L'LTM2882 è un transceiver μModule dualRS232 galvanicamente isolato. Nessun componente esterno è obbligatorio. La barriera interna di isolamento induttivo dell'LTM2882 rompe il loop di massa isolando l'interfaccia di livello logico e il transceiver di linea. Un convertitore onboard DC/DC fornisce l'alimentazione al transceiver, con 5V isolati per alimentare i circuiti aggiuntivi del sistema.
Con un isolamento galvanico da 2500VRMS, un alimentatore supplementare e due driver RS232 e ricevitori, l'LTM2882 non richiede componenti esterni e fornisce una piccola e completa soluzione μModule per le comunicazioni isolate di dati seriali.
Le caratteristiche della demo board LTM2882
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- tecnologia isolatore μModule
- Transceiver RS232 isolato: 2500VRMS
- convertitore isolato DC/DC 1W integrato
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buona efficienza (fino al 65%)
bassa EMI
- alimentazione logica da 1.62V a 5.5V
- funzionamento ad alta velocità
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1Mbps per 250pF/3kΩ
250kbps per 1nF/3kΩ
100kbps per 2.5nF/3kΩ TIA/EIA-232-F
- funzionamento 3.3V (LTM2882-3) o 5V (LTM2882-5)
- nessun danno o latchup a ±10kV ESD HBM su interfaccia RS232 isolata e barriera "Across" di isolamento
- basso profilo per il surface mount LGA (15mm×11.25mm×2.8mm) e packages BGA (15mm×11.25mm×3.7mm)
Tecnologia Isolator μModule
Per ottenere più di 2500VRMS di isolamento, l'LTM2882 utilizza la tecnologia Isolator µModule, che usa gli induttori accoppiati incorporati nel substrato μModule. Questa tecnica garantisce robustezza e affidabilità costanti, e sarà certificata da UL, CSA e IEC per garantire l'efficacia della barriera di isolamento. Il package μModule integra diverse tecnologie per offrire una soluzione conveniente, che riduce al minimo lo spazio sulla scheda e migliora le prestazioni elettriche e termiche.
Common Mode Transient Immunity
A differenza di altre soluzioni isolate, l'LTM2882 permette la comunicazione anche in presenza di eventi "common mode transient" superiori a 30kV/μs, senza danneggiamento dei dati.
Uscita di alimentazione isolata
L'LTM2882 è auto-alimentato e fornisce una tensione isolata ben regolata da 5V con potenza fino a 1W per alimentare tutti i componenti di supporto sul lato isolato del bus. Questa tensione regolata è sempre disponibile nel range del funzionamento di temperatura, anche durante il pilotaggio dei livelli di segnale compatibili RS232.
Immunità ai campi magnetici e RF
L'LTM2882 passa i test per quanto riguarda l'immunità ai campi magnetici e RF per lo standard europeo EN55024, in conformità con le seguenti normative: EN 61000-4-3 per la radiofrequenza, l'immunità al campo elettromagnetico; EN 61000-4-8, EN 61000-4-9 per l'immunità del campo magnetico pulsato.
LTM2882
L'LTM2882 è ideale per i sistemi con masse diverse, consentendo tensioni "common mode". Viene garantita una comunicazione ininterrotta per i transitori common mode superiore a 30kV/μs. Questo dispositivo è compatibile con lo standard TIA/EIA-232-F; le sue uscite sono protette da sovraccarico e può essere cortocircuitato a massa fino a ±15V senza danni. Un canale ausiliario isolato digitale è disponibile. Questo canale consente la configurazione per l'operazione half-duplex, controllando il pin DE.
La maggiore protezione ESD permette a questo dispositivo di resistere fino a ±10kV (il modello del corpo umano) sui pin di interfaccia del ricetrasmettitore alle alimentazioni isolate e attraverso la barriera di isolamento alle parti logiche senza latch-up o danni.
