Robot rivoluziona il modo di suonare l’ukulele

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L'Intelligenza Artificiale e l'innovazione nella robotica stanno cambiando il panorama della creatività umana, dimostrando che i confini tra tecnologia e arte sono sempre più labili. Un esempio straordinario di questa trasformazione è il robot progettato da Zeroshot, un sistema innovativo capace di suonare l'ukulele con una precisione e una musicalità che sfidano le abilità umane. Il progetto mette in discussione l'idea tradizionale secondo cui i robot sono destinati esclusivamente a compiti meccanici e ripetitivi, mostrando invece il loro potenziale nel dominare discipline creative e complesse.

L'ukulele, spesso considerato uno strumento semplice, presenta in realtà una struttura tecnica che richiede un alto livello di destrezza per essere suonato correttamente. Lo strumento, che può essere visto come una versione ridotta della chitarra, comporta un livello di complessità che Zeroshot ha saputo affrontare grazie ad un approccio ingegneristico avanzato. Il sistema sviluppato utilizza un meccanismo a due motori, progettato per gestire sia il pizzicare delle corde sia il movimento di strimpellare, replicando così le dinamiche espressive di un musicista esperto. La tecnologia alla base di questo robot è estremamente sofisticata. Zeroshot ha impiegato supporti stampati in 3D per agganciare il meccanismo al corpo dell'ukulele. Un servomotore consente di controllare il plettro per pizzicare singole corde, mentre un motore passo-passo permette un movimento fluido attraverso tutte le corde per creare il classico effetto dello strimpellare. Tutti questi componenti sono gestiti da una scheda Arduino UNO, che coordina i motori attraverso un sistema di driver avanzati, garantendo un controllo preciso e una performance armonica.

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Un altro aspetto interessante del progetto è il sistema di solenoidi montati sopra la tastiera dell'ukulele, questi attuatori simulano le dita della mano sinistra di un musicista, premendo le corde per creare note e accordi. Fino a 16 solenoidi possono essere utilizzati contemporaneamente, coprendo i primi quattro tasti delle corde, e possono essere disattivati per produrre note su corde vuote. Tuttavia, il progetto ha dovuto affrontare una sfida tecnica legata all'altezza variabile delle corde quando vengono premute dai solenoidi, una complicazione risolta brillantemente attraverso un aggiustamento del codice, che permette al plettro di adattarsi dinamicamente alla nuova posizione.

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L'efficacia del robot è stata dimostrata in modo spettacolare con l'esecuzione di brani iconici, tra cui la celebre "My Heart Will Go On" di Celine Dion. La performance evidenzia le capacità tecniche del sistema, rappresentando anche un esempio di come l'Intelligenza Artificiale possa avvicinarsi all'interpretazione musicale, un dominio tradizionalmente riservato all'emozionalità umana. L'invenzione di Zeroshot non è semplicemente un esercizio tecnologico, ma un passo verso la comprensione di come la robotica possa interagire con le arti. Pur non sostituendo completamente la creatività e l'espressività uniche dell'essere umano, questo progetto apre nuove prospettive su come l'automazione possa essere utilizzata per esplorare ed ampliare i confini della musica. La combinazione di ingegneria di precisione e programmazione avanzata rappresenta una dimostrazione tangibile del potenziale di un futuro in cui macchine e uomini collaborano per innovare e arricchire l'arte.

Video del progetto:

Riferimenti

An Arduino-powered robotic ukulele that plays itself | Arduino Blog

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