A causa della pandemia da Covid-19 molte persone sono comprensibilmente preoccupate per la propria salute e sicurezza. Il tema della scelta delle mascherine è più che mai attuale, ma occorre fare chiarezza per capire le differenze tra i diversi modelli sul mercato. In questo articolo analizzeremo quali sono le caratteristiche dei diversi dispositivi di protezione individuale e come farne un uso corretto per limitare i rischi di contagio. Nel corso di questo articolo verranno citati riferimenti a documenti tecnici e pubblicazioni (ad esempio 3M) che potrete consultare per approfondire l'argomento.
Per prima cosa chiariamo un concetto di basilare importanza, ovvero la differenza che sussiste tra maschera e respiratore. Nel gergo comune, spesso, viene definita "maschera" ciò che tecnicamente corrisponde ad un respiratore. Vediamo nel dettaglio quali sono le differenze tra i due dispositivi di protezione:
- Maschere: sono dispositivi di protezione dotati di una certa larghezza, coprono naso e bocca, sono progettate per la protezione unidirezionale e per catturare il fluido corporeo. Ad esempio, queste maschere vengono indossate durante gli interventi chirurgici dai medici per proteggere il paziente. Contrariamente a quanto si crede, le maschere in stile chirurgico non sono, quindi, progettate per proteggere chi le indossa, a differenza dei respiratori. Alla stragrande maggioranza delle maschere, infatti, non è stata assegnata una classificazione di sicurezza (ad esempio NIOSH o EN). Un difetto evidente delle maschere chirurgiche rispetto ai respiratori è la mancanza di una perfetta aderenza al viso, che lascia degli spazi attorno ai bordi. Scegliere maschere chirurgiche che sono state testate secondo una serie di metodi di prova standardizzati (ASTM F2100, EN 14683 o equivalenti) aiuterà ad evitare prodotti di bassa qualità.
- Respiratori: si tratta di maschere aderenti che sono progettate per creare un sigillo facciale.
Quelli senza valvola forniscono una buona protezione a due vie, filtrando sia l'afflusso che il deflusso dell'aria e sono disponibili come monouso, mezza faccia o integrale. I respiratori sono progettati per proteggere chi li indossa, se indossati correttamente, fino al livello di sicurezza della maschera.
GLI STANDARD DEI RESPIRATORI: FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Il Center for Disease Control (CDC) degli Stati Uniti cita lo standard del respiratore N95 come parte dell'attrezzatura protettiva consigliata nelle FAQ di Covid-19 e nelle linee guida SARS (la SARS è un tipo simile di Corona Virus). N95 è uno standard americano gestito da NIOSH, parte del Center for Disease Control (CDC).
L'Europa utilizza due diversi standard di filtraggio. Il "Filtering Face Piece" (FFP) proviene dalla norma EN 149: 2001, quindi la norma EN 143 copre le classificazioni P1/P2/P3. Entrambi gli standard sono mantenuti dal CEN (European Committee for Standardization). L'equivalente europeo più vicino all'N95 sono i respiratori classificati come FFP2/P2, che sono valutati al 94%, rispetto al 95% dell'N95. Similmente, i più vicini a N100 sono i respiratori classificati P3 con FFP3 che segue dietro.
In Tabella 1 vengono confrontati gli standard dei vari respiratori.
Standard del respiratore | Capacità filtro (rimuove x% di tutte le particelle con diametro di 0.3 micron o superiore) |
FFP1 & P1 | Almeno 80% |
FFP2 & P2 | Almeno 94% |
N95 | Almeno 95% |
N99 & FFP3 | Almeno 99% |
P3 | Almeno 99.95% |
N100 | Almeno 99.97% |
Tabella 1. Confronto tra i diversi standard di respiratori
Lo standard N95 ha le stesse specifiche del KN95 cinese (cfr. il documento 3M)
Quindi N95/N100 sono migliori di FFP2/P3? Non necessariamente. Questi standard specificano, infatti, solo la percentuale minima di particelle che il respiratore filtra, ad esempio, se una maschera è classificata FFP2, filtrerà almeno il 94% delle particelle con un diametro di 0.3 micron o superiore, ma concretamente filtrerà da qualche parte tra il 94% e il 99%. La cifra precisa verrà citata dal produttore nella descrizione del prodotto.
Un esempio valido è il respiratore GVS Eclipse, che negli USA è valutato a P100 (99.7%), e in Europa è valutato a P3 (99.95%). In pratica è probabile che abbia la stessa capacità di filtro in entrambe le regioni.
