Arduino esplora la produzione in India per limitare le vendite di prodotti contraffatti

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Arduino sta esplorando la produzione in India per limitare le vendite di prodotti contraffatti. L'azienda, nota soprattutto per le sue schede open source a microcontrollore e per il set di dispositivi hardware messi a punto negli ultimi anni, insieme a servizi online e applicativi, vorrebbe limitare l'aumento delle schede contraffatte e soddisfare la crescente domanda da parte della popolazione giovanile indiana.

L'azienda italiana Arduino sta attualmente esplorando partnership con società di servizi di produzione elettronica nella zona dell'Asia meridionale per iniziare la sua produzione locale già entro il primo trimestre del prossimo anno. Il noto brand elettronico made in Italy sta infatti valutando la possibilità di produrre in India. Ciò segnerebbe indubbiamente un cambiamento radicale rispetto all'attuale trend dell'azienda di produrre tutte le sue schede in Italia. Come noto, l'India è il più grande mercato per l'ambiente di sviluppo IDE Arduino, con 3,2 milioni di download. Il paese ha anche filiali locali di distributori Arduino globali, come DigiKey, Mouser Electronics e Avnet. Tuttavia, il contributo dell'India alla sua base di clienti è attualmente inferiore all'1%. Il team Arduino considera le false schede la ragione principale di questa discrepanza di dati.

La situazione sembra abbastanza anomala: in India, anche se per Arduino IDE la community è molto grande insieme alla base di utenti, la quantità di prodotti originali venduti nel mercato indiano è molto trascurabile poiché la maggior parte delle persone non possono permettersi l'acquisto di prodotti originali, soprattutto a causa dei pesanti dazi all'importazione per i prodotti elettronici finiti. Ragion per cui, vengono acquistati principalmente prodotti alternativi e cloni, e a volte queste imitazioni provengono dalla Cina. Al momento, i cloni di Arduino sono disponibili a meno della metà del prezzo delle schede originali. Pertanto, avviando la produzione locale, Arduino venderebbe le sue schede in India a prezzi ridotti, in linea con quelli delle sue controparti cinesi. Tuttavia, il problema delle schede clone non è limitato solo all'India. Cloni e contraffazioni sembrano detenere una grossa fetta del mercato elettronico. Per Arduino, e in generale per tutti i players del mercato elettronico globale, si tratta di una vera e propria sfida, dal momento che il noto brand italiano si basa sulla filosofia dell'open source (software e hardware) e i suoi ricavi dipendono dalla vendita di prodotti originali.

In che modo Arduino sta operando per affrontare il problema?

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Arduino sta cercando di affrontare il problema a livello globale delle schede false realizzando hardware sempre più sofisticato, il che renderebbe più difficile la contraffazione dei dispositivi elettronici, dei kit e delle schede di sviluppo. In particolare, i nuovi modelli di schede utilizzano microcontrollori più sofisticati, sezioni di potenza più complesse che non sono facili da copiare e incollare. Questo sta offrendo un vantaggio competitivo, permettendo al contempo di innovare continuamente. L'India ha offerto cashback e sussidi ai produttori globali per diventare uno dei principali hub di produzione, nel tentativo di competere con la Cina. Di conseguenza, la produzione nazionale di elettronica nel paese è aumentata di oltre il 111% a 99 miliardi di dollari nell'anno finanziario 2022-23, rispetto ai 47 miliardi di dollari del 2017-18, secondo quelli che sono i dati del governo condivisi in parlamento la scorsa settimana. Tuttavia, la maggior parte dei ricavi derivano dalla crescita della produzione locale di telefoni cellulari, di cui l'India è già il secondo più grande produttore, con oltre il 99% di tutte le sue vendite nazionali di telefoni che comprendono unità prodotte in India. Il governo vuole andare oltre il semplice assemblaggio di telefoni cellulari e aumentare la produzione locale anche di componenti come display e semiconduttori.

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Arduino sta attualmente prendendo in considerazione sia le grandi aziende internazionali che i piccoli attori locali in India, specializzati nella produzione di schede elettroniche o schede di sviluppo. Nello specifico, l'azienda potrebbe inizialmente prendere in considerazione la produzione del suo Arduino UNO R4 WiFi da 27 dollari nel paese, che è stato lanciato a livello globale all'inizio di quest'anno, puntando ad attirare con specifiche che includono un processore Cortex M4 a 32 bit, 32 KB di RAM e 256 KB di memoria flash. Tuttavia, nel tempo, potrebbe iniziare a produrre anche i suoi modelli della serie Arduino Pro incentrati sulle imprese e il settore professional, lanciati lo scorso anno.

Infine, Arduino sta anche cercando di entrare in contatto con gli istituti indiani per creare consapevolezza del marchio tra gli studenti ed essere parte del loro curriculum locale. Le partnership con gli istituti aiuteranno il brand elettronico italiano a entrare in contatto con le aziende che lavorano con essi. Arduino collabora già con Tata Consultancy Services (TCS) negli Stati Uniti e prevede di espandere la partnership anche in India. In definitiva, l'avvio iniziale di Arduino in India, che si pone come obiettivo quello di soddisfare specificamente la domanda locale, potrebbe spostarsi verso l'esportazione delle sue schede prodotte localmente, in altri paesi nel corso del tempo poiché, a differenza di molte altre realtà, Arduino non si affida alla Cina per la produzione.

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