Dati al sicuro in ogni momento: un viaggio nelle tecnologie PLP e PS di Transcend

Transcend

Nel mondo dell'informatica moderna, la necessità di dispositivi di archiviazione ad alta velocità e affidabilità è più critica che mai. Con l'aumento esponenziale della quantità di dati generati quotidianamente e le esigenze sempre crescenti delle applicazioni di elaborazione dati, i dispositivi a stato solido (SSD) hanno guadagnato una posizione di rilievo nel panorama delle tecnologie di archiviazione. Gli SSD offrono vantaggi significativi rispetto ai tradizionali dischi rigidi (HDD), tra cui superiori velocità di accesso ai dati, maggiore resistenza agli urti e consumi energetici ridotti. Inoltre, gli SSD garantiscono prestazioni costanti anche sotto carichi di lavoro intensivi e in condizioni operative difficili, rendendoli ideali per un'ampia gamma di applicazioni, dalle workstation professionali ai server aziendali. Questo articolo esplorerà alcune tecnologie di Transcend fondamentali per garantire funzionalità avanzate degli SSD, i loro principali vantaggi e come stanno trasformando il modo in cui gestiamo e conserviamo i dati nel contesto dell'era digitale.

Nell’ultimo decennio, ormai osanniamo le velocità e le prestazioni degli SSD. Tuttavia, come qualsiasi altra tecnologia, anche gli SSD non sono esenti da problematiche tecniche. Una delle sfide più critiche per questi dispositivi è la gestione delle perdite di alimentazione improvvise, che possono portare a corruzione dei dati e perdite irreversibili. Per affrontare questo problema, Transcend, leader nella produzione di dispositivi di archiviazione a stato solido (SSD), ha sviluppato per i propri dispositivi di archiviazione diverse soluzioni, tra cui la tecnologia di Power Loss Protection (PLP) e di Power Shield (PS). In questo articolo, andremo ad introdurre queste due tecnologie, comprendendone i meccanismi, i benefici e gli svantaggi che ne derivano.

Principio di funzionamento del Power Shield (PS)

Con il termine Power Shield (PS) si intende una tecnologia sviluppata da Transcend per proteggere i dati memorizzati nella memoria flash (principalmente in tecnologia NAND) durante un’improvvisa perdita di corrente. L'elemento principale a supporto di questa tecnologia è il circuito interno per il rilevamento della tensione (spesso indicato come Voltage Detection Circuit, VDT), che monitora costantemente la tensione fornita dall'host.

Durante il normale funzionamento, l'host fornisce una tensione stabile all'SSD. Il circuito VDT ha dunque il compito di monitorare accuratamente questa tensione, garantendo che rimanga entro i livelli operativi accettabili. Nel momento in cui la tensione cala al di sotto di una soglia critica, allora il VDT interviene immediatamente con il suo meccanismo di protezione. Infatti, il calo di tensione può essere indicativo per un’imminente perdita di alimentazione e il VDT attiva di conseguenza il Power Shield per proteggere i dati memorizzati.

La protezione del Power Shield si basa principalmente sulla gestione da parte del controller dell’SSD il quale smette di accettare nuovi comandi di scrittura dall'host. Questo è un passaggio cruciale: bloccando le nuove operazioni di scrittura, il PS garantisce che non si verifichino scritture incomplete o corrotte, che potrebbero compromettere l'integrità dei dati nel flash NAND. Di fatto, il controller dell’SSD entra in una modalità di protezione in cui preserva i dati già presenti, impedendo qualsiasi modifica fino a quando l'alimentazione non viene ripristinata. Il meccanismo del Power Shield si basa su componenti elettronici affidabili e su un firmware ottimizzato. Il rilevatore di tensione (VDT) è progettato per rispondere rapidamente ai cambiamenti di tensione, attivando il PS in una frazione di secondo. Questa rapidità di risposta è essenziale per evitare la perdita di dati, poiché anche un breve intervallo di tempo senza protezione potrebbe causare corruzione dei dati.

Principio di funzionamento del Power Loss Protection (PLP)

Il Power Loss Protection (PLP) è una tecnologia progettata per proteggere l'integrità dei dati nei dispositivi di archiviazione a stato solido (SSD) durante improvvisi blackout o interruzioni di corrente. Questa tecnologia è essenziale in ambienti dove la perdita di dati può avere conseguenze gravi, come nei data center, nei sistemi industriali e nelle applicazioni mission-critical. Il PLP utilizza un insieme di componenti hardware e software per assicurare che i dati temporaneamente memorizzati nella cache DRAM vengano trasferiti in modo sicuro alla memoria flash NAND non volatile in caso di perdita di potenza.

