Non acquistare IoT senza un canone

Internet delle cose piante

Il 2012 è stato l'anno dei pionieri IoT. I makers in tutto il mondo ad ogni hackathon presentavano piante twittanti che avrebbero cambiato il mondo.

Nel 2013 i dispositivi IoT fiorivano su Kickstarter. Nessuno si chiedeva il perchè fosse così eccitante aggiungere un chip a qualsiasi cosa. La risposta standard era che con i dati generati si sarebbe potuto fare qualsiasi cosa.

Ero a New York nel 2014 per una serie di eventi IoT e ho incontrato diversi investitori. Era l'anno caldo dell'IoT nella community dei Venture Capitalist. C'erano un mare di soldi per aziende che erano in grado di creare qualcosa di 'strano ma dotato di connessione'.

Il 2015 è stato decisamente l'anno della Smart Home. Le acquisizioni milionarie di Nest (Google, 3.2 miliardi) e SmartThings (Samsung, 200 milioni) hanno creato una marea di titoli roboanti sui giornali di tutto il mondo. In quel periodo era impossibile pensare ad una presentazione per un evento IoT senza una slide sul 'Caso Google-Nest'. Ed ogni volta un sorriso sormione in platea:

Google ha comprato Nest per i suoi dati. Ovviamente.

Il mercato iniziò a crescere, specialmente quello dei gateways per Smart Home, ma sicuramente non ai livelli che gli analisti avevano previsto. Soluzione? Facile, spostare nelle slides le previsioni dei 50 billion devices 5 anni in avanti e voilà!

Ora siamo nel 2016 e......alcuni grandi nomi nel IoT stanno spegnendo i loro servizi! Revolv è il caso più rumoroso. Acquistata da Nest, acquistato da Google, Revolv vendeva un gateway per Smart Home. Ne ha vendute decine di migliaia che dal 15 Maggio sono diventati kg di spazzatura high tech senza il servizio cloud che li abilitava.

Non è abbastanza, ci si mettono pure i giornalisti ora. Ora hanno il coraggio di scrivere che è colpa tua, sei stato stupido a comprare device IoT (You are stupid buying IoT — Wired) quando fino all'anno scorso gli stessi personaggi scrivevano quanto 'disruptive' fosse un cacchio di lucchetto connesso (The next big thing — Wired).

C'è perfino chi twitta con successo (@theinternetofshit) prendendo in giro la comunità degli innovatori a tutti i costi che pensando che la cosa migliore da fare in ogni caso sia 'add a chip on it'.

Penso che IoT sia un caso di morte in culla o del tutto inutile?

Beh, no visto che la mia azienda fa business in questo settore 🙂

Ma credo che sia ora di raccontare qualche verità che non è così ovvia a chi non è uno specialista IoT. Ecco i punti da ricordare prima di acquistare qualsiasi prodotto IoT (non includo i dispositivi Bluetooth, ma tutto ciò che deve essere sempre connesso ad Internet per funzionare).

Punto uno: serve un servizio cloud, che costa denaro, ogni mese
Il costo varia ma approssimando il range è 0.5–10$ al mese. E' chiaro che se non paghi questo il fornitore ha una perdita mensile, costante. Dopo X mesi il suo business diverrà insostenibile. Potrà andare da un investitore, ma oggi non è il 2014 e l'investitore potrebbe non essere così contento di mettere soldi quando il tuo business model ha un segno meno, costante ed irremovibile, su una voce di bilancio. Quindi il tuo fornitore potrebbe fare come Revolv: prendere i soldi e scappare con una bella letterina di ringraziamento a chi ci ha creduto nell'azienda bla, bla bla.....Tradotto "grazie che ci avete dato quella traction che ci ha consentito di vendere a Nest, che in quel momento stava impaccata di soldi!".

Punto due:non credere a chi dice che TU sei il prodotto
IoT non è un social network (per ora). Ci sono veramente pochissimi dati interessati che questi dispositivi generano sul consumatore. O credi che qualcuno pagherebbe per sapere qual'è la temperatura media a casa tua? Credi che questo dato ha un impatto così importante sull'industria energetica?

Credi che sapere quante volte apri o chiudi il tuo fantastico lucchetto Wi-Fi interessi a qualcuno? Ovvero che qualcuno sia disposto a pagare qualcosa per quel tipo di dati? Beh, no, vero?

Ovviamente ci sono dati IoT che hanno un valore, quindi solo in quel caso puoi credere che non pagare un canone non sia un problema nel lungo termine. Ma l'unico esempio che mi viene in mente è oggi quello delle scatole nere per le auto, che vendono i dati alle assicurazioni. Ma pensaci bene in ogni caso, non è detta che in caso di incidente qualcuno non usi questi tuoi dati proprio contro di te....

