Negli ultimi anni, il mondo del gaming ha subìto una trasformazione radicale. Grafica ad alta definizione, immagini nitide e ad altissima risoluzione, realtà virtuale, giochi multiplayer online: tutto ciò che una volta sembrava fantascienza è oggi realtà. Tuttavia, nonostante i rapidi progressi tecnologici e l'evidente divario in termini di complessità dei giochi odierni rispetto a quelli precedenti, c'è una nicchia di appassionati che preferisce tornare indietro nel tempo immergendosi nei videogame e nelle console del passato. Benvenuti nell'affascinante mondo del retrogaming.
Retrogaming: viaggio nostalgico nel passato dei videogiochi
Indubbiamente, il settore dei videogiochi è uno dei segmenti dell’industria tech maggiormente sviluppati. Per toccare con mano questa realtà è sufficiente notare l'enorme quantità di piattaforme online dedicate al gaming, tra cui siti web e blog.
Chi non ricorda la console Nintendo 64?
Nell'era digitale in cui siamo immersi c'è un fenomeno che sta conquistando sempre più appassionati: stiamo parlando del retrogaming. Il termine "retrogaming" è un neologismo inglese che indica la passione per i videogiochi del passato.
Ma cosa rende così attraenti i giochi degli anni '80 e '90 in un'epoca dominata da grafica ad alta definizione e realtà virtuale?
Facciamo un piccolo salto indietro nel tempo. Il retrogaming, come suggerisce il termine stesso, riguarda il recupero e la fruizione dei videogiochi e delle console del passato, una sorta di rinascimento dei giochi anni '80 e '90, periodo che ha rappresentato una fase d'oro per l'industria dei videogiochi, con titoli iconici che hanno plasmato l'immaginario collettivo di intere generazioni. Tornare a quei giochi significa riscoprire vecchi amori e ricordi d'infanzia, creando un legame emotivo con il passato. Il fascino di questa esperienza immersiva è quindi proprio nel poter fare un viaggio nel tempo. Oltre al semplice game, si è sviluppata negli anni una sotto-cultura incentrata sulla musica dei videogiochi. Questo fenomeno testimonia l'influenza duratura che essi hanno avuto non solo sui giocatori attivi, ma anche su vari aspetti della cultura popolare. Il tutto può avere davvero dell'incredibile, considerando che negli anni '80 e '90, con scarsi mezzi a disposizione, con una grafica spoglia ed effetti sonori primordiali ma allo stesso tempo efficaci, sono nati videogiochi entrati a far parte della storia del gaming, seppure imprigionati nella loro bidimensionalità.
Il moderno mondo dei videogiochi può contare su potenti macchine dotate di una grafica iperrealistica, effetti, immagini 3D, giochi di luce e attenzione ai dettagli, al punto che è molto complicato distinguere la realtà dalla finzione.
Perché qualcuno dovrebbe preferire i vecchi videogiochi a quelli moderni che sembrano offrire anche un'esperienza più avanzata e coinvolgente?
I retrogamer, conosciuti in italiano come "retrogiocatori", si dedicano alla riscoperta di vecchi videogiochi utilizzando le console originali. Tuttavia, vista la difficoltà nel reperire molti oggetti sul mercato, ricorrono frequentemente ad emulatori specifici che permettono di eseguire i giochi su hardware moderno, offrendo una soluzione pratica per preservare e rivivere in modo autentico le esperienze di gioco del passato. Al netto di considerazioni e aspetti puramente retrospettivi, il mondo del retrogaming si immerge nel fascino e nella nostalgia delle vecchie generazioni di videogame, console vintage e arcade anni Ottanta e Novanta.
Nostalgia e autenticità: il fascino della semplicità
Contrariamente a ciò che si pensa, l’avanzamento tecnologico non sempre supera prodotti e tecnologie precedenti mettendoli nel dimenticatoio. Come abbiamo anticipato, con il termine retrogaming si fa riferimento a quella particolare nicchia del mercato video-ludico dedita nello specifico alla compravendita e all'utilizzo di videogiochi retrò, talvolta disponibili a prezzi di molto superiori rispetto al prezzo di mercato originale. Sebbene non esista una definizione tecnica universalmente accettata per stabilire quando un videogioco o una console possono essere considerati "retrò", una convenzione comune è quella di riferirsi a tutto ciò che appartiene a due o più generazioni tecnologiche passate rispetto a quella attuale. In quest'ottica, sembrerebbe quasi di assistere ad un dietrofront tecnologico focalizzato più sulle innovazioni passate e sul ruolo che esse possono avere; fenomeno, questo, del quale andrebbero ricercate anche le origini socioculturali. Probabilmente, il trend del nuovo boom del retrogaming punta ad arricchire di quella meritata nota storica e culturale un fenomeno diffusosi come mero trend pop e commerciale.
