Una delle possibilità che abbiamo nello studio dei fenomeni fisici, o di ciò che osserviamo, è pensarlo come fosse fatto di matrici. La fisica ci suggerisce che questa idea si rivela vincente, ed è esattamente quello che impareremo a fare usando MATLAB, l’ambiente di sviluppo di Mathworks. Fatto questo, dalla fisica alla chimica, dalla medicina alla biologia, dall’ingegneria all’economia, tutto potrà essere modellato, studiato, approfondito. Vi presentiamo di seguito i motivi per cui MATLAB è un software assolutamente irrinunciabile qualsiasi tipo di professionista voi siate.
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Mi sono abbonato oggi e sono felice di poter leggere questo articolo.
MATLAB è un programma che vorrei imparare ad usare perchè me lo hanno richiesto in molti.
Ho visto che avete pubblicato molti corsi.
Ne farete uno anche su questo?
Ottimo articolo, come sempre. Non è facile riassumere in 2000 parole le qualità e le caratteristiche di uno strumento così potente.
Purtroppo Matlab non è un software open source e nemmeno gratis. La versione base per Studenti costa intorno ai 90 euro e per ogni toolbox c’è un supplemento http://www.mathworks.it/store/platformReleaseStuSubmit.do
C’è comunque il “clone” free&open per linux, che si chiama Octave (non ho ancora avuto modo di utilizzarlo ma le recensioni sono buone).
Ora partiamo con le domande di rito:
-qual è la roadmap del Tutorial su Matlab?
-quali argomenti verranno trattati?
Qualche argomento interessante per l’elettronica potrebbe essere:
– Diagramma di Bode e di Nyquist
– analisi di Fourier dei segnali
– filtri FIR e IIR
– creazione di GUI
etc,etc..
Dunque, rispondo brevemente sul futuro di questo articolo.
Questo non nasce come tutorial ma solo come il mio desiderio di spiegare questo programma a chi non l’ho mai visto.
Sono già pronte altre due “puntate” in cui cercherò di andare sempre più nello specifico con la spiegazione dei comandi sino a fare un esperimento…
I campi specificati sono davvero molto interessanti e rientrano, più o meno tutti, in alcune esperienze che ho fatto sui banchi universitari.
Potrei utilizzare, come del resto ho fatto finora, dei codici scritti per gli esami per farvi vedere qualcosa in merito.
E potrei farlo più o meno per tutto tranne che per la creazione di GUI! In questo, dopo aver provato, e miseramente fallito, devo dire di non essere assolutamente all’altezza di provare nemmeno a dare spiegazioni a qualcuno.
Se c’è qualcuno in grado di fare una cosa del genere, ben venga. 🙂
Per quanto riguarda l’apparente discrepanza tra il nome del blog ed il fatto che questo programma sia venduto con licenza, mi fa piacere che ve ne siate accorti ma mi spiego immediatamente.
Io questo programma l’ho utilizzato, come ho detto, sui banchi all’università. È un software di una potenza smisurata.
Il suo valore è immenso!
E non credo, benché io non debba certo dimostrare di essere un convinto sostenitore dell’Open Source, che ci sia qualcosa di male o che si debba gridare allo scandalo se uno come me loda qualcosa, qualche prodotto o qualche iniziativa ancorché non Open Source. 🙂
Quello che personalmente mi infastidisce particolarmente dei programmi che vengono venduti con licenza, e mi piace l’idea di poterlo spiegare, non è tanto il fatto che abbiano la licenza in sé e per sé (che già non va esattamente proprio bene).
Quello che della licenza mi fa imbestialire, ma qui parlo a titolo solamente personale, è il fatto che se io compro il software, ne trovo un difetto, so come si può risolvere e vorrei pertanto potermici mettere a lavorare per poter distribuire anche una versione che quel problema non l’avrebbe, non lo posso fare!
Quel software non è mio!
E anzi, se ci provo è reato!
Della serie “oltre il danno, la beffa!”
Questo è un aspetto della questione, evidentemente.
Non esaurisce la questione.
Però questo non voleva essere un articolo in cui si spiegava che esistono anche alternative Open Source.
