
Finalmente Cuba ha il proprio sistema operativo: “Nova“. Il governo cubano crede che le agenzie per la sicurezza degli Stati Uniti possano accedere ai codici della Microsoft e per questo motivo vuole allontanarsi suoi dai sistemi operativi.
Il software della Microsoft gira sulla maggior parte dei computer cubani e questo potrebbe costituire una enorme minaccia per la popolazione cubana (secondo il governo cubano), inoltre l'embargo degli Stati Uniti contro Cuba rende molto difficoltoso ai cubani l'avere legalmente il software della Microsoft e i suoi aggiornamenti.
Così è stata lanciata la variante cubana del sistema operativo Linux, ma Nova è solo una parte di un progetto governativo. Questo progetto vuole liberare la popolazione cubana dall'egemonia e potere americano. Nova ha una interfaccia grafica che ricorda sia Windows che Mac e puo' lavorare con i vecchi processori (come il Pentium II) che, attualmente, sono molto comuni nell'isola. Il governo cubano spera che, nell'arco di cinque anni, metà della popolazione possa usare Linux Nova, il governo vuole avere “più controllo“ sul processo informatico.

Questa scelta fatta da Cuba dimostra, a mio avviso, che Linux e tutto il mondo open-source in generale permettono sia di risparmiare una notevole quantita’ di denaro necessaria alle licenze (vedi Microsoft), ridanno vita a macchine poco performanti, e sono uno strumento didattico per gli sviluppatori e gli “smanettoni” che, disponendo del codice sorgente persino del kernel, possono imparare i meccanismi che stanno dietro un sistema operativo, la programmazione dei device driver, i protocolli di rete, ecc.
Io personalmente uso Ubuntu e mi trovo benissimo.