Nonostante gli oggetti del retrogaming e, parallelamente, del retrocomputing, possano rappresentare l'archeologia da un punto di vista tecnologico, la disponibilità limitata di pezzi sul mercato ha rafforzato l'idea di veri e propri oggetti da collezione, similmente a delle reliquie, il tutto unito all'immancabile fascino vintage. Ci troviamo di fronte ad una forma di collezionismo che si avvicina più all’antiquariato che all’hobbistica. Uno degli elementi chiave che contraddistingue il retrogaming è indubbiamente la nostalgia. I giocatori che hanno vissuto l'epoca d'oro dei videogame negli anni '80 e '90, spesso ritornano agli stessi giochi che hanno segnato la loro infanzia o adolescenza. Rivedere quei pixel rudimentali, ascoltare le melodie sintetizzate e affrontare sfide che sembrano quasi semplici rispetto ai game moderni nei quali cinema e videogiochi si fondono senza soluzione di continuità, offre un'esperienza autentica e al contempo nostalgica che difficilmente può essere replicata. Il retrogaming non è però solo una questione di pura nostalgia o un aspetto ludico, infatti, anche se per molti rappresenta un viaggio nel passato, esso può essere considerato una vera e propria forma d'arte. Le vecchie console sono testimonianze di un'epoca passata, di una fase importante della storia. Esplorarle non solo offre intrattenimento, ma consente anche di apprezzare l'evoluzione del mezzo videoludico nel corso degli anni. Gli old games hanno lasciato un'impronta indelebile sulla cultura popolare, giochi come Super Mario Bros, Pac-Man e Tetris non possono essere considerati esclusivamente mezzi di intrattenimento, ma vere e proprie icone della cultura del tempo. Riportarli in vita significa immergersi in una parte importante della storia del gaming, comprendendo meglio la loro evoluzione negli anni. I giochi retrò si distinguono per la loro semplicità e, allo stesso tempo, per l'alto livello di sfida. A differenza di quelli moderni, spesso arricchiti di tutorial preconfezionati e aiuti vari per i giocatori, i game degli anni '80 e '90 richiedevano tempo, abilità e totale dedizione per essere completati. Questa combinazione di semplicità e sfida, priva di qualsiasi azione frenetica ed effetti speciali, a dispetto dei moderni strumenti che garantiscono un utilizzo maggiormente fluido e dinamico, offriva un'esperienza coinvolgente e gratificante che continua ad attrarre tantissimi giocatori di tutte le età.
Molti giocatori oggi ritengono che i videogame del passato offrano una sfida più genuina rispetto ai titoli moderni. In un'epoca in cui l'intrattenimento è progettato per essere accessibile e perdonare gli errori del giocatore, i giochi retrò spesso non hanno pietà, il che richiede una vera maestria nel superarli, creando una soddisfazione unica quando si raggiunge il risultato sperato. Oltre alla sfida, i giochi retrò offrono anche una semplicità che è diventata rara. In un mondo in cui la grafica è sempre più realistica e le trame diventano via via più complesse, il ritorno ai giochi con grafica 8-bit o 16-bit, vecchi computer e console, può essere una boccata d'aria fresca. La semplicità dei controlli e dei concetti consente di concentrarsi sull'esperienza di gioco senza distrazioni. Un altro aspetto che caratterizza il retrogaming è l'estetica vintage. La grafica pixellosa e le melodie sintetizzate hanno un fascino unico. Nonostante la mancanza di realismo e la presenza di trame e dinamiche più basilari, tutte queste caratteristiche creano insieme un'atmosfera riconoscibile che è diventata icona della cultura pop. Tantissimi utenti sembrano apprezzare di più il fascino vintage di questi giochi, rendendoli ancora più irresistibili e ambìti nella moderna era del digitale e della connettività.