In realtà questo era quello che mi era venuto in mente come quarto articolo.
Quindi, se da un lato può sembrare assurdo il fatto che qui io abbia effettivamente magnificato una soluzione venduta con licenza, tutto sommato sto semplicemente dando il giusto risalto ad un ottimo lavoro svolto da persone che, una volta tanto, si fanno profumatamente pagare un lavoro di tutto rispetto.
Spero di esser restato più chiaro adesso perché tutto vorrei neanche essere frainteso.
Personalmente ho avuto esperienze dirette con octave e scilab, anche di utilizzo durato qualche mese, ma non più di così.
Ergo, in tutta coscienza, non mi sento di scrivere un articolo su queste due soluzioni però approfitto molto volentieri di voi! 🙂
Se poi qualcuno di voi, che magari conosce le alternative Open Source meglio di me, vuole scrivere l’articolo, approfitterò di voi molto bassamente 😉
Per collaborare, il modo c’è ed è molto semplice: http://it.emcelettronica.com/collabora-con-eos-condividi-e-mettiti-mostra
Come sempre, a vostra disposizione. 🙂
Semplicemente Fantastico articolo.!!!
Anche le mie conoscenze relative agli argomenti citati derivano da esperienze universitarie. La parte relativa alla creazione della GUI, però, l’ho studiata da autodidatta , con non poche difficoltà, dato la mancanza di tutorial che approfondiscano l’argomento.
Avevo deciso, anche se non era richiesto per l’esame,che dovevo per forza dotare di una GUI un progetto che altrimenti sarebbe rimasto un esercizio fine a se stesso. Alla fine sono riuscito a fare una cosa carina ed ero abbastanza soddisfatto.
Il giorno dell’esame, però, l’assistente addetto alla correzione dei progetti in Matlab era assente perchè malato, e il mio progetto non fu neanche degnato di uno sguardo dal professore, nonostante i miei sforzi per incanalare la discussione su quel versante … ARGHHH…XD
Ora, magari, potrebbe risplendere di nuova luce facendone un articolo,se siete d’accordo 🙂
Il progetto riguarda la realizzazione di un software in linguaggio MATLAB in grado di processare diversi tipi di segnali biomedici acquisiti durante uno specifico protocollo sperimentale.
Ecco qualche immagine:
http://i44.tinypic.com/2a0p44.png
http://i39.tinypic.com/1iiyk8.png
http://i42.tinypic.com/mbtxft.png
Ti ricontatto in pvt 😉
Virgoletto la tua affermazione:
“Quel software non è mio!”
Ecco, questo è il punto! Che cosa è una “licenza d’uso”??? Io spendo fior di quattrini e quell’oggetto non è il mio? Anzi, devo sottostare a delle condizioni d’uso? Cioè, compro, o almeno credevo di comprare, un’automobile ed il venditore mi fornisce la licenza d’uso? Quindi posso andare a Firenze, a Milano, ma a Venezia no? E posso caricare solo i famigliari più stretti? Per gli amici ed i semplici conoscenti debbo comprare delle licenze d’uso?
Dunque, o sono completamente cretino oppure qualcuno ci sta prendendo per il. Non vedo alternative.
E non voglio fare uno stupido discorso ideologico open vs closed. Sono tutte cazzate. Se una cosa mi serve non ne posso fare una questione di fede. Sapendo, però, che open, a parità di qualità, mi permette di adattare meglio lo strumento ai miei bisogni.
Ma pensate se la pizza, la cioccolata, le crescentine fossero “closed”. Solo lo chef Tal Dei Tali conosce i segreti di queste ricette…
Ti garantisco, ti assicuro: non potrei essere più d’accordo di come sono con te! 🙂
Ed anzi, se vuoi vederla così, io sto sponsorizzando un atteggiamento un po’ diverso, ovvero cerco di mettere le mie (assolutamente modestissime!!!) conoscenze di questo programma al servizio di altri.
Sapendo che queste conoscenze sono spendibili anche in ambienti che non prevedono utilizzo della licenza, tutto sommato io sto facendo divulgazione…
Non trovi? 😉
I tuoi e vostri articoli sono sempre divulgazione, anche quando, apparentemente, si esce dal tema “elettronica”.
