da un'usb host da Circuits@Home e tutti sanno che arduino è una piattaforma open con tante terze parti hw e sw che gli sviluppatori possono utilizzare per sviluppare con gli acessori android.
L'ADK non è l'unico modo. Microchip e RT lanciano il proprio open accessory. Diamo un'occhiata a queste schede adk. Abbiamo un gioco a labirinto e abbiamo aggiunto due servo-motori agganciati alla scheda adk. La scheda adk comunica con il tablet. Sul tablet gira un'app semplice che manda il dato dell'accelerometro tramite usb all'adk.
E' interessante questo gioco ma volevamo qualcosa di più grande. Abbiamo un video. Guardiamolo!
Android ha avuto un grande successo e pensiamo che anche la open accessory adk e android. Questo labirinto è stato ispirato da questo. Pesa ca. 5000 pounds ed è alimentato da una coppia di motori di 200 volt a 50 Amp. E' tutto controllato dal tablet android con dentro l'adk. Se volete sapere di più su android open accessory e sull'adk e sapere come iniziare a lavorare con i propri accessori, visitate la sessione accessories.android.com.
La demo sarà disponibile. E' molto divertente. Con l'adk diamo il benvenuto agli sviluppatori hw nella community android dando loro una path per costruire accessori android velocemente e facililmente.
Una cosa importante è che tutto è open. Niente NDA, niente tasse, niente processo di approvazione per costruire un'accessorio hw o scrivere un sw.
Iniziate pure! Il primo passo è andare nella zona interactive dove troverete un sacco di open accessory e dove troverete cose cool.
Adesso Joe Britt è qui, credo, per parlare di un tipo più grande di accessory. Joe!
Joe Britt: Che cos'è un'accessory android?
Vogliamo pensare alla vostra casa come un accessorio o meglio come un network di accessori e pensare all'android come al sistema operativo per la vostra casa.
Chiamiamo questa visione Adroid@Home. Nel centro dell'architettura Android@Home è il tuo dispositivo android.
Ampliamo l'android os per includere i nuovi servizi che permettono android apps di scoprire, collegare e comunicare con elettrodomestici e dispositivi nella casa. Chiamiamo questo Android@Home Framework.
Per elettrodomestici che non si possono collegare wifi, abbiamo creato un protocollo wireless e open che permette ai dispositivi android di connettersi tra di loro. Questo nuovo protocollo consente una connettività a basso costo con tutto quello che è elettrico nella vostra casa: luci, sveglie, termostati, lavastoviglie ecc. vogliamo pensare a tutti gli elettrodomestici della tua casa come un potenziale dispositivo i/o per android apps.
Guardiamo un paio di demo.
Anand ci fai vedere il trucchetto che hai imparato? Anand: sì. MMMMM MMMMM
J Britt: ok, ok. Anand sta esagerando un po'.
Abbiamo dimostrato un semplice tipo di hello world app che mostra una serie di switches di luci digitali. Utilizzando Android@Home framework, questo tablet può comunicare in modo remoto a queste due lampade e Anand le ha acese e spente.
Gli altri 2 switches sono collegati a queste due lampade a destra e a sinistra. E Anand le può controllare in remoto.
Adesso che sapete come controllare le lampade potete lasciare andare la vostra fantasia. Immaginare nuove modalità che sarete in grado di fornire. Potete costruire una sveglia che alza le luci in stanza e che fa cantare la vostra musica preferita.
O immaginate come le vostre app possono connettersi al calendario per controllare automaticamente i dispositivi della vostra casa. Se sei uno sviluppatore di giochi, pensa a quanti giochi puoi sviluppare con questa funzionalità. Immaginate che utilizzando android@Home framework potete controllare un sistema di irrigazione e creare un'app farmville reale.
Se non vincete, il vostro giardino muore. Abbiamo portato questa idea su Quake. Quando Anand gioca, spara, vedrete questi flash. Questi sono collegati al gioco. Viene comunicato attraverso android@Home e controlla queste luci. Per portare questo in realtà, abbiamo lavorato con tanti giocatori. Vorrei menzionare Lighting Science. Inizieranno a vendere i LED e gli switches per l'android@home alla fine di quest'anno. Prototipi di quesi led e switches sono stati utilizzati qui. Abbiamo disponibile anche dei dispositivi android@Home per giocarci nella zona interactive. Andate a vedere!
