In questa quarta puntata realizzeremo un prototipo elettronico che può rivelarsi utile nelle aziende o nelle scuole, per comunicare ai propri dipendenti una azione da intraprendere. Si tratta, in ogni caso, di un esempio generale e di prova che l'utente può personalizzare al massimo o, addirittura, stravolgere il suo funzionamento intrinseco, cambiando radicalmente la finalità e gli ambiti di utilizzo.
Di cosa si tratta
Il progetto che stiamo andando a realizzare è composto da due oggetti, collegati in Internet, con le seguenti particolarità:
- Una scatola di comandi, o pannello di controllo, composta da alcuni interruttori di tipo on/off, a disposizione dell'azienda, con cui essa decide se un particolare dipendente o rappresentante deve trovarsi a disposizione per un determinato tipo di lavoro;
- Un dispositivo portatile, a disposizione di ciascun dipendente del personale, che regolerà la propria attività lavorativa, in base allo stato di colorazione del proprio oggetto. Nell'esempio proposto, esso consiste in un normale smartphone ma potrebbe benissimo essere implementato con un altro sistema embedded o kit di sviluppo, purché sia corredato di modulo di rete o WiFi.
Come avviene il funzionamento
Lato dell'Azienda
L'azienda, dunque, dispone di tale sorta di pannello di controllo, visibile in figura 1 quale modello simulato in 3D, con cui decide se un determinato dipendente deve trovarsi a disposizione per un certo tipo di lavoro. L'azienda, mediante gli interruttori di tipo on/off, decide quale dipendente deve essere coinvolto, o meno, in un certo lavoro. La circuiteria di tale postazione è realizzata con il Raspberry Pi 3. Sul quadro dei comandi si potrebbero anche inserire le fotografie dei collaboratori su un supporto retroilluminato, per avere l'immediata percezione del personale coinvolto nel lavoro da assegnare. Tale possibilità può essere implementata attraverso delle semplici lampade, collocate dietro le fotografie, stampate su supporto cartaceo o plastico non completamente opaco.
Lato del dipendente
Ogni dipendente deve disporre di un piccolo dispositivo portatile rappresentato, in questo caso, da un PC notebook, da uno smartphone o da un tablet. E' necessario, ovviamente, che tale dispositivo sia costantemente connesso alla rete Internet. Se i messaggi ad esso spediti contengono un particolare avvertimento, il dipendente dovrà intraprendere le relative azioni concordate con la ditta oppure nessun compito operativo dovrà essere svolto dallo stesso lavoratore. La figura 2 propone un esempio di dispositivo portatile che poi, in effetti, corrisponde ad un normale smartphone, nel nostro caso. Eventualmente sarebbe possibile implementare anche un avviso sonoro.
Schema elettrico del pannello di controllo aziendale
La figura 3 mostra lo schema elettrico del quadro dei comandi a disposizione dell'azienda. Gli operatori addetti al pannello devono attivare o disattivare semplicemente gli interruttori che fungono, in questo caso, da sensori di stato logico. Il programma determina la condizione di essi e predispone anche l'illuminazione delle relative lampade di segnalazione poste, eventualmente, dietro le fotografie dei dipendenti o in altra posizione strategica, secondo le esigenze di utilizzo. Il prototipo presentato nell'articolo prevede la presenza di soli tre dipendenti ma, ovviamente, se ne possono aggiungere degli altri, fino a completo esaurimento del numero delle porte disponibili. Si contemplano, quindi tre interruttori, tre lampade di segnalazione e tre controlli nel software. Se poi, il numero delle persone da gestire dovesse essere molto più elevato, si può eliminare la presenza delle lampade di segnalazione e adibire le relative porte libere alle operazioni di ingresso per il segnale digitale, tramite altrettanti interruttori. Le resistenze di pull-down collegate agli ingressi digitali del Raspberry Pi 3 hanno l'importante funzione di assicurare, alla stessa porta di ingresso, un potenziale logico basso, in caso che l'interruttore relativo sia disattivato. Le lampade sono comandate da altrettanti transistor di potenza NPN e alimentati da una batteria esterna da 9V oppure da 12V.