Concordo, quindi, sul fatto che mettere a disposizione le proprie conoscenze su uno strumento di lavoro, open o closed che sia, sia una cosa ben fatta. Quindi concordo su tutta la linea 🙂
Amo ed utilizzo strumenti open, ma non ne faccio una religione. Il punto è il concetto di licenze sw, non la chiusura o l’apertura del codice. Anch’io preferisco vedere cosa c’è dentro il motore, ma se non si può non si può.
Ciao 🙂
Octave Vs Matlab
OpenOffice Vs MSoffice
………………………….
La lista è lunga e probabilmente si allungherà sempre di più.
Fondamentalmente sono in accordo con quanto già stato detto da Piero, Daniele e Gimaldi. Vorrei però inserire una nota di discussione, una sfumatura che penso possa far riflettere ed essere sviluppata meglio.
La troppo lenta diffusione e la relativa perfezione dei software Open Source non sarà mica frutto di una politica comune che identifica open source = gratis?
Ad esempio:
Open Office ha superato i 40M di download con una media di circa 160K download giornalieri.
Ora, considerando i template o le features generali, OO è ancora sotto ad alcuni software commerciali.
E se invece se fosse in vendita?
Sempre open source ed a fronte di un micropagamento, diciamo 1$.
Che dite con 40M$ incassati ed un potenziale di 160K giornalieri si potrebbero avere tutti i template possibili e le feature immaginabili?
anche ipotizzando una scrematura del 50% causa pagamento, sarebbero comunque delle cifre che darebbero una svolta al prodotto e la community open source non solo rimarrebbe, ma potrebbe essere anche finanziata – distribuendo lavoro
Per che cosa lo stai usando?
Mi trovi d’accordo con te!
Sviluppare un software non è una cosa semplice ed anche una cifra simbolica può fare la differenza.
D’altronde, spero che tutti abbiano fatto almeno una volta una donazione a Wikipedia o altri portali simili.
Inoltre, mi sembra che EOS-Book nasca proprio da qui…giusto?
Sarebbe sicuramente la strada migliore da percorrere. E’ la comunità che contribuisce allo sviluppo dei propri strumenti. Un euro o un dollaro sono veramente niente.
Ovviamente non voglio negare l’opzione free. C’è tutta un’umanità che purtroppo è figlia persino di un dollaro. Ma per fortuna non è (ancora!) il ns caso.
“Gratis a tutti i costi” è qualcosa che va bene per i ragazzini o per gli studenti. E lo intendo come un investimento. Se invece lo si fa per il puro gusto di scroccare allora diventa una cosa di cui vergognarsi. In fondo quando arriva la fine del mese tutti i vari “copioni” si presentano a ritirare la busta paga. Mi sembra un pò incoerente… 🙂
😉
Immagino che questo funzioni per riviste che abbiano un gran volume di articoli pubblicati ogni giorno.
Questo magazine è un po’ diverso perchè il 70% del sito è free mentre solo EOS-Book è a pagamento, peraltro per una cifra che, come tu stesso facevi notare, tutto sommato è irrisoria 😉
Il Forum, 3 articoli su 5 a settimana e la possibilità di partecipare, scrivere, richiedere argomenti sono tutte peculiarità che questa realtà offre del tutto gratuitamente e, almeno per quanto mi riguarda, sto lavorando per cercare di mantenere e migliorare la qualità di ogni servizio.
Nella speranza di riuscirci e di leggere di opinioni di soddisfazione che, fortunatamente, non mancano.
Non vedo l’ora di sapere cosa avrai deciso sull’abbonamento. 😉
Comunque ti segnalo che potresti tranquillamente provare per un mese, se proprio il dubbio ti confonde 😉
Ma quel popup non “vive” molto…
Si tratta solo di 60 secondi, se non mi sbaglio.
E comunque una volta registrato non lo vedrai più 🙂
Quindi farete un articolo su questa applicazione? 😉
Si, confermo.