Allora,comprare o non comprare IoT?

Va fatta subito una distinzione tra le applicazioni consumer e quelle professionali.

I consumatori devono domandarsi e fare delle domande ai vendors, tipo:

  • A se stessi: “Fa una differenza sostanziale se questo device è connesso o meno? Mi da un vantaggio vero, tangibile, la sua connettività?”
  • Sto comprando perchè i giornali/amici dicono che sia figo o perchè mi risolve un vero problema o mi da un vero beneficio? Mi fa risparmiare qualcosa? Tempo, denaro?
  • Chiedi al venditore: “Perchè non mi chiedi di pagarti un canone? Chi paga il canone per me?”
  • A chi vendete i miei dati? In che forma?
  • Che succede se fallite? Che garanzia ho su quello che ho comprato? I clienti di Revolv, che hanno speso 299$, oggi si ritrovano con un bel pezzo di ferro utile come un Palm Pilot

Nel mercato professionale la storia è molto diversa. Perchè? Semplicemente perchè per le aziende è normale pagare un canone per un servizio che da loro benefici. Pensate al mercato del software gestionale? Ormai il 99% dei gestionali ha un canone annuale che le aziende sono ben felici di pagare per quanto vale questo servizio.

Il mercato consumer è diverso. Ma veramente qualcuno al mondo pensa che si possa chiedere un canone mensile per un semplice termostato? Ok, si è fighissimo e ha il display tipo un iPod, ma siediti e respira. E' sempre un termostato.

Personalmente posso parlare delle applicazioni IoT per aziende, visto che è quello di cui la mia azienda si occupa da 5 anni. Il mercato è veramente in crescita e non ci sono segnali di bolla, per il semplice motivo che girano soldi veri, non quelli del Fantacalcio. Il mese scorso ad esempio abbiamo presentato Iomote, la nostra nuovissima piattaforma IoT, a Smart IoT London e i players che abbiamo incontrato (gente che gestisce centinaia di edifici ad esempio) ci hanno confermato che sono alla ricerca spasmodica di qualcosa che consenta loro di avere dati sulle facilities che gli consenta di poter prendere decisioni o di risparmiare.

10 ragioni per cui la Smart Industry è già un mercato mentre la Smart Home non lo è:

  1. I prodotti non si vendono su Amazon, c'è tutela del canale e ci sono professionisti che pretendono di guadagnare. Il mercato è servito dai VAR, anche oggi.
  2. Le aziende sanno che non è possibile migliorare nulla senza prima averlo misurato. L'IoT in azienda serve principalmente a questo.
  3. I dati sui processi sono i drivers per le scelte. Le scelte significano soldi in azienda, normalmente.
  4. Il processo di digitalizzazione è stato rivoluzionario in quasi tutti gli ambiti. L'industria ha un po' di inerzia in più, ma sta ora cambiando velocemente.
  5. Le aziende cercano metodi per battere i propri competitors ogni giorno. L'IoT se ben architettato può aiutare a difendere un vantaggio competitivo.
  6. L'automazione non è cambiata radicalmente negli ultimi anni, quindi le aziende non hanno dovuto investire nel rinnovare gli impianti così spesso come in passato. Questo significa che ci sono budget da spendere.
  7. Le azienda devono provare la qualità ai propri clienti. Il tempo di loghi e certificazioni cartacee è passato. L'IoT serve anche a questo.
  8. La rivoluzione degli smartphone è ovunque. La gente è più smart e pretende che anche le proprie aziende lo diventino, portando processi e dati sul palmo della mano.
  9. Accendere la luce del soggiorno quando sei a km di distanza non è un valore (Smart Home). Controllare i propri stabilimenti nel mondo, si.
  10. Scordati la storia del Forno Smart. Quel pollo non entrerà mai da solo nel forno, cospargendosi di olio attendendo che tu da una App avvii il programma di cottura.

Uno dei motivi per cui mi sono deciso a scrivere questo articolo è perché ho letto veramente troppe stupidaggini circa questo mercato. Oggi i miei amici meno geek, visto che lavoro in IoT, mi fanno troppo spesso domande tipo:

Finalmente ho capito. IoT è quella cosa che mi porterà il caffè appena mi sveglio senza fare nulla?

No, mi dispiace, questa non è IoT, questa per ora è fantascienza. O più semplicemente è spazzatura che alcuni giornalisti scrivono per riempire i loro titoli che devono pompare le mode del momento.

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3 Commenti

  1. Avatar photo Maurizio 17 Maggio 2016
  2. Avatar photo Emanuele 19 Maggio 2016
    • Avatar photo Maurizio 19 Maggio 2016

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