Gli SSD con DRAM cache integrata offrono prestazioni superiori grazie alla velocità della memoria DRAM, che consente operazioni di lettura e scrittura estremamente rapide. Un SSD con DRAM cache integrata è costituito principalmente da tre componenti: la memoria flash NAND, la memoria DRAM e il controller SSD. La memoria flash NAND è la componente fondamentale per l'archiviazione dei dati. È organizzata in celle, pagine e blocchi, dove le celle rappresentano l'unità base di archiviazione, le pagine sono l'unità minima di lettura e scrittura ed i blocchi sono l'unità minima di cancellazione. Le diverse varianti di NAND, come SLC (Single-Level Cell), MLC (Multi-Level Cell), TLC (Triple-Level Cell) e QLC (Quad-Level Cell), offrono vari gradi di prestazioni, durabilità e costo, permettendo ai produttori di scegliere la soluzione più adatta per specifiche applicazioni. La memoria DRAM, invece, funge da cache volatile all'interno dell'SSD. Grazie alla sua velocità di accesso estremamente elevata, la DRAM migliora significativamente le prestazioni dell'SSD, riducendo la latenza delle operazioni di lettura e scrittura.

Architettura di principio di un SSD con cache DRAM

Figura 1: Architettura di principio di un SSD con cache DRAM (Fonte: Transcend)

Durante le operazioni di scrittura, i dati vengono inizialmente memorizzati nella DRAM, il che consente di raggruppare più operazioni di scrittura in una sola, migliorando l'efficienza e riducendo l'usura della memoria flash NAND. La presenza della DRAM è essenziale per mantenere alte prestazioni in scenari di utilizzo intensivo, come l'elaborazione di grandi quantità di dati in tempo reale. Tuttavia, la DRAM è una memoria volatile, il che significa che perde i dati memorizzati quando non è alimentata. In assenza di una protezione adeguata, un'interruzione improvvisa dell'alimentazione può causare la perdita di dati critici che erano in transito o temporaneamente immagazzinati nella DRAM. Questo può portare a corruzione dei dati, fallimento del sistema e perdita di integrità dei dati stessi.

Il funzionamento del PLP si basa sull'uso di condensatori e circuiti di rilevamento della tensione integrati nell'SSD. Questi componenti collaborano per rilevare una caduta di tensione e attivare un processo di emergenza che consente il completamento delle operazioni di scrittura in corso. Dunque, nel meccanismo di protezione PLP, possiamo identificare 4 fasi del suo funzionamento:

  • Fase 1: rilevamento della perdita di alimentazione. Utilizzando un circuito di sensing sulla tensione di alimentazione è possibile rilevare perdite della stessa ed attivare le fasi successive del meccanismo di protezione.
  • Fase 2: utilizzo dell’energia immagazzinata nei condensatori. I condensatori integrati nell'SSD, precedentemente caricati durante il normale funzionamento del dispositivo, entrano in azione fornendo l'energia necessaria per prolungare il tempo operativo dell'SSD. Questa energia supplementare è critica per garantire che tutti i dati in transito nella DRAM vengano correttamente trasferiti alla memoria flash NAND non volatile.
  • Fase 3: trasferimento dei dati. Durante la fase di emergenza, il controller dell'SSD trasferisce rapidamente i dati dalla DRAM alla NAND flash. Questo processo deve essere completato prima che l'energia fornita dai condensatori si esaurisca completamente.
  • Fase 4: modalità di protezione della scrittura. Quando la tensione di alimentazione scende al di sotto di una soglia critica (solitamente intorno ai 2.6V), la NAND flash entra in modalità di protezione della scrittura. In questa modalità, il controller dell'SSD blocca ulteriori operazioni di scrittura per prevenire la corruzione dei dati.

Nella figura successiva, le quatto fasi appena descritte vengono individuate in funzione della tensione di alimentazione Vin pari a 5V ed osservando il comportamento della tensione VCCF (pari a 3.3V) a bordo dell'SSD. Il meccanismo di protezione PLS ha a disposizione il tempo C per effettuare il salvataggio dei dati presenti in DRAM e per attivare la protezione da scrittura.