Dopodichè, fidati di uno che ha fatto questa scelta: ne vale la pena!
Se questo fosse un social network t’avrei dato il “Mi piace” 🙂
Pensa che da un collega mi sono preso un “mi fai pena”, altro che “mi piace”. Ma stranamente anche lui ritira lo stipendio… Mah!
Noto che tutte queste considerazioni non c’entrano mai l’essenza del problema, l’idea di ‘open’ ha poco a che vedere con il costo, tanto o poco che sia, di un’applicazione. Chi sviluppa o scrive in un contesto open (anche un’intera azienda) lo fa soprattutto perché crede che la divulgazione della conoscenza possa giovare a tutti gli utilizzatori, compreso il progetto o l’applicazione a cui sta lavorando.
I fatti dimostrano che in certi ambiti questo modello ha delle ricadute molto efficaci sia da un punto di vista meramente economico sia da quello più astratto di dare a tutti la possibilità di fruire di una conoscenza che altrimenti rimarrebbe chiusa e anche inutilizzata.
Ora questa rivista nel nome porta la parola Open, e quindi ci si aspetta, non che essa stessa sia open ma che almeno tratti di preferenza temi che riguardano, diciamo così, il mondo ‘Open Source’.
Quindi, bell’articolo ma francamente averi sperato di vederlo riferito a Octave o Scilab anche perché lo sforzo sarebbe stato minimo.
Caro Emanuele, sono d’accordissimo con te.
D’altro canto il passaggio del nome da free software (traducete voi liberamente in software libero o software gratuito) ad open source software (software a sorgente aperto) non é stato fatto proprio per chiarire meglio questo aspetto ?
Il software libero non per questo deve essere gratuito, la licenza GNU GPL stessa (https://it.wikipedia.org/wiki/GNU_General_Public_License) NON vieta né impedisce il pagamento e la vendita del codice od il riconoscimento di un contributo spese per la sua distribuzione (sia essa su CD, floppy :-P, etc…) ma si focalizza, GIUSTAMENTE, sulla tutela degli aspetti legati alla libertà dell’uso del software (libertà di capire come funziona un software, libertà di adattarlo/modificarlo per le proprie esigenze, libertà di renderne disponibile una copia a terzi).
Se al software libero fosse donato simbolicamente 1€/1$ per ogni utilizzatore vero (cioé di chi usa veramente il software, non da parte di chi lo vuole solo provare) ci sarebbero enormi miglioramenti nello sviluppo del programma e nella soluzione dei problemi/bug e soprattutto nello sviluppo di nuove funzioni.
La verità purtroppo é che chi sviluppa software libero lo fà a tempo perso, dedicandosi magari anima e corpo ed intascando nulla o poco del proprio lavoro.
Solo pochi, grandi progetti hanno alle spalle società che assumo programmatori per proseguire ANCHE lo sviluppo di software open source, stò parlando di SUSE, RedHat, IBM, Intel (qualche dato in più ,non aggiornatissimo, ma utile lo trovate qui http://royal.pingdom.com/2012/04/16/linux-kernel-development-numbers/).
D’altra parte chi non può/non vuole sostenere economicamente un prodotto open-source può comunque contribuire in modo ATTIVO in tanti altri modi, ad esempio aiutando nella traduzione del software in italiano (veramente tutti sarebbero in grado di dare un contributo del genere), aiutando a scrivere documentazione/manualistica, dando supporto agli utenti meno esperti sui forum, aprendo ticket relativi ai bug riscontrati, contribuendo ad arricchire il sito web del progetto open source, etc…
Ma quanti di noi hanno deciso di dedicare un poco del proprio tempo o del proprio denaro per partecipare o contribuire al software open source ?
Siamo (mi ci metto anch’io) avidi utilizzatori del software e critici spietati quando qualcosa non funziona ma incapaci di passare da un utilizzo passivo del software ad uno attivo in cui metterci in gioco per provare a restituire alla comunità dopo aver tanto ricevuto …
Mi sbaglio ?
Come tu dici, la testata PARLA di Elettronica Open Source !