Le applicazioni dell'LTM2882
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- interfaccia isolata RS232
- comunicazione industriale
- strumenti di misura
Il transceiver µModule LTM2882 fornisce un'interfaccia robusta RS232 gavalnicamente isolata, alimentata da un convertitore DC/DC regolato ed integrato, completo di condensatori di disaccoppiamento. L'LTM2882 è ideale per l'uso nelle reti in cui le masse possono assumere diversi voltaggi. L'isolamento nell'LTM2882 blocca le differenze di alta tensione, elimina i loop di massa ed è estremamente tollerante con i transienti.
L'operazione "error-free" è mantenuta attraverso gli eventi "common mode" superiori a 30kV/μs fornendo un'eccellente isolamento acustico.
L'LTM2882 contiene un convertitore DC/DC completamente integrato e isolato, tra cui un trasformatore, per questo non sono necessari componenti esterni. Il convertitore DC/DC è collegato ad un LDO (low dropout regulator) per fornire un basso rumore regolato con 5V in uscita, VCC2.
Un convertitore boost integrato genera 7V VDD e un "charge pumped" da –6.3V VEE. VDD e VEE alimentano lo stadio di uscita dei dispositivi RS232 e sono regolati a livelli che garantiscono maggiore garanzia di oscillazione di uscita ± 5V.
RS232 Guida rapida
Lo standard EIA RS232 prende vita nei primi anni sessanta per opera della "Electronic Industries Association"; inizialmente lo standard era orientato alla comunicazione tra i mainframe e i terminali attraverso la linea telefonica, utilizzando un modem. RS232 converte i dati attraverso un cavo semplice non terminato multiconductor a velocità fino a 20kB (inizialmente). Lo standard RS232 specifica le caratteristiche elettriche per un'interfaccia modem onnicomprensiva point-to-point. Accoppiando un cavo fisico tra due apparecchiature elettroniche dotate di una porta RS-232 si può ottenere una comunicazione tra di loro.
Gli utilizzi della porta seriale RS232:
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- connessione a dispositivi embedded, ad esempio Dispositivi di rete;
- connessione a dispositivi audio/video per comandarli da remoto;
- connessione di periferiche:
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la porta seriale è stata usata per collegare i mouse ai primi PC
stampante (soppiantato dalla porta parallela, e poi da USB e dalle stampanti di rete)
dispositivi specializzati, come ad esempio lettori di codici a barre
- connessione di terminali ad un calcolatore (tradizionalmente un mainframe, ma anche un PC)
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Credo che possa essere un componente molto interessante, garantendo le comunicazioni efficienti in un sistema automatico industriale, il che non è poco se si considera la sicurezza di cui c’è bisogno in apparati del genere. a quanto pare i vecchi optoisolatori sono superati eh!
Penso ormai il classico circuitino con i 2 optoisolatori (o 4 dipende dai criteri usati dalla seriale) sia superato… staremo a vedere i costi. Certo questa E’ la soluzione professionale che risolve anche il problema (non da poco) dell’alimentazione isolata!
Eppure in giro ancora vedo circuitini che realizzano la comunicazione RS232 con lo zener (da 12V a 5V) e sfruttando la +12 della seriale stessa lato PC.
Ma provate ad usarli su dei portatili dove spesso i +12V sono solo un miraggio oppure ad allungare il cavo RS232…. perche complicarsi la vita?
Perchè hai dubbi nell’impiego industriale?
Io la distinzione la farei a monte, a prescindere dal settore, se devi raggiungerei grandi distanze userei sempre e comunque la RS485 altrimenti la RS232 è ottima.
(Tanto a livello micro, sempre una uart è)
E poi si può sempre “giocare” un po con la velocità per aumentare la lunghezza del cavo
(ed anche con la sua qualità)
P.S: ci sono alcuni driver RS485 che arrivano a 256 devices!
