Un ricetrasmettitore a radio frequenza (RF transceiver) è un sistema complesso in grado di trasmettere e ricevere segnali operanti nella banda di frequenza che va da qualche kHz a 300 GHz. In questo articolo vengono presi in esame le due più comuni ed utilizzate architetture di ricetrasmettitori a RF: la supereterodina e la omodina. Per entrambe vengono riportati gli schemi a blocchi e le caratteristiche fondamentali e le differenze che possono rendere l'una preferibile all'altra. Per consentire la comprensione di ciò anche al lettore meno esperto, è presente un'introduzione sugli aspetti fondamentali che guidano il design di questi sistemi, ovvero: la linearità e il rumore.
Introduzione
Nella progettazione di un ricetrasmettitore RF si ha a che fare con numerose scelte necessarie all'ottimizzazione del sistema. La figura 1 rappresenta le principali variabili in gioco e i legami tra loro. Ad esempio se si volesse diminuire il rumore si potrebbe scegliere di aumentare la potenza oppure sacrificare un pò di linearità.
All'interno di un transceiver vi sono un trasmettitore (TX) ed un ricevitore (RX): il primo elabora il segnale e applica il risultato all'antenna, mentre il secondo rileva il segnale dall'antenna e lo elabora per ottenere il dato originario. La figura 2 riporta lo schema a blocchi di un tipico ricetrasmettitore digitale.
I blocchi DSP rappresentano le unità di elaborazione del segnale digitale in cui vengono effettuate le operazioni di modulazione, codifica e cifratura e le relative operazioni inverse rispettivamente in fase di trasmissione e ricezione. All'interno del transceiver vi sono i blocchi Trasmettitore (TX) e Ricevitore (RX) necessari per permettere [...]
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