Tutti i documenti, i testi e la piattaforma/blog sono opensource, liberamente consultabili e riutilizzabili senza l’obbligo di pagare nulla !
Più di così cosa vuoi, un’amaro Giuliani ? 🙂
Personalmente non mi dispiace, anzi, che si facciano confronti con software commerciali e chi gli argomenti siamo vari e diversi…
Il confronto ed il raffronto tra prodotti open e closed source sono a mio avviso un arricchimento !
Scusami ma credo che il pop-up, sicuramente fastidioso (perché interrompe la lettura del testo) sia MOLTO utile perché ricorda che questo sito e le persone che ci stanno dietro non vivono d’aria fritta…
Personalmente credo che a fronte del modestissimo contributo economico che viene chiesto rispetto ai vantaggi in più che ti vengono concessi siano senza eguali su tutto il web (almeno quello in lingua italiana) …
A mio avviso é giusto ricordare agli utenti che attingono qui non solo notizie ma anche approfondimenti e test comparativi che non tutto é gratis e che per produrre contenuti di qualità ci vogliono persone competenti e tempo (che vuol dire poi denaro).
Conoscete siti altrettanto interessanti ed aggiornati di frequente, con pochissima pubblicità non invasiva e questa ricchezza di contenuti ?
Se si, segnalatemeli, grazie !
Lungi da me l’intenzione di fare polemica ma permettimi di dissentire.
OPEN vuol dire innanzitutto APERTO e non posso che essere d’accordo con chi ha voluto apertamente confrontare un prodotto di successo (anche se chiuso e proprietario) come MATLAB !
Ampliando il discorso penso che il software opensource non debba porsi con un atteggiamento di chiusura totale e cieca rispetto alle alternative di natura commerciale e proprietaria esistenti (soprattutto se hanno riscosso un discreto successo) ed anzi credo che un confronto onesto e senza preconcetti sia indispensabile per creare/produrre software migliori e più funzionali.
Ti dò una dritta, in Red Hat hanno installato parecchie macchine con SO Microsoft Windows (non solo server) che vengono usate non solo per il testing dei prodotti ma anche per l’amministrazione, la produzione, e l’uso d’ufficio più in generale; questo a mio modo di vedere, senza essere meno open o meno ‘aperti’ di prima.
Per quanto riguarda l’aspetto OPEN di questo Blog credo che anche solo il Review4U sia la migliore testimonianza di quanto si creda nella libertà di diffusione e divulgazione non solo delle informazioni ma anche dell’hardware, consentendo a tutti gli iscritti di partecipare e lasciando scegliere agli iscritti quale progetto sia più meritevole!
Permettimi infine di non essere d’accordo con questa tua affermazione
“Quindi, bell’articolo ma francamente avrei sperato di vederlo riferito a Octave o Scilab anche perché lo sforzo sarebbe stato minimo.”
Personalmente ho sempre ritenuto che gli articoli qui letti siano di un certo spessore, senza mai cadere nel banale o nel già letto – già visto; descrivere con cognizione, come é stato fatto da Boccadoro, un sw complesso come MatLab, con la ricchezza di contenuti e di esempi anche pratici in grado di dimostrare quanto sia potente questo strumento non é facile, soprattutto se ci si riesce evitando di impantanarsi in discorsi lunghi e complicati.
Lo sforzo per descrivere alternative come Octave/Scilab non credo che sarebbe minimo, soprattutto volendo raggiungere un certo livello di pertinenza e di chiarezza… non credi ?
Comunque non disperare perché nei commenti precedenti qualcuno si é reso disponibile ad un confronto/approfondimento proprio di queste soluzioni opensource, spero proprio di vedere pubblicato qualcosa in merito molto presto (se ciò accadesse potremmo definitivamente decretare la natura open, cioé APERTA, di questo sito dove ad un autore risponde un lettore, che si TRASFORMA in autore, per arricchire e forse completare un argomento che ha ritenuto interessante)!
Grazie mille per il sito che rendete disponibile gratuitamente e liberamente a tutti.
Molto democratico e civile, oltre che educato…
Complimentoni vivissimi.