Vorrei mostrarvi un nuovo dispositivo android. È un hub android@Home. E' sia un stand-alone music beta end point che una rete android@Home. Lo chiamiamo Project Tungsten. Questi sono i nostri reference designs.
Abbiamo qui 2 dispositivi tungsten che funzionano con os android e l'android@home framework. È sempre powerred-on e collegato al cloud; ha l'audio. E questi esempi possono collegarsi a 8 altpparlanti del mio sistema stereo. Abbassiamo le luci per mostrarvi quant'è cool. Se non avete notato, hanno queste luci, e guardate la forma.
So che Mike Cleron ha menzionato prima il nostro team Roswell. Beh, questa è tecnologia aliena. Alziamo un po' le luci. Che cosa fanno questi?
Oggi, Paul vi ha mostrato il nostro servizio beta music su un cell e su un tablet. Qui abbiamo lo stesso servizio di musica che funzionano con questi nuovi dispositivi. Quindi Anand, accendiamo uno!
Potete immaginare che questo dispositivo riproduce musica nel tuo living. Se diamo un'occhiata al tablet, possiamo vedere che Anand sta nell'app di music, Ma c'è una nuova caratteristica per selezionare un dispositivo output. Il tablet può mandare la musica ad uno o più alto parlanti tungsten come questi che abbiamo qui.
Anand, accendi tutti i tugston. Potete sentire la vostra musica sincronizzata attraverso la vostra casa, tutto lo streaming fatto con Music Beta. Quando Anand ha premuto quei pulsanti, la musica è stata mandata da un altoparlante ad un altro. Dato che gli altroparlanti funzionano con android prenderano la musica direttamente dal music library del cloud. Ok. Tutto quello che avete visto fa parte dell'Android@Home Framework. E sarà completamente open agli sviluppatori per eslorare e scrivere le loro apps come ad esempio questa demo.
Questo è un altro Tungsten, che è un po' diverso dagli altri. Immaginate questi cd con un Near Field Communications dentro che si attivano quando li mettete fuori dal contenitore.
Prenderà uno di questi cd, RUN DMC e lo avvicinerà a questo dispositivo. Quel suono significa che è stato aggiunto alla mia libreria, l'intero cd. Se lo tocca un'altra volta, inizia a cantare. E' cool, no?!
Possiamo aggiungere un altro CD, come ad esempio Santana, e farlo suonare. Questo è per l'anteprima di Android@Home.
Spero che potete vedere come questa combinazione di nuovi servizi cloud, sw e dispositivi consente un nuovo universo di applicazioni. Sentirete tanto di Android@Home nei prossimi mesi.
Grazie, ragazzi!
Barra: Grazie, Joe, è stato divertente!
Vi ricorderò che ci sono tante apps che fanno cose pazze, utilizzando la localizzazione, il giroscopio, grafici gpu che tanti di noi pensavano che fosse impossibile anche 2 anni fa. Quello che stiamo facendo qui è creare nuove possibilità con open accessory e android@Home con la speranza che la vostra immaginazione di sviluppatori fiorirà.
Saranno tanti altri dettagli su tutto questo, ma volevamo mostravi una veloce anteprima.
Ricapitoliamo: in moemtum abbiamo parlato di 100 milioni di dispositivi e 4,5 miliardi di app istallate.
In mobile, abbiamo coperto Honeycomb 3.1 per tablet e google tv. Abbiamo parlato di Ice Cream Sandwich, la nuova piattaforma android, un os adnroid dovunque.
Abbiamo parlato di media nel cloud con noleggi di film e musica. Abbiamo parlato di un nuovo partnership.
E poi abbiamo parlato tanto. Abbiamo parlato di Android Open Accessory e di android@Home. E' stato tanto per 51 minuti?
Ci sono dei dispositivi android che verrano lanciati tra qualche settimana e mese con form factors interessanti e caratteristiche meravigliose, un esempio è questo dispositivo – Samsung 10.1 tab, con dual-core processor; ha uno schermo super-sharp, ha il supporto wifi dual-band; è sottile è leggero, è eccellente! Questo dispositivo verrà lanciato tra un mese, E non è disponibile per nessuno ma con un'ecezzione! Grazie a Samsung tutti riceverete uno oggi. Questo dispositivo viene con honeycomb 3.0 e avrà 3.1 tra un paio di settimane. Spero vi piaccia! Abbiamo progettato 22 sessioni a google i/o quest'anno focalizzate sullo sviluppo android. Scaricate l'app google i/o se non lo avete giù fatto per il tuo tablet o per il tuo cell.