Anche questo oggettino è qualcosa di veramente interessante: un’interfaccia per RS232 che permette di adattare i segnali logici dei microcontrollori (o qualsiasi altro tipo di dispositivo di controllo) allo standard RS232 che presenta livelli di tensione più elevati e duali, ma con in più il grande vantaggio di avere un isolamento galvanico che permette di preservare la “salute” dei circuiti logici dagli spike di corrente elevati che possono verificarsi a seguito di induzioni o scariche di corrente che possono verificarsi lungo la linea di trasmissione, soprattutto se siamo in un ambito industriale o, a maggior ragione, se la linea di comunicazione viene stesa accanto a dei conduttori per l’alta tensione o se viene fatta passare all’esterno. In questi casi avere masse isolate non è cosa da poco, infatti, capita molto spesso che, se la parte che gestisce la logica di funzionamento è realizzata tramite microcontrollori, questi risentano fortemente degli eventuali spike o “correnti di fuga” che solitamente si possono trovare nella linea di massa.
Oltre alle features che oramai sono presenti nella stragrande maggioranza degli adattatori per comunicazione RS232 (come per esempio alimentazione logica da 1.62V a 5.5V, funzionamento ad alta velocità fino a 1 Mbps, convertitore DC / DC integrato, …) le quattro caratteristiche che lo differenziano dagli altri integrati della stessa famiglia sono:
– Isolamento galvanico con più di 2500VRMS tramite la tecnica Isolator uModule che gli permette di essere certificato da UL, CSA e IEC per garantire l’efficacia della barriera di isolamento
– comunicazione anche in presenza di eventi “common mode transient” superiori a 30kV/μs, quindi anche in presenza di spike elevati di corrente
– fornisce una tensione di 5 W isolata e ben regolata fino ad 1 W di potenza, per alimentare circuiti ausiliari
– immunità ai campi magnetici e RF per lo standard europeo EN55024, in conformità con le seguenti normative: EN 61000-4-3 per la radiofrequenza, l’immunità al campo elettromagnetico; EN 61000-4-8, EN 61000-4-9 per l’immunità del campo magnetico pulsato.
Grazie a questo chip sarà possibile eseguire cablaggi del protocollo RS232 lunghi (sempre restando dentro le specifiche del medesimo protocollo) e in posti dove il segnale potrebbe essere degradato da disturbi irradiati o addirittura in posti in cui sono frequenti scariche elettriche, senza doversi preoccupare di proteggere la parte che gestisce la logica con fotoaccoppiatori o altri tipi di isolamenti galvanici, facendo risparmiare ai progettisti tempi, denaro e occupazione della scheda, che il più delle volte rappresenta uno dei problemi maggiori quando ci si accinge a progettare un nuovo prodotto.
Interessante anche la DemoBoard che permette di iniziare a valutare le potenzialità di questo chip, senza dover fare un hardware ad hoc.
La cosa a mio parare molto interessante sotto un punto di vista costruttivo è l’isolamento induttivo che ha al suo interno, infatti come si sa, realizzare induttori all’interno di un chip a stato solido non è cosa facile, realizzare addirittura un isolamento galvanico tramite accoppiamento induttivo credo sia una cosa che rende l’oggettino ancora più interessante, non solo sotto un punto di vista funzionale come abbiamo visto prima, ma anche e soprattutto sotto un punto di vista tecnologico.
Ho qualche dubbio sull’effettivo impiego in campo industriale.
Sicuramente si ottiene un bel vantaggio con questo LTM2882 visto il superamento della circuiteria del charge pump necessaria ai MAX232 per generare le tensioni a +12 e -12 richieste dal protocollo RS 232 per comunicare con PC e Device vari.
Il mio dubbio circa la possibilita’ di impiegarlo a livello industriale nasce dal limite imposto dallo standard EIA RS232, sia per il fatto che prevede solo la connessione Point to Point, ma soprattutto per il limite dei circa 15 metri di lunghezza del cavo, distanza che in campo industriale (linee di produzione cavi elettrici, tessuti, lamiere etc) puo’ essere rapidamente raggiunta e ampliamente superata.
