Nell’ultimo articolo da me scritto abbiamo visto il controllo remoto su RasPI per poter impartire comandi via terminale da un altro PC o dispositivo mobile, o per prendere il controllo di un desktop remoto per lavorare con RasPI nel caso in cui non si disponga alcun tipo di monitor. Questa volta vedremo come, in pochi passi, sia possibile realizzare un server personale in grado di ospitare i nostri file per renderli accessibili dalla stessa rete Ethernet o Wifi alla quale è connesso il nostro RasPI o addirittura tramite internet fino ad un altro PC o dispositivo mobile.
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Bravo Lucasss, ottima applicazione 🙂
Hai già programmi per il tuo prossimo esperimento? 🙂
Nel prossimo articolo si cambia sistema operativo e si passa al multimediale con Raspbmc 🙂
Vedremo come, con pochissimi componenti e pochi semplici passi, sia possibile realizzare un MediaCenter con RPi e vedremo come sarà possibile interagirvi con un classico telecomando IR 😛
Stupendo!
Non vedo l’ora di leggerlo! 🙂
Molto bravo e motlo utile…
Proverò subito a farlo anche io. 😀
Posso chiederti una cosa? C’è qualche aspetto di questa scheda che non ti ha soddisfatto? Non dico solo per questa applicazione ma in generale…
Mhm, vediamo…
C’è da dire innanzitutto che da quando ho vinto RPi con review4u sto provando a realizzare le più comuni applicazioni, ed ogni volta è un piacere vedere come siano riusciti a realizare una schedina tanto versatile…
Se dovessi indicare qualche difetto, dovrei per ora cercare “l’ago nel pagliaio”…
Un esempio è dato dalla mancanza di un regolatore di tensione per l’alimentazione, come si presenta ora ci si deve fidare ciecamente dell’alimentatore usato…
Ma, sono piccolezze…
Sono dell’idea che Adafruit abbia comunque realizzato un qualcosa che sta “lasciano il segno” 😉
Ciao Lucasss, complimenti per l’articolo, ben spiegato e dettagliato.
Solo un’osservazione.
Se non mi è sfuggito nulla, la tua applicazione permette in sostanza l’accesso via SFTP (da Internet o rete locale) ai dati contenuti nella SD Card della RasPI.
In teoria, il “valore aggiunto” rispetto al solo storage on-line che un servizio come DropBox dovrebbe dare è la sincronizzazione dei dati tra i dispositivi che “linki” al box. Ovvero, se associ al tuo account DropBox 3 dispositivi (es. un PC, lo smartphone e un notebook) e condividi la cartella “pippo”, ogni volta che crei/aggiorni/elimini un file dentro pippo dal tuo PC ti rivedi in automatico le modifiche anche dentro lo smartphone ed il notebook.
Nel tuo progetto è per caso in previsione una qualche funzionalità di questo tipo?
A mio parere sarebbe interessante se si riuscisse a sostituire completamente il servizio DroBox con la RasPI, visto che sapresti di preciso dove stanno i tuoi dati piuttosto che metterli “da qualche parte” in rete….
Ora che mi ci fai pensare una sincronizzazione automatica dei file sarebbe interessante, solo che andrebbe sviluppata un app per per i vari dispositivi (PC, Smarphone IOS/Android)…
Diciamo che io mi sono “accontentato” di uno spazio nel quale mettere i miei dati che devo poi condividere tra dispositivi, in una memoria in mio possesso, in modo tale da sapere appunto dove si trovano i miei dati…
Fin’ora non mi sono preoccupato della sincronizzazione automatica, anche perchè avendo RPi sempre connesso alla rete Ethernet di casa, è possibile accedervi e prelevare i file caricati dal cell con pochi click…
Se più avanti proverò a fare qualcosa a riguardo, non mancherò di segnalarlo 😉
Bello!
Per quando è previsto?
Per gli inizi di aprile 🙂
Ciao! Interessante articolo, stupefacente pensare cosa si riesca a realizzare con un così piccolo dispositivo. C’è però un problema non indifferente, avete effettivamente provato a realizzare un servizio cloud privato e personale con la propria rete di casa? io si, e considerando la velocità delle connessioni in Italia il risultato è imbarazzante. Ho una ADSl 7mb e dunque solo 1mbit di upload. Ciò significa che quando mi trovo fuori di casa comunico con la mia cartella privata a velocità ridicole, al di sotto dei 50kbyte/s effettivi. Purtroppo non sono raggiunto da fibra. La mia domanda allora è questa: se avessi i 10mb in upload offerti dalla fibra ottica il risultato sarebbe più soddisfacente? si riuscirebbero a raggiungere le velocità che raggiungo normalmente con dropbox quando scarico i file da me caricati precedentemente? come fanno i servizi come dropbox o altri ad offrire a noi velocità di download così elevate quando in Italia la velocità massima di upload è di 10mb con un contratto fibra 100? Grazie a chi mi vorrà dare qualche delucidazione, vorrei creare anche io un mio cloud personale, ma a queste velocità è veramente infattibile
la cosa più simile a dropbox è owncloud, non certo sftp… https://owncloud.org/
non si tratta solo di trasferire file, ma di tenerli allineati tra diversi device…
altrimenti NON è un dropbox replacement… tra l’altro esistono client per ogni sistema operativo, smartphone inclusi: https://play.google.com/store/search?q=owncloud&c=apps