Vorrei ringraziarvi un'altra volta. Grazie!
Video ufficiale del Google I/O 2011
Non perdetevi le 2 parti iniziali del Google I/O 2011 in italiano, sull'Elettronica Open Source!

Questa è la parte del video relativa alla prima giornata del Google I/O 2011 che dovrebbe suscitare maggiore interesse a noi progettisti elettronici: controllare una scheda like Arduino attraverso delle api di Android. L’hardware di riferimento, l’ADK, al momento non è così economico ma si spera che all’aumentare della domanda come conseguenza si abbattano anche i costi. Inoltre google si sta impegnando anche per entrare attivamente nell’ambito della domotica, come si può leggere dalla traduzione o come si può capire dal video. Incuriosito da cosa ci potesse essere sull’hardware ADK per poterne in parte giustificare i costi, ho fatto una ricerca su internet e ho potuto avanzare un’analisi relativa alle scelte di progetto adottate.
La mainboard è la scheda Arduino mega2560 che monta il microcontrollore della Atmel Atmega1280-16AU, con 256k di memoria flash, 16MIPS e quindi operante alla frequenza di 16MHz. Il suo package è in formato 100TQFP, quindi in tecnologia SMT contrariamente a quanto siamo stati abituati con Arduino 2009 e Arduino Uno (dato l’elevato numero di pin credo che non si potesse fare altrimenti). La scheda si programma convenzionalmente tramite porta USB-Device e attraverso l’ormai nota interazione tra bootloader e IDE in linguaggio Processing. Oltre ad un numero maggiore di pin di I/O volti a garantire funzionalità come la modulazione PWM e la conversione A/D, ai quali siamo già abbondantemente abituati, supporta anche l’ADK, cioè una periferica USB accessibile tramite connettore mini-USB capace di funzionare come Host oltre che da device (dipende come la periferica viene configurata via firmware). Atmega1280 non supporta nativamente il protocollo USB-OTG, quindi per aggiungere questa ulteriore funzionalità ad Arduino, i progettisti si sono avvalsi del celeberrimo (nel suo settore) IC della Maxim MAX3421. Questo IC è un convertitore bidirezionale USB/SPI oltre a disporre di 16 linee GPIO digitali, 8 configurate come ingressi e altre 8 come uscite. Sulla scheda Arduino i GPIO sono lasciati inutilizzati. Il MAX3421 richiede inoltre un quarzo dedicato da 12MHz. La funzione USB Device, utilizzata per programmare il micro oltre che per poter emulare una com virtuale, è implementata sempre esternamente al ATMEGA attraverso l’UART-USB bridge più famoso della storia dell’interfaccia USB, l’FT232 della FTDI. L’alimentazione alla scheda può essere data o tramite la USB device che dovrebbe garantire anche una corrente di 500mA (come previsto per il corretto funzionamento dell’ADK) oppure tramite alimentatore esterno. In quest’utlimo caso, un sistema di commutazione automatica delle alimentazioni permette di disabilitare il cammino proveniente dalla USB e lasciare l’intero circuito alimentato dall’esterno. Il meccnismo di commutazione prevede un buffer a trigger di Schmitt che sente la commutazione verso il livello alto proveniente dal connettore per l’alimentazione esterna, il quale va a spegnere un mosfet depletion che porta la corrente dalla USB alla scheda. in questo modo, a fronte di una sorgente di alimentazione esterna, il regolatore lineare LP2985-33DBVR regola a 3.3 una tensione di 5V non più proveniente dalla USB. Un alimentatore switching di tipo buck costruito attorno al LT3480EDD porta a 5V la tensione applicata esternamente che potrà arrivare ad un valore massimo ipotetico di 38V (ora non so quali siano le specifiche giuste della scheda Arduino, questo valore da me indicato lo si ricava dal datasheet del componente). Una particolare peculiarità di questo step-down converter è che lavora alla frequenza di switching di 2.4MHz, quindi a parità di potenza trattata, l’andare su in frequnza permette di ridurre le dimensioni dei componenti che fungono da filtro.
Alla fine della fiera, tenuto conto che la produzione avviene a livello industriale, per quello che c’è su questa scheda e confrontandola con altri sistemi di sviluppo che più o meno possono competere in termini di features, 400$ sarà si il prezzo lancio ma comunque eccessivamente alto.