Non capisco perchè non si possa disquisire in maniera civile senza dover necessariamente a delegitttimare l’interlocutore col bieco turpiloquio (che non sta solo nell’uso del volgare, evidentemente!)…
No veramente sono 20 secondi e se accedi tramite Facebook non esiste nemmeno più 😀
Si tratta di un pop-up SOLO per gli utenti NON ancor registrati al sito (non per gli utenti non ancora PREMIUM!).
Capisco il fastidio ma più o meno tutti abbiamo un contatto su Facebook e certamente se abbiamo quello e veniamo qui sopra abbiamo anche un nome utente registrato… 😀
Vi prego, non ditemi che è davvero così complicato evitare quel bannerino 🙂
Purtroppo no!
Assolutamente no!
Non ti sbagli.
C’è bisogno di tanta maturità e capacità autocritica per ammetterlo a se stessi prima ed agli altri poi.
Io per primo so di essere implacabile, inarrestabile, inflessibile ed intransigente con Microsoft, per esempio.
Però mi sforzo (e non c’è bisogno di troppi sacrifici) da un alto di lodare sia Windows XP sia Windows 7 dall’altro di capirne di più su come, cosa, quando e perchè possano verificarsi dei problemi.
La microsoft sa bene che ha avuto tante mie segnalazioni su malfunzionamenti, problemi, bug ecc ecc quindi…diciamo che penso che criticare in sè e per sè sia stupido più che inutile 😀
Detto questo, io spero e mi auguro di essere Open Source il più possibile in tutto quello che faccio.
Ci provo.
Magari sbaglio.
Non sono perfetto.
Però vorrei ribadire un concetto: se non ho parlato di Octave e Scilab è solo perchè ho esperienze superficiali ed insufficienti per farlo e la mia etica mi impediva di scrivere alcunchè scopiazzando a destra e a manca frasi di qualcun altro solo per evitare critiche come queste 😀
Preferisco (personalmente) che questo genere di discussioni ci siano!
Fanno bene a questo sito.
Fanno bene a tutti noi!
Fanno bene al web.
Fanno bene all’Open Source.
E magari ci aiutano anche a trovare uno che questi software li usa da tanto e che abbia voglia di parlarne….
Che ne dite? 😀
Posso essere tremendamente sincero?
Io speravo d’averlo c’entrato il problema… 🙂
Hai trovato il problema, il cookie non viene mantenuto!
Controlla il browser che usi e le impostazioni di sicurezza/privacy ed assicurati che sia tutto a posto…
Con Windows (Chrome e Firefox) e iOS (Safari e Opera) ti posso confermare che funziona senza problemi e che il banner scompare definitivamente!
Spero che il tuo commento ed il mio possa essere utile ad altri utenti a cui si manifesta il medesimo problema …
Bene, ognuno si tenga le proprie tremende convinzioni però sappiate che:
esiste uno sviluppo open source che da tanti anni si adopera nella realizzazione di un tool di computazione numerica, questo tool si chiama Octave ha raggiunto un notevole grado di maturità ed è in gran parte compatibile con Matlab. Quindi per chi volesse ripetere gli esempi riportati nell’articolo lo può usare immediatamente e senza alcuna variante rispetto a quanto descritto.
Di più, presso il politecnico di Milano in Giugno ci saranno tre giorni di ‘conference’ con gli sviluppatori, per chi fosse interessato…
http://www2.mate.polimi.it/ocs/?cf=42
Temo che non ci siamo capiti: non siamo mica qui per tenerci ognuno le proprie idee… Ho detto esplicitamente e chiaramente che sto domandando a chiunque sappia usare alternative open source se vuol scrivere un articolo proprio per proporsi come più open anche di me…. 🙂
Non so come fare a spiegarmi meglio di così 😀
La segnalazione del meeting al Polimi è OTTIMA ed è la prima cosa realmente open che scrivi, se posso permettermi! 😀
E ti garantisco (ma lo capirai bene anche da solo) che questa non è una provocazione!