Una community vibrante
Il retrogaming non è un'attività solitaria. Il fenomeno è oggi in grado di attrarre una vastissima community di appassionati da ogni parte del globo. All'interno di questa vivace community in costante crescita vi è una moltitudine di hobbisti che condividono la loro passione. Forum online, eventi dedicati e persino fiere specializzate impreziosiscono l'esperienza offrendo agli utenti non solo l'opportunità di condividere il loro hobby, ma anche la possibilità di connettersi, sfidarsi a suon di punteggi, scambiare e condividere consigli su come ottenere il massimo dai loro giochi preferiti. Questa community vivace e inclusiva è uno dei principali motori trainanti dietro il boom del retrogaming. Inoltre, la community beneficia di vari canali social con video sorprendenti corredati di tutorial per la riparazione e il restauro di pezzi originali dell’epoca al fine di ripristinarne le funzionalità, oppure siti web che ospitano remake di titoli storici e che consentono di giocare direttamente dal proprio browser, mantenendo vivo il ricordo delle glorie passate.
La sopravvivenza del retrogaming nell'era moderna
Nonostante i continui avanzamenti tecnologici nel mondo del tech, il retrogaming rimane sorprendentemente popolare. Ciò può essere attribuito alla sua capacità di offrire un'esperienza unica e appagante che non si trova facilmente nei giochi moderni, complice anche la disponibilità di elettronica utilizzabile da hobbisti, come componenti sostitutivi perfettamente compatibili con i vecchi modelli e facilmente reperibili. Molto probabilmente, anche grazie al diffondersi di piattaforme open source quali Arduino e Raspberry Pi, e della stampa 3D, è ritornata ad affermarsi la voglia di creare gli oggetti da sé seguendo la filosofia del Do It Yourself (DIY). Inoltre, l'accessibilità crescente dei giochi retrò grazie a piattaforme come le console classiche in miniatura e i servizi di abbonamento che offrono un vasto catalogo, ha reso più facile che mai per i giocatori immergersi nel mondo dei vecchi videogame rivivendo i loro giochi preferiti, senza la necessità di possedere un hardware obsoleto. Questa accessibilità e versatilità ha contribuito notevolmente al boom negli ultimi anni. Gli emulatori, gran parte dei quali provengono dalla Cina, sono strumenti fondamentali poiché permettono di eseguire vecchi giochi su piattaforme moderne. Quello degli emulatori è un mercato parallelo, unitamente a siti web appositi e canali social, che permettono agli utenti di giocare via web, in maniera gratuita o attraverso particolari forme di abbonamento, senza per forza dover spendere una fortuna. Negli ultimi anni, all'interno del panorama videoludico è emerso anche un ulteriore mercato dedicato alle retroconsole, con l'ingresso anche di produttori ufficiali come Nintendo. Tale settore vede la coesistenza di retroconsole ufficiali, spesso riproduzioni in miniatura di vecchi sistemi, e un gran numero di console basate su processori ARM o MIPS e sul sistema operativo OpenDingux, che supportano emulatori in grado di eseguire giochi fino alla generazione a 32 bit. In definitiva, per quanto siano passati molti anni dal loro rilascio, i giochi retrò sono più vivi e accessibili che mai.
Considerazioni conclusive
E' nuovamente scoppiata la mania per i videogiochi degli anni Ottanta e Novanta. In un'epoca dominata dalla tecnologia all'avanguardia, il retrogaming offre un ritorno al passato, un'opportunità di riscoprire e rivivere i giochi che hanno plasmato la nostra cultura videoludica. Con la sua combinazione di nostalgia, semplicità e sfida, i giochi anni '80 e '90 continuano ad affascinare e intrattenere persone di tutte le età, confermando il loro status di icone immortali del mondo tech. Non si tratta solo di un passatempo nostalgico, ma di un vero e proprio movimento culturale che valorizza il patrimonio tecnologico del passato. Grazie a strumenti come gli emulatori e alle iniziative di produttori ufficiali, i giochi di ieri continuano a vivere, offrendo alle nuove generazioni l'opportunità di esplorarne e apprezzarne le radici. L'interesse per i videogame di un tempo è quindi molto più di una semplice pratica nostalgica, è un viaggio affascinante nel passato, un'esperienza autentica e stimolante che continua ad attrarre un numero crescente di appassionati. Che tu sia un veterano del gaming desideroso di rivivere i giorni d'oro della tua infanzia, o un giocatore moderno curioso di esplorare le radici del medium videoludico, questo mondo offre qualcosa di speciale per tutti.
Alla luce di quanto detto, perché non prendere un controller vintage e immergersi in un'avventura attraverso i giochi che hanno plasmato un'intera generazione? Condividi con Elettronica Open Source la tua esperienza!