MANCA QUALCOSA…..LE VALVOLE?
Riguardo alla presenza di valvole, occorre fare delle precisazioni tutt'altro che banali. I respiratori con valvola facilitano l'espirazione dell'aria, questo li rende sicuramente più comodi da indossare e porta a un minore accumulo di umidità all'interno del respiratore. Sono dispositivi che spesso vengono impiegati anche in lavori di bricolage, edilizia o fai da te. Il problema fondamentale dei respiratori con valvole è che non filtrano l'espirazione di chi li indossa, ma solo l'inalazione. Questa, quindi, è una protezione a senso unico che mette a rischio la protezione altrui, cosa che potrebbe rappresentare un serio problema in un contesto come quello del Covid-19.
RIUTILIZZO DI UN RESPIRATORE
E' possibile riutilizzare un respiratore? Molti di noi sicuramente almeno una volta si sono posti questa domanda. Cosa sappiamo sulla possibilità di poterli riutilizzare dopo opportuna disinfezione? La ricerca di SmartAirFilters ha mostrato che dopo 11 giorni di intenso utilizzo a Pechino con elevati livelli di inquinamento, il respiratore ha perso solo l'1.4% della capacità di filtraggio, per cui i respiratori usa e getta possono continuare a funzionare per più di 1 giorno o 1 utilizzo. Tuttavia, è necessario disinfettare i respiratori in sicurezza, senza distruggere la funzione di filtraggio con la decontaminazione. Per approfondimenti leggere anche questo interessante report sul riuso di un respiratore.
ANCORA UNA CONSIDERAZIONE: COSA SAPPIAMO SULLE DIMENSIONI DEL CORONA VIRUS?
I respiratori possono filtrare il Corona Virus? I respiratori N95/FFP2 o superiori possono teoricamente filtrare particelle fino alla dimensione del Corona Virus di circa 0.1 micron, un recente studio mostra che il Corona Virus ha dimensioni comprese tra 0.06 e 0.14 micron. Sono stati testati respiratori N95 ed il risultato è stato che sono in grado di filtrare in modo efficiente dimensioni inferiori a 0.1 micron con un'efficienza di circa il 94% o superiore (cfr. articolo 3M).
PRECAUZIONI PER L'USO DI UN RESPIRATORE
E' opportuno considerare i rischi potenziali legati all'utilizzo di respiratori:
- indossare correttamente i respiratori: un respiratore non può proteggerti completamente se non si adatta al tuo viso;
- garantire che il respiratore abbia una buona tenuta intorno al viso, imbottitura per un maggiore comfort e allacciatura intorno al viso con forza e tensione adeguate;
- non toccare la parte anteriore del respiratore che cattura virus, rischiando di trasferirlo su altri oggetti che potrebbero eventualmente entrare in contatto con bocca e naso;
- non assumersi inutili rischi di esposizione solo perché si indossa un respiratore, la cosa più sicura è mantenere la distanza sociale.
CONCLUSIONI
A conclusione di questo articolo, è opportuno sottolineare che una maschera chirurgica può fornire più protezione del non averla affatto, tuttavia, ha senso indossarla per la protezione solo come metodo di ultima istanza, con i respiratori che restano la scelta principale. È molto più sicuro evitare la compagnia di persone malate o potenzialmente malate e ridurre i contatti sociali in generale, adottando misure di distanziamento sociale. Se siamo in presenza di qualche malato, che ha o potrebbe avere il Corona Virus, ha senso indossare una maschera o un respiratore per ridurre la loro capacità di diffondere la malattia.
Altri riferimenti
Transcript for the OSHA Training Video Entitled Respirator Fit Testing
Documento di 3M in italiano sul corretto uso delle mascherine
Grazie,
io personalmente ne avevo proprio bisogno!
Ovviamente detto tutto questo sugli standard occorrerà poi, nel procurarsi questi dispositivi, contare sulla chiarezza, trasparenza ed onestà del venditore che dichiara conformità agli stessi; io, almeno fino a qualche giorno fa ho girato in rete e ho trovato canali di importazione dall’oriente nei quali il prodotto è classificato in maniera tutt’altro che chiara. Qualcuno sa di canali più sicuri di acquisto online?
Saluti.
