
L'innovazione è sempre stata la pietra angolare del settore aerospaziale, a quasi 50 anni dalla scoperta della luna, nazioni e imprenditori stanno mettendo insieme tutta una serie di sviluppi per un deciso cambiamento. Come ogni industria, quella aerospaziale deve affrontare le sue decise sfide toccando anche altri settori come la difesa e l'aviazione del passeggero. Regolamenti, costo del combustibile, nuovi materiali, tutta una serie di fattori che provocheranno la necessità di una nuova tecnologia aerospaziale (di seguito il link dell'ultima Microwave). La soluzione di lungo periodo è di progettare e costruire veicoli che emettono meno CO2 (A tal proposito vi consiglio di leggere questo articolo). Come il "turismo spaziale" si avvicina alla realtà, ci sarà senza dubbio la necessità di tecnologie sicure ed efficienti che possono essere prodotte in serie. Alcuni ricercatori stanno cercando di risolvere i problemi di vibrazione e rumore di elicotteri attraverso l'uso di materiali in grado di fornire molteplici funzioni oltre a garantire una integrità strutturale.
Considerando i cambiamenti socio-economici di un turismo spaziale sempre più di moda, con nuove tecnologie sempre più efficienti, cosa dovremmo aspettarci dal mercato aerospaziale e quali soluzioni avete in mente a riguardo?
Aspettiamo i Vostri commenti. I migliori saranno pubblicati sul prossimo numero della rivista Firmware.

Un tema molto delicato, non c’è che dire. Il mio, sostanzialmente, è un commento piuttosto futuristico e degno di un libro di fantascienza. Nel breve periodo penso che le differenze tra i nuovi mezzi e quelli delle tecnologie di adesso saranno molto ridotte. Piccoli accorgimenti e insignificanti progressi tecnici caratterizzeranno i prossimi 30-40 anni.
Penso che i veri cambiamenti ci saranno tra 100-150 anni, quando vi saranno inaspettate e nuove scoperte (forse anche grazie ad aiuti non proprio terrestri…) che cambieranno di colpo il modo di vedere la vita, con tutto ciò che è annesso, compreso il volo. In un futuro lontano, saranno abbandonate tutte le odierne metodologie di moto e di volo per dare spazio a quelle “antigravità”, ossia dei nuovi metodi atti ad annullare la forza attrattiva del nostro pianeta e consentire agli aeromobili di viaggiare senza problemi. Anche in caso di avarie i mezzi non si schianteranno al suolo, per via dell’assenza locale e provvisoria di gravità; si fermeranno in cielo, aspettando i “meccanici” del futuro. Il carburante non sarebbe nemmeno più un problema, in quanto si troveranno mezzi che annulleranno, anche localmente, gli attriti dell’aria e con pochissima energia, pari a quella di un dito che spinge la massa di 1 kg, sarà possibile far avanzare i mezzi in tutte le direzioni e per migliaia di chilometri. L’inerzia sarà la fonte principale di energia del futuro, per un mondo completamente pulito. Peccato che non saremo presenti per ammirare questi nuovi mezzi di trasporto.
Si, molto delicato. Infatti a parte la tecnologia adibita al turismo spaziale sono dell’idea che sia ancora più importante una tecnologia che ci possa proteggere o isolare dal costante bombardamento dovuto alla radiazione planetaria e/o cosmica! Altrimenti il turista va si nello spazio ma solo per un tempo molto limitato. Credo sia la branca più complessa in questo caso, scienza e tecnologia forse devono dare il loro massimo contributo.
Penso che quello delle emissioni sia uno dei temi più caldi dei prossimi anni, anche nel settore aerospaziale e aeronautico in particolare. Se da un lato l’impiego di nuovi materiali e di propulsore a maggiore efficienza consentiranno di ridurre le emissioni sui velivoli di nuova fabbricazione, dall’altro occorrerà pensare e mettere in atto un piano di “retrofit” per le flotte già esistenti, i cui investimenti vanno ammortizzati sul medio-lungo periodo. Anche l’emissione acustica è un tema importante, e notevoli miglioramenti sono stati compiuti negli ultimi anni.
Un settore che offre potenziali enormi (e oggi si può definire ancora di “nicchia”) è quello dei droni. Le potenzialità di questi velivoli sono enormi, e non solo nel campo militare, ma in quello civile e commerciale.
L’evoluzione del campo aeronautico è un processo molto lento e denso di ostacoli. Ci sono normative, test da effettuare, attività di volo sperimentale. Ogni innovazione mediamente impiega dai 30 ai 50 anni per essere fruibile. In ogni caso a mio avviso nel campo aeronautico l’evoluzione sta andando verso materiali sempre più leggeri, motori più efficienti e forme aerodinamiche complesse. Nel campo spaziale sembra facile parlare di turismo spaziale. In realtà il tema è molto delicato e soggetto a grossi punti interrogativi. In primis a che scopo l’uomo dovrà avere una base permanente su Marte o sulla Luna? E che effetto ci sarà sul corpo stesso?
Personalmente vedo la situazione aerospaziale in una fase di stallo che temo duri molto tempo.
Le missioni spaziali sono “ferme” a Marte che è comunque un pianeta difficile da ispezionare e dove i costi/benefici delle missioni sono in negativo. Non sono previste missioni su altri pianeti, credo, per evidenti motivi.
In avionica invece, la lezione del Concorde è ancora attuale e difficilmente le aziende si spingono oltre i modelli classici, puntando più che altro al confort piuttosto che alla velocità.
Ho progettato alcuni anni in questo settore e posso confermare che le normative, necessarie, sono un blocco importante allo sviluppo. Mi ricordo che per anni si discuteva se i firmware per gli apparati di bordo dovessero essere scritti in C o in ASM.
Il costo della certificazione di un prodotto era quasi sempre superiore al costo della progettazione del prodotto stesso.
Bisognerebbe continuare la strada dei modelli Agile, a delle strategie Lean nei processi (oltre che nello sviluppo software) che garantiscano comunque un elevato grado di sicurezza e affidabilità. Penso sia questa la vera sfida.
Il turismo spaziale potrebbe comunque dare una spinta economica importante, vedremo.
Il progresso delle tecnologie spaziali và di pari passo con l’evoluzione della tecnologia nel settore militare che è sempre stata da traino per lo sviluppo di nuove tecnologie nel settore dell’elettronica di impiego civile. Un esempio per tutti è la nascita di internet scaturita da esigenze di strategie militari di comunicazione.