L'Arabia Saudita, che risultava essere, fino a qualche tempo fa, il maggiore esportatore di petrolio, in preda al panico sulle sue forniture di petrolio in netto calo, ha fatto richiesta all'Onu di 100 miliardi di sterline per investire in energie rinnovabili. Da fonte Wikileaks risulta che il regno abbia sopravvalutato le proprie riserve petrolifere per 300 miliardi di barili.
Investire una cifra così cospicua nelle energie rinnovabili, porta il regno Saudita a superare gli investimenti Cinesi nel settore, infatti la Cina, risultava essere il paese investitore maggiore al mondo con 54,4 miliardi di dollari solo l'anno scorso.
L'Arabia Saudita, le energie alternative ed il petrolio
Il vice ministro Saudita per l'energia elettrica presso il Ministero per le acque, ha dichiarato che la fornitura di carburante è una delle maggiori sfide del settore energetico e la politica è quella di lavorare intensamente sul risparmio energetico e assicurarsi che ogni barile di petrolio possa essere salvato e reso disponibile per l'esportazione. Questo significa che l'Arabia Saudita vuole liberarsi del petrolio ma tenere il resto dell'Europa stretto a se.
Il paese ha ancora molta strada per ridurre la sua dipendenza dal petrolio, l'Arabia Saudita consuma 2.4 milioni di barili al giorno e si prevede che necessiti di almeno 8,3 milioni di barili entro il 2028 se non si dovesse intervenire; gli Stati Uniti invece, consumano la bellezza 18,8 milioni di barili al giorno, il che li rende la nazione più affamata di petrolio al mondo. Una gran parte del nostro petrolio proviene dall'Arabia Saudita, che esporta 9 milioni di barili ogni giorno.
Arabia Saudita ed energia solare
Sicuramente, per la sua posizione geografica, l'Arabia Saudita gode di un grande vantaggio per lo sfruttamento dell'energia solare, infatti il sole in queste zone è sempre molto abbondante. Nel mese di Settembre di quest'anno il regno sarà dotato di pannelli solari da 3,5 MW, il più grande impianto ad energia solare del paese. Questo però non risulta essere uno degli impianti più grandi al mondo, dato che questi si calcolano su un range di 100 Mw di potenza, ma è un buon inizio per un paese che ha basato la sua economia e la sua crescita esclusivamente sullo sfruttamento dei giacimenti petroliferi.
"Il fabbisogno energetico interno sta crescendo a livelli allarmanti, trainato dalla crescita economica e demografica" ha detto Khalid Al Sulaiman, vice presidente per le Energie Rinnovabili alla King Abdullah City, l'agenzia che si occupa dello sviluppo dell'energia alternativa nel regno, parlando al Saudi Solar Formu a Riad. ''Passare alle rinnovabili non è un lusso ma una necessità" ha ribadito John Sfakianakis, analista della banca saudita Fransi. Sembra però che la svolta verso energie alternative non sia del tutto da considerare positivamente, sembra infatti che tra esse sia contemplata anche l'energia nucleare.
Stavo mandando una mail a tutti, ma mi sono fermato perché, dopo aver visto che il sole24 non ne parlava, ho notato che la notizia non è riportata su nessuno dei quotidiani internazionali rilevanti, anzi le notizie sono esattamente l’opposto (vari record di estrazione petrolio in Arabia Saudita, tutti contenti).
Avevo letto in questi giorni qualche novità riguardo la produzione di petrolio che scenderà a 7 -6,5 milioni di barili al giorno. COmunque l’arabia può investire molto proficuamente sul solare! una centrale da 3,5MW non è praticamente niente. non muove nemmeno un treno! Uno dei tanti modi in cui l’Arabia può investire sul solare è anche la produzione di carburanti tramite alghe. È infatti noto che alcune alghe private dell’azoto riescono a produrre idrogeno H2 utilizzando processi di fotosintesi
giustamente il petrolio è alla frutta e quel ‘poco’ che ne rimane l’Arabia decide di conservarselo per renderlo disponibile al mondo. Questo perché, pensandoci, il petrolio è l’unica risorsa che colloca seriamente l’Arabia nell’economia mondiale. Hanno il coltello dalla parte del manico e mi sembra anche abbastanza intelligente come manovra quella di investire nell’energie alternative lasciando il fossile per al mondo. Le cifre richieste all’ ONU non sono spiccioli, ma se uno stato ricco come l’Arabia è arrivato a chiedere così tanto per investire nell’energie alternative allora significa che il petrolio è seriamente in forte calo quantitativo e la corsa a qualcosa di alternativo sembra diventare una vera necessità.
si, era lo zolfo, è stato un lapsus!
Ho letto la notizia diverso tempo fa, e scritto il messaggio alle 8 di mattina, quindi mi perdono da solo per l’errore. Tuttavia la mia era solo un’idea, al giorno d’oggi non molto praticabile, infatti l’efficienza di conversione di questo sistema è davvero bassa. Bisognerà investire ancora un pò nella ricerca per poter avere colture fruttuose. La mia era un’alternativa soprattutto alla produzione di etanolo da biomasse, infatti non è pensabile in Arabia di riuscire a coltivare distese immense di terreno, specialmente per via della scarsezza d’acqua e del clima desertico che c’è da quelle parti.
In ogni caso una notizia fresca fresca è quella dell’Iraq che ha intenzione di continuare a produrre petrolio per 12 milioni di barili al giorno
http://af.reuters.com/article/energyOilNews/idAFLDE74705820110508
In ogni caso prima di fare previsioni bisogna vedere quale sarà la richiesta di petrolio cinese, dato che, pur essendo già un paese molto grande e affamato di risorse, la sua richiesta di petrolio è destinata a salire, e di molto, nei prossimi anni
io sapevo che le alghe sottoposte ai processi di fotosintesi iniziano a produrre idrogeno invece che ossigeno se private dello zolfo, non dell’azoto…però ho letto l’articolo un pò di tempo fa quindi non ci metterei la mano sul fuoco. Ho fatto però una ricerca sul web e i primi risultati che mi darebbero ragione sono a carico di wikipedia, che sinceramente non la definirei una fonte attendibilissima. Spesso, per esperienza personale, ho riscontrato negli articoli di wiki certi strafalcioni assurdi. Comunque se hai da darmi conferma su una o sull’altra ipotesi , azoto o zolfo, fammi sapere.
in effetti nell’articolo la fonte manca, ma era sembrato anche a me di aver letto nei giorni passati che un paese di quelli voleva diminuire la produzione di petrolio. controllo le news dei giorni scorsi e vi faccio sapere…
Comunque sarebbe sempre buona cosa per gli articolisti citare le proprie fonti, così non si può essere soggetti a critiche se la fonte riportata è autorevole
Avete ragione ragazzi, nei prossimi giuro che inserirò il link, per maggiori approfondimenti! Se l’Arabia e altri Stati puntano alle energie rinnovabili è un fatto da non sottovalutare che verrà sicuramente preso in considerazione anche da altri grandi Potenze!
concordo in pieno con l’autore dell’articolo, se lo fa l’arabia… deve far riflettere davvero e questo non fa altro che farmi aumentare la rabbia, qui in italia si pensa a tutt’altro!
Viaggio spesso in Arabiae da quello che sento credo che non abbiano grande simpatia verso le fonte rinnovabili.
A loro il petrolio costa veramente poco e inoltre usando le rinnovabili si porrebbero in uno stato di “sudditanza” nei confronti di chi fornirà loro la tecnologia.