Ora, il passo successivo è: lo scrivi o no un articolo in cui spieghi un progetto fatto da te con Octave o con qualsiasi altra cosa che ti piaccia o che tu consideri più valida? 😀
Cioè il punto qui non è arroccarsi sulle posizioni. Lo SCOPO di questo BLOG è CONDIVIDERE! 😀
Hai espresso il tuo punto di vista, in maniera anche abbastanza chiara, hai criticato E spiegato le tue ragioni. Perfetto! Da manuale! Ottimo!
Ora un passetto in più ti va di farlo?
Lo pubblichi un articolo con noi?!?! 😀
Scusami ma te lo dico col cuore in mano: sinceramente meno arroccato sulle mie posizioni di così non saprei proprio come essere… 😀
Se non lo capisci è solo perchè sei giovane ed ingenuo…
Imporsi con la violenza è più facile che farlo con le proprie ragioni!
Ah…quanto non sopporto la polemica sterile…
Ad un commento come questo, mi chiedo, come si fa a rispondere con questo “assordante silenzio”?!
E se qualcuno se lo sta chiedendo mi sto riferendo esplicitamente a fgiava (domando scusa se ho sbagliato il nome): cioè, ti è stata fatta una proposta così chiara, così aperta, così libera, così trasparente… mah… polemica a vanvera…
Vediamo se mi ci metto io a scrivere un articolo su questa cosa?
Che ne dite?
Ciao,
posso chiederti una “direzione” su come imparare a creare GUI? 🙂 suggerimenti? link utili?
Certo …
******** dal sito di Matlab
http://blogs.mathworks.com/pick/category/gui-or-guide/
http://www.mathworks.com/discovery/matlab-gui.html
**qualche video sempre dal sito di Matlab
http://blogs.mathworks.com/pick/category/video/
*******dispense varie
http://www.ee.columbia.edu/~marios/matlab/GUIwithMatlab.pdf
http://www.fatih.edu.tr/~aserdogan/Matlab/MatLabGUItutorial.pdf
http://www.intelligent-systems.info/classes/ee509/gui.htm
http://www.lmsc.ethz.ch/Teaching/ipss_2010/advancedProgramming.pdf
******Video
http://www.youtube.com/watch?v=1EdMiDFOinI
http://www.youtube.com/watch?v=TIqa98quARE
http://www.youtube.com/watch?v=D_hmws6dwgg
*******In italiano
http://profs.sci.univr.it/~drioli/hci/SlidesLab1.pdf
http://www.docente.unicas.it/useruploads/001210/files/gui.pdf
http://danilodefusco.xoom.it/universita/laurea_magistrale/MMNI/Realizzazione%20interfaccia%20grafica%20con%20GUI%20di%20Matlab.pdf
http://homes.chem.polimi.it/dmanca/CDPDIC/Tutorial%20Matlab%20Advanced.pdf
Questa era tutta la roba che avevo “collezionato”.
Non l’ho usata tutta,ovviamente, e non mi sento di consigliartene una in particolare.
Diciamo che sono le migliori fonti che ho trovato sul web, ma nessuna di queste è esaustiva.. molte si limitano ad esempi facili e non vanno oltre.
Ti consiglio di dare prima un’occhiata a quelle in italiano e poi andare a scorrazzare sul sito di Matlab.
Inoltre ti consiglio di non provare subito ad implementare la tua idea di GUI ma fai passo-passo quelle descritte negli esempi per prendere un po’ di dimestichezza.
Buon lavoro 😀
Ottimo suggerimento.
Il “problema” è tutto lì 🙂
Inoltre se uno usa lo stesso pc per connettersi, basterebbe salvare nome utente e password per il log in in maniera che non appena connessi si sia “loggati”, no? 😀
Mi sembra che la soluzione a questo “problema” sia davvero semplice 😉
A memoria mia, non ricordo commenti cancellati.
Ma si può sapere che cosa c’è che ti rode?!
Scusami se te lo chiedo, so che forse non dovrei permettermi, ma scrivi in una maniera…
Si può sapere perchè sei così incazzato???
Vedremo… 🙂
Volentieri… perchè no 🙂
Contattami in pvt 🙂
“Lo pubblichi un articolo con noi?!?!”
una domanda caduta nel vuoto a quanto pare… eheh