Lo sviluppo dei chip seguirà la legge di Moore?

Come procederà lo sviluppo dei chip nei prossimi anni? La legge di Moore dice che e prestazioni dei processori e il numero di transistor raddoppiano ogni 18 mesi. Ma secondo alcuni esperti siamo vicini al momento in cui questa regola non sarà più valida, perché i costi diventeranno talmente alti da costringere a limitare lo sviluppo dei chip ad un certo livello di grandezza fisica.

2015: fine dello sviluppo dei chip

Secondo alcuni esperti che studiano lo sviluppo dei chip, la nozione di una continuazione puramente fisica della Legge di Moore deve essere annullata. Secondo alcuni esperti entro il 2015 o forse già nel 2013 la legge non sarà più valida. Certo, ci saranno sempre delle novità per la produzione di semiconduttori. Ma non è possibile andare avanti ancora per raggiungere la velocità di produzione o le rese necessarie per permettere il raddoppio della densità, raddoppio di prestazioni, o risparmi di costo unitario che sarebbe stati possibili fino a questo momento.

La maggior parte dei dispositivi ha bisogno di un chip per portare a termine il lavoro. Tutti comunque hanno a che fare con significativi effetti fisici, incluso il danno termico, i difetti di forma e l’elettromigrazione attraverso il chip.

Per quanto riguarda invece i circuiti integrati basati su grafene, quello è un modello del tutto nuovo che richiederà una completa riscrittura della simulazione, progettazione, verifica, produzione e test dei dispositivi. In altre parole, questa tecnologia non sarà pronta almeno fino al 2015, se non più avanti. Intel sta sperimentando dispositivi a lavorazione laser, che probabilmente sono tra le poche innovazioni che supportano il ridimensionamento fisico a lungo termine.

Il punto è che ogni chip costruito dopo il 2015, dell’ordine di grandezza sotto i 20 nanometri, dovrà essere strategicamente cruciale. Questi chip infatti possono essere estremamente costosi, in seguito al prezzo di offerta. Ci saranno pochi di questi chip, quindi il loro prezzo relativo rispetto all’intero sistema sarà molto elevato. Cosa più importante, il numero di imprese che riuscirà a ottenere i loro circuiti integrati in questo modo saranno estremamente pochi.

Quali altre strade per lo sviluppo?

Cosa succederà allora a tutti gli altri aviluppatori di chip? Al momento, tutte le nostre strutture tradizionali di produzione dei semiconduttori in tutto il mondo sono in esecuzione a pieno regime. E mentre gli analisti del settore si aspettano un rallentamento, in parte a causa di effetti stagionali, in parte perché l’iPad sembra avere avuto un effetto sulla vendite di notebook, finora non c'è alcuna indicazione reale che le cose siano in rallentamento come dato di fatto. Piuttosto, ci sono più gadget e più alternative all’iPad. Così le linee di produzione convenzionale dovranno espandersi piuttosto velocemente.

Nuovi paradigmi nel settore della trasformazione, dell'imballaggio e del design sono anche costretti a svilupparsi con estrema velocità. Il multiprocessore di grandi dimensioni con domini di alimentazione multipla permetterà ai produttori di chip di simulare la funzionalità dei sistemi interi senza muoversi sotto i venti nanometri di silicio. Alcune forme di tecnologia di stacking consentiranno la progettazione tridimensionale dei chip. I sistemi embedded di elaborazione parallela permetteranno l'integrazione delle funzionalità seriali e parallele, con CPU e GPU a bordo.

Così è davvero molto probabile che lo sviluppo dei chip l'industria dei semiconduttori continueranno a prosperare in futuro, ma sono destinata a crescere in direzioni radicalmente nuove. Ci saranno i chip sotto i 20 nm, ma non per tutti. Il resto dovrà essere innovato in altri modi. L'innovazione dei semiconduttori dovrà espandersi in nuove direzioni, aprire nuove porte, esplorare nuove idee.

immagine | ZmeScience

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2 Commenti

  1. Avatar photo electropower 19 Giugno 2011
  2. Avatar photo Luana 19 Giugno 2011

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