Ho lavorato per diversi anni in questo campo e mi sono trovato con apparecchi/console di controllo e sensori/attuatori/PLC distanti tra loro diverse centinaia di metri, con picchi di disturbo altissimi (immaginate le presse o le taglierine delle bobine di centinaia di metri di tessuto). Il mio problema era di progettare sistemi real time che comunicassero tra loro alla massima velocita’ possibile e con totale immunita’ ai disturbi elettromagnetici generati dall’ambiente circostante.
Al tempo l’unica soluzione possibile era l’uso del RS 485 con cavo bilanciato e twistato, cosi’ da rendere possibile la corretta comunicazione full duplex a velocita’ accettabile e realmente immune da ogni fonte di disturbo elettromagnetico.
Ovviamente vantaggio non secondario, e’ che potevi realizzare un vero e proprio BUS al quale connettere se non ricordo male 32 device con soli 4 fili.
Ultimo vantaggio e’ che con RS485 puoi rigenerare il segnale, raddoppiando cosi’ virtualmente la distanza
Questo componente lo trovo molto interessante visto le sue caratteristiche tecniche e soprattutto il fatto che non necessita di quattro condensatori elettrolitici supplementari a differenza del classico max232 che viene utilizzata allo stesso scopo nel mondo hobbistico.
Ma tu purtroppo questo componente non potrà mai essere utilizzato da hobbistico,
Ma solo dall’industria dove è possibile saldare con tecniche particolari è produrre i circuiti stampati adatti.
Dal Data sheet che qui sotto vi ho riportato,
http://cds.linear.com/docs/Datasheet/2882fb.pdf
Risulta che usa il package BGA che attualmente non è a portata di nessun hobbistico o perfino alcuni lavoratori di scuola superiore.
ricordo cheil package BGA le saldature vengono effettuate direttamente sotto il componente tra il circuito stampato e il retro del componente senza poterli accedere direttamente dall’esterno.
Io troverei questo componente molto utile nei circuiti dove viene creata l’alimentazione direttamente dalla rete elettrica attraverso condensatori e resistenza e senza isolamento della corrente di rete, questo componente permetterebbe di separare il potenziale della rete di distribuzione elettrica così da separare la massa della scheda madre del computer.
Ma effettivamente se il componente venisse proposto com un package di tipo DIM o anche SO8 che attualmente è possibile saldare abbastanza semplicemente anche come hobbistico questo egli Rimpiazza in breve tempo tutti quei circuiti fatti con due transistor o max 232 che rimane scomodo da piazzare su PCB visto dà disposizione dei quattro condensatori.
E permetterebbe di sviluppare schede dove non sia necessario alimentarle dall’esterno ma solo attraverso una porta RS 232 del computer visto che 1w se vengono utilizzati microcontrollori e sensori è ampiamente sufficiente.
Ma io avrei sempre più le idee di sostituire tutti questi bus di comunicazioni RS232 e RS485, con delle tecnologie di tipo Ethernet e con protocollo TCP / IP.
Non sarebbe più interessante visto che le specifiche permettono di andare le distanze molto lunghe e un traffico dati dell’ordine 100 Mbits dove è anche possibile usare le connessioni di tipo fibra ottica senza dovere modificare nulla ma aggiungendo solo di convertitore RJ45 a fibra ottica.
Dipende da cosa devi comunicare, vuoi mettere la complessità del tcp/ip con la semplicità della seriale RS232 o RS485. E poi ormai quasi tutti i micro hanno la uart integrata…
Si anche io sono per la sostituzione di questi “vecchi protocolli” (seppur oramai assodati) con i nuovi protocolli tipo TCP / IP o USB i quali, oltre ad essere più veloci sono anche più robusti in termini di trasmissione dati.
