
Scopriamo insieme in questo articolo come, con una board Arduino M0 Pro, un altoparlante, e pochi altri componenti esterni, sia possibile realizzare un utile e versatile riproduttore di file audio in formato WAV. Vedremo inoltre come sia possibile generare da soli i file audio nel formato richiesto dal progetto, ottenendo, di fatto, un player audio utilizzabile in molte altre applicazioni nei settori automazione, modellismo, interfaccia uomo-macchina, o semplicemente per scopi didattici e di apprendimento. Clicca al seguente link per scoprire come ricevere in omaggio la scheda Arduino M0 Pro!
Introduzione
La board Arduino M0 Pro è uno degli ultimi esemplari che si è aggiunto alla numerosa e apprezzata famiglia di board Arduino. Elettronica Open Source ha riservato uno spazio importante a questa scheda, sin dalla sua presentazione, con articoli tecnici di presentazione, tutorial relativi al suo utilizzo e alla sua programmazione, e progetti completi (potete consultare la serie di articoli tematici su Arduino M0 Pro a questo link).
In questo articolo rinnoviamo l’interesse per questa potente scheda di prototipazione rapida presentando un articolo che, sfruttando le funzionalità hardware superiori offerte dalla board, consentirà a chiunque di realizzare in poco tempo (e soprattutto con pochi e comuni componenti elettronici addizionali) un utile e versatile riproduttore di file in formato WAV.
Qualche nota sulla scheda
Arduino M0 Pro è una board basata sul microcontrollore Atmel SAMD21, il quale include un core ARM Cortex® M0+ a 32 bit. Tra le sue funzionalità più importanti vi è sicuramente la possibilità di eseguire il debug di un’applicazione (sketch Arduino), operando direttamente sulla piattaforma hardware, un vantaggio enorme soprattutto quando si debbano sviluppare delle applicazioni complesse, o per un utilizzo professionale, che esula da quello prettamente hobbistico. Il debug è reso possibile dalla presenza dell’Atmel Embedded Debugger (EDBG), il quale mette a disposizione dell’utente una completa interfaccia di debug, senza la necessità di ricorrere ad hardware addizionale. EDBG supporta anche una porta COM virtuale, che può essere utilizzata per programmare sia il bootloader che lo sketch del dispositivo. La procedura per l’utilizzo pratico della scheda è analoga a quella, collaudatissima, impiegata sulla scheda Arduino Uno: la scheda viene fornita già pronta per l’utilizzo, è quindi sufficiente collegarla a un computer con un cavo micro-USB, che fornirà anche l’alimentazione alla board (in alternativa, con una scheda già programmata, si può utilizzare un alimentatore esterno o una batteria a 9 V dotata di relativo connettore/adattatore).
Esistono tuttavia almeno un paio di differenze rispetto alla board Arduino Uno, che è utile menzionare:
- la board Arduino M0 Pro lavora alla tensione di 3,3 V, e di ciò si dovrà tener conto quando ai suoi pin di I/O si collegano degli shield, dispositivi, o componenti elettronici di altra natura;
- utilizzando una normale board Arduino (ad esempio la Uno) sappiamo che l’attivazione del monitor seriale eseguita all’interno dell’IDE comporta, come effetto, un reset automatico della board, con conseguente restart dello sketch su di essa caricato (questo è in effetti il meccanismo utilizzato per caricare uno sketch sulla board). Sulla scheda Arduino M0 Pro, invece, ciò non avviene. Quando [...]
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Ciao Stefano.
Io ho la scheda Arduino M0, non la versione PRO, pensi possa funzionare lo stesso?
L’unica differenza tra la M0 e la M0pro è che la seconda ha il chip di debug incorporato.
Si, ma pensavo che il CHIP avesse anche influenza nella funzione di conversione. Per cui proverò senz’altro il progetto. 😉