Articolo molto utile! personalmente, non conoscevo del tutto la differenza tra i vari tipi di mascherine. Se ne vedono di tanti tipi in giro e qualcuno impropriamente, le confeziona a casa perchè sono difficili da trovare in commercio. Per buona fortuna, la protezione civile ha distribuito due mascherine per famiglia. Ovviamente, se non si è costretti ad uscire, è opportuno stare a casa.
Interessante articolo che ben spiega le differenze tra tutti gli “oggetti” in commercio.
Personalmente ritengo che l’uso di un respiratore debba essere consigliato, se non obbligatorio, per coloro che hanno una precisa necessità operativa.
Ai fini delle buone prassi di profilassi, anche per quanto ascoltato dalla voce di esperti virologi ed epidemiologi, l’adozione di misure di distanziamento sociale e indossare una mascherina chirurgica (qualora indossata da tutti) sarebbe capace di far scendere al 1,5% la possibilità di contagio: l’uso dovrebbe essere reso obbligatorio fino alla fine dell’emergenza sanitaria.
L’articolo è molto ben dettagliato.
In questo periodo di emergenza non è facile trovare descrizioni accurate che facciano comprendere le varie tipologie di mascherine in commercio.
Tuttavia, per mio modesto parere, sarebbe ancora più utile spiegare come utilizzarle correttamente nella quotidianità, ad esempio come indossarle, come usarle se si indossano i guanti, come fare quando bisogna entrare/uscire di casa o entrare/uscire da un luogo di lavoro, ecc .
Purtroppo la reperibilità delle mascherine e respiratori è ancora difficile, o se si trovano , le farmacie, ma dico tutte, applicano ricarichi esagerati, basta vendere e approfittarsi del problema che stiamo vivendo ! Secondo me le farmacie non dovrebbero avere ricarico su questi dispositivi, loro sono solo uno dei canali di approvvigionamento, in quanto per i privati è impossibile contattare aziende specifiche per la fornitura di mascherine e dispositivi di protezione, Ho avuto anche richieste di 10 euro a mascherina FFP2, oppure 2 euro per una mascherina chirurgica a minima protezione a 2 euro cadauna, ma dove siamo finiti, Ci dovrebbero essere più controlli in merito.
Siamo in emergenza ! ma dov’è lo stato ? non sta facendo nulla per ognuno di noi.!
Il problema della fornitura è un problema serio e lo sarà ancora di più nella prossima fase, che nelle ipotesi partirà a breve, detta “FASE 2”, della convivenza con il virus.
Le farmacie sono, in questo caso, sotto i riflettori ma va precisato che, se da una parte alcune farmacie magari ne hanno approfittato, dall’altra il costo delle forniture è lievitato di parecchio a monte, passando dai 20/30 cent/pz a un costo variabile tra 1,20 euro e 1,60 euro/pz. Il concetto è che “qualcuno” ci sta guadagnando e molto spesso non sono le farmacie.
Va ricordato inoltre che al momento solo le mascherine chirurgiche sono classificate come “dispositivo medico”; le altre no (con l’iva al 22%) . Per capire comunque la situazione basta guardare i prezzi che raggiungono sui noti ecommerce.
Le voci sull’uso delle mascherine sono state in questo periodo numerose e discordanti, anche da parte di fonti autorevoli. Inizialmente si diceva che non servissero, per questo non le ho comprate. Poi quando uscivo la gente mi guardava con sospetto e ho cominciato a produrmele da sola, perché ormai in farmacia non si trovavano più. Le riutilizzo disinfettandole nell’acqua in ebollizione per qualche minuto.
Vademecum utilissimo. Io finora ho disinfettato le mascherine inizialmente autoprodotte artigianalmente (1 strato esterno di cotone e 2 strati interni di TNT) quando erano introvabili, con alcool denaturato spruzzato con un nebulizzatore e poi stese a lungo ad asciugare all’aria aperta.
bella e chiara esposizione.
come ha fatto notare un altro utente sarebbe anche interessante una guida per il corretto utilizzo delle mascherine…
purtroppo vedo gente che le indossa male/le continua a spostare/toccare senza prima essersi lavato o almeno disinfettato le mani…(persino medici in tv commettono secondo me dei grandi errori quando li intervistano che se le tolgono/spostano di continuo…e loro invece dovrebbero dare il + buon esempio…)
io stesso di sicuro non la utilizzo bene la mascherina chirurgica, anche se per mia fortuna la uso pochissimo al lavoro per andare al bagno o quando ci si avvicina ai colleghi per chiarimenti sui lavori, e poche volte quando esco per la spesa.