Individuazione delle fasi in funzione della tensione di alimentazione

Figura 2: Individuazione delle fasi in funzione della tensione di alimentazione (Fonte: Transcend)

Un rapido confronto tra i due meccanismi

Nei precedenti paragrafi abbiamo osservato nel dettaglio il meccanismo alla base delle due tecnologie di protezione dei dati sviluppate da Transcend. Già dalla descrizione, si evince come i due meccanismi siano molto differenti tra loro in termini sia di complessità che funzionalità. In questo paragrafo andremo a riassumere brevemente i vantaggi e svantaggi delle due soluzioni proposte.

Il Power Loss Protection rappresenta una tecnologia critica per garantire l'affidabilità e la sicurezza dei dati negli SSD, soprattutto in applicazioni dove l'integrità dei dati è di fondamentale importanza. Con l'aumento della diffusione degli SSD in diversi settori, l'importanza del PLP continuerà a crescere, rendendolo un elemento essenziale nella progettazione di soluzioni di archiviazione avanzate. Sebbene il PLP offra significativi benefici, ci sono anche alcune limitazioni e considerazioni da tenere presente:

  • costo: l'aggiunta di condensatori e circuiti di rilevamento della tensione aumenta il costo di produzione degli SSD;
  • consumo energetico: i condensatori necessitano di energia per essere mantenuti carichi, il che può aumentare leggermente il consumo energetico complessivo dell'SSD;
  • durata dei condensatori: i condensatori possono degradarsi nel tempo, riducendo l'efficacia del PLP se non vengono adeguatamente monitorati.

A differenza del Power Loss Protection (PLP), il Power Shield non utilizza condensatori aggiuntivi per fornire energia temporanea. Questa differenza implica che, mentre il PLP può completare le operazioni di scrittura in corso grazie all'energia immagazzinata nei condensatori, il PS si limita a proteggere i dati esistenti senza aggiungere nuovi buffer di energia. Di conseguenza, il PS è una soluzione più semplice e meno costosa da implementare, pur offrendo una protezione efficace per molte applicazioni. Un ulteriore vantaggio del Power Shield è la sua capacità di operare in modo trasparente per l'utente finale. Gli utenti non devono eseguire alcuna configurazione speciale o manutenzione per beneficiare della protezione del PS; il sistema funziona automaticamente e in tempo reale, assicurando che i dati siano sempre protetti. Questo livello di automazione rende il Power Shield particolarmente adatto per ambienti in cui l'intervento umano potrebbe non essere immediato o pratico.

Il Power Shield è particolarmente utile in applicazioni embedded dove la semplicità e la robustezza sono fondamentali. Dispositivi come sistemi di controllo industriale, apparecchiature medicali e dispositivi IoT possono trarre vantaggio da questa tecnologia, poiché spesso operano in ambienti in cui le interruzioni di corrente possono essere frequenti e i dati memorizzati sono critici per il funzionamento del sistema. In questi contesti, la perdita di dati potrebbe comportare non solo interruzioni del servizio, ma anche rischi significativi per la sicurezza e l'affidabilità delle operazioni.

Conclusioni

Le tecnologie Power Loss Protection (PLP) e Power Shield (PS) di Transcend rappresentano avanzamenti significativi nella protezione dei dati per i dispositivi a stato solido. L'implementazione di queste tecnologie nei dispositivi SSD di Transcend dimostra un impegno verso l'affidabilità e la sicurezza dei dati. Sia il PLP che il PS operano in modo trasparente per l'utente finale, garantendo una protezione continua senza necessità di interventi manuali o configurazioni complesse. Tale caratteristica è particolarmente importante in ambienti dove le interruzioni di corrente sono frequenti e le risorse tecniche possono essere limitate. In conclusione, la scelta tra PLP e PS dipende dalle specifiche esigenze dell'applicazione, ma entrambe le tecnologie offrono vantaggi significativi in termini di sicurezza dei dati e integrità del sistema. Con l'evoluzione continua delle tecnologie di archiviazione, soluzioni di protezione come queste proposte da Transcend sono destinate a diventare sempre più cruciali per garantire che i dati rimangano sicuri e accessibili, indipendentemente dalle sfide operative.

Per ulteriori informazioni, potete contattare il team Transcend Italia al seguente indirizzo email: team_is-nl@transcend-info.com

Riferimenti

[1] Transcend - Power Loss Protection (PLP)

[2] Transcend - Power Shield (PS)

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