Raspberry Pi Pico: l'azienda del lampone più famoso nel mondo maker ha deciso di entrare nel mondo delle schede a microcontrollore all'inizio di questo 2021.
In questo articolo parleremo di Raspberry Pi Pico con chip RP2040, la prima scheda a microcontrollore di casa Raspberry Pi! Se si pensa a Raspberry Pi, si pensa all'azienda britannica che ha affascinato tutti noi con i suoi computer a singola scheda, ma a quanto pare ha deciso di fare qualcosa di diverso durante l'inizio del 2021.
Insomma non gli è bastato chiudere il 2020 con Raspberry Pi 400, eh no!
Ha deciso di offrire al mondo la scheda Pico: Pico è una scheda a microcontrollore costruita con il chip RP2040 dalle dimensioni contenute e con tanti dettagli interessanti.
RP2040
RP2040 è un chip progettato direttamente da casa Raspberry Pi. Offre un processore Arm Cortex-M0+ dual core a 133 MHz che offre 264 KB di RAM e 2 MB di memoria flash direttamente su scheda.
Eppure, se sei abbastanza bravo con il saldatore, RP2040 supporta fino a 16 MB di memoria flash off-chip!
RP2040 supporta, come tutte le schede a microcontrollore a cui siamo abituati, il linguaggio C con la sua variante più gettonata C++, ma ovviamente sì: il lampone più famoso nel mondo making offre il supporto nativo a MicroPython.
Le interfacce
Raspberry Pi Pico offre differenti interfacce. Partiamo dalla porta USB micro ormai immancabile su queste schede nella versione 1.1 utilizzabile sia per alimentazione, sia per il caricamento del firmware. Ai lati della scheda stessa, troviamo 26 pin GPIO multi funzione, ma non solo.
2 interfacce SPI, altrettante I2C ed UART, 3 per 12 bit in ciascun ADC e 16 canali PWM controllabili nella loro interezza.
Per concludere e non farci mancare assolutamente nulla, Raspberry Pi Pico offre un sensore di temperatura, librerie on-chip per una gestione accelerata floating-point e 8 macchine a stato (PIO) programmabili per una gestione personalizzata delle periferiche.
Una mappatura completa
Vediamo da un punto di vista più completo e grafico, come sono impostate le interfacce di Raspberry Pi Pico:
La casa madre britannica di Pico ha ovviamente deciso di mettere a disposizione non solo una mappatura delle interfacce, ma anche i file fritzing e di design delle stesse ed è possibile ottenerle qui.
Programmare in MicroPython in "drag and drop"
Raspberry Pi Pico può essere tranquillamente programmata in modalità "drag and drop" tramite porta USB.
Che cosa significa questo?
Una volta terminata la scrittura del nostro codice, ci è sufficiente collegarla tramite porta USB al nostro computer e trascinare il nostro file MicroPython all'interno della scheda stessa.
Perché sì, Raspberry Pi Pico viene vista come una "memoria di massa" dal nostro computer.
Per fare tutto ciò, però, abbiamo bisogno di "MicroPython UF2" e lo puoi ottenere con un click qui!
Ma il prezzo?
Raspberry Pi Pico viene suggerita al prezzo di 4 Sterline e possiamo già trovarla in preorder tra i rifornitori principali tra i 4 e 5€.
Così come è già successo in passato per Raspberry Pi Zero, a tal proposito suggerisco di riservare già da adesso la propria, prima di trovare il tutto esaurito!
Una competizione perfetta con Arduino e le schede NodeMCU
Diciamocelo: tra dimensioni, caratteristiche tecniche e prezzo è senza dubbio una new entry molto competitiva nel mondo delle schede a microcontrollore e certo: per il momento questa scheda ha un piccolo-grande "Tallone d'Achille".
Raspberry Pi Pico è ancora senza interfacce wireless, ma meglio non dirlo troppo forte: può essere che oltre manica ci sentano e pongano rimedio!
Gentile Lorenzo, grazie per questa bellissima notizia! sono appassionata di Raspberry PI da 5/6 anni; non ho acquistato ancora l’ultima versione Raspberry PI 400 anche perchè per motivi di lavoro non avrei avuto il tempo di utilizzarlo. Sicuramente prima o poi, ne acquisterò uno e forse usciranno anche altre versioni. Sono invece molto interessata a questo nuovo microcontrollore che hai presentato nell’articolo, Mi sembra veramente eccezionale e mi piacerebbe molto approfondire. Non hai però specificato il “tallone di Achille” oppure bisogna capirlo tra le righe del tuo articolo?
Buon pomeriggio Mariangela!
Ho idea che ce ne troveremo un bel po’ di versioni differenti, anche di Pico!
E a tal proposito, a proposito di versioni differenti di Pico c’è proprio di mezzo il suo tallone d’Achille: se guarda bene l’ho scritto a sfondo verde proprio dopo la frase in cui l’ho detto! 😀
Un saluto!
Buon pomeriggio Lorenzo! non avevo capito che fosse quello il tallone di Achille! non mi sembra tanto un limite visto che schede come Arduino Uno hanno avuto tanto successo senza il wireless…Poi però ci sono state tante evoluzioni . Certamente, una scheda così performante come Pico, sarà il massimo se dotata di wireless. Allora attendiamo aggiornamenti. Grazie ancora. Un saluto a te!
Schede a microcontrollore con capacità wireless ce ne sono fin troppe, non ne serviva certo un’altra.
E’ molto interessante invece la periferica PIO, ho dato una scorsa ai datasheet del RP2040 e sembra davvero potente, mi sa che nei prossimi mesi ne vedremo di cose strane. 😉
Anche il fatto che sul datasheet venga spiegato il significato del nome 2040, lascia ben sperare in una futura famiglia di microcontrollori di casa Raspberry con core più avanzati del M0.
Intanto mi sono procurato due esemplari da MeloPero, appena ho tempo faccio qualche prova.
A differenza di tante altre schede e produttori, Raspberry Pi non ha affatto lesinato sulle librerie proprietarie Python da poter utilizzare direttamente sulla scheda.
Un rilascio stabile così corposo l’ho riscontrato solo da Arduino dopo anni di verifiche.
Per fare un contro esempio Arduino sta ancora cercando di porre rimedio alla compilazione a 64bit, cosa che con Pico e Python non riscontra problematiche.
Lato hardware sono fiducioso anche io: soprattutto per le future integrazioni wireless!
Un saluto!
molto interessante spero vengano implementate adeguate istruzioni e corsi,sicuramente ci saranno sviluppi interessanti dato le potenzialità implementate
Buon pomeriggio,
Certamente: nelle prossime settimane rilasceremo altri dettagli legati alla scheda, soprattutto legati al suo utilizzo: un saluto!