Apriamo la portiera della nostra automobile, sediamoci comodamente, un giro di chiave nel cruscotto e via... partiamo leggendo un libro e ascoltando musica. Come? Siamo impazziti? No, è la verità della tecnologia. La guida autonoma è già una realtà ed entro pochi anni entrerà definitivamente a far parte della nostra vita quotidiana. Tutto questo porterà non solo enormi vantaggi per il conducente che potrà viaggiare in tutta comodità, ma anche un’importante diminuzione degli incidenti stradali, quindi, una maggiore sicurezza su strada. Le auto saranno in grado di comunicare tra loro in maniera costante, aiutando anche la circolazione stradale, diminuendo il traffico e ottimizzando l’utilizzo del carburante.
I veicoli autonomi saranno in grado di circolare nel traffico stradale senza alcun intervento da parte dell'uomo. Sapranno anche comunicare con diversi sistemi come, ad esempio, altri veicoli, semafori, cantieri per lavori in corso e pompe di rifornimento, al fine di ottimizzare i percorsi, di diminuire i tempi di tragitto e di abbassare le spese di esercizio.
Lo scopo principale per cui si stanno approfondendo studi tecnologici sulla guida autonoma dei veicoli è quello di salvare la vita di più persone possibili dagli incidenti stradali. Ogni anno muoiono, infatti, milioni di persone per causa di assurdi incidenti stradali dovuti a distrazione, noncuranza o leggerezza nella guida. Soprattutto i pedoni, i motociclisti e i ciclisti hanno sempre la peggio.
Così come le automobili hanno ridisegnato, nel ventesimo secolo, il mondo dei trasporti, la guida autonoma lo caratterizzerà nel corso del ventunesimo secolo.
Essa porterà tanti vantaggi, in diversi settori dei trasporti. Per quanto riguarda il problema del parcheggio si prevede che le automobili con guida autonoma consentiranno di ottimizzare gli spazi e i tempi di sosta e di posteggio, grazie a dispositivi intelligenti che terranno sotto controllo tutto il traffico stradale. Tali sistemi utilizzeranno, ovviamente, Internet e anche le apps dello smartphone.
Dal punto di vista della guida su strada, le auto comunicheranno tra loro in maniera sicura e costante. Tramite fitte reti di decisioni logiche, sicuramente dettate dall'intelligenza artificiale, i veicoli eviteranno gli ostacoli, gli incidenti e ingorghi stradali, e i ciclisti e i pedoni potranno passeggiare in maniera più tranquilla. Con la comunicazione inter-veicolare anche il traffico risulterà più snello e fluido. Questo si tradurrà, ovviamente, in un minore spreco di carburante.
I passaggi pedonali risulteranno estremamente sicuri e i pedoni potranno attraversarli, letteralmente, a occhi chiusi e non esisterà il pericolo di eventuali collisioni tra veicoli e persone, in quanto i mezzi saranno forniti di straordinari sensori e di dispositivi per il riconoscimento umano, altamente sofisticati e veloci.
Per ciò che riguarda il sistema di rifornimento di energia (elettricità, benzina, o gas) le automobili prenderanno autonomamente la decisione di recarsi presso il più vicino distributore. Anche quest'ultimo sarà in grado di comunicare alla vettura i propri giorni di apertura e gli orari di lavoro. Gli automobilisti non dovranno più occuparsi di nulla.
La segnaletica stradale potrebbe sparire per sempre dai percorsi. Le automobili, infatti, non dovranno riferirsi più a pannelli o indicatori posti ai lati delle carreggiate ma seguiranno le direttive imposte dal sistema centrale. Anche le strisce di mezzeria non esisteranno più.
Probabilmente non ci saranno più auto rubate in quanto esse, per essere utilizzate, avranno bisogno di eccezionali credenziali fornite dal sistema centrale e, ovviamente, dallo stesso proprietario. A ogni modo, eventuali furti potranno essere facilmente segnalati in tempo reale grazie ai potenti mezzi di controllo e di comunicazione che entrano a far parte del gioco.
Sono già numerose le case automobilistiche che stanno investendo risorse e tempo per lo studio di tale innovazione e alcuni modelli sono già in circolazione.
Ma cosa succederebbe se gli hacker violassero le reti che collegano e gestiscono i veicoli autonomi? Potrebbero disattivare i sensori e condurre i veicoli verso località nascoste, rubandoli o persino minacciando la vita umana. In tutto questo le imprese di design devono valutare i rischi e le soluzioni per i loro futuri veicoli connessi a Internet.
Dal punto di vista della sicurezza, le nuove tecnologie connesse al veicolo, inclusi laser, telecamere, dispositivi ad ultrasuoni, sensori delle ruote e sistemi di misura inerziale, saranno tutti punti di accesso per gli hacker. Se uno solo non è adeguatamente protetto, l'intera sicurezza potrebbe perdere di valore.
Oltre a questi punti di accesso, i dati e le comunicazioni che fluiscono tra veicoli avranno bisogno di proprie politiche di governance delle informazioni per garantire la sicurezza. Il cloud potrebbe funzionare come una struttura di interoperabilità per queste comunicazioni.
Per quanto riguarda gli hacker, un modo per prevenire le violazioni sarebbe un servizio token centralizzato sicuro, proteggendo il veicolo ogni volta che viene richiesta un'azione. In questo modo, gli hacker non solo devono violare la rete, ma devono anche compromettere il token.
La speranza di tutto ciò è che, effettivamente, la guida autonoma contribuisca a migliorare la circolazione futura nelle strade. L'importante è che l'uomo non perda mai il potere del controllo e che egli sia in grado, in ogni momento, di prendere delle decisioni umane, in qualsiasi circostanza.
Proprio ieri è stata investita una donna in Florida (la seconda) ed è morta, da una auto a guida autonoma. Sembra, tuttavia, che l’incidente sia stato inevitabile, e la guida autonoma non abbia tanta colpa.
Ciao Giovanni,
complimenti per l’articolo e permettimi di fare però un piccolo commento.
La vera guida autonoma o quella intesa dall’ormai ex prof. dell’MIT prof. Emilio Frazzoli (italiano) e attuale CTO di https://www.nutonomy.com/, prevede la completa assenza delle azioni dell’uomo.
Quella che oggi giorno viene classificata come livello 4 o 5.
Tutto ciò che richiede l’assistenza dell’uomo è già stato inventato negli anni ’80 e attualmente arriva sul mercato automotive soltanto grazie al trade off potenza di calcolo/piece price degli attuali application processor dotati di accelatori grafici e istruzioni SIMD.
La vera innovazione viene dal livello 4 in poi, ti invito a guardare la lezione del suddetto prof qui:
https://www.youtube.com/watch?v=dWSbItd0HEA
E se proprio ci vuoi dare dentro, segui le lezioni del Deep Learning course dell’MIT qui:
https://www.youtube.com/watch?v=-6INDaLcuJY&list=PLrAXtmErZgOeiKm4sgNOknGvNjby9efdf
Grazie tante divivoma per il tuo feedback.