Assemblaggio pannello di controllo
Il cablaggio del sistema di controllo è abbastanza semplice. Ci si riferisca allo schema di montaggio e di assemblaggio di cui alla figura 4. Ci si assicuri, anche, dei corretti collegamenti dei transistor, delle lampade e della batteria esterna. Si noti anche la funzionalità delle resistenze di pull-down, a cui fanno capo tutte le porte di ingresso. Al limite, si potrebbe utilizzare una breadboard o, ancora meglio, un circuito stampato, appositamente realizzato, per una collocazione più stabile e duratura. Si consiglia, anche, di richiudere il circuito in un apposito contenitore isolante senza ostacolare, in ogni caso, l'azione del modulo WiFi del Raspberry Pi 3.
[...]
ATTENZIONE: quello che hai appena letto è solo un estratto, l'Articolo Tecnico completo è composto da ben 2194 parole ed è riservato agli ABBONATI. Con l'Abbonamento avrai anche accesso a tutti gli altri Articoli Tecnici che potrai leggere in formato PDF per un anno. ABBONATI ORA, è semplice e sicuro.
Qui l’elenco degli articoli precedenti https://it.emcelettronica.com/?s=iot+raspberry+pi+3
L’articolo illustra un’applicazione generica. Ovviamente l’idea può essere applicata ad altre mille casistiche diverse.
Salve, ho utilizzato il PHP su Raspberry pi3. Tutto benissimo, Ho pilotato led e acquisito dati con sensori digitali,, tutto da remoto naturalmente.Qualche settimana fa ho dovuto formattare la scheda sd di Raspberry, Ho quindi reinstallato tutto, sia Apache che PHP ma non ho ottenuto gli stessi risultati di prima. Il PHP5 no si è installato, mi dava errori tipo: PHP5 non ha candidati da installare. Ho installato una versione vecchia del PHP facendo una prova con un led….niente, il led non si accendeva; Ho provato a vedere se i pin di raspberry rispondevano bene con un piccolo programmino in c, tipo quelli proposti da lei. Tutto a posto in c e anche in python ma, in PHP non riesco a far funzionare più niente. Viene visualizzata la pagina web con estensione PHP ma è solo una pagina statica. Non riesco a darmi una risposta. Mi può essere di aiuto? grazie. Saluti
Mariangela
Salve.
Ha già inserito sulla SD l’ultima versione del Raspian?
In teoria già dovrebe seere tutto installato.
Provi a scrivere questo listato in PHP:
Ovviamente all’interno di un codice HTML (body, head, ecc) ma con ESTENSIONE .PHP
Richiami il file dal browse. Se si vede la frase “Hello World” il server PHP sta funzionando.
Ricordi di fare tutte le operazioni di installazione loggato come “root” oppure con i comandi “sudo”….
Ci tenga informati.
Saluti
Salve, gentilissimo. Ho installato Raspbian la settimana scorsa e, ho scaricato l’ultimo versione dal sito. Il problema è che prima di formattare la scheda, funzionava tutto. Purtroppo, la SD si è corrotta nel tentativo di installare un software per la grafica in C, una questione di cui già le parlai. Dopo questo tentativo, ho dovuto formattare e reinstallare tutto daccapo. Purtroppo però, pHP non funziona più.
Va be’, il PHP è una componente software.
Se la SD è danneggiata sene compra un’altra.
Il mio consiglio è nuovamente di reinstallare il S.O sulla SD, verificare se il server PHP risponde, verificare se il sistema riconosce l’indirizzo locale e l’IP locale (ifconfig).
Poi provi a riattivare la rete (ifconfig eth0 up).
Poi installare PHP: (sudo apt update) e (sudo apt-get install php5 libapache2-mod-php5 -y).
Poi scrivere una pagina di test in PHP e provare localmente con il browser
Salve