C’è da dire però, come dice Emanuele, che la complessità di questi protocolli è di gran lunga maggiore di un semplice RS232 o RS485: basti pensare che per i primi si parla di Stack di protocolli che contengono diversi livelli di certa complessità, mentre per i secondi la complessità è ridotta veramente al minimo, oltre al fatto che oramai quasi tutti i microcontrollori hanno una periferica che gestisce la comunicazione RS232, cosa che fa si che il software scritto si limita alla sola gestione della periferica.
Vorrei comunque spezzare una lancia a favore della migrazione verso i protocolli più complessi, infatti, ora come ora per gestire un protocollo TCP/IP o USB all’interno di un microcontrollore non è cosa banale ma magari in un futuro (forse non tanto remoto) si troveranno microcontrollori con periferiche che gestiscono direttamente tutto lo Stack TCP / IP o USB che semplificheranno di molto il lavoro di chi sviluppa software e faranno si che questi protocolli verranno usati anche per le comunicazioni “più banali”.
Sono concorde con la seplicità dei protocolli RS232/485, più lenti certamente ma molto più semplici.
Utile, sopratutto in ambienti “rumorosi” dove non si hanno degli 0 Volt puliti. L’optoisolazione è necessaria a preservare le schede a valle, spesso alcune circuiterie fungono da antenna e rischiano di immettere disturbi all’interno dellle apparecchiature.
Per quanto riguarda i protocolli rs232 e 485, oltre al discorso delle distanze c’è da dire che nella 485 si possono gestire piu’ seriali collegandole in cascata mentre con la rs232 questo non è possibile farlo ma bisogra ricorrere a dei diramatori che la trasformano in 485 e poi la ritrasformano in 232 per farla leggere ad es. ad un microcontrollore.
In realtà esistono già fabbricanti ad esempio Microchip che producono dei microcontrollori ad esempio PIC 18F4550 dove è già presente il controllore USB, inoltre produce il componente SBC65EC che in realtà è un driver Ethernet studiato appositamente per microcontrollori.
Pensandoci di più il problema di queste tecnologie in particolar modo USB è la sua poca affidabilità,
In oltre USB non è possibilità di usarlo in modo real-time visto che comunque sia all’ingresso di qualunque porta USB viene messa un Memoria tampone con accesso FIFO.
Ma in realtà il punto più saliente secondo me è rapporto tra complessità dell’hardware e la quantità di dati da trasmettere.
Si Preferisce una comunicazione di tipo RS232 o RS485 semplicemente perché ci sono pochi dati da trasmettere quindi il prezzo necessario per utilizzare un protocollo di tipo TCP / IP sarebbe troppo importante.
viceversa dove ci sono bisogni di grandi quantità di dati da trasmettere si presiederà TCP / IP.
Se prescindiamo dalla distanza sono d’accordo con te.
Questo chip secondo me potrebbe andare molto bene entro i 15-30 metri abbassando magari il bitrate di comunicazione e provando a lavorare a livello software per implementare qualche tipo di protocollo MODBus like (http://it.wikipedia.org/wiki/Modbus) che ne gestisca la correzione di errore sui dati e la loro ritrasmissione a livello alto.
Io sto utilizzando PIC delle varie famiglie Pic24 e Pic32, con questi chip si ha memoria e velocita’ sufficiente per implementazioni di stack impiegati in ambito industriale e automotive. Senza poi contare che e’ possibile utilizzare per alcuni di loro anche l’interfaccia Ethernet.
Ero curioso di vedere se la Linear Technology avesse gia’ anche una soluzione 422/485, e in effetti ce l’ha (scelta opportuna per coprire tutte le esigenze di mercato)
Con la fantasia che contraddistingue i produttori di chip si chiama:
LTM2881
Riporto le caratteristiche salienti, di fatto molto simili al LTM2882
Features
Isolator μModule Technology
Isolated RS485/RS422 Transceiver: 2500VRMS
Integrated Isolated DC/DC Converter: 1W, 62% Efficiency
No External Components Required
20Mbps or Low EMI 250kbps Data Rate
High ESD: ±15kV HBM on Transceiver Interface
High Common Mode Transient Immunity: 30kV/μs
Integrated Selectable 120Ω Termination
3.3V (LTM2881-3) or 5.0V (LTM2881-5) Operation
1.62V to 5.5V Logic Supply Pin for Flexible Digital Interface
Common Mode Working Voltage: 560VPEAK
High Input Impedance Failsafe RS485 Receiver
Current Limited Drivers and Thermal Shutdown
Compatible with TIA/EIA-485-A Specification
High Impedance Output During Internal Fault Condition
Low Current Shutdown Mode (< 10μA) General Purpose CMOS Isolated Channel Small, Low Profile (15mm × 11.25mm × 2.8mm) Surface Mount LGA Package per maggiori info si puo' andare al link: http://www.digikey.com/us/en/ph/LT/LTM2881-2.html/?wt.mc_id=PressRelease
Con questo direi che la LT ha fatto veramente una ottima linea di prodotti per la comunicazione seriale ad alta velocita’ e soprattutto immune dai disturbi EM e da picchi di tensione, sempre presenti in ambito industriale e, aggiungerei, automotive
Cavolo costa sui 10€ !! Mica poco !! però guardando in giro il prezzo standard è piu o meno quello.. volevo fare una domanda dato che non conosco molto bene il campo…
@telegiangi61 :
Come mai dici che con il cavo rs232 è difficile superare il 15m? Ho visto che hai citato una normativa che(purtroppo) non conosco..immagino ci siano problemi legati al degrado del segnale(attenuazione) giusto?
Oppure è legato prettamente alle specifiche fornite dallo standard?
Grazie per le info!
Ciao
Perchè anche sulle piccole distanze molto spesso c’è bisogno di una separazione galvanica, un isolamento dell’ordine dei 2500V permette di evitare di “bruciare” dei dispositivi. Bisogna stare molto attenti ai riferimenti di 0V, una comunicazione semplice rs232 prevede 3 segnali minimo GND,TX,RX; sul filo GND non devono viaggiare altri segnali altrimenti il dispositivo di trasmissione seriale puo’ rompersi o piu’ semplicemente la comunicazione puo’ essere compromessa, una separazione galvanica preserva anche da questi problemi
Ciao divivoma,
Storicamente lo standard EIA RS-232 fu definito agli inizi degli anni sessanta dalla Electronic Industries Association (EIA appunto) e servi’ a definire per tutti i produttori di allora (vedi IBM, Honeywell, Digital, Olivetti etc) uno standard di comunicazione tra gli ingombranti e lenti mainframe
(il PC non era ancora nato, se riconosciamo come “first” personal computer l’Apple II dei due Steve, Jobs e Woxniak del 1976 dopo il loro primo Apple I realizzato in un garage)
e i terminali (Data Terminal Equipment) attraverso la linea telefonica, utilizzando un modem (Data Communication Equipment).
Tra le varie specifiche si parla anche di un limite sulla distanza (almeno raccomandato per stare dentro lo standard) per garantire la massima velocita’ senza degrado delle caratteristiche elettriche, tensione e forma d’onda del segnale.
Cito da Wikipedia:
“Le caratteristiche di natura elettrica previste dallo standard consentono di acquisire le poche informazioni necessarie a progettare dispositivi elettronici che comunicano con un PC attraverso questa porta. I segnali che vengono supportati dal dispositivo sono di tre tipi:
MARK: Compresi tra -3 e -15 V;
SPACE: Compresi tra +3 e +15 V;
INCERTEZZA: Compresi tra -3 e +3 V;”
Da notare che il protocollo ha una logica negativa, nel senso che il BIT a livello 1 (MARK) e’ rappresentato da una tensione negativa (tra -3v e -15v) e una zona “franca” compresa tra -3 e + 3V
Chiaro che nella pratica puoi anche utilizzare cavi piu’ lunghi, ma a quel punto se degrada troppo la forma d’onda del segnale (treno di BIT), il ricevitore potrebbe non distinguere piu’ la differenza tra bit a 1 e bit a 0 cadendo spesso nella zona di INCERTEZZA, con la conseguenza di continue ritrasmissioni o perdita di controllo della comunicazione.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/1/10/Rs232_oscilloscope_trace.jpg/300px-Rs232_oscilloscope_trace.jpg
Per maggiori approfondimenti puoi dare uno sguardo a questo documento online.
http://books.google.it/books?id=BU4NoghtghoC&pg=PA93&lpg=PA93&dq=eia+232+distanza+massima&source=bl&ots=OfcDqmQkfT&sig=4kDxzTUpmgoBkGtfCk0YDfpFBpA&hl=it&ei=M_R6TqvsFeGM0AW85tWjAw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=3&ved=0CCsQ6AEwAg#v=onepage&q=eia%20232%20distanza%20massima&f=false
Ciao,
Traendo spunto dal libro che mi hai consigliato di leggere ho notato che questa tipologia di comunicazione risulta essere non bilanciata ma ne esiste una che invece risulta esserlo ossia la EI 422 la quale risulta, a quanto dice il libro, più efficacie e robusta alla trasmissione per distanze maggiori..
hai mai provato questa tipologia di trasmissione? Come si interfaccia poi col pc? Si può sempre ricondurre alla solita seriale ?
Non ho mai sentito questa siglia…magari sai illuminarmi 🙂
Inoltre sempre sul libro, si parla di poter estendere la distanza utilizzando un cavo a bassa capacità… a questo punto mi piacerebbe capire cosa cavolo accade a questi bit mettendomi con un oscilloscopio e vedendo cosa mi torna indietro…(tipica misura di signal integrity…a meno che non avete un analizzatore di spettro :))..
Comunque spulciando qualche formula di compatibilità elettro-magnetica ho visto che la distanza critica è legata in realtà al fronte di salità dell’onda quadra e non alla frequenza!! Quindi immagino che il fatto di avere un cavo a bassa capacità si giustifica proprio sotto questo aspetto…tentando di “smussare” i fronti…quindi è li che bisognerebbe agire per poter aumentare la lunghezza..
Comunque lasciamo perdere altrimenti si rischia di uscire fuori topic 🙂
Ciao
Ciao,
infatti non vorrei andare troppo fuori Topic, visto che l’articolo iniziale di Ionela si riferiva ad un nuovo prodotto per il protocollo RS-232, comunque ho utilizzato a seconda delle esigenze tutte e tre le soluzioni, Rs-232 Rs-422 Rs-485.
Dal punto di vista della connessione seriale ad un PC non cambia nulla, nel senso che ad esempio esistono degli adapter bidirezionali RS232-RS422(o RS485) che da un lato (PC) hanno il connettore a 9 o 25 pin e i livelli standard per connettersi alla porta seriale standard, all’altro capo hanno un connnettore o morsettiera che esce con le due coppie di fili bilanciati, (a volte anche una massa).
Se vuoi fare una connessione tra 2 PC punto punto fino ad una distanza di 1200mt (di solito si usa cavo twistato AWG24) ti basterebbero due di questi adapter.
In queste condizioni velocita’ garantita di 115KBPs.
Ti do un link ad uno dei tanti prodotti per farti un’idea:
https://www.distrelec.it/ishop/Datasheets/TCC-80_eng_datasheet.pdf
Se ti piace il fai da te magari con un max3162 e un po’ di componenti a contorno te lo realizzi in casa.
ciao
Ancora una volta ti ringrazio…magari apriamo una discussione nel forum se vuoi!
Ciao
infatti, credo che tu abbia ragione, ormai il protocollo TCP / Ip è standardizzato molto bene, ed infine non è così difficile da utilizzare, senza contare che gestendo l’ip si può arrivare ad un elevato numero di dispositivi, che si trovano anche a grande distanza tra di loro (si pendi che il cavo ethernet tradizionale